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Autore: LightStorm96    22/04/2011    1 recensioni
Lo sterminio di un villaggio inglese,una ragazza che cerca aiuto,due nazioni che sono disposte a farlo.
Il mistero delle stelle che prendono forma di cuore pulsante in giovani anime per permettergli di cambiare ciò che potrà diventare una catastrofe.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allied Forces/Forze Alleate
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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L'Ulitmo potere! Il Respiro del Gigante di Cristallo! America ora stava di nuovo seduto in un ospedale,di nuovo per sapere come stava Chiara,quella ragazza che aveva cominciato  atemere perchè gli stava facendo provare quell'emozione forte che nemmeno lui voleva pronunciare. Aveva la t-shirt sporca del suo sangue,un sangue che aveva desiderato non vedere mai più. Gli venne la rabbia a mille pensare che le ferite che si era procurata con quell'attacco avrebbero rovinato con le cicatrici una pelle bianca come il latte.
Si stupì di quello pensato e arrossì. No non era il momento di fare certe cose e poi più ci pensava e più voleva andare ad ammazzare con le sue mani tutti quelli che avevano osato ferire quella ragazza innocente.
Francia stava tranquillo,con qualche cerotto sulle braccia per via delle spine ma niente di più,mentre ricuciva la giacca e la maglia di Chiara con dei fili di nylon e lo faceva con tanta maestria che dove ricuciva sembrava non si fosse mai rotto niente. Alferd non era irritato per quel comportamento,semplicemente non lo capiva.
-Non sei preoccupato per Chiara?
-Naturalmente mon ami,ma è una ragazza forte sono sicuro che ora sta bene.....
Non era solo un maniaco era pure saggio Francia! Bhè....in fodno era una tra le nazioni più grandi che conosceva.
Arthur era con un dottore a parlare di quello accaduto mentre Yao e Ivan erano rimasti alla villa. Non amavano molto gli ospedali quei due.
Alfred alla fine si alzò e andò dal medico.
-Allora posso andarla a vedere?!
-Mi dispiace ma non abbiamo finita la trasfusione del sangue e....
-Meglio che lo lasci andare tanto quello fa come gli pare.
Disse Inghilterra tranquillo firmando un documento.
Il medico diede l'ok e fece passare Alferd.
Quando arrivò alla camera vide di nuovo Chiara,questa volta sveglia,con un tupo pieno di sangue che gli pendeva dal braccio e uno che depurava il sangue facendolo uscire e facendolo passare in una macchina.
Anche lei stava pensando a ciò che era successo quando lui l'aveva abbracciata. Aveva sentito calore,tanto calore e una sicurezza mai provate prima d'ora. Anche eli temeva quel sentimento,ma pe rlo più aveva paura di soffrire. Quel sentimento era così bello e caldo ma poteva essere anche devastante e terribile e lei,fin da quando i suoi genitori erano morti,aveva vissuto con dolore la sua esistenza.
Quando Alfred entrò lei si alzò un po e gli sorrise.
-Ciao...
Notò le macchie di sangue,del suo sangue,quando Alferd l'aveva stretta.
-Sei sporco...non dovresti cambiarti?
-Cosa ti ha detto il dottore?
Disse lui,non per cambiare discorso,ma per sentirlo dalle sue labbra.
-Nulla di che...sono solo dei tagli...e poi sto bene...
-NON SI PUò STAR BENE IN QUESTE MODO!
Urlò con rabbia e chiuse la porta di scatto e velocemnete la strins etra le sue braccia come prima facendole poggiare il suo delicato viso sul suo petto. Non era il classico abbraccio tra amici. Sembrava che potesse spezzarla in qualunque momento con le sue braccia muscolose ma lui la stringeva delicatamente. Quel sentimento lo spaventava,ma allo stesso tempo lo desiderava.
-Io non posso lasciare che ti facciano del male,non poso e non voglio....
Disse sicuro. Non voleva piangere ma fu Chiara,unendosi all'abbraccio, a farlo per lui.
-IO...io lo so....ma...ma non voglio...che ti facciano del amle...
Sentiva le sue delicate lacrime cadergli sulla spalla bagnadogli la maglia.
Quando sis taccò vide il delicato volto di chiara,bagnato dalle leggeree trasparenti gemme che gli colavano dagli occhi,quegli occhi che sembravano due splendidi smeraldi. Gli venne quasi la tentazione di ristringerla e spingere le sue labbra,delicate come dei petali,sulle sue ma lo respinse dentro,levandogli le lacrime con il pollice.
-Non devi piangere...sei così carina quando sorridi....
Arrossirono entrambi,lui per quello che aveva detto e lei per il complimento. Si appoggiò alla parete in silenzio,pensando che lui desiderava alla folia quel sentimento ma non poteva. Chiara era dolce,gentile,innocente e sopratutto era sola. Sola e impaurita e si fidava di uno che aveva fatto guerre e ucciso innocenti per degli scopi che nemmeno a lui erano molto chiari. E poi aveva paura di ciò che veniva dopo. Prima c'era il dolce sentimento di Amore e dolcezza,poi però veniva la passione e lui non se la sentiva di deturpare quella dolce ragazza,anche perchè poi avrebbero potuto pensare che aveva sfruttato il fatto che era sola e in cerca di conforto. Evitò di pensarlo.
Russia odiava gli ospedali,però doveva solo andare a trovare la sua giovane amica no?
veva cons e un girasole,incartato con un bel fiocco rosso
Neanche fosse stato li per un po e già si perse,arrivando in un reparto vuoto e senza anima viva.
Non sembrava di essere in un ospedale,ma in un manicomio. Le porte delle camere erano d'acciaio e sembrava che le serrature,complesse e apribili solo con una carta,fossero state create per tenere chiusi la dentro dei matti molto pericolosi. Man mano che Ivan si innoltrava nel corridoio si poteva notare due cose: La prima era che si afceva smepre più buio,la seconda era che c'era una forte puzza di qualcosa già sentita da Ivan e che lui amava particolarmente.
Alla fine,la luce tenue di un timido sole mattutino,diede campo libero a un buio spettrale non illuminato dalla luce delle stelle e della luna. Si sentiva come nella sua madre patria,nelle grandi foreste dove gli alberi evitavano il passaggio della luce della luna all'occhio umano.
Una luce però attirò Russia. Proveniva da una porta chiusa e la luce era filtrata da una finestrella con un vetro sulla porta. Gli permise sia di sentire che di vedere quello che succedeva.
 La cosa lo inorridì,c'erano due persone,una doveva essere il Cacciatore,quello che aveva affrontato Alferd,l'altro invece era un essere strano. Era legato con una camicia di forza e doveva essere albino dati i suoi capelli bianchi e la sua pelle color latte,ma sarebbe stato tutto smentito se avessero visto gli occhi color sangue con le fattezze feline.
L'essere era in ginocchio con la testa alzata verso l'alto e l'uomo in nero,con orrore di Russia,versava un licquido nero nella bocca della essere. Sangue...
L'essere si leccava i baffi e se gli cadeva una goccia la leccava con avidità,per poi rialzare il capo per riceverne altre gocce. Il cacciatore gli prese il volto tra le mani e gli versò il sangue nella bocca e l'essere gli leccò le mani per poter prendere le ultime gocce sfuggite.
-Ti piace è?
Disse il cacciatore pulendosi la amno.
Lui lo guardò con occhi felici con la bocca ancora sporca di sangue.
-Ne vorresti altro vero? Lei è qui! Con il suo caldo sangue...Lo puoi avere e puoi avere anche la sua carne! Divorarla fino all'ultimo muscolo ma devi promettermi di lasciare il cuore! Lo so è la parte più buona ma quella non lo devi mangiare tu chiaro?
L'essere lo guardò come un bambino guarda un lecca lecca sulla vetrina.
-Ora ti libero...tu vai e uccidi chi tenta di fermarti...come quello alto che ha una apssione per i girasoli...dilania pure le sue carni...
Disse sghignazzando pronto per liberarlo.
Russia comicniò a correre,lasciò indietro persino il girasole.
Non seppe come ma riuscì a trovare la strada dove doveva essere Chiara.
Si ritrovò Inghilterra appoggiato alla parete tranquillo e Francia,ancora intento a cucire. Era sudato e aveva una espresisone di terrore in viso.
Inghilterra lo guardò stranito.
-Hey Russia! Che ti succede è arrivata Biellorussia?
Disse scherzoso ma la nazione non lo ascoltò nmemno.
Si precipitò alla camera di Chiara. Era chiusa a chiave ma con un calcio l'aprì comuqnue e una scena pietosa gli stava davanti: Alfred era svenuto,con del sangue che gli colava dalal fronte e gli colorava i biondi capelli,mentre Chiara,sveglia e spaventata era bloccata da quell'essere. Gli si era messo sopra e con una mano gli bloccava la bocca e con l'altra le braccia. Gli stava mordendo il collo e lei stava cercando di gridare e di liberarsi ma la presa di quell'essere era superiore. Più che cercare di ucciderla però sembrava che se la volesse fare. Gli lasciava dei profondi succhiotti sul collo e Russia lo prese per il colletto della camicia di forza sbattendolo dall'altra parte.
-Chiara! Come stai?!
Disse alla ragazza mentre lei tossiva per la mancanza d'aria.
L'essere si rialzò arrabbiato e con gli occhi che guardavano Russia arrabbiato. Doveva aver presoa ncheil sangue di Alferd ma non gli doveva essere piaciuto,infatti lo aveva sputato.
Russia estrò il suo tubo d'acciaio ma l'essere era più veloce e usò il bastone come rampa da salto e gli saltò a dosso.
Gli prese la gola e comicniò a stringergliela con forza. Per russai sembrò trovarsi davanti a se stesso. venne catapultato a terra sentendo l'aria mancargli. Non riusciva a respirare e più luistringeva e più Ivan sapeva che avrebbe perso. Poi però sis entì calmo con le sue ultime forze alzò la mano e la poggò sul braccio dell'essere. Con un grido molto acuto si ritrovò il braccio congelato e appena Russia ritrovò l'aria glielo spaccò mozzandogliela. Era apparse un aura gelata e un forte venti entrava dalal finestra. L'essere andò in dietro metetndosi nell'angolo com per salvarsi e Russia gli avrebbe tolto la vita con piacere,se solo l'essere non fosse scomparse nell'ombra.
Russia poi sis entì di nuovo bene. Il vento cessò e Francia e Inghilterra erano già arrivati nella stanza quando Russia aveva evocato il potere. Il gigante cadde svenuto a terra mentre le infermiere venivano a controllare.



-Anche la bestia ha fallito! Ce li hanno tutti ora! Il soffio del gigante di cristallo è un potente potere! Uno tra i più forti e imbattibili!
-La prego non se la prende con lui...ha la mentalità di un bambino...
-Un bambino cannibale e assetato di sesso!
Gridò la vecchia indicando la Bestia che si accarezzavala mano d'acciaio che doveva sostituire quella vera.
-E adesso fallo sparire dalla mia vsita!
Disse arrabbiata mentre il cacciatore lo prendeva per mano portandolo via. Un fratello matto...ecco cosa aveva il miglior guerriero di quella vecchia.
-Adesso...non posso che attirarli qui....portateli a me e avrò io la possibilità di avere il suo cuore!
  
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