Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: telesette    23/04/2011    2 recensioni
Compagni di squadra, compagni di allenamenti, compagni nella vita... Neji e Tenten scoprono poco per volta che il loro legame va oltre la semplice amicizia...
Questa fic, è la seconda Neji/Ten che abbia scritto ( in ordine cronologico ) che, nel tempo, è cresciuta e si è arricchita di risvolti e intrecci sempre nuovi e particolari. Quando ho cominciato a scriverla, non avevo idea di cosa ne sarebbe venuto fuori ma, rileggendola oggi nell'insieme non posso fare a meno di sorridere e continuare a portarla avanti con lo stesso entusiasmo del primo capitolo - come dire: "le cose fatte col cuore non invecchiano mai"...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Neji Hyuuga, Tenten | Coppie: Neji/TenTen
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Neji X Tenten'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Konoha - Villa Hyuga - circa sette anni prima

 

Quando il piccolo Neji ebbe realizzato la morte di suo padre, gli si spezzò il cuore. Era come se tutto il suo mondo fosse crollato nello spazio di un breve attimo: ogni felicità, emozione, gioia… ogni cosa era scomparsa, lasciando posto a un immenso vuoto e a un dolore straziante che gli dilaniò l’anima. Suo padre era sempre rimasto con lui, fin da quando aveva memoria, e adesso non c’era più. Non avrebbe mai più avuto la sua presenza a guidarlo e a confortarlo, mai più avrebbe sentito la sua mano carezzarlo né il calore del suo abbraccio, non avrebbe mai più goduto del suo affetto e della sua comprensione… era solo!

 

- Perché… Perché ?!?

 

Le lacrime riempirono i bianchi occhi del ragazzo, fino a nascondere quasi tutto attraverso quel fitto velo bruciante. Non era possibile descrivere ciò che provava: la sofferenza e l’angoscia si impadronirono di lui, investendolo come un mare in tempesta; ciononostante le parole che uscivano dalla sua bocca erano soffocate, come se qualcosa gli impedisse di urlare al mondo il proprio dolore, e ciò lo faceva stare ancora peggio. Un bambino non dovrebbe nascondere le proprie emozioni o i propri sentimenti, tuttavia Neji non era un bambino come gli altri… era uno Hyuga!

 

- Io non… non devo piangere - disse sommessamente. - Non sono un debole, no… non “posso” piangere!

 

Più cercava di ripetersi mentalmente queste cose, più il filo luccicante scaturiva da sotto le sue palpebre socchiuse. Per un attimo alcune immagini sbiadite, ricordi di un passato assai lieto, si susseguirono sullo schermo della sua mente, una dopo l’altra… dopodiché svanirono nel nulla e, per la prima volta ai suoi occhi in grado di vedere ogni cosa, tutto diventò oscurità e silenzio.

In quel momento Neji percepì qualcosa dentro di sé: una presenza sopìta all’interno del suo corpo, una specie di entità spirituale diversa,  e una voce profonda che lo chiamava.

 

- Neji… Neji, ascoltami…

- Chi… Chi sei tu… Che cosa vuoi ?

- Ascoltami, Neji… Piangere non ti renderà più forte, al contrario, consumerà le tue forze e aumenterà la tua debolezza…

- No - protestò Neji. - No, io non sono debole!

- Certo che lo sei - rispose “l’altro”, quasi sibilando. - Ma solo perché sei umano, non ti sei ancora liberato dei tuoi sentimenti e delle tue emozioni… E’ quella la tua debolezza!

- Che intendi dire… Spiegati ?!?

- E’ inutile, non capiresti in questo momento: sei troppo legato alla tua umanità, per poter comprendere ciò che dico; con i tuoi occhi, non riusciresti mai a vedere il tuo “vero potere”…

- Ma… di che stai parlando ?

 

Neji non capiva. La sua mente di bambino era confusa, spaventata, ciononostante colui che parlava non era qualcuno in carne e ossa… era “dentro” di lui, una parte sconosciuta del suo stesso essere.

 

- Povero piccolo Neji - esclamò ancora la voce. - Le lacrime che stai versando non ti permettono ancora di capire chi sono… Non hai ancora la consapevolezza di ciò che sei, non puoi sapere quanto sia insignificante questo tuo dolore!

- Sta… Sta zitto... Basta, sta zitto!

- Ascoltami invece! Una simile occasione non si ripresenterà un’altra volta: tu hai trascorso la tua vita finora troppo occupato a crogiolarti, nei tuoi falsi sentimenti e nelle tue vuote emozioni, per accorgerti della mia presenza; io invece ho dormito per anni, in attesa che tu fossi pronto! Sapevo che, prima o poi, avresti avuto bisogno di me… E avevo ragione!

- Ma tu… chi sei ?!?

 

Ora Neji cominciava ad avere paura, era spaventato, non riusciva a capire cosa fosse quella voce nella sua testa ma non riusciva a smettere di ascoltarla.

 

- Chi sei… Dimmi chi sei ?

- Chi siamo - puntualizzò “l’altro”. - Noi siamo tutt’uno Neji, parte integrante di un solo essere, insieme io e te possiamo essere in grado di fare qualunque cosa!

- Io… Io non capisco!

- Fidati di me, Neji - disse ancora la voce, in tono secco. - Dimentica il tuo dolore, abbandona le tue false illusioni su una vita che non esiste, ed affidati completamente a me; apri i tuoi occhi, spalanca le porte della tua mente, e utilizza la mia forza per vendicarti su tutti i tuoi nemici…Non esiste l’amore Neji, non esistono il bene o il male, esiste solo il “potere!”

- “Non esiste l’amore” - ripeté Neji, come ipnotizzato. - No… i sentimenti non esistono, no… Io… Io non voglio più soffrire per qualcosa che non esiste!

 

Come ebbe detto queste parole, Neji aprì gli occhi… Non più bianchi, bensì azzurri, e subito cominciò ad assorbire il chakra di ogni creatura vivente nelle vicinanze.

 

***

 

Villaggio di Josei - Castello di Baishun - oggi

 

La stessa sensazione, lo stesso dolore di tanti anni prima, più intenso delle ferite ricevute… Neji sprofondò nell’oscuro abisso dell’incoscienza, non appena l’immagine di Tenten, così come la ricordava, lasciò il posto a una nera sagoma senza volto. Era trascorso tanto tempo dall’ultima volta che accadde una cosa del genere, eppure il suo corpo si sentì di colpo “rinvigorito” da un’energia a lui familiare. Per un attimo, un solo breve attimo, tutto intorno a lui scomparve: la Mesukage, le due guardie, il castello, la sala del trono… Tutto ciò scomparve e, ancora una volta, la stessa voce di quando era bambino tornò a parlargli.

 

- E’ passato tanto tempo, vero Neji ?

- Taci, lasciami stare!

- Ti conviene ascoltarmi invece, dopo potrebbe essere troppo tardi…

- Non ha importanza - rispose Neji. - Niente ha più importanza, adesso… niente!

- Sciocchezze - tuonò “l’altro”, furibondo. - Non hai imparato niente di ciò che ti ho spiegato l’ultima volta ? L’amore non esiste, è solo un’illusione per i deboli, tu puoi fare qualunque cosa Neji… Te l’ho detto: libera il mio potere e niente e nessuno potrà fermarti; sarai come un dio, “diventerai” un dio!

 

Nel momento in cui Ouka fece per calare la propria arma sul collo di Neji, quest’ultimo pareva ormai rassegnato a morire, non gli importava più di vivere ormai; tutto ciò che aveva un senso per lui era sparito, nello stesso momento in cui Baishun confermò la sua paura più grande… Tenten era morta. Poi però un lampo gli attraversò la mente, come se un pensiero prepotente fosse di colpo tornato a galla, e tutto cambiò nuovamente.

 

- E sia - esclamò, rivolto al suo “io” interiore. - Facciamo come dici tu!

- Finalmente…

 

Nello stesso momento in cui la falce di Ouka si ritrovò a un millimetro dal collo di Neji, la donna si sentì improvvisamente “svuotata” di tutte le sue energie. Anche Aska crollò in ginocchio, priva di forze, entrambe sembravano aver perso ogni capacità di combattere.

 

- Ma… cosa sta succedendo ?!?

 

Baishun era sconvolta. Ciò che stava accadendo andava oltre la sua capacità di comprendere: quel ragazzo era praticamente morto, eppure si stava rialzando come se niente fosse; doveva essere in fin di vita, invece erano le sue assassine a dare l’impressione di dover rendere l’anima da un momento all’altro… Neji sollevò il capo e fissò il volto sgomento della Mesukage, con due occhi spaventosamente carichi di chakra.

 

- Non… non può essere - esclamò la Mesukage terrorizzata. - Tu… Tu dovresti essere… morto!

- Dici ? - ribatté Neji, con voce profonda. - Beh, verifichiamo subito allora… Può darsi che tu abbia ragione!

 

Neji si diresse verso Aska, ancora inginocchiata. La donna sentì il fiato mancarle, mentre la sua energia vitale veniva interamente “risucchiata” all’interno dell’aura che emanava dal corpo del giovane. Costui la osservò con indifferenza e, sollevando la mano con noncuranza, la posò sulla fronte di lei, completamente madida di sudore freddo.

 

- A… Aa… Aaahhh !!!

 

Circa alcuni istanti dopo il corpo di Aska ricadde all’indietro, sul pavimento della stanza, ridotto ormai a poco più di un cadavere completamente rinsecchito. Baishun emise un grido strozzato, mentre Neji al contrario non batté assolutamente ciglio.

 

- Uhm... Per essere morto, come dici tu, devi riconoscere invece che sono piuttosto “arzillo!” Forse non ti è chiaro il concetto di “morte”, ma non preoccuparti… Ti assicuro che è una cosa molto semplice da imparare!

 

( continua )

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: telesette