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Autore: RoSwan    22/04/2011    5 recensioni
Un interferenza telefonica può causare la nascita di un amore?
In questo caso direi proprio di si!
Abbiamo un Edward ammaliatore e una Bella che cerca di non farsi ammaliare.
Una Bella con dei segreti,con problemi alle spalle.
Un Edward con le spalle forti, pronto ad aiutarla.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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.Brutti ricordi.



Pov's Bella.
-Buona notte Bella...Sogni d'oro. A domani.-
L'ultimo messaggio della giornata, l'ultimo messaggio prima di domani.
Sono passate due settimane, posso dire due settimane fantastiche. Ho cercato in un modo o nell'altro di concentrarmi su me stessa e sul mio relax, ho scoperto che quel ragazzo misterioso è una persona fantastica, certo non posso giudicarla conoscendone solo la voce ma so che posso fidarmi di lui. Ho scoperto parte del suo carattere,parte della sua vita ed in un certo senso ne sono lieta!
Domani beh si abbiamo deciso di vederci, o meglio ha fatto tutto lui. Una sera mi chiama e mi dice "Ehi Bella ho prenotato per due ad un ristorante a PortAngeles non accetto no." Poi soprafatta dalla curiosità di incontrarlo non sono riuscita a replicare. Il tepore delle coperte mi avvolge facendomi sentire protetta,al sicuro. Proprio di questo ho bisogno in questo momento ho bisogno di essere protetta, di sentirmi amata. Ma posso contare su poche persone.
Ho conosciuto un po di persone qui a Forks da quando mi sono trasferita, Angela una ragazza dolce che cerca di essermi amica. Ma a volte mi chiedo se sia io l'asociale del gruppo, e come una stupida mi rispondo da sola. Si sono proprio io l'asociale.
Dalla finestra scorgo la luna piena, che fiera di se si mostra al centro del cielo. E' come se fosse potente e maestosa, come se per una volta si sentisse completa. Anche io voglio sentirmi così...per una volta. Quei brutti ricordi mi raffiorano la mente, senza che io possa farci nulla arrivano e mi costringono a pensare.
*FlashBack*
Ero seduta in sala d'attesa quando la voce di mia madre e quella della dottoressa oltrepassava la porta. Avevo paura di ascoltare. Ma mi avvicinai alla porta speranzosa di avere una buona notizia ma non fu così. Le parole che sentii arrivarono come una pugno nello stomaco, senza pietà.
-Sua figlia ha un tumore all'utero.-
Quelle parole cominciarono a fluttuare nella mente. Era possibile?
Insomma avevo solo diciotto anni, per quanto ne sapevo poteva arrivare a donne più grandi di me.
Forse non era vero. Ma mi resi conto da sola che cercavo solo di mentirmi. Di mentire a me stessa quando la verità era proprio davanti i miei occhi. Quando la cruda verità mi si scaraventò sulle spalle. Mi accasciai sulla porta e il buio mi accolse.
I giorni seguenti,i mesi precedenti furono duri. Era duro accettare quella vita, ma volevo vivere.
Quando pensai di non farcela, lì ebbi la forza di lottare. Una lotta contro me stessa, una lotta per la mia vita.
Avevo solo diciotto anni.
Avevo l'eternità avanti a me.
*Fine FB*

Non avevo in programma però di dover combattere per le conseguenze.
Con questo pensiero pungente mi addormentai.

***

Mi sveglio di soprasalto spaventata per il suono della sveglia. In un certo senso sono euforica. Oggi vedrò quel ragazzo. Sta sera lo vedrò.
Infatti quando vuoi che la giornata passi velocemente lei per farti un torto passa lentamente facendoti saltare i nervi.
Nonostante fossi uscita a comprare qualche vestito per la serata, nonostante avessi fatto la doccia e asciugato i capelli sono ancora le quattro e l'orologio per farmi un torto scocca sempre la stessa ora. Sbuffo prendendo il cellulare. Edward perchè non chiami? Cavolo!
Dopo neanche una frazione di secondo, il vibrare del mio cellulare mi avverte che è arrivato un messaggio. Sorrido tra me e me quando leggo il nome di Edward.ù
-Pronta per la serata? Io non vedo l'ora. Alle sette fuori il ristorante.-
Sorrido, sorrido sopratutto per me stessa e per la mia incoerenza e impulsività verso questo rapporto mio e di Edward.
Scuoto la testa e prendo il vestito che è ancora nella busta. Edward più volte mi ha raccomandato di vestirmi elegante. Se come se servisse a darmi un minimo di grazia.
Il vestitino fa bella mostra di se insieme alle scarpe con il tacco nere.
Mi vesto cercando di impiegare il più tempo possibile, cerco di arricciare i capelli con il ferro. Ma visto gli scarsi risultati mi arrendo.
Metto un leggero trucco, cercando di non apparire per quella che non sono.


*Angolo Ro*
Scuuuuuuuuuusaaaaatemi. Perdonate il mio ritardo! Ho avuto problemi con la linea di internet.
Allora piaciuto il capitolo?
Qui vi ho svelato MOLTE cose.
Sono pronta a rispondere alle vostre domande.
Recensite per favooore!
Un bacione.




   
 
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