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Autore: Gigia94    22/04/2011    1 recensioni
E se Bella avesse una gemella? Se la sua gemella fosse stata adottata? Bella abita a Phoniex con Renèe e Phil. Charlie vive a Forks. I Cullen sono presenti e sono i normali vampiri di sempre. Ma c'è solo una cosa che cambierà totalmente la loro vità. Una giovane ragazza di 17 anni con un talendo al di fuori dalla norma. Amore e Rivalità saranno sempre in aguato. Se vi ho incuriosito un pochino, bhè... perchè non fate un salto a dare un'occhiata alla storia? Buona Lettura ^^!
Genere: Generale, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eravamo???

Mi girai e andai a sbattere contro qualcosa di duro e caddi a terra!

Merda. Che male! ’ pensai.

Alzai lo sguardo e me lo vidi davanti. Nel buio e illuminato dalla luna era ancora più bello.

Ma anche terribilmente spaventoso. Mi guardava in modo strano. Come se volesse mangiarmi.. assaggiarmi.

Mi stava terrorizzando.

Lui non disse niente. Io mi alzai e indietreggiai leggermente. Non smetteva di fissarmi. Dopo non so quanto tempo, lui cominciò a parlare.

‘’ chi sei? ‘’ mi chiese con una voce roca.

‘’ chi sei tu?! Non te l’ha insegnato nessuno che non è educato spiare? ‘’ gli dissi al quanto alterata dal suo comportamento di poco fa.

‘’ e non te l’ha insegnato nessuno che non si risponde a una domanda con un’altra domanda? ‘’ disse con un sorriso da panico!

Sembrava che si stesse divertendo.

‘’ ok hai ragione. – mi tolsi gli occhiale – mi chiamo Chris. ‘’ e lo guardai. Lui però non si accorse che stavo aspettando che mi guardasse.

‘’ io sono.. ‘’ alzo la testa e mi guardò.

‘’ tu sei...? ‘’ lo incitai a continuare. Ma niente.

‘’ ehm .. ‘’

 

 

 

‘’ ehm.. ‘’ non avevo mai visto un vampiro che si comportava come un ragazzino di 14 anni davanti ad una ragazza.

‘’ quindi? Sai non ho tutta la notte! Dovrei andare... altrimenti mio zio si incavola se non mi trova in casa fra 15 minuti. ‘’ dissi

‘’ ehm.. sono Edward. Edward Cullen. ‘’

‘’ bene, Edward Cullen.. è sto un piacere conoscerti, ma ora devo andare. Altrimenti zio Michael si incavola! ‘’

‘’ Michael? Sei cugina di Lara Sheen?  ‘’ curioso come la puzza!!!

‘’ ehm.. si sono sua cugina... perché ti interessa? ‘’

‘’ no niente.. solo curiosità... ‘’

‘’ Ok. Beh ciao. Ci si vede a scuola. ‘’ e me ne andai.

Cosa che avrei fatto appena tornata a casa avrei chiesto ad Ashley di andarmi a comprare un tinta! Odio i capelli biondi e corti. E poi sarei dovuta rimanere così sino a non so quanto..

Devo inventarmi una scusa. Dirò che Lara è andata in vacanza dalla nonna.

Mentre pensavo, mi diressi a casa, attraverso al bosco.

Arrivata a casa, andai subito da Ashley. Bussai alla sua porta.

‘’ Ashley? Sorellona ti disturbo? ‘’ dissi affacciandomi dalla porta.

‘’ ehi tesoro! No vieni pure. Avevi bisogno? ‘’ mi chiese allegra.

‘’ ecco, mi chiedevo. Nn è che hai della tinta rosso rubino? ‘’ gli chiesi.

Ashley aveva uno scaffale pieno di tinte per capelli. Ogni qualche mese cambiava sempre colore..

‘’ Certo! Perché me lo chiedi? Nn vorrai mica farti rossa? ‘’ mi guardava spaventata.

Io feci cenno di si

Mi guardò per un attimo sbalordita, ma poi gli spuntò un sorriso che andava da orecchio a orecchio.

Volevo avere i capelli lunghi. Mi concentrai. E ci riuscì. Lunghi mi piacevano di più!

Ashley si divertì molto. Io un po’ meno.

Sono sempre stata contro le tinture.. ma stavolta era veramente necessario.

Quando finimmo era già ora che io andassi a scuola. Mi vesti in modo carino. Mi truccai, poi mi arricciai i capelli e scesi di sotto.

Erano le 7 e papà era ancora a casa, infatti lo incontrai mentre andavo in cucina a prendere le chiavi della moto. Quando lo salutai, quasi non li venne un infarto.

’ahhhhhhhhhhhhh! Lara! Che hai combinato hai capelli?!!? ‘’ a quanto pare non si era ancora accorto che non ero io..

Mi girai verso di lui e mi guardò allertato.

‘’ Lara? Sei tu? ‘’ mi domandò spaventato.

‘’ uff! si papà! Sono io! A quanto pare ti eri dimenticato di informarmi di vivere in una famigli di stregoni. ‘’ lo dissi in modo naturale.. quasi divertente.

‘’ oh no! Chi te la detto? Scommetto i tuoi fratelli! ‘’

ma non stanno mai zitti quei due?!

‘’ a quanto pare, papà, credo che non staranno mai zitti. Specialmente con me. ‘’

‘’ come...?! – non gli feci finire la frase perché gli feci vedere i miei occhi da vampiro – oh! Ora capisco. Sei un vampiro vero tesoro? Quando è successo? ‘’

A La Push. Quando siamo andati da jake. ‘’ dissi guardandolo seria.

‘’ mi dispiace scricciola! ‘’ si alzò e mi abbracciò

‘’ non preoccuparti papà – io ricambiai. – ora sto meglio. E poi posso fare quello che voglio ora che sono un vampiro. Quindi non preoccuparti papà! ‘’ gli sorrisi rassicurandolo

‘’ ok va bene’’ guardai l’orologio appeso in cucina. Cazzo ero in ritardo

‘’ scusa papà ma devo andare, sono in ritardo! Ciao!!!! ‘’ dissi mentre mi dirigevo in garage.

Presi la giacca appesa in garage e il casco e me li misi. Accesi la moto e partì  a tutta velocità.

Ci misi poco ad arrivare a scuola, varcai l’entrata del cancello con un rombo, per farmi notare.

sborona!!!  non era la prima volta che mi facevo notare. Era divertente. E ora che leggevo nella mente era più divertente! Perché sapevo cosa pensava la gente su di me.

Cominciarono ad arrivarmi dei pensieri che di buono non avevano proprio niente.

Mi slacciai il giubbotto e mi tolsi il casco e liberai i miei boccoli rossi rubino. Era raro vedere una rossa e occhi verdi nella nostra scuola.

Stamattina mi ero messa i vestiti senza neanche guardarmi allo specchio. Davanti a me, vi era Mike Newton che, sembrava, stesse sbavando. Entrai nella sua testa.

Oh santo dio! Ma chi è sta qua? Guarda che corpo! Madonna!!!

 Forse non dovevo. Era il soggetto sbagliato. Ma mi accontentai. Dovevo solo vedere come apparivo.

Quasi mi veniva un infarto! Quella non ero io! No!

Avevo un paio di shorts in jeans e una maglietta di lana bianca, scollata!!! Hai piedi avevo delle all star.

Uscì dalla sua testa e guardai il ciondolo che avevo al collo. Era della nonna. Un ultimo ricordo di lei prima della partenza.

Mi ripresi e andai verso l’entrata  della scuola. Dovevo andare dalla signora Coope per le lezioni. Faccia nuova anno nuovo. Sinceramente speravo di avere le lezioni con alice. E molto meno con Edward. Anche se dubito sarà così.

Infatti! Io e la sfiga andavamo a braccetto insieme. Avevo tutte o quasi le lezioni con Edward. Fantastico!

Prima ora: Letteratura

Sapevo che Edward aveva spostato storia con letteratura per stare con Bella. Quindi non sapevo dove si sarebbe seduto Edward. Arrivai un po’ in ritardo perché non sapevo molto bene dove fosse l’aula. Mentre guardavo la piantina, andai a sbattere contro qualcosa di duro. Alzai il viso e .. che ci faceva Jacob nella mia scuola?

‘’ ahi! ‘’ dissi per finta

‘’ ops! Scusami! Non volevo farti male. Non ti avevo vista. ‘’ mi disse mentre si girava.

Lui si girò, i suoi occhi mi scrutavano attentamente.

‘’ no è colpa mia. Non ho guardato dove andavo. – gli sorrisi. Dovevo andare in classe. – beh. Ci si vede in giro.. jake.. ‘’ sussurrai l’ultima parola, sicura che mi avesse sentito.

Andai a letteratura. L’aula era già piena. L’unico posto libero era dietro di lui. Ad Edward. Consegnai il foglio da firmare al professore e una volta presi libri datomi, mi avviai al mio banco. Casualmente Isabella oggi non vi era. Guardai Edward. Mi stava osservando. Gli feci l’occhiolino e mi sedetti dietro di lui. Lui si girò un po’ e mi guardava in modo strano. Io gli rivolsi l’attenzione velocemente e ritornai ad ascoltare il professore.

La lezione era la quanto noiosa. Seppur non abbia mai partecipato a questo corso, è una vera noia.

Finalmente la campanella suonò! Evviva! Non ne potevo più! Prossime ore, purtroppo per me: musica!

fantastico.. musica.. uff! ‘ pensai mentre guardavo il mio orario.

Edward a quel pensiero sorrise. Io lo guardai curioso.

Notandomi tornò serio. Ero davvero così ostile?

Per un momento mi sentì come Isabella nel libro. Era strana come sensazione.

Presi le mie cose e andai alla lezione successiva.

Mentre mi dirigevo all’aula, mi misi ad osservare la gente che mi passa di fianco. Il loro sangue era invitante, la gola bruciava un pochino. Non ero abituata a stare in mezzo alle persone.

Mi guardavano come se fossi una dea. I loro pensieri non era molto casti. Mi facevano schifo. Non  credevo che i ragazzi della mia scuola fossero così pervertiti. Ma d'altronde di che mi meraviglio?! Sono dei ragazzi con gli ormoni a mille.

Arrivai nell’aula di musica e non vi era nessuno. Andai dal professore. Controllò il suo registro.

‘’ vedo che hai frequentato delle scuole di canto. ‘’ disse.

Oddio! Chi è stato?!

‘’ si, anni fa. ‘’ dissi e me ne andai al posto che di solito mi sedevo.

L’aula cominciò a riempirsi, quindi ne approfittai per ritornare un attimo dal prof.

‘’ mi scusi. È lei che consegna i moduli per la festa come vocalist? ‘’ chiesi con curiosità

‘’ certo. Me ne occupo io. Al momento non abbiamo ancora trovato un o una vocalist.. vuoi un modulo? ‘’ disse

‘’ si grazie. ‘’ mi diede il mio modulo e ritornai al mio posto. Mi accorsi che Edward era già arrivato e si era messo proprio dove pensavo. Di fianco a me.

Mi sedetti. Feci finta di niente e compilai il modulo. Sentivo il suo sguardo su di me. Sembrava mi stesse esaminando. Come se fossi un reperto storico.

Sinceramente era fastidioso.

perché mi guardi così Edward! Lo dovresti sapere ormai che odio quando le persone mi fissano. ‘ pensai mentre continuavo a compilare il modulo..

Lo sentì irrigidirsi. Cazzo! Mi ero scordata che riusciva a leggermi del pensiero. Ma feci finta di niente. Ma lui ovviamente indagò

‘’ come fai a sapere il mio nome e come sapevi che ti stavo fissando? ‘’ mi chiese avvicinandosi un po’ troppo per i miei gusti. Il suo profumo mi stordì per alcuni attimi.

Mi girai per guardalo e mi sentì avvampare. Infatti attraverso i suoi occhi, mi vidi rossa. Fantastico. 2 punto di sfiga per me! Evvai! Ero in vantaggio!

‘’ ehm.. ci siamo conosciuti stamattina presto, nel bosco. Non ricordi? ‘’ pensai  a stamattina. Con il fatto che però stamattina ero bionda e ora ero rossa con capelli lunghi.

‘’ Chris? Ma non eri bionda? E non avevi i capelli lunghi? ‘’ regola numero uno: mai incuriosire un vampiro, specialmente se quel vampiro è Edward oppure ancora peggio, ALICE CULLEN!!!

‘’ ehm.. tornata a casa mi sono fatta fare la tinta da mia sor.. cugina. ‘’ spero che non mi chieda anche dei capelli lunghi..

‘’ e i capelli lunghi? Sono cresciuti magicamente? ‘’ mi chiese mentre mi alzavo per consegnare il modulo compilato al prof.

‘’ eh eh, assurdo, ma è vero. ‘’ gli risposi a disagio mentre mi risedevo.

‘’ in che senso? ‘’ ma non gli risposi perché iniziò la lezione, che poi seguitamente si spostò in palestra.

Dovevo mantenere la calma. Avevo già detto troppo. E dovevo trattenermi.

La solita lezione, il prof si era fissato col piano forte. Al momento il motivo era sconosciuto. Dopo poco che eravamo entrati il prof fece l’appello e poi cominciò a guardare il mio modulo.

dovrei fargli anche un’audizione, una prova di canto prima di accettarla.. mi sa che non sarà facile. ‘ penso il prof.

NO NO! UN’AUDIZIONE NO!!!!!

‘’ signorina Reaser – mi chiamò da lui – le dispiace se prima di accettare il suo modulo le faccio un specie di piccola audizione? ‘’ mi chiese gentilmente.

si molto!!!!! ‘ Edward sorrise.

‘’ no si figuri. ‘’ dissi

‘’ bene allora si accomodi pure ‘’ facendomi segno di accomodarmi al piano..

Ecco... questo era il momento che più odiavo nella vita. Quando qualcuno inizia a fissarti.

‘’ va bene qualunque cosa? ‘’ chiesi col prof. Lui mi rispose. Mi fece solo il segno di iniziare. Quindi era un si.

Nella palestra all’improvviso si creò un silenzio da brividi.

Cominciai a suonare.. era malinconico come inizio.

Suonai ‘‘ Innocence ’’ di Avril Lavigne.

Una volta finito. Ci fu un breve silenzio. E poi il prof. mi si avvicinò

‘’ mi sorprende il suo talento. Ma era al quanto facile questa canzone non avendo molte note alte. ‘’ mi disse avvicinandosi con un pentagramma pieno di note.

‘’ ma mi piacerebbe sentire come te la cavi con le note alte. ‘’ e mi diede il foglio.

Io lo guardai allucinata! Non poteva darmi questa canzone. Va beh. Mi fece di nuovo segno di iniziare.

Feci il primo accordo e partì a cantare.

EVANESCENCE “ CALL ME WHEN YOU’RE SOBER ”

 

Don't cry to me.
If you loved me,
You would be here with me.
You want me,
Come find me.
Make up your mind.

Should I let you fall?
Lose it all?
So maybe you can remember yourself.
Can't keep believing,
We're only deceiving ourselves .
And I'm sick of the lie,
And you're too late.

Don't cry to me.
If you loved me,
You would be here with me.
You want me,
Come find me.
Make up your mind.

Couldn't take the blame.
Sick with shame.
Must be exhausting to lose your own game.
Selfishly hated,
No wonder you're jaded.
You can't play the victim this time,
And you're too late.

Don't cry to me.
If you loved me,
You would be here with me.
You want me,
Come find me.
Make up your mind.

You never call me when you're sober.
You only want it cause it's over,
It's over.

How could I have burned paradise?
How could I - you were never mine.

So don't cry to me.
If you loved me,
You would be here with me.
Don't lie to me,
Just get your things.
I've made up your mind

 

‘’ allora? ‘’ chiesi una volta finito.

‘’ niente male. Niente male. Mi congratulo con lei Signorina Reaser. Benvenuta nel circolo scolastico. ‘’ mi disse il prof.

‘’ grazie ‘’ stavo per andare al mio posto a rilassarmi, quando Edward mi lanciò uno sguardo di sfida.

‘’ professore! Non dovrebbe fargli un’audizione anche per la chitarra? A quanto ne so, al ballo non ci sarà un piano. Ma una chitarra. ‘’ no no! Lo odio!!!!

‘’ mm.. ha ragione Signor Cullen. Reaser ritorni qui. ‘’ detto questo andai ancora dal prof.

Mi diede quella acustica. Poi mi disse che ci sarebbe stata anche quella elettrica.

ovviamente! Ti odio Edward! ‘ pensai guardandolo

Lui aveva uno sguardo al quanto sorridente.

lo so che mi puoi leggere la mente! ‘ gli feci l’occhiolino .

Aveva gli occhi sbarrati.

Io non ci feci caso e cominciai a suonare i primi accordi.

Era ‘‘ Domo Mia ’’ una canzone che sentì anni fa.

Suonai la canzone fissando Edward. Quando pronunciai una pezzo della canzone, , lui mi fissava allibito. Come se avesse capito chi era realmente. Praticamente gli stavo dicendo, con questa canzone, che io ero follemente innamorata di un vampiro.

Una volta finita lo guardai intensamente.

‘’ posso andare ora? ‘’ chiesi esausta al prof.

‘’ certo certo. ‘’ disse sorridendo

Una volta ritornata al mio posto. La lezione continuo. E così anche le successive ore. La pausa pranzo la passai nel giardino dietro alla scuola, alle porte del bosco. Mi sedetti sull’erba, appoggiando le braccia sulle ginocchia alzate. Mentre ero assorta del paesaggio che mi circondava, mi sentivo a disagio. Mi sentivo osservata. Con la coda dell’occhio, vidi un ombra nel bosco. Ma non ci feci caso. La campanella suonò. Prossima ora biologia. Ovviamente con Edward. Cominciavo a pensare che la sfiga fosse dalla mia parte.

Mi diressi in aula. E ovviamente l’unico banco vuoto era proprio vicino al suo. Odio questa cosa.

Presi i libri che mi diede il prof e aspettai che firmasse il foglietto, poi mi incamminai verso il mio banco. L’unico banco, al momento vuoto.

Mi sedetti. Io non gli rivolsi neanche uno sguardo. Sentivo il suo guardo perforarmi.

chi sei veramente? ’ pensò lui.

Al suono di quella domanda, mi irrigidì.  

 

 

  
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