Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Nyappy    19/04/2011    2 recensioni
[Storia temporaneamente sospesa]
Il mondo è precipitato nel caos. Dopo la sua quasi distruzione avvenuta anni fa, quasi tutti gli scienziati si sono rinchiusi nelle loro roccaforti tecnologiche, vivendo in gran segreto.
Sulla terraferma si è regrediti, e la gente è tornata ad abitare in villaggi, sfuggendo le grandi città inquinate e oppresse da una cappa di nubi scure.
Il mare è terra di nessuno: puntellato da isolotti formati da spazzatura e solcato da loro, le cavie fuggite.
Merisol è la piratessa a capo della Daffodil: scostumata e maleducata, odia i vecchi, è una feticista degli ombelichi ed ha gli occhi selvaggi della Belle Dame.
E quando incontra Kim... beh, sono scintille, anche se lei ancora non lo sa.
Perchè Merisol e la sua ciurma non si oppongono al mondo, devono semplicemente sopravvivere.
[Tentativo di new weird / linguaggio volgare / tentacoli ed altre amenità / cowboy pacchiani]
Genere: Avventura, Fantasy, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 "Piccolo Satellitare 3772 Piaf"
Compagni della Resistenza, abitanti del mare,
siamo stati traditi anche da Sehnsucht. I due tiranni hanno violato il Concordato e hanno stretto un patto con le Grandi Menti.
Periodicamente vengono propagati raggi lantanio-uranio-radio. Siamo tutti in pericolo. Diffondete la voce.
Leggi l'articolo completo qui »
*
-Sveglia!-, era da minuti che Merisol prendeva poco elegantemente a pugni la porta della camera da letto numero quindici, quella del nuovo membro della ciurma. E anche la migliore, dannato Cumb.
In quella nave tutti non facevano altro che dormire, Nuage era contagioso, dannazione.
-Eccomi.-, sentì la voce assonnata del biondo biascicare qualcosa prima di aprire la porta. E ricevere un bel pugno in faccia.
-Ahi.-, si limitò a dire lui toccandosi la guancia. Non era nemmeno riuscita a farlo barcollare... non che fosse sua intenzione, le serviva intero.
-Seguimi.-, ordinò con una smorfia guidandolo attraverso i corridoi stretti e decorati da foto fino alla cucina, dove Jacques era già all'opera.
-Marty, ci sei anche tu?-, chiese Merisol avvicinando una sedia al tavolo.
-Per Sode non è più sicuro tenermi giù, guarda.-, e tecnico della Pangloss le porse un foglio stampato a caratteri così fitti da essere quasi illeggibili. Sode era davvero parsimonioso quando voleva -ecco perché le loro principali uscite riguardavano componenti meccanici, nuove memorie ed antenne satellitari sempre più potenti.
-Oh, ma è il Piaf.-, Merisol riconobbe il titolo della rivista preferita di Sode ed iniziò a leggere l'articolo, dopo aver lanciato un'occhiata disperata a Nuage -che dormiva- e una offesa a Jacques -che non l'aveva nemmeno salutata, perso in chissà quali profondi interrogativi sullo zucchero da mettere nel caffè.
-Sehnsucht... lantanio-uranio-radio?-, interruppe la lettura per fissare Marty, che con un cenno la invitò a proseguire.
-Ieri nel primo pomeriggio... allora non era un caso!-, tirò un calcio ad una sedia vicina, imprecando ad alta voce.
L'articolo era terribile: per fare piazza pulita degli abitanti sani del mare quei raggi acceleravano il processo di metamorfosi degli scarti contaminati. Il colonialismo non era demodé da secoli?
La suora... ed i residui sul ponte avevano contribuito alla trasformazione di Bells. Ma certo, Or doveva essere fuori dal loro campo d'azione concentrato, il mare no. Ma allora anche Kim...
-Sei molto a rischio.-, Merisol osservò i ricci neri di Marty, ora girato di spalle. Aveva ragione, stare con Sode sarebbe stato pericoloso per quest'ultimo.
Kim sbuffò appena e lei si ricordò che lui non sapeva un bel niente. Che bella la telepatia! Gli passò l'articolo e si avvicinò a Jacques, impegnato a rigirare le uova nella teglia.
-Potresti cucinare sempre tu invece che Cumb.-, allungò una mano per pescare un po' della schiuma soffice del caffelatte dalla tazza quando lui la colpì con una paletta.
-Aspetta gli altri.-
-Sono io il capitano, qui.-, ribatté Merisol deviando la traiettoria della mano ed afferrando una ciambella ipercalorica.
-E io il cuoco. Gratis, per giunta.-, le ricordò Jacques rassegnato, lasciandola posare il dolce vicino al micronde.
-Ucciderai la mia dieta se continui così.-

-Capitano! Merisol!-, una voce unica -in realtà appartenente a due esserini... no, differenti non era appropriato- interruppe quella che si prospettava essere una bella discussione su calorie ed affini.
Pepper e Pitch entrarono di corsa in cucina sventolando un foglio simile a quello di Marty.
-Tieni!-, le dissero in coro porgendole un altro articolo prima di dileguarsi insieme chissà dove.
Merisol iniziò a leggerlo accigliata, poi corrugò le sopracciglia, fece una smorfia arricciando il naso e finalmente sorrise vittoriosa.
-Ragazzi, abbiamo una nuova missione.-, annunciò sventolando il foglio.
-Bene.-, Cumb apparve all'improvviso con un secchio in mano e i vestiti bagnati imbrattati di sangue. Pulire il ponte doveva essere stato più complicato del solito.
-Quante tavole mancano?-, gli chiese tornando ad accarezzare con gli occhi quella stupenda serie di numeri.
-Cinque tavole da sostituire, dodici con quelle scheggiate.-, lui poggiò il secchio a terra e sedé vicino a Kim -che lo fissava impressionato, bah...
-Perfetto. Potrei rifarmi mezza nave con questi soldi!-, Merisol mostrò loro la cifra, quarantamila bizzaf tondi tondi.
-Oddio!-, Nuage si svegliò all'improvviso, un lampo d'interesse negli occhi, -E cos'è che, sì, dobbiamo fare?-
Il sorriso di Merisol si affievolì appena, e fissò nuovamente il foglio, -Spegnere i due tiranni di Sehnsucht.-
E dopo che la mascella di Nuage toccò il tavolo questo tornò con la testa sul tavolo a dormire.
Anche Marty non sembrava convinto, lo stesso Jacques si era girato. No, non era uno scherzo!
-Quindi andiamo a Sehnsucht.-, li avvisò vagamente infastidita da quelle reazioni.
-Ci mancano i passaporti.-, questo era Sode dagli altoparlanti.
-Falsificali.-, sistemò le mani sui fianchi con crescente irritazione.
-Mi mancano gli strumenti, dobbiamo comprarli.-
-Fallo.-, ma perché Sode sembrava così lento? Di solito prima agiva e poi li stupiva tutti, anticipandoli.
-Ti mancano i soldi.-, e questa era un'accusa bella e buona.
Merisol si alzò dalla sedia, mostrando i denti alla telecamera.
-Tro-va-li.-, scandì prima di uscire, giusto in tempo per vedere Jacques scrollare le spalle. Stronzo.
-Mangiate in fretta, partiamo per Princesa il prima possibile.-, la voce sintetica di Sode la raggiunse anche in corridoio.
Allora aveva un piano, quel bastardo. Evitò accuratamente il ponte distrutto e si rintanò nella sua stanza a curare la propria splendida persona.
*
Kim non si era ancora abituato al mare, quella grande distesa d'acqua puntellata da rifiuti, isole di rifiuti e isole vere, per fortuna. Erano appena partiti da Or, dove Merisol aveva intenzione di tornare per calciare il culo a quel cretino, testuali parole per l'altro capitano che non le aveva lasciato avanzi.
Il suo primo viaggio come membro effettivo della ciurma gli sembrò inusuale: lo scricciolo con gli occhialoni da aviatore si era separato piuttosto teatralmente dal gemello rimasto ad Or sulla Pangloss -lacrime e promesse di ritrovarsi- prima di infilarsi in una capsula assicurata al tronco -o era albero?- della nave e sfrecciare verso la sua estremità.
-E' il nostro navigatore, Pepper.-, Merisol intanto lo istruiva sui vari compiti dei membri della nave.
Cumb, l'uomo tondo, si era cambiato e stava sistemando la maniglia di una piccola porta liberata da alcune casse che la nascondeva. Doveva essere il tuttofare.
L'uomo alto e allampanato che dormiva sempre non sembrava molto sveglio, e stava controllando un grosso pannello pieno di luci con delle cuffie giganti che gli impedirono di accorgersi di loro due, dietro le sue spalle.
-Nuage, il navigatore dei miei bellissimi stivali.-, lo presentò brevemente Merisol scoccando un'occhiata adorante agli stivali. Doveva avere qualche problema, realizzò Kim. Sbalzi d'umore tali erano preoccupanti.
-Sode è nascosto giù, ma l'hai già visto, il finto quattrocchi.-, e Kim ricordò l'uomo vicino all'altro tecnico, Marty.
-E io cosa devo fare?-, in una nave dove tutti sembravano avere un'occupazione -meno che lei- Kim si aspettava di fare qualcosa. Era giusto, anche se non ne aveva assolutamente voglia, con quel caldo che iniziava a diventare fastidioso.
Il sorriso della donna fu qualcosa di assolutamente perfido, -Sei promosso al grado di mozzo, per ora, quindi seguirai Cumb ovunque -anche in bagno. Per pulirlo.-, precisò sistemandosi la spallina della canotta che le era scivolata.
-E mi dovrai aiutare contro i super cattivoni, te la cavi con quei due aggeggi.-, e ammiccò alle sue Colt nelle fondine, -Ma un proiettile ad un bestione di due metri fa poco o niente.-
E dopo essersi girata, scese ancheggiando le scale che portavano di sotto, e Kim si avviò un po' scettico verso Cumb, pregando che il viaggio fosse breve.

Princesa in effetti era poco lontana, un'isola lussureggiante in mezzo al blu, una grossa macchia verde costellata di chiazze dorate -la spiaggia.
Una volta che la nave fu assicurata al pontile Merisol lo afferrò per il polso e lo fece scendere a terra con una fretta immotivata, solo per portarlo da un omone imponente dalla pelle scottata dal sole e la barba scura, seduto davanti ad una capanna di legno in riva al mare. Era bello comunque vedere che la sabbia era sabbia, sia nel deserto che al mare, e lo scrosciare delle onde... gli piaceva.
-Oh, Miss O'Lynn! E' un piacere vederla!-, la salutò questo a voce alta, e Kim sollevò appena un sopracciglio. Miss era il titolo decisamente meno adatto per il capitano.
-Piantala di fare il cretino, Dee. Mi serve un braccialetto per questo qui.-, e con poca grazia lo fece avanzare.
Kim sostenne impassibile lo sguardo dell'uomo, che quando si fu stancato di quella sfida lo squadrò dalla testa ai piedi.
-Fa' vedere il polso, dandy.-
*
Il signorino era forse irritato? Merisol doveva ammettere che il lavoro di Dee era ben lontano dal grazioso rosario di Kim o il cammeo -tutta roba da donna, fra resto-, ma senza dubbio era più utile.
-Bene ciliegina, questo ci servirà ad ucciderti meglio.-, lo stuzzicò ancora un po' prima di pagare Dee, trattenersi con lui giusto per scambiare due chiacchiere e tornare dagli altri.
Gli spiegò ad alta voce la missione, dato che non poteva afferrare tutto, -Tu aspetterai qui con Cumb, dovete stare di guardia alla nave. Ho mandato Nuage a prendere del cibo, si unirà a voi più tardi. Pepper...-, e alzò gli occhi al cielo.
La sua figurina svolazzava sopra le loro teste, lo zaino-libellula ben assicurato alle spalle e gli occhialoni calati. Li salutò con la mano, facendo una capriola.
-Lui viene con me. Saremo di ritorno al massimo tra un'ora.-
E dopo aver afferrato una sacca da terra fece loro l'occhiolino e s'incamminò verso la foresta di Princesa.
-Se non dovessi tornare, dite a Jacques che è un idiota!-, e con Pepper sopra la testa s'inoltrò tra cespugli e alberi.

Francese, tedesco, inglese, spagnolo, arabo... i nomi li scelgo a suono e gusto :) sto cercando di differenziare al massimo i personaggi, dando loro tic verbali o altro. Anche il punto di vista di Kim si sta evolvendo pian piano, vorrei
fosse una cosa graduale -ed è stimolante trovare delle parafrasi per sostituire i termini corretti che non può sapere. Ah, i cowboy! Nel prossimo capitolo avremo anche il punto di vista di un altro personaggio -non voglio comunque esagerare :) Questo è un capitolo che introduce una serie di più ampio respiro, più lungo di quelli da due capitoli già pubblicati. Spero che vi sia piaciuto! Ringrazio thewhitelady e aki_penn per il loro commento, e anche tuuuu! lettore ignoto, fa' sentire la tua voce :)
Nyappy
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Nyappy