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Autore: Hikari93    19/04/2011    11 recensioni
Come se la caverà Itachi alle prese con un capriccioso, piccolo, Sasuke?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Dedicata alla mia cognatuzza

Perché, anche se l’ho vista solo in foto,

è entrata a far parte, a tutti gli effetti, della ma vita.

 
 
 

Giochi con me?
 
 
-Nii-san! Hai finito di studiare?- Il piccolo Sasuke era seduto a terra, circondato dai suoi giocattoli colorati che, dopo averlo prima intrattenuto e poi stufato, erano stati abbandonati a sé stessi, portando scompiglio e disordine nella cucina, luogo in cui i due fratelli si trovavano.
Itachi distolse quello che fino a poco prima era stato uno sguardo attento dai libri, per posarlo sul suo otouto. Si trovò dinnanzi un’espressione al contempo speranzosa ed annoiata.
-Allora?- Non ottenendo alcuna risposta lampo da Itachi, Sasuke ripassò all’attacco, ridomandando al fratello ciò che intendeva sapere, anche se aveva già intuito che quest’ultimo lo aveva sentito e che avrebbe risposto a momenti, se solo gli fosse stata data l’opportunità.
-Non ancora. Devi essere paziente! In fondo ho cominciato solo mezz’ora fa!- Spiegò il maggiore, sorridendo e continuando ad osservare l’altro.
-Come no!- Sbuffò il minore. -Ma se a me è sembrata un’eternità!-
Si portò le braccia al petto e, dopo aver messo il broncio, si chiuse in un ostinato silenzio, farfugliando, di tanto in tanto, frasi che avrebbero dovuto esprimere tutta la sua rabbia, facendo smettere ad Itachi di continuare la sua noiosa attività di studente, per dedicarsi un po’ a lui.
-Cattivo! I libri sono più importanti di me?-
Itachi sospirò. Ancora una volta, da bravo fratello maggiore, avrebbe dovuto far capire al suo piccolo otouto l’importanza dello studio.
-Perché non ti siedi accanto a me?- Azzardò a chiedergli.
Niente di niente.
Quando Sasuke cominciava a fare i capricci, era impossibile trattare con lui.
La madre era dovuta uscire urgentemente e, con molta probabilità, avrebbe avuto tutto il pomeriggio occupato perciò, come accadeva anche altre volte, si erano ritrovati soli. E, proprio come sempre, il minore avrebbe voluto combinare casini, giocare, anche mettere sottosopra la casa, se possibile. Di certo non si aspettava che, proprio quel giorno, il fratello avrebbe dovuto prepararsi per ben delle prove abbastanza complesse.
Itachi scese dalla sedia, andando a prendere posto sul pavimento, vicino al fratellino.
-Sei sicuro che sia io il cattivo?- Domandò innocentemente, con una vocina dolce e comprensiva.
L’interpellato annuì, convinto della veridicità delle sue precedenti parole.
-E che cosa avrei fatto?- All’Uchiha maggiore piaceva parlare col minore, soprattutto in questi momenti, perché era soddisfatto quando riusciva a fargli capire che era nel torto.
Sì, approfittare dell’ingenuità di un bambino non era una cosa di cui andarne fieri, ma se Sasuke era tanto sicuro di ciò che affermava… avrebbe dovuto accettarne anche le inesattezze.
-Non vuoi giocare con me!- Finalmente il più giovane era uscito dalla sua dimensione per cominciare a battibeccare. -Preferisci loro!- E così urlando, puntò l’indice verso i libri sul tavolo.
Itachi dovette far appello a tutte le sue forze per non ridere.
-E quando avrei detto, esattamente, di non voler giocare? Magari ho detto che l’avrei fatto dopo!-
Sasuke si portò una manina alla bocca, prendendo a morderla nervosamente, mentre osservava il soffitto con gli occhi, segno evidente che stava riflettendo.
Alla fine, dopo qualche secondo, il bambino fece spallucce, non sapendo rispondere alla domanda postagli.
-Quindi?- Itachi rincarò la dose, al fine di fare ammettere all’altro che le cose non stavano come diceva lui.
-Uffa, aspetterò!- Concluse, sconfitto, lamentandosi.
-Prova ad ingannare il tempo!- Suggerì il più saggio dei due.
Sasuke lo fissò senza capire. Gli occhietti vispi e curiosi cercavano di cogliere quanto di spassoso e divertente potesse esserci nelle parole appena sentite, senza riuscire nel proprio intento.
Alla fine si arrese e si informò: -Che vuoi dire?-
-Siediti.- Un semplice vocabolo, una semplice istruzione che il bambino seguì controvoglia.
-Non voglio studiare!- Lagnò. –E’ noioso!- Per quanto lo riguardava era allergico ad ogni cosa che potesse sembrare simile ad una scuola o allo studio.
-Tutte le cose hanno un loro lato positivo: basta trovarlo.- Asserì.
Così dicendo, Itachi si diresse al suo posto e, dopo aver aiutato Sasuke, troppo basso per riuscire a sedersi da solo, spiegò ciò che intendeva dire con la frase di poc’anzi.
-Mi vuoi bene?- Domandò.
A ciò il minore rimase spiazzato ma, recuperato subito il contegno, annuì, felice.
-E quanto?- Continuò Itachi.
-Tanto!- Esordì il piccolo abbracciandolo.
-Ma dirlo non basta! Dimostramelo.-
-E come?- Sasuke era sempre più confuso. La prima domanda che gli era stata rivolta l’aveva meravigliato, è vero, ma questa richiesta l’aveva sbalordito ancora di più, perché non sapeva come fare! Di certo il bene che voleva al suo nii-san era immenso, ma come fare a farglielo capire?
-Puoi provarci con…- Il maggiore si interruppe solo un istante, mentre si voltava per afferrare qualcosa, più precisamente un paio di fogli bianchi più dei pastelli, dallo zaino. -… un disegno!-
L’altro afferrò il materiale con foga, cominciando all’istante a scarabocchiare.
E anche questa è fatta! Pensò Itachi contento, poi riprese a studiare da dove aveva interrotto.
 
-Nii-san?- Poco dopo gli giunse alle orecchie la voce squillante di Sasuke. -Ti piace?-
Così dicendo mostrò il foglio, con sopra disegnate due persone, o almeno così supponeva Itachi, che sarebbero dovute essere lui e il suo otouto che si tenevano per mano.
-E’ bellissimo otouto. Bravo!-
Gli accarezzò i capelli mentre Sasuke, entusiasta della propria opera, rideva allegro.
-Ed ora? Giochi con me?-



 



 
 
Che dire… avevo voglia di scrivere qualcosa su Sasuke ed Itachi (e di dedicarla ad una persona molto speciale >w<). Ahimé, non so che ne uscito! Cioè, non sono totalmente soddisfatta del risultato (come sempre, del resto), anche perché è una delle prima fanfiction che narro in terza persona! >____>
Spero, comunque, che sia piaciuta! ^//////^
Se volete, lasciate un commentino, mi farebbe piacere! :)
(siate clementi, grazie)

 
 

 

  
   
 
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