19/04/2011
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Sapeva perfettamente che non ce l’avrebbe fatta.
Sapeva, sin dall’inizio, che non sarebbe riuscita a salvarlo, sapeva che non avrebbe avuto la forza di dirgli finalmente “Ti amo” o “Ritorna da me”.
Rein lo sapeva.
Il tempo non perdonava: era troppo tardi. Si chiese cosa sarebbe successo se fosse stato troppo presto.
Quand’era successo? Da quando si comportava in quel modo? Non se lo ricordava più.
Un dolore lancinante le percorse tutto il corpo quando fu colpita da quel potere pungente e quasi triste. E cadde, cadde come una foglia mentre volge la fine dell’autunno, troppo stanca per rimanere attaccata al ramo.
Sentì il freddo del pavimento premere contro la sua guancia candida, mentre l’avvolgeva lasciandole una sensazione di amarezza.
Il suo cuore prese a batterle tanto velocemente da farle male.
«Mi dispiace» mormorò una seconda volta.
Strinse i pugni: non poteva fare niente da quando Prominence si era volatilizzato. Non ha potuto fare niente per poterlo fermare.
Si vergognò di sé stessa, non aveva la forza di salvare chi amava dalle grinfie del “male”.
Ma non pianse ancora una volta.
Sentì il proprio peso sparire, notando che lui si era avvicinato e delle ombre scure la tenevano sospesa a mezz’aria, dandole una stretta quasi dolorosa.
Lo guardò negli occhi. Erano sempre diversi. Non era Shade.
Separati da solo qualche centimetro, eppure i loro cuori erano così distanti da sembrare due perfetti sconosciuti.
In quel momento, quello che stavano vivendo era un amore completamente vuoto.
Le fece ancora più male ripensare che lui non si era mai comportato così.
Quella sensazione di leggerezza si sostituì ad una di abbandono.
«Mi dispiace se non ho potuto salvarti» disse, con le lacrime agli occhi.
«Quando potrò rivederti?» chiese lui.
«Quando chiuderai gli occhi e realizzerai che questo non è un sogno.»
N/A: Sssì, sto decisamente passando il periodo de “Non ho voglia di recensire/rispondere alle recensioni” che sta durando più o meno… 2 mesi. Per questo non sto facendo un emerito caz… ehm, non sto facendo niente di niente. Oggi sono in vena di parolacce .-.
Ed ecco il secondo ed ultimo capitolo di questa mini storia. 300 parole per ogni flash, per un totale di 600 parole.
È vero, non si è capito niente, però mi piace lo stesso.
Il fatto è che, una volta, avevo scritto su FaceBook “When you close your eyes and realize that’s not a dream” e alla fine la frase mi è piaciuta così tanto che ho deciso di farne una fan fiction. Ed ecco che alla fine è nata questa :)
Mmh, boh, niente da dire.
Rainy.