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Autore: Sarah Shirabuki    20/04/2011    0 recensioni
cosa succederebbe se un giorno una ragazza scoprisse di dover combattere la reincarnazione di uno stregone? e se un'amica appena conosciuta fosse l'unica in grado di aiutarla? leggete e recensite, ma siate clementi ;)
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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La giovane si alza dal letto e prende il telefono, e compone il numero del suo unico amico.
" Pronto?"
"Yoh, sono Simona. Scusami se ti disturbo a quest'ora della notte"
"Simona! Ma cosa è successo?"
"Ho fatto di nuovo quel terribile sogno!"
Piange a dirotto, e Yoh cerca di calmarla come può.
"Simona, calma, va tutto bene... senti, vuoi che venga da te?"
"S.. Si... Grazie, Yoh"
Dopo un pò Yoh arriva a casa dell'amica. La ragazza gli si butta letteralmente tra le braccia. Quel sogno la spaventa davvero tanto. Rimangono a parlare tutta la notte. Lei è molto sconvolta dalla recente scomparsa del padre, Owen. Sua madre è morta alla sua nascita, ed ora suo padre è scomparso dalla casa in cui viveva, solo. Le aveva detto che partiva per un viaggio. Simona non voleva lasciarlo partire, ma il padre l'aveva persuasa. L'indomani, la giovane Simona sarebbe dovuta partire per Londra. Yoh l'avrebbe accompagnata. Lei si fida di lui, è suo amico sin dall'infanzia, Ed è più che convinta che, con il suo aiuto, realizzerà il suo sogno: diventare una profumiera affermata.

Siberia.
In un tempio che un tempo era di monaci buddisti, si vede un'intensa luce violacea. Compare un ragazzo, che avrà all'incirca 25 anni, almeno a prima vista. E' moro con gli occhi azzurri. Si inginocchia di fronte ad una bara di ghiacco.
"mio signore, se mi sentite datemi un segno, vi prego."
Un fulmine nero. Poi fa la sua comparsa uno spirito, che ha le sembianze di un ragazzo biondo, che dimostra 20 anni.
"Lucifer..."
"Mio signore, finalmente! Sono felice che la vostra anima sia di nuovo libera"
"Presto mi reincarnerò... a proposito... hai notizie della ragazza?"
"Purtroppo non so quale sia la discendente della famiglia Knight che vi dovrà affrontare"
Silenzio. Un silenzio tombale. Lucifer non sente più la presenza del suo signore. Dopo qualche istante compare un secondo ragazzo moro.
"Alzati, Lucifer. Non restare li in ginocchio"
"Christian - sama! Siete rinato, dunque!"
Ebbene si, è rinato. Nella sua decima reincarnazione. Ha un aspetto totalmente diverso dal suo originale. Christian mette una mano sulla bara di ghiaccio, dove vi è sigillato il vero corpo del signore degli stregoni.
"Com'è bello.. in questi mille anni, il mio vero corpo è rimasto bello come allora"
"Intendete quando il fondatore della famiglia Knight, Owen, vi uccise sigillando poi il vostro vero corpo?"
"Esatto. Il suo scopo era impedirmi di rinascere. Ma non ha calcolato che la mia anima, una volta libera, avrebbe potuto reincarnarsi"
Christian ricorda come se fosse ieri la prima volta che si reincarnò e combattè contro una componente della famiglia Knight. Ella aveva capito l'errore del suo antenato, ma ormai non poteva porvi rimedio. Ma capì anche che ogni volta che lui si reincarnava, i suoi poteri aumentavano. E alla decima reincarnazione avrebbe potuto anche tornare nel suo corpo originale. Lo scrisse nel suo diario, che venne tramandato da madre in figlia. Ma Simona non ha ancora trovato questo diario. E Christian, ora che è rinato sulla Terra, non ci mette molto a percepire i poteri della ragazza, che però sono ancora sopiti in lei. I poteri che i suoi antichi avi le hanno trasmesso.
"L'ho trovata!"
Lucifer, a quelle parole, si volta di scatto verso il suo signore. E' senza parole. I suoi poteri sono davvero impressionanti!
"E' incredibile... c'è anche lui!"
Sibila poi Christian. Lucifer non comprende il senso di quella frase, ma non vuole chiederlo a Christian. Infatti vede che è visibilmente innervosito dalla scoperta che ha fatto.
"Andiamo, ho da sbrigare una questione... "

Simona intanto si è svegliata. La cosa che l'ha fatta destare è l'intenso aroma del caffè.
"non deve mancare molto, è già scattato il timer del caffè..."
Pensa, ma non ha proprio voglia di alzarsi. Gli occhi ben chiusi, incollate le palpebre
"Rimmel in eccesso tolto troppo in fretta, ieri sera prima di andare a dormire?"
Pensa poi. Apre gli occhi e guarda Yoh, che si è addormentato accanto a lei. Gli accarezza i capelli ed il viso, poi sorride. E' rimasto a dormire con lei! Che tesoro...
"Yoh, svegliati, è mattina. Tra poco dobbiamo partire"
Yoh, però, non sente la voce dell'amica. Sta sognando. Sogna un uomo che impugna una spada. Lo vede in faccia. Ma... quell'uomo è identico a lui!! Gli assomiglia moltissimo! E stà affiancando una sorta di giullare ed un mago, che, a ben guardare, assomiglia tantissimo a Simona! Stanno combattendo, ma Yoh non riesce a vedere in faccia il loro avversario. Improvvisamente, il mago viene sbattuto a terra, e cade ai piedi del giullare.
"Accipicchia! Yoh!"
"Dikon! Aiuta Owen, presto!"
Il giullare soccorre l'uomno chiamato Owen. Lo spadaccino Yoh tiene a bada il misterioso avversario, e a dargli man forte presto arrivano Owen e Dikon.
"Miserabile, non vincerai mai nemmeno se ti dovessi reincarnare mille volte!"
Il giullare è inviperito.
"Chiudi il becco!!"
Gli grida il suo avversario. Owen, a questo punto, si arrabbia e lotta, ma è disarmato.
"Owen! Prendi la mia spada!"
Yoh gliela lancia, ed Owen la impugna. Essa si illumina di un'intensa luce d'oro.
"Grazie, Yoh. In tuo onore, io ribattezzo questa spada con il nome di spada di luce "

"Di luce.. Di luce... Di luce... Yoh.. Yoh... Di luce.. Yoh... Yoh!"
"Cosa volete?!!"
Si sveglia gridando questa frase, sconvolto. Simona di sposta da lui in fretta e furia e lo guarda. Il ragazzo respira a fatica.n Yoh si riprende un momento.
"Yoh! va tutto bene...?"
"Ho fatto... un sogno stranissimo... ma sembrava una sorta di visione, un ricordo "
"raccontami"
Lui le racconta tutto nei minimi dettaqgli, soffermandosi sulle somiglianze. Simona rimane stupita, e sembra riflettere.
"Prima io, poi tu... accidenti, che storia strana"
Yoh ride nervosamente.
"Sarà una coincidenza"
le dice. Ma in fondo sa che non è così. Ha come una sensazione. Sente come qualcosa di perso in fondo al suo cuore. Una sorta di voce che gli dice di non mollare. Di non credere che questa è una coincidenza, perchè non lo è affatto. E continua a pensare alla figura di quell'uomo, di quello spadaccino. Si chiamava come lui, e tra l'altro era identico a lui. Coincidenza? No, lui non crede proprio... ed è anche piuttosto turbato.

  
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