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Autore: Miss Dumbledore    20/04/2011    5 recensioni
                        maybe a smile will save us ~
Lily Luna Potter: ecco come si chiamava quella piccola creaturina dai capelli rossi che urlava in mezzo al parco della scuola come un'assatanata. Sembrava ce l'avesse con un ragazzo biondo che la guardava scocciato mentre sfogava la sua furia assassina su di lui per chissà quale motivo.
« Scorpius Hyperion Malfoy, razza di lurida serpe strisciante che cazzo avevi in mente?! »
Urlò infervorata in faccia al biondino che la guardava in un misto di dispetto e stizza.
« Vorrei ricordarti, Potter, che non sono fatti tuoi » rispose calmissimo, anche se gli occhi plumbei brillavano in modo strano, diverso dal solito come se fosse.. impaziente?
« Grande idiota che non sei altro, lei è mia cugina quindi io c'entro eccome. E' una questione di famiglia» alzò la voce infervorata mentre le gote si tingevano dello stesso colore dei capelli.
« Non è colpa mia se voi proliferate come topi, prima o poi è inevitabile andare a sbattere contro un tuo parente pel di carota. »
(Attualmente in revisione.)
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: James Sirius/Dominique, Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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SECOND CHAPTER

 

 

Non era possibile, pensò Lily, che ogni volta che mamma scrivesse ad Al chiedendole della sua rendita scolastica dovesse ripetersi quella manfrina, ogni santissima volta.
-Dai Lils, hai promesso- la sollecitò il fratello con un sorriso maligno – o vuoi che scriva di una certa T presa in astronomia..-
-Ti odio,- borbottò arrossendò improvvisamente -lo sai che è perchè non avevo dormito molto in quel periodo.. e poi potresti fare come Jam ogni tanto? Lui era così buono con me..- lo sguardo di Lils si perse a ricordare come fino all'anno prima, essendo il più grande dei fratelli, toccasse a James informare la madre di come andava a scuola e di come la coprisse egregiamente ogni volta.. peccato che Albus era una vera e propria serpe, soprattutto in queste occasioni capiva come facesse ad essere in quella lurida casata.
-Fatto sta che se non fai ciò che ti dico glielo dirò, io non sono James- interruppe crudelmente le sue fantasie con uno scintillio sadico negli occhi verdi come il padre.
-Okay, okay.. dimmi cosa vuoi che io faccia- si arrese Lils, immaginandosi già di dover correre da una parte all'altra di Hogwarts notte e giorno per soddisfare le voglie assurde di chees cake e pudding di quel despota.
-Dovrai prestarmi mantello e mappa, a tempo indeterminato- rispose sornione Albus, mentre si spalmava un po' di marmellata d'arancia sul tost caldo.
-Cos.. ma a cosa a diavolo ti serve?- tutti sapevano la reticenza di prestare quei preziosi doni acquisiti l'anno stesso dal fratello maggiore, che dopo aver lasciato Hogwarts aveva designato lei come degna erede. Perchè si poteva dire tutto di Albus: che fosse un degno serpeverde per come la ricattava, un bel ragazzo moro dai penetranti occhi verdi e forse anche che era il più bravo dell'intera scuola dopo Rose senza studiare quasi nulla, ma un malandrino proprio no. Era troppo.. perfetto, ecco.
-Sono fatti miei, ma mi serve. Quindi sgancia- lo sguardo non ammetteva altre proteste, quini sospirando la ragazzina tirò fuori dalla borsa la mappa per poi consegnarla nelle mani del fratello, non senza uno sguardo di fuoco.
-E il mantello?- Chiese lui accigliato fissandola mentre richiudeva lentamente la borsa e si rimetteva dritta.
-Ce l'ho su, tanto sai come entrare, mica me lo porto in giro per la scuola. Te lo prendi da solo, comunque, io non ho voglia di andare a prendertelo- ribattè imbronciata mentre recuperava un grosso bignè e cominciava a mangiarlo. Proprio in quel momento li raggiunsero i fratelli Malfoy e Zabini.
-'Giorno- mugugnò Kim evidentemente ancora mezza appisolata, mentre gli altri non la degnarono nemmeno di una minima attenzione, come al solito del resto.
-Ma tu non dovresti essere una Corvonero?- Domandò contrariato un impeccabile Scorpius Malfoy mentre si serviva un po' di thè.
-Non si nota forse Malfoy?- rispose serenamente Lily mentre passava il pane a una Kim troppo stanca solo per allungare il braccio.
-Da cosa, di grazia, dato che sei sempre qua a rompere?- Ribattè acido mandandole un'occhiata di sbieco.
-Dal fatto che sono più intelligente di te, semplice- disse Lily candida, come se fosse la cosa più ovvia e semplice del mondo e lui fosse un bambino troppo ottuso che non voleva capirlo. Le reazioni furono molteplici, anche se di solito i loro battibecchi erano registrati dalle menti di tutti come rumore di sottofondo, questa volta sembrò che tutti avessero seguito con attenzione la loro discussione.
Albus sorrise prima di nascondere il viso nella tazza di caffè, Kim borbottò qualcosa come “è vero” o “ha ragione da vendere” troppo intenta a capire da che parte spalmare la marmellata sul panino per prendere parte attivamente al discorso; Zabini spalancò gli occhi verso la rossa e poi si voltò verso Scorpius, nascondendo male il suo divertimento e stupore dato che l'interessato si stava strozzando con il thè che stava bevendo al momento della risposta di Lily.
-Oh, credo che tuo fratello stia morendo soffocato- constatò laconica la stessa, senza preoccuparsi minimamente mentre l'amica scrollava solamente le spalle.
-Ci conviene andare, mi sembra che abbiamo assieme la prima ora di Artimanzia- sbuffò Lils, tirando su lo zaino e ignorando Malfoy, che si stava quasi riprendendo, e spostando tutte le sue energie per smuovere la biondina che sembrava essersi ancorata alla panca.
-Non possiamo saltarla, per piacere- mugolò come un cucciolo abbandonato, senza però smuovere una cellula nell'amica che la guardava con aria severa.
-Nemmeno io ho voglia, ma abbiamo già saltato tre volte di fila.. non credi che sia ora di andarci?-
-Sinceramente no, non ne vedo l'utilità- s'impuntò Kim, cominciando però a camminare a fianco dell'amica abbattuta, senza curarsi minimamente di salutare i loro compagni di colazione e quindi non notarono il fermento che era nato in quel lato del tavolo coinvolgendo una ragazza bionda dall'indubbia bellezza e uno svogliato Scorpius il cui viso dimostrava che avrebbe voluto fare ben altro che parlare con loro in quel momento.
 
A Lils sembrava di aver convinto l'amica a partecipare alla, seppur noiosissima, lezione di Artimanzia, ma quando arrivarono a pochi metri dalla classe si dovette ricredere dato che un momento prima camminava mogia mogia accanto a lei, un momento dopo era crollata per terra, sedendosi a gambe e braccia incrociate in mezzo al corridoio.
-E poi danno a me della pazza- borbottò fra se e se la rossa prima di alzare la voce e guardarla con piglio severo, in tipica posa nonna Weasley -Kimberly Narcissa Malfoy, hai per caso l'intenzione di farmi arrabbiare?- la minacciò in tono duro.
-Non voglio fare niente, men che meno andare quell'inutile, pallosissima e detestabile lezione- mantenne imperterrita la tua posizione.
-Bene, non mi lasci altra scelta- commentò malignamente la rossa, prima di prenderla per un braccio e cominciare a tirarla per i pochi metri che rimanevano. Le urla di Kimberly Malfoy sui diritti delle creature magiche, la libertà di scelta anche fra i babbani e qualche accenno ai diritti degli elfi probabilmente arrivarono anche dai sotterranei, dove stavano facendo lezione Albus, Scorpius, Zabini e la biondina che parlottava poco prima al tavolo con loro, ma erano troppo impegnati a discutere animatamente nonostante la professoressa li stesse decisamente squadrando male.
-Potter, Malfoy, Zabini, Spinnet volete anche un po' di succo di zucca e delle cioccorane?- sbottò infine irritata dal loro menefreghismo – al lavoro, veloci!-
 
La mattina passò noiosamente per tutti, chi ad ascoltare come la numerologia fosse importante, chi a sentirsi il fiato sul collo di una professoressa piuttosto arrabbiata, fatto sta che sicuramente l'ora di pranzo fu una benedizione per tutti.
Albus e la solita compagnia serpeverde vide entrare nella Sala Grande già strapiena e rumorosa un'abbattuta Kim seguita a ruota da una altrettanto stanca Lils, tranne per il fatto che sorridente li saluto da lontano e poi si diresse al tavolo Corvonero dove Rose le aveva già tenuto il posto.
-Oggi Lils non pranza con noi?- Domandò speranzoso il fratello alla migliore amica dell'interessata mentre li raggiungeva buttandosi sulla panca vicino a Zabini.
-No, direi che mangia con Rose- rispose per lei Leanne mentre controllava che la rossa si fosse seduta abbastanza lontana.
-Bene, allora, quali sono i piani?- Chiese in tono cospiratore Kim, fin troppo esaltata perchè si potesse pensare che fino a poco prima fosse più abbattuta di un asticello in un deserto. Scorpius roteò gli occhi e sbuffò, per niente contento di cosa sicuramente si sarebbe parlato per tutto il pranzo.
 
-Secondo me stanno tramando qualcosa- saltò su un giovanotto dagli occhi chiari e i capelli biondissimi, sedendosi vicino a Lils.
-Di chi parli?- Domandò confusa la ragazza mentre recuperava il vassoio delle patate posato poco lontano dal suo posto, quasi stendendosi sul tavolo.
-Delle serpi ovvio!- Rispose al posto del fratello un ragazzo presso che identico che si infilò fra lei e Rose ignorando le proteste della mora che gli mollò una gomitata nello stomaco.
-Come? Di che parlate?- Li interrogò confusa Lily ignorando anche lei totalmente il battibecco che era sorto al suo lato sinistro -allora Lys?- incitò il gemello alla sua destra.
-Oh, è come parlano tutti concitati- alzò le spalle lui, con aria indifferente -dopo che ti sei servita mi passi le patate Lil?-
-E come parlerebbero scusa?- Continuò imperterrita lei ignorando la sua richiesta con il vassoio ancora ben saldo nella mano opposta alla posizione del ragazzo.
-Parlottano tutto fitto fitto e sembrano fin troppo vivaci- rispose per lui Lorcan, senza curarsi di Rosie che gli dava una manata sulla spalla per una risposta probabilmente poco carina che gli aveva appena dato.
-Secondo me siete paranoici- concluse Lily versandosi nel piatto un'abbondante dose di patate al forno dal vassoio che ancora teneva in mano, dopo aver lanciato un'attenta occhiata al solito gruppetto che di solito frequentava, nonostante il suo odio dichiarato per le serpi.
-Hei, me le vuoi passare quelle patate o devo aspettare che muffiscano?- Protestò scocciato Lysander mentre le sfilava di mano il vassoio senza tanti complimenti e si serviva abbondantemente anche lui.
-Rose, stasera mi aiuti con Artimanzia che non ho capito alcune cose?- Cambiò argomento Lily sporgendosi leggermente sul tavolo per vedere in faccia la cugina.
-Certo,l'hai avuta stamattina?- Le sorrise lei mentre tagliava una succulenta costoletta d'agnello.
-Sì e credimi, non è stato facile neanche entrare- rispose Lily alludendo a quando aveva trascinato la migliore amica in classe per una gamba mentre lei urlava come se la stessero condannando a morte, per cui a Serpeverde e Corvonero erano stati quasi tolti 15 punti a testa per tutto il casino che avevano fatto. A quella affermazione Rose stava per domandare qualcosa, infatti aprì la bocca, ma poi scosse la testa rassegnata -non voglio sapere- concluse saggiamente continuando a mangiare.
 
Dopo pranzo Lily ebbe due ore di Erbologia a dir poco stancanti che si risolsero con lei e i gemelli Scamander pieni di fango e liquido verde indefinito. Inutile dire che una doccia prima della cena era d'obbligo, ed è altrettanto inutile dire che Lily la saltò dato che non aveva la minima intenzione di fare le cose di fretta, nonostante la fame bestiale che la spinse poi, nel cuore della notte, a sgattaiolare fino alle cucine ringraziando tutti i grandi maghi del passato, conosciuti e non che Al non fosse ancora passato a prendere il mantello senza cui non avrebbe fatto nemmeno un metro senza essere puntualmente scoperta. Se agli anni del padre c'era l'odiosa gatta Mrs Purr ora c'era il bavoso cane Mr Snarl del successivo custode di nome Raven, un uomo sulla sessantina scorbutico e barbuto di cui si scorgevano solo gli opachi occhi grigi. Come Gazza, però, era un Magonò, o almeno così pensava la maggior parte della scuola dato che nessuno nel raggio di miglia l'aveva mai visto anche solo sfoderare una bacchetta. In compenso, se gli studenti si prendevano gioco di Gazza sicuramente il nuovo custode era più temuto grazie al grosso mastino, misto fra un alano e qualcosa di associabile ad un pastore tedesco, fatto sta che quando si sentiva il ticchettio dei suoi passi pesanti molti ragazzi se la davano a gambe, soprattutto di notte.
Finalmente la rossa riuscì ad arrivare al quadro che le interessava e solleticando la pera riuscì ad entrare, togliendosi senza pensare il mantello e salutando a gran voce la decina di elfi che stavano in cucina.
-Salve a tutti, non avreste qualcosa per me? Sto letteralmente morendo di fame- annunciò con un gran sorriso cordiale che si pietrificò quando vide che non era la sola a voler fare uno spuntino notturno.
-Potter, mi spieghi perchè devi essere sempre così rumorosa?- L'apostrofò l'unica persona che non avrebbe mai voluto trovarsi davanti quella sera, seduto ad un tavolo con davanti un piatto quasi vuoto.
-Non è colpa mia, Malfoy, se hai i timpani delicati- lo imbeccò mentre un elfo dagli enormi occhi blu le porgeva un piatto pieno di pasta al pesto, ormai conoscevano fin troppo bene i gusti della ragazzina dato che gli faceva visita puntualmente almeno una volta a settimana.
-Cucina italiana?- Domandò a sorpresa il rivale, cambiando vistosamente argomento.
-Sì, Malfoy. Ora non mi dirai che hai qualche problema con l'Italia in generale- rispose arricciando il naso Lils mentre si sedeva ad un tavolo e le spuntavano davanti un bicchiere e una brocca di succo di zucca.
-Mi sorprendevo solo che conoscessi del buon cibo, Potter- ribattè aspramente lui per poi recuperare dalla sedia sui cui era seduto fino a pochi secondi prima il mantello da viaggio e gettarselo sulle spalle.
-Oh, ma sta zitto furetto- gli sbottò dietro lei, incapace di articolare una risposta più intelligente dato che stava ingozzandosi con la sua solita grazia da snaso in un trogolo. Solo in quel momento notò che il suo rivale non indossava la divisa, bensì una giacca nera e lucida, decisamente dal taglio elegante che faceva da completo con i pantaloni e le scarpe lucide. Sulla cravatta nera spiccava una spilla in oro bianco o argento a forma di 'M', o almeno così le sembrò di vedere. Probabilmente era andato ad uno dei suoi soliti appuntamenti galanti, si diceva in giro per Hogwarts che avesse una donna a notte e che uscisse quando gli girava, ma la piccola Potter non se ne era mai preoccupata più di tanto pensando che non erano affatto fatti suoi se della gente malata credeva che Malfoy fosse affascinante.
-Beh, Potter, io ti saluto- disse lui interrompendo le sue elucubrazioni sul fatto che avesse o no un'amante -e attenta a non strozzarti, voglio essere presente il giorno della tua dipartita- concluse chiudendosi la porta alle spalle, impedendole di ribattere in modo degno di lei.
Solo dopo cinque minuti buoni Lily si chiese finalmente come mai fosse così elegante, va bene che poteva aver avuto un appuntamento galante, ma così vestito sembrava un vecchio mago che va a quei circoli noiosi di gobbiglie.
-Vuoi vedere che Malfoy gioca a Gobbiglie?- ridacchiò fra se e se mentre infilzava crudelmente un'altra pennetta, decisamente più di buon'umore come se prendere in giro Malfoy tra se e se le avesse riscattato la giornata. Probabilmente quella sera erano stati tutti vittima di un incantesimo che donava iperattività e fame da paura, probabilmente era la punizione divina perchè stava infrangendo giusto una ventina di regole, ma la porta delle cucine si aprì di nuovo rivelandole che no, una cena in santa pace non l'avrebbe mai fatta.
-Zabini, che diavolo ci fai qua?- Lo aggredì scocciata non appena il moro si richiuse la porta alle spalle, facendolo sobbalzare con uno strano sguardo colpevole.
-Avevo fame Potter, di solito nelle cucine c'è del cibo, sai?- Rispose non troppo sagacemente mentre un elfo si precipitava da lui chiedendogli in tono servile come lo potesse aiutare. Nonostante sua zia Hermione avesse vinto la sua lotta per la liberazione degli Elfi Domestici erano rimasti i soliti da quel punto di vista: stupendamente servizievoli.
-Fai come vuoi, Ares- ribattè in tono pungente lei, sapendo che quel nome dava parecchio fastidio al serpeverde. A dire il vero, quel moro dagli occhi blu, non era mai stato una figura definibile nel suo giro di amicizie, anche perchè non era propriamente un suo amico. Era, più probabilmente, meglio definibile come il miglior amico della sua nemesi è un caro compagno di casa per suo fratello; qualcosa di indefinito, ma allo stesso tempo abituale. Ormai era routine vederlo tutti i giorni e scambiarci quattro chiacchiere, era un amico di un amico, ma allo stesso tempo un conoscente stretto. Lo vedeva ogni giorno, ma cosa sapeva di lui? Bene poco: era figlio di una ricca famiglia purosangue di probabili origini italiane, sempre al seguito dell'idiota platinato non era insolito che assistesse ai loro battibecchi, ma non ricordava una sola volta in cui ne aveva preso parte attivamente prendendo le difese di uno o dell'altra. Un perfetto Slytherin, insomma.
-Sei odiosa- la voce del ragazzo in questione a pochi centimetri da lei la distolse dai suoi ragionamenti contorti sul loro 'rapporto indefinibile'.
-Hai deciso di mangiare con me?- Ignorò la sua affermazione rispondendogli con una domanda.
-No, direi che sto qua a bermi un po' di firewhisky e poi me ne vado in sala comune, ma tu vai pure Potter, hai l'aria stanca- fece lui con un'aria fin troppo premurosa.
-Cosa mi nascondi Zabini?-
Ma prima che il suddetto ragazzo potesse rispondere entrò un'altra persona nelle cucine.
- Ma cos'è? Un raduno degli allegri cacciatori di Nargilli?- Esclamò esasperata Lily Potter prima di riconoscere nel nuovo arrivato il fratello maggiore che non appena sentì la voce della ragazza spalancò gli occhi verde smeraldo.
-Lils..- boccheggiò evidentemente sorpreso -c-che ci fai qua?-
La ragazza per tutta risposta roteò gli occhi sbuffando sonoramente, decisamente scocciata da tutta quella situazione: possibile che ci fosse tutto quel traffico all'una di notte?
-Sono qua per fumarmi polvere di Schiopodo Sparacoda, sai, dicono che vada di gran moda- il tono acido, a cavallo fra l'arrabbiato e il sarcastico non fece rinsavire il moro che continuò a guardarla con lo sguardo perso.
-C-come? Tu ti fai di quella roba?- Domandò shockato mentre a Lils cominciarono a prudere le mani.
-Sai amico, a volte mi chiedo se ci sei o ci fai- intervenne serafico Zabini che nel frattempo aveva fatto apparire una sigaretta ed armeggiava con la bacchetta per accenderla.
-Ma perchè tutte a me? Me lo spiegate perchè tutte a me, porca Morgana!- Esordì Lils sull'orlo di una crisi di nervi, i suoi pasti notturni erano sacri, come tutti i pasti in generale, in fondo e loro venivano lì a scocciare a quell'ora? -Non dire una parola Al, vado a dormire, il mantello te lo domani o Raven mi becca. 'Notte Zabini- e dopo essersi congedata alzando le mani in segno di resa, fuggì dalle cucine, temendo un altro scambio di battute idiote con quei due troll di montagna.
Al nel frattempo si era accasciato su una sedia accanto all'amico evidentemente demoralizzato -io credo- esordì -che prima o poi, se non ci penserà prima la sua nemesi platinata, mia sorella mi ucciderà- constatò sconsolato, rubando di mano ad un indignato Zabini la sua sigaretta.


note: no, okay, potete decisamente decapitarmi per questo capitolo a dir poco orribile che ne precede uno decisamente più elettrizzante. E' uno di quei classici capitoli di passaggio che nessuno vuole per il piattume assoluto, ma che servono per presentare i personaggi e per far intuire qualcosa. Ringrazio chi mi ha messo fra le storie da ricordare [3 persone, mi sento realizzata *W*], chi invece mi ha addirittura messa fra le preferite [6 persone, decisamente mi avete shockata **] e chi fra le seguite uù [19 ò.ò]. Dite la verità, qualcuno vi sta pagando a suon di Galeoni d'oro *W*
Grazie a voi, che avete recensito e spero che questo capitolo sia all'altezza delle aspettative.. almeno un poco *W*
Queen of Slytherin: Credo che Kim abbia più successo della coppia stessa òò e lei ne è molto orgogliosa :3  
sandy_malfoy94:  Oh grazie molte lo stesso *W*
Nipotina: Kimberly Malfoy, prego, o si offende ò.ò direi che è puntigliosa sulle proprie origini platinate xD Comunque grazie per i complimenti e sì, io Kim e Lils le vedo un po' come le eredi dei Weasley: un danno per la tranquillità di Hogwarts. Jam in questo capitolo non c'è, ma nel prossimo sarà ampiamente ascoltato, sìsì *W* 
LittleKim: non montarti troppo la testa, donna uù
Leanne_Spinnet: se fossi bravissima avrei milioni di fans che strisciano ai miei piedi uù Guardati in giro cosa vedi? Ecco, appunto, una palla di fieno che rotola e si sentono i grilli cantare v.v

   
 
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