Anna, girl, before go now
I want you to know, now
That I still love you so,
But if he loves you more,
Go with him
(Anna, The Beatles)
“Daniele, io ti amo ma… sai, lui mi ama più di te.Lui me lo dimostra, accidenti! Tu no, sempre nascosto da quell’aria da miglior amico del cazzo, non capisco mai cosa vuoi!
Prima mi prendi la mano, andiamo in giro come due fidanzati e poi sparisci per due settimane! E non solo, quando torni fai pure l’indifferente!
Io giuro che non ci riesco più a sopportarti. Già io sono lunatica, se mi metto con uno che è uguale a me mando tutto a puttane!
Lorenzo invece… lui è un libro aperto, non si fa pregare per un “ti amo” o per un abbraccio.
Un abbraccio, chiedo tanto?
O una foto insieme.
Abbiamo una foto insieme? Te lo dico io, no. Sì magari in una foto in cui ci sono io c’è anche il tuo braccio o in una foto in cui ci sei tu si vedono i miei capelli che svolazzano in un angolo, ma qui si ferma la nostra convivenza su cellulosa.
Sai quante ne ho con lui? Trentadue. Trentadue cazzo, mica niente!
Quindi per favore, evita di chiamarmi per un po’. Tanto ti riesce bene, no? Lasciami in pace per un paio di mesi, poi possiamo rivederci… ma adesso lasciami andare.”
Piangente, la ragazza si sedette su un divanetto, aspettando la sua reazione. Si erano rincorsi per anni. Sei o sette di sicuro, forse anche di più. Aveva anche smesso di contarli a un certo punto, tanto a cosa serviva?
“Anna, se è questa la tua decisione vai. Vai, sii felice con lui. Vai ma ricorda che ti amo anche io, e tanto.
Tu sei sempre stata un freddo vento autunnale, che trasporta le foglie secche come me illudendole in un caldo abbraccio per poi condurle più vicine alla morte.
Ferisci, fai male e uccidi, ma ti amo anche per questo.
Vai, vai se lui ti ama di più.
Ma ricordati che la tua foglia morta ci sarà sempre, per il suo vento gelido”.
Due brevi discorsi, una porta che si apre e un legame morboso e sbagliato che si interrompe.
Forse.
Perché delle cose semplici non si accontenta mai nessuno.