Epilogo
È
una giornata triste alla “Scuola di Magia &
Stregoneria di
Hogwarts”: il cielo è plumbeo, non si sente
un’anima, i quadri
appesi ai muri dei corridoi preferiscono non parlare, le rive del
Lago Nero sono deserte e fredde, i fantasmi hanno interrotto i loro
dispetti di routine.
Siamo tutti riuniti in silenzio in Sala
Grande per assistere al rito funebre di Ronald Bilius Weasley.
Alunno
capace.
Figlio perfetto.
Amico leale.
Sognatore ed
eroe...caduto in battaglia.
Si è sacrificato perché ha voluto
salvare me e Draco, finiti in una trappola di alcuni seguaci di
Voldemort nella Foresta Proibita; questo è ciò
che ha detto Silente
ai familiari e al resto della scuola, per evitare inconvenienti con
il Ministero e con la reputazione di un alunno veramente capace, un
figlio veramente perfetto e un amico veramente leale.
Almeno fino
a quando non è diventato un Mangiamorte.
Nonostante tutto terrò
sempre il ricordo migliore che ho di lui nel mio cuore: un ragazzo
impacciato e sorridente con le lentiggini e i capelli scarmigliati
color carota, che si diverte come un matto assieme ai suoi due
migliori amici.
La Sala Grande è stata adornata con arazzi neri,
eco dell’umore di tutti i presenti nella Sala.
Alla mia sinistra
c’è Ginevra Weasley protetta dall'abbraccio dei
suoi due fratelli
maggiori: tengono gli occhi bassi e piangono in silenzio; accanto a
loro c’è un padre disperato che stringe a
sé una madre
distrutta.
Draco è alla mia destra e mi stringe la mano; mi
è
rimasto sempre vicino, anche quando Silente mi ha detto che sarebbe
stato meglio tenere nascosto ciò che è realmente
successo nella
Foresta Nera, anche quando ci ha detto chiaro e tondo che Voldemort
potrebbe tornare da un momento all’altro, non mi ha lasciata neanche quando ho
dovuto
svegliare Ginny per portarla dalla McGranitt affinché
apprendesse la
notizia della morte del fratello, né quando, ancora in
camicia da
notte e scalza, mi ha lasciato la mano ed è scappata,
fermandosi
davanti al portone principale piangendo e si è inginocchiata
nell’erba del giardino, mentre pioveva, solo per urlare e
battere i
pugni a terra, avventandosi contro tutti, o forse nessuno di reale;
anche quando ho dovuto tapparmi le orecchie con le mani pur di non
sentire la mia migliore amica che chiedeva a vuoto:
“Perché?Perché
l'hai ucciso?Perché hai dovuto portarmi via mio
fratello?”, non
sapendo che in realtà la colpa era mia. Draco mi ha cullato
e ha
sopportato le mie lacrime per giorni, anche quando sono rimasta tutta
la notte in Biblioteca nella Sezione Proibita per cercare una formula
che riportasse Ron in vita.
Draco
è sempre stato con me, grazie a lui non sono sola, anche se
ora sento una voragine che mi logora giorno dopo giorno e so che non
scomparirà mai, il tutto aggravato dalla mia testardaggine
nel volerlo dire a Harry che, sapendo di non poter dire niente a Ginny,
non ha più il coraggio di guardarmi, né di
parlarmi, perché non riesce ancora ad accettare la morte del
suo migliore amico per mano mia.
Io ho Draco Lucius Malfoy: Prefetto della casata Serpeverde, figlio del Mangiamorte Lucius Abraxas Malfoy, braccio destro del Male assoluto.
Nessuno è perfetto, nemmeno la sottoscritta:Hermione Jane Granger, studentessa impeccabile, il Prefetto più giovane, maga promettente, modello dell'intera Hogwarts, macchiata di un crimine che non potrò mai – mai! - cancellare dal mio cuore.
Fine