Prologo Finale
Indispensabile (leggetelo!)

Harry si svegliò intorpidito. Dov’era? E, soprattutto, come mai vedeva annebbiato? Eppure già da più di tre mesi a quella parte aveva dato addio agli occhiali… tastò nel comodino accanto al letto e li trovò, inforcandoli. Era in una stanza bella, ampia e quadrata, tappezzata di poster dei Tornados e di stendardi dei Grifondoro. Di fronte al suo letto, c’era una poltrona dove, sopra allo schienale, vi era appoggiata un paio di pantaloni militari a vita bassa e una canottiera bianca aderente. Harry si alzò, tastandosi lo stomaco: la ferita era sparita. Corse a vedere gli abiti dentro all’armadio, che erano della sua stessa misura. E le scarpe? Identico numero. In complesso, i suoi vestiti erano tutti in stile militare, perfino le scarpe. S’infilò i capi che aveva trovato in precedenza e si guardò allo specchio: sembrava essere nato per indossare vestiti mimetici. Spalancò la finestra, che dava ad un stupendo giardino contornato esternamente da un boschetto, ed aprì la porta. Vicino alla camera c’erano delle scale, ma il ragazzo decise di non scendere di sotto, almeno per il momento. Così girovagò per il piano, scoprendo che c’erano un bagno, due camere da letto senza contare quella da cui era uscito, una soffitta polverosa e un salottino. Tornato di fronte alle scale, decise di scenderle.
”Alleluia Harry! È l’una! Avevi promesso alla mamma di aiutarla a falciare il prato, ma tu hai pensato bene di dormire di più…” Esclamò un uomo dietro alle sue spalle. Harry si voltò, ed il suo cuore fece un balzo: James Potter era di fronte a lui, l’espressione scocciata, vestito esattamente come il figlio.
”Papà!” Urlò Harry, correndo ad abbracciare il padre, che rimase alquanto spiazzato dalla reazione del figlio.
”Calmati, Harry! Ma se è da ieri sera che non ci vediamo!” Rispose Potter Senior, scompigliando i capelli al figlio.
”Mi è sembrata un’eternità. Ti voglio molto bene!” Ribatté Harry.
”Me le dicessi tutti i giorni queste cose! Sei un figlio invidiabile, Harry, sei il mio orgoglio!” Lo elogiò il padre.
“E dov’è la mamma?” Domandò il ragazzo.
”In giardino, a tenere a bada una mandria di gnomi. Che ne dici, partitone?” Rispose James sorridendo perfidamente.
”Partitone!” Accettò Harry.
”Chi arriva ultimo al giardino è un gobelin in calore!” Esclamò il signor Potter, iniziando a correre velocemente.
”Ehi, non vale! E chi arriva primo è uno gnomo a cui è stato insegnato a recitare!” Ribatté Harry, seguendo a ruota il padre. Dopo una corsa pazzesca, vinse James, sebbene con una scivolata da record.
”James, Harry! Siete così infantili!” Li sgridò una donna di fronte a loro.
”Mamma!” Urlò Harry, correndo ad abbracciare la madre.
”Harry… sono sporca di terra… ti macchio la maglietta nuova!” Rispose Lily, tuttavia abbracciò il ragazzo.
”Lily, ti sfido ufficialmente ad una gara di gnomi!” Disse subito James.
"James Potter, sai benissimo che ti batto! Tu ed Harry non siete bravi quanto me..." Ribattè la donna sorridendo.
"E se facessimo tu e Mark contro me ed Harry?" Chiese Potter Senior.
"Avete nominato l'Innominabile?" Esclamò una voce alle loro spalle. Un ragazzino con i capelli rossi lunghi fino alle spalle e gli occhi color del cioccolato li aveva raggiunti silenziosamente.
"Ah, il mio maghetto etto etto! Buongiorno, Mark!" Salutò James. Mark Evans fratello di Harry? Decise di non farci comunque caso e rispose:
"Ciao Mark!"
"Ciao fratellino! Come hai dormito?" Domandò Mark.
"Il nostro piccino ha avuto un incubo... poverino il bimbo!" Lo canzonò il padre. Harry gli diede una botta sulla spalla e rispose:
"Apparte un incubo, tutto bene. E tu?"
"Da Dio! Anche se ho sognato papà nudo... bleah! Orrore!" Ribattè il bambino.
"Markie, non ti permetto di dire questo a tuo padre!" Esclamò James, prendendo in braccio il ragazzino e mettendoselo in spalla. I Potter. Ad Harry scese una lacrima mentre osservava Lily che sgridava suo marito assieme a Mark. Loro erano i Potter. Mark Potter, Lily Potter, James Potter, Harry Potter. Senza contare i nonni, i cugini, gli zii, i nipoti... loro erano i Potter, ora e per sempre. Col passare del tempo, Harry dimenticò che cosa volesse dire crescere senza un genitore... imparando ad amare i Potter.

THE END!!!!

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Allora? Qst è la fine... vi è piaciuta? Avevo già accennato ke il finale era identico a qll di Jumanji... a cui cedo il copyright x l'idea! Ho cercato di renderlo più strappalacrime possibile... e così è finita. Scrivendo qst prologo, ho notato ke nn c'è nessuna fic ke parli di Mark Evans... così, xkè nn iniziare? Avevo avuto l'idea già da tempo, ma nn era piaciuta... la rifaccio in ttt e x ttt, poi la psto qui! Sappiate ke si kiamerà Bad or Good? La posterò qui, visto ke le mie fic in qst sito vengono commentate bene, mentre in altri archivi nn ho mai ricevuto un commentino, e la cosa è deprimente! Ringrazio Erika Fanfiction Page, ke ospita fanfiction stupende e emozionanti, come pure ringrazio i numerosi commentatori, fra cui spicca la mitika Vega! Ed ora... via alle risp ai commenti! Murder, ti piassse davvero? Sn commossa… ç_ç Carol87, thanx x il complimento!
Ci rivedremo cn un’altr fic, ma nn so quale pubblikerò… l’idea di Mark Evans mi è passata del ttt… mah, vedrò! Grassssie a ki mi ha seguito! Uno smack gigante!