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Autore: WhoKilledBambi    22/04/2011    6 recensioni
Il rosso si accese una sigaretta visibilmente alterato «Hey, che vuoi tu? Soldi? Successo? Sei una cosa? Cantante, ballerina? Un'attrice? Mi dispiace ma non sono un talent scout e non posso aiutarti. Mi dispiace hon!» fece per andarsene, ma la ragazza sclerata lo costrinse a voltarsi ripetendo il suo nome centinaia di volle in meno di un paio di secondi
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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«Cosa vuole che le dica, signore? Il suo amico è stato un idiota completo. Ma dove ce l’aveva la testa? » Izzy abbassò lo sguardo; erano due ore che quei cazzo di dottorini in camice e mascherine verdi lo prendevano e lo portavano in un angolo per fargli la predica. Il suo amico è un incosciente, il suo amico è un coglione… lo chiamavano tutti così: il suo amico. Era scontato, no? Il suo amico . Perché per tutti erano solo amici. Già. Solo amici. «Mi ascolti, signor Isbell, a me può confessarlo, non andrò a dirlo a quei fanatici della polizia; lei e il suo amico eravate ubriachi? Stavate fumando qualcosa?»
Isbell si limitò a scuotere la testa. Vide il dottore alzarsi in piedi e passarsi una mano sul viso sudaticcio “Mi ascolti, signor Isbell, lei e il suo amico siete personaggi pubblici, se voi doveste… beh, far finta che non sia successo niente, mi capisce, fingere che quel povero disgraziato sia ancora fra noi, lei dovrebbe almeno fingere di collaborare! La prego! » «Lei e il suo amico siete personaggi pubblici” beh, porca troia, personaggi pubblici o no avevano comunque ucciso un uomo, un povero camionista che non c’entrava nulla con i loro fottuti litigi.
Izzy si limitò a scuotere la testa come faceva in ogni situazione difficile e problematica.
Non parlava cazzo, si limitava a fissare il vuoto e scrollare i capelli. Axl. L’unica cosa a cui riusciva a pensare. Axl, cazzo. Axl. Axl era in quella stanza alle sue spalle attaccato ad un respiratore e accerchiato da cinque o sei medici uguali a tutti gli altri che sfilavano, silenziosi come fantasmi invisibili o angeli che decidono della vita e della morte, nei corridoi illuminati al neon. Axl era là, e lui non c’era. Bill aveva bisogno di lui, e lui non c’era. Magari stava anche pensando a lui, e lui non c’era. Erano separati solo da una parete di vetro e una tendina di metallo a tapparella. Ma non erano insieme. Izzy alzò finalmente la testa e guardò il dottore negli occhi: aveva due occhi profondi, color nocciola, che diedero al chitarrista una specie di tranquillità che non credeva di poter trovare in quella stanza schifosamente asettica. «Dottore, Bill? »
«Ha detto qualcosa?»
«William, signore. William ce la farà?»
Il panico iniziò a montargli all’altezza dello stomaco quando vide la smorfia della bocca sul viso rugoso del medico. «Non mi dica che…»
«Non mi sento di dirle nulla. Finché respira…» la voce del dottore si bloccò di colpo. Un dottore si affacciò dalla porta della camera di Axl spaventato e con il viso completamente sbiancato «Dottore..il pazien…Axl..ha…ha..gli..occhi…sono..aperti?» farfugliò il giovane dottore non credendo ai propri occhi e gesticolando vistosamente.
Il chitarrista sentì il peso che aveva sullo stomaco svanire immediatamente e senza aspettare altre indicazioni dal medico, con un gesto istintivo e naturale, si lanciò nella stanza del rosso.
Il rosso era lì. Il rosso era fermo sul lettino di una stanza grigia dell’ospedale di Los Angels con la faccia mostruosamente sfigurata e con attaccate alle vene flebo e tubi che portava a strani sacchetti contenenti liquidi bianchi e trasparenti.
«Cazzo Axl cazzo! Come hai fatto a conciarti così? Cosa hai combinato? Axl..come..come..come stai?» Jeff passò una mano sui capelli ormai troppo corti di Axl.
Li avevano tagliati i bastardi. fottute operazioni di merda pensò il chitarrista lanciando un occhiata colma d’odio ai medici spaventati e preoccupati per la reazione che avrebbe potuto avere lo sclerotico Axl.
Il rosso non sembrava neanche guardarlo; gli occhi sì, puntavano verso il moro, ma non lo vedevano. Erano solo voltati verso di lui. Lo sapevano entrambi che cazzo avesse appena combinato. Jeff gli cercò la mano sotto le coperte e scostò con violenza quella di un qualche dottorino brufoloso in un angolo che cercava di fermarlo “Bill, non farmelo mai più. MAI PIU’, CAPISCI?» sembrava anche lui sul punto di mettersi a piangere.
E fu in quel momento che il rosso lo vide.
I suoi occhi si aprirono di nuovo come la prima volta, come fosse appena nato di nuovo. E la prima cosa che videro furono quelli scuri e preoccupati di Jeffrey Dean Isbell. Sorrise.
Stradlin sentì il cuore sciogliersi lentamente insieme a quel sorriso e non poté fare altro che chinarsi su di lui e staccargli quel fottuto respiratore.
Dietro di lui ci fu un tremito di terrore puro. “Signor Isbell, può spiegarmi cosa...» Ma Jeffrey non lo ascoltava. Axl non rischiava niente, non finché erano insieme, non finché c’era lui a stringergli la mano. E c’era quel sorriso in mezzo a loro, quel sorriso di felicità… e di amore.
Si piegò ancora di più e avvicinò le sue labbra a quelle del rosso. Le assaporò dolcemente, gustandosi ogni minimo istante di quel bacio che pensava di non sentire mai più. Quegli occhi verdi che restarono aperti a guardarlo per tutta la durata di quel bacio infinito gli fecero far male il cuore.
Un uomo era morto in quel cazzo di incidente, Axl aveva rischiato. E lui no. Non si era fatto niente, neanche un ginocchio sbucciato. Ma ora Bailey era lì tra le sue braccia, e Isbell promise a se stesso nel profondo della sua mente che non lo avrebbe lasciato andare mai più, per nessuna ragione al mondo. Sarebbero rimasti per sempre insieme, esattamente come in quel momento, in mezzo ai medici allibiti e a quella ragazza con la maglia dei Guns N’ Roses –chi cazzo l’aveva lasciata entrare, a proposito?- che si era spalmata contro il vetro della saletta; Isbell poteva quasi contare le lacrime che le erano scivolate lungo le guance grazie alle tracce di mascara colato. La stampa era davvero efficiente, quando voleva.
Si rialzò e sentì il rosso biascicare qualcosa di simile ad un “Grazie di esistere”, ma la sua attenzione fu catturata dal tonfo sordo che la ragazzina aveva provocato cadendo lunga distesa per terra.
«E’ morta?» chiese William con un filo di voce ma un nuovo sorriso dolce sulle labbra. Izzy rispose a quel sorriso mostrando tutta la sua fila di denti perfetti «No, è solo svenuta. Sai, credo che si sia presa davvero male»
«Più o meno come mi prenderei male io se ti vedessi con una donna?»
«Più o meno come mi prenderei male io se ti vedessi con una donna che ha un figlio. Tuo, per altro»
La risata debole che Axl riuscì a far uscire dal profondo del suo stomaco si trasformò presto in tosse ed il respiratore gli fu nuovamente necessario.
«Beh sì, credo che la tua reazione sia simile a come mi sono sentito io quando ho saputo del tuo figlioletto, ma sono cose che possiamo superare, no? Cazzo Bill, possiamo farcela insieme, capisci? Mi senti? Cazzo Billy guardami!».
Il moro prese fra le mani il volto del compagno e fissandolo negli occhi lo costrinse a guardarlo. «Cazzo Will, mi senti? Dimmi qualcosa merda! Perché devo sempre essere io quello che ti para il culo? Perché devo sempre essere io quello piange per te ed alla fine lo prende sempre in culo? Cazzo! Ma perché sono così coglione e non ho le palle di mollarti? Cazzo, lo capisci che se sono così: se sono silenzioso, introverso e se non cago nessuno è colpa tua? Mi sono conciato così per te!”
confessò il ragazzo stringendo la mano del rosso e baciandola con rabbia e foga.
I medici, che erano rimasti paralizzati in fondo alla stanza, non si accorsero della fan dei Guns n’Roses che era caduta al suolo per l’impressione e,continuando ad ignorarla, fissavano la scena terrorizzati e pietrificati.
Il dottore dagli occhi nocciola entrò tossendo nella stanza e picchiettò sulla spalla di Stradlin con quella che voleva passare per –forse- finta discrezione.
«Signor Stradlin, adesso dovrebbe uscire, il signor Rose dovrebbe riposare»
Jeff si girò e il dottorino sentì tremare ogni osso del suo scheletro traballante: negli occhi del ragazzo c’erano le fiamme pure.
«Ma col cazzo che mi sposto da qui!»



E come ogni volta che aggiorniamo io [emmaTyler (tzè, che cognome figo che ho)] mi infilo nell'account della bella Bianca e condivido con voi il mio momento di scelro assurdo!
Allooooora, io penso seriamente che la bela figa bionda abbia grandi problemi con la gente morta dato che ha ammazzato quel povero cristo del camionista che stava a farsi i cazzi suoi e s'è ritrovato in mezzo ad una scopata-andiamo-a-recuperare-mio-figlio-scomparso!
Ma pover'uomo ç______ç
Okk, i capelli tagliuzzati di Axlino bello sono tristi, ma ci volevano cazzo! Ma non vi preoccupate, tanto i capelli del bel figo ricrescono subito! è-é
Mpo! *fa la bolla con la bocca* tzè, questo mi ha detto di scriverlo la bionda qua accanto a me...WTF?
Oh sì, la bella figa è a dormire da me (tutto il mondo deve saperlo cazzo!)
*si gira* Oh cazzo, David...o..mhh...si ok...ti aiuto a conquistare il mondo e io però mi prendo Jon è-é
Come? "Jon deve morire perché io amo Richie e lui se lo sta fottendo sotto gli occhi dell'intero gruppo da più di trent'anni?" Wow, Dav, non sapevo che tu amassi Richie è-é
Ma non ti preoccupare, mi occupo io di stupr...sbarazzarmi di Bongiovanni-io-sono-figo-perché-ho-un-cognome-assurdo-che-nemmeno-Franklin-Carlton-Serafino-Ferrana-si-immagina è-é
Okkk, ora vi lascio allo sclero della bella figa bionda *OOOO*

Ma perché gliene frega qualcosa a qualcuno dei miei scleri? Bom, simpatico. Ok, allora sclero anche io *__* Questo è il primo unico vero vero capitolo a 4 mani perché l'abbiamo scritto proprio passandoci il computer, cosa che nessuno pensava possibile fino all'altro ieri xD è una figata pensare che questa mattina eravamo a 300 km di distanza e adesso stiamo a dormire vicine-vicine-vicine davanti ad una puntata di Scrubs (e a sclerare alle 4 meno un quarto su una fan fiction inutile xD)
Davvero! Provateci xD Adesso mi abbandono a JD e Elliott che se la fanno in tranquillità *w* Besoooooos *w*
   
 
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