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Autore: Lizzyluna    21/04/2011    4 recensioni
Lo scontro finale si avvicina...ma Harry non è solo: quattro improbabili alleati combatteranno al suo fianco!
I personaggi più odiosi della storia di Hogwarts per la prima volta insieme...dalla parte dei buoni! Cosa succederà?
Genere: Azione, Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Dolores Umbridge, Harry Potter, Peter Minus, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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9-Riposo (forse...)

Il Ministro Scrimgeour, giunto in tutta fretta insieme a Percy Weasley, si trovò di fronte a una scena che non avrebbe mai immaginato, nemmeno nei suoi sogni più audaci: Voldemort a terra, i Mangiamorte prigionieri e creature oscure che fuggivano ovunque, inseguite da una McGranitt più euforica che mai. Ma non era tutto: la stanza era piena di gente, che cantava e ballava come se si trovasse ad una festa.
“Ma cosa succede qui?” chiese il Ministro confuso, evitando per un pelo di essere investito da un trenino di Auror che intonavano “ E speriamo che sia grave, e speriamo che sia graveee…
“Ma insomma, qualcuno vuole dirmi…”
Poo po-po-po-po-poo-poo…”
“Esigo una spiegazione…”
Siamo noi, siamo noi, gli assassini dell’Oscuro siamo noi…
“Qualcuno vuole ascoltarmi…”
Miniiistro, la senti questa voce?”
“Oh, perdiana!” sbottò Scrimgeour afferrando al volo Kingsley, che era stato trascinato suo malgrado in pista da una Ninfadora Tonks che saltellava spargendo coriandoli. “Shacklebolt, cosa è successo a Lei-Sa-Chi?”
“È morto, signore. Pare sia stato investito” rispose l’Auror con il fiatone.
“Oh” commentò il Ministro. “E' stato fatale?”
“Si, signore” sospirò Kingsley.
“Quanto fatale?”
“Completamente, signore”
“Capisco” mormorò il mago grattandosi la fronte. “Beh, svegliatelo! Voglio parlarci subito!”
“Ma è morto...” obiettò timidamente Dawlish.
“Sul serio? Che disdetta!”
In un angolo appartato, Harry stava raccontando per la seconda volta la sua versione dei fatti agli amici, incluso Percy, che ascoltava a bocca aperta dietro la spalla di Bill. Hermione rabbrividì nel sentire quali rischi avesse corso, mentre i gemelli sembravano traboccare d’orgoglio ad ogni sua parola.
“Beh, Harry, ammetterai che frequentare i sottoscritti ti è servito” commentò George, non appena Harry ebbe finito il resoconto. “L’ho detto alla mamma e a Ron quando hanno insistito perché chiamassimo i rinforzi: Harry è la nostra speranza, confidiamo pienamente in lui: farà qualcosa di estremamente imbecille, che per puro caso si rivelerà azzeccato, e il Ministero si beccherà tutto il merito
“Voi avete chiamato… ma come…” esclamò il ragazzo confuso.
“Quando abbiamo ricevuto quell’ordine chilometrico, abbiamo sospettato che fossi nei guai fino al collo” spiegò Fred. “Così ti abbiamo lasciato del tempo per fare l’eroe… non fare quella faccia, tingere Edvige è stata una bella mossa, ma ci vuole ben altro per ingannarci!”
“Abbiamo capito subito che eri tu” intervenne il gemello. “Sul serio, Harry, che razza di nome è Luke Skywalker?”
“Così abbiamo chiesto a papà di avvisare Kingsley e ci siamo presi la libertà di mandare in giro qualche gufo... una cosetta intima tra vecchi amici” continuò Fred, indicando la marea di gente che aveva invaso il vecchio refettorio.
“Sì, ma come avete fatto a trovarci?” insistette Harry scettico. “Noi siamo arrivati qui solo perché il professor Piton...”
“Intensa attività magica in una zona abbandonata, e per di più durante la finale di Coppa?” intervenne Tonks, con una manata affettuosa che demolì la spalla del giovane eroe. “Tanto valeva che metteste un’insegna al neon!”
“In ogni caso, vi siete sbarazzati di quegli impiastri con una rapidità da fare invidia ai miei uomini migliori!” ringhiò Malocchio, zoppicando verso il gruppetto con gli altri membri dell’Ordine della Pernice. “Anzi, se non avete altri progetti... anche tu, Harry, quando ti sarai diplomato... che ne direste di collaborare con il Ministero? C’è bisogno di gente sveglia come voi”
“La mente è Severus, Alastor” rispose modestamente la Umbridge. “Non ce l’avremmo fatta senza lui ed Harry”
“Oh, naturalmente. Che ne pensi, Severus? So quanto ti costerebbe lasciare l’insegnamento...”
“Oh, sarebbe un sacrificio notevole” mormorò Piton, con un’espressione che lasciava trasparire l’esatto contrario.
“...tuttavia, pensaci su prima di rifiutare. Avrei già un incarico, un gruppetto di giovinastri che hanno creato un certo casino a...”
“Lascialo respirare, Alastor” lo interruppe Scrimgeour, avanzando per congratularsi con gli eroi. “Complimenti, Harry, sapevo che avresti salvato la situazione”
“Non è stata solo opera mia” specificò Harry freddamente (gli risultava difficile comportarsi in modo cordiale con il Ministro). “Questi maghi mi hanno...”
“Oh, ma che sorpresa!” squittì una voce familiare, e le unghie laccate di Rita Skeeter sbucarono alle spalle di Scrimgeour per stringere vigorosamente la mano di Harry. “Dunque il Prescelto ha compiuto la sua missione, alla fine... i lettori della Gazzetta del Profeta saranno ansiosi di conoscere ogni più sordido dettaglio...”
“Harry è stanco” intervenne Molly Weasley con le mani sui fianchi.
“E non ha di certo voglia di parlare con lei!” la appoggiò Hermione.
Rita le ignorò entrambe, avvicinandosi a Harry con aria da cospiratrice e calcando il tacco a spillo nell’alluce del Ministro. “Oh, il salvatore del mondo magico non vorrà certo deludere i suoi ammiratori! Dimmi, Harry... quale amato viso ti ha accompagnato negli istanti dello scontro finale? Pensi che i tuoi genitori ti abbiano guardato dall’alto, orgogliosi e commossi? Credi che la vittoria aumenterà la tua popolarità tra le coetanee?”
“Spostati, ragazzo: prendo la mira e la Schianto!” si offrì Malocchio rimboccandosi le maniche.
“Un momento!” lo fermò Harry. “Credo che il mondo magico debba sapere la verità: io non ho agito da solo stasera” e si voltò per indicare i compagni di avventura. “Severus Piton, Dolores Umbridge e Peter Minus: sono loro i veri eroi. Scrivete i loro nomi, perché se lo meritano più di me”
Fred e George tossicchiarono discretamente.
“Oh, anche i Tiri Vispi Weasley sono stati fondamentali!” aggiunse in fretta il ragazzo, ottenendo una strizzata d’occhio dei gemelli.
La Skeeter parve delusa. “Oh, degli aiutanti così poco fotogenici!” si rammaricò. “Ma posso mettere una foto di te solo, Harry, in fondo sei il più conosciuto... allora, come hai sconfitto il Signore Oscuro?”
Mentre Harry cercava il modo più spiccio per liberarsi dell’importuna giornalista, Allock si levò a sedere strofinandosi la fronte. “Cosa è successo?” chiese confuso. “Dove sono i tizi vestiti di nero?”
“Chieda a lui, signora!” intervenne prontamente Peter. “È lui la vera... ehm, mente del piano, è solo troppo umile per ammetterlo”
“Eh? Cosa?” borbottò Allock.
“Ma sì, Gilderoy: non ricordi?” lo spronò la Umbridge. “L’agguato, la battaglia, il coraggio che hai dimostrato... senza di te saremmo perduti!”
“Come... ah, sì, la battaglia!” ripeté il mago con un sorriso svaporato. “Ho mostrato al mondo la mia abilità, vero?”
“Quei Mangiamorte scappavano a gambe levate!” gli assicurò Piton, rialzandolo rudemente e pilotandolo verso la Skeeter. “Ora piantala di fare il modesto e racconta tutto a questa signora”
La giornalista si allontanò con la sua preda, evidentemente soddisfatta, e Piton sbuffò di sollievo. “E così ce ne siamo liberati. Quel buono a nulla si dimostra utile, ogni tanto”
“Ti rendi conto che la Gazzetta del Profeta perderà la sua già scarsa credibilità dopo quell’articolo?” commentò la Umbridge, seguendo con lo sguardo la coppia.
“La cosa non mi tange!” tagliò corto il professore. “In ogni caso, la fama non fa per me”
“Manderò un gufo a Luna, più tardi” bisbigliò Harry a Ron e Hermione. “Il Cavillo sarà felice di conoscere la storia vera”
“Senza dubbio” lo appoggiò George. “Pensa alla pubblicità che ne ricaverebbe il negozio: Tiri Vispi Weasley, li usa anche il Prescelto!
“C’è tempo per le interviste” esclamò Kingsley unendosi a loro. “Che ne direste di venire al Ministero per tirare le somme e... beh, festeggiare? Se facciamo in fretta possiamo vedere la fine della partita”
“Io ci sto!” disse subito Harry. “Voi venite?”
“Devo proprio passare altro tempo prezioso in tua compagnia?” grugnì Piton, ma si lasciò prendere a braccetto dalla Umbridge e condurre fuori dal salone, seguito da tutti gli altri e dagli Auror che scortavano i prigionieri. Nel passare davanti ai Mangiamorte, Harry ne udì uno che diceva: “Se scrivono sul Profeta che siamo stati sconfitti da quell’impiastro platinato, giuro che li denuncio per diffamazione!”
Grazie all’intervento di Malocchio, che abbatté i muri senza troppi complimenti (commentando le occhiatacce del Ministro con un cordiale “Al diavolo i Babbani!”), la comitiva fu ben presto all’aperto; Harry si sentiva libero e leggero come non lo era mai stato.
“È stata una bella avventura, eh?” esclamò Peter, che lo seguiva al fianco di Remus. “Quasi quasi accolgo la proposta di Moody, tutta questa azione cominciava a piacermi”
“Bentornato, vecchio Codaliscia!” disse Remus con un lieve sorriso. “Adesso sì che sei un Malandrino”
“Potreste istituire un corpo speciale” propose Malocchio. “Strategie alternative e armi non convenzionali: tutto il mondo magico ce lo invidierebbe. Serve solo un motto...”
“Io voto per Barcollo ma non mollo!” intervenne Piton. “In quanto alla vita spericolata, insegnando a Hogwarts ho già avuto la mia parte di emozioni forti. È incredibile la quantità di guai che gli studenti riescono a combinare con un calderone”
Harry nascose un sorriso, ormai abituato all’incessante brontolio del professore. Non avrebbe mai pensato di poterlo trovare simpatico, o di dividere uno spuntino con quella megera della Umbridge e il traditore dei suoi genitori, ma la vita, come aveva scoperto un’estate di sei anni prima, era una riserva di sorprese. Chissà, magari anche Gazza, Malfoy e zio Vernon avevano un lato buono tutto da scoprire.
Spero solo rifletté il giovane mago che non ci voglia un altro Voldemort per saperlo.


E finalmente la storia è conclusa! Mi scuso per la lunga attesa e ringrazio tutti quelli che l'hanno apprezzata, in particolare Elisabetta P.
I cori degli Auror sono ispirati a quelli da stadio (la prima stesura risale all'epoca dei Mondiali), mentre il dialogo tra gli Auror e il Ministro è una citazione riveduta e corretta del film
La pantera rosa (quello del 2006 con Steve Martin e Jean Reno).
Lavorando a questa storia mi sono avvicinata a questi odiosissimi personaggi, e spero che siano piaciuti un po'anche a voi. E ricordate: le iscrizioni all'Ordine sono sempre aperte!




Ha partecipato al Red Carpet – Notti Magiche

Autore: Lizzyluna

Storia: Harry Potter e l'Ordine della Pernice



“Harry Potter e l'Ordine della Pernice” di Lizzyluna è una fanfiction ad alta carica parodica.
È composta di nove capitoli e di una trama alternativa rispetto alla ricerca degli Horcrux, rivisitata in chiave umoristica.
Lo stile che la accompagna è senza dubbio buono, con un buon uso della sintassi e con una lunghezza media dei periodi, dotato di un'ottima scorrevolezza e apprezzabile per una lettura rapida e piacevole. È da segnalare l'ottima gamma lessicale dalla quale hai attinto, che sarà approfondita più avanti. Dal punto di vista grammaticale si nota la padronanza dell'autore delle regole fondamentali e anche una certa cura per il dettaglio, nonostante alcuni errori si ripetano nel corso della narrazione. Fra questi, la mancata spaziatura dopo i puntini di sospensione, l'uso errato dei trattini incisivi, un paio di “sì” senza accento e qualche errore di battitura. Anche l'impostazione del dialogo è errata, poiché quando si prosegue un discorso non terminato con un segno di interpunzione forte, nelle virgolette basse è necessaria una virgola. Un incantesimo trascritto come “Reductor” - quello vero è Reducto.
La caratterizzazione è carente, però, sotto almeno due punti di vista: non c'è abbastanza analisi del personaggio al momento in cui si introduce la vicenda principale e che costituisce anche il fulcro della storia e il suo intento comico, e cioè la riconversione al “lato buono” della Umbridge, di Piton e di Minus. Inoltre, come è tipico delle parodie, l'introspezione necessaria per identificare e dare anima a un personaggio è del tutto assente, in un meccanismo narrativo attraverso il quale sono le azioni e i dialoghi a dire tutto quel che c'è da sapere sui personaggi. Rimangono perciò – volutamente, credo – oscure alcuni lati dei protagonisti, Harry incluso.
Dal punto di vista della plausibilità c'è ben poco da dire: parliamo di una caricatissima parodia, non era certo intento dell'autore che risultasse “normale”. Si può affermare, però, che se l'obiettivo fosse stato quello, sarebbe stato mancato.
Come struttura della trama bisogna riconoscere comunque una certa coerenza di fondo: ogni argomento introdotto viene sviluppato con cura e ogni dettaglio si incastra con la propria metà, in una semplice quanto diretta ricerca degli Horcrux nonché battaglia finale. Ogni elemento discusso ha un suo perché e si nota comunque un certo lavoro di “plotting” dietro al tutto.
È una storia che tocca picchi elevatissimi in originalità: non solo è l'idea in sé della parodia – l'Ordine della Pernice e tutto il resto – ad essere fresca e nuova, ma sono anche i dettagli aggiuntivi e i tocchi di personalizzazione scelti a contribuire nel rendere questa storia fortemente individuale. Si sente la presenza costante dell'autore dietro ogni riga, insomma.
C'è qui ora una nota soggettiva che non è stato possibile emettere: la carica umoristica è parsa un po' fiacca. Alcune delle costruzioni – anche a livello lessicale e del periodo – avevano la verve sufficiente per strappare un sorriso, ma l'intera storia, vista nel suo insieme, non può a mio parere essere definita “spassosa”. Forse è a causa della struttura troppo lunga – solitamente una parodia troppo lunga tende a stancare – o semplicemente delle tematiche scelte, ma questa è una nota inevitabile, dato che parte del giudizio personale di questa fanfiction dovrà necessariamente riflettersi sulla comicità generale.
In conclusione, “L'Ordine della Pernice” è una buona fanfiction, forse un po' troppo plotty e articolata per essere una parodia canonica, ma che lascia certamente un sorriso stampato a fine lettura e una piacevole sensazione di relax e di leggerezza. Complimenti.

   
 
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