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Autore: Julietts    23/04/2011    1 recensioni
-Avevi ragione-
-Certo che avevo ragione, prof. E lei lo sa perfettamente. Sono state scintille, esattamente come immaginavo-
-Wow-
-Bene. Finalmente, ha scelto. Oh, guardi...che bell’alba-
-E’ stupefacente la tua capacità di impressionarti dei fenomeni atmosferici mentre sei su un divano nuda tra le braccia del tuo professore di lettere dopo due ore di sesso-
-L’emozione è emozione. E io provo emozione-
-Anch’io-
-Sono contenta. Si dice infatti che...se siamo ancora in grado di emozionarci, non siamo poi così distanti da essere felici-
-Già. Ed è mattina-
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-...Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare-
Giacomo Leopardi

 
-Amo sbagliare. Sì proprio così, lapidatemi pure, ma io amo sbagliare-
-Nessuno può amare sbagliare. È assurdo. Gli errori sono ciò che ci portano verso il pentimento e il miglioramento, se a una persona piace fare errori, è come assuefatta a un livello base di conoscenza ed esperienza-
-Non so dirti se queste tue teorie (validissime, ne sono certa) siano esatte. So solo dirti che sì, lo dico e lo ripeto, io amo sbagliare, mi fa sentire viva-
-Ma non può essere l’errore la risposta. Forse, forse è la scelta-
-No. Tutti siamo liberi di scegliere, e tutti ce lo fanno notare. Guardati intorno: siamo martellati da pubblicità, frasi-simbolo, immagini, suoni, colori che ci urlano: prendi in mano la tua libertà, scegli ciò che vuoi scegliere. Ed è proprio a questo punto che per me si innesca il piacere e la soddisfazione-
-Allora vedi? È nella scelta-
-No, non nella scelta in sé. Nella scelta sbagliata. Vedi, quando tu hai due opzioni, sai che una è giusta e l’altra è sbagliata. Ora, se tu scegli quella giusta, avrai gioie e riconoscimenti, se prendi la via sbagliata, sarai triste e sola. Ecco, io scelgo di sbagliare-
-Ma non è detto che al bivio ci siano una scelta giusta e una sbagliata. E se ce ne fossero due giuste? O due sbagliate?-
-C’è n’è sempre una migliore e una peggiore-
-Non condivido a pieno la tua concezione. Dunque tu dici: quando devo fare una scelta, voglio sbagliare-
-Esatto. Solo così puoi sentirti viva. Sapendo che puoi sbagliare, che nessuno può impedirtelo-
-Ma lo sai che seguendo questa strada ti troverai allo sfascio e alla miseria? Una persona dovrebbe volere il meglio per sé e il meglio di sé...-
-Ma io miro al meglio-
-No, tu miri all’errore-
-Si impara più con un errore che con cento risposte giuste-
-Si ma se continui a sbagliare, un giorno pagherai sul serio-
-Può darsi. Ma almeno avrò vissuto davvero-
-E non è possibile che esista una via di mezzo? O sbagli o fai giusto? O è bianco o è nero?-
-Io detesto il grigio-
-Come scusa?-
-Detesto il grigio-
-Perché?-
-Perché non è bianco e non è nero-
-E quindi?-
-Mangeresti mai un cibo che è un po’ dolce un po’ salato? Faresti mai una strada metà in acqua metà in cielo?-
-No, è vero, ma molte volte, trovare un equilibrio è la cosa migliore, e anche l’unica che ti eviterà un se no inevitabile crollo-
-Ecco, è proprio questo che contesto io. Perché tutti cercano l’equilibrio? Equilibrio è un sinonimo di tranquillità, di normalità. Di noia. Il mio equilibrio sarà proprio la mancanza di questo. Farò tanti errori, nella mia vita, mi odierò, farò cose stupide, piangerò, forse, alla fine, ma almeno, sarò felice-
-Sei proprio sicura di quello che dici? Lo pensi davvero?-
-Sì-
-Ok-
-Ok-
 
Sì, io lo penso davvero, anche se so che tu adesso non mi crederai. Perché non sai cosa significa, tu, sempre nel giusto, buona samaritana, perfetta, dolce, aperta, sensibile. Non sai cosa vuol dire avere un vulcano dentro, esplodere, per poi ricrescere più forte. Non sai cosa vuol dire sbagliare, ed essere contenta di aver sbagliato. Perché il concetto di errore è relativo, e anche se così non fosse, la mia vita mi piace così com’è. La mia concezione della vita mi piace così com’è.
Vivere nell’errore è da matti? Forse. Ma ‘il naufragar  m’è dolce in questo mare’.
  
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