La luna, le stelle, la gola..NO, non la gola forse lo stomaco o il petto, sì deve essere lì.

Adesso che ho un buco in petto non riesco a ricordare altro che alle fasi della mia vita. C’è chi dice che ho amato troppo, chi invece troppo poco.

Se inizio ad avere freddo significa che sto morendo, vero? Con il cuore diviso in tre, proprio ora che avevo capito qual’era il mio destino  ...non posso lasciarti.

La vita umana è fatta di scelte: sì o no, dentro o fuori, sopra o sotto. E poi ci sono le scelte importanti: amare o odiare, essere un eroe o essere un codardo, combattere o arrendersi, vivere o morire.

E questo vale anche per i Lupi-Mutaforma.

“Siamo entrati nel magazzino e” Seth parlava con affanno, “abbiamo scoperto che era una trappola di alcuni vampiri di Toronto”. Leah trattenne un’imprecazione.

“Come fai a sapere che erano canadesi?”

“Erano da sempre in lotta coi licantropi di Washington. Avevano armi, fucili e pistole con pallottole d’argento, Leah. È tutto vero l’argento è letale, anche per noi Mutaforma.”

“Cosa è successo?”

“Jacob, l’hanno ferito al petto. Qui c’è un dottore ma non mi sembra tanto esperto. Se potesse essere qui il dottor Cullen”.

Leah si sentì svenire, ci volle qualche minuto per riprendersi ma poi cercò di organizzarsi mentalmente.

Chiese a Seth d’indicarle l’indirizzo preciso e poi parlò con Carlisle.

Il vampiro preparò l’attrezzatura e partì di corsa con le proprie gambe, Leah invece dovette andare in  aeroporto, fu una delle poche volte in cui rimpianse di non essere più Mutaforma.

L’attesa le sembrò interminabile ed in effetti lo fu visto che cancellarono il suo volo per mal tempo. Voleva vedere Jacob ed aveva costretto Seth a inviarle sms ogni ora per aggiornarla, nell’ultimo le scrisse di non partire perché Carlisle aveva bisogno di strumenti più complessi per curare Jacob e che lo stavano portando in Alaska.

*

Quando arrivarono nella clinica dei Cullen, Leah ormai era uno zombie, non dormiva da più di trenta ore.

Vide di sfuggita Jacob che era stato anestetizzato perché soffriva molto. Nel suo sangue c’era dell’argento e questo impediva di guarire velocemente.

Si dedicò dunque al fratello, ormai non lo vedeva da mesi, le sembrò più cresciuto di quanto non lo fosse già.

Per distrarsi dal pensiero di Jacob, Leah si fece raccontare come era finita con i vampiri di Toronto.

“Erano quindici fetenti sanguisughe  ops” si guardò in giro con fare sospetto assicurandosi di non essere stato sentito da nessun vampiro dello staff della clinica dei Cullen. “Alcuni di noi sono andati a prendere delle taniche di benzina, per fare un falò finale con i loro resti ed infatti li abbiamo ammazzati tutti, eravamo super incavolati, noi e i licantropi! Jake, al vampiro che gli ha sparato, l’ha ucciso a mani nude praticamente. Era umano ormai, dopo il colpo di fucile, ha distrutto non so cosa e l’ha bagnata nella benzina, si è fatto passare l’accendino da Embry che ha pensato ‘ti sembra il momento di una sigaretta?’ed invece ha fatto una torcia con quel pezzo di legno ed ha incendiato quel fottuto vampiro bloccandolo con le sole mani, aveva un buco in petto, tutti lo guardavamo esterefatti ”. Il solito eroe!, rimuginò Leah, invece di pensare a salvarsi. Seth concluse la storia con lo sterminio dei vampiri e il ritrovamento dei due capobranco tramortiti e legati in uno sgabuzzino.

Dopo un’ora e mezza Carlisle finalmente uscì dalla sala operatoria insieme ad Edward.

“Ha già iniziato a guarire ora che lo abbiamo ripulito dall’argento” disse il dottore.

“Si vede che sta guarendo, già stra-parla!” Edward alzò gli occhi al cielo.

“Posso entrare?”chiese Leah titubante.

“DEVI ENTRARE!” il vampiro le fece un occhiolino.

“Grazie Carlisle, è la seconda volta che gli salvi la vita” la ragazza strinse la mano al dottore.

“E’ la stessa cosa che mi ha detto lui, su va’ a trovarlo”. Edward la chiamò in disparte.

“Non so se se l’è immaginato, ma continua a pensare a te ed a lui insieme ‘intimamente’ ed è molto imbarazzante! Per fortuna sono l’unico ad avere questo potere!” Leah arrossì.

“Che stupido!” riuscì solo a dire, in realtà lo capiva benissimo, anche lei riviveva di continuo quella notte.

Dopo tanta insistenza da parte di tutti Leah si apprestò ad entrare nella camera di Jacob. Appena arrivata il ragazzo le lanciò un occhiata piena di tante cose da dire, ma il gesto che più la colpì fu vederlo allungare le braccia per farsi raggiungere, come un bambino che si stende verso la mamma per farsi prendere tra le braccia.

La ragazza corse da lui e lo strinse tanto da sentire la fasciatura sul petto di lui.

“Scusami” disse, appoggiando la testa alla sua spalla, aveva voglia di piangere.

“Speravo di rivederti ancora. Avevo una pallottola piantata nel petto e quello che pensavo era di voler la possibilità di rivederti riabbracciarti e” il ragazzo le prese una mano e con le labbra le accarezzò il dorso, poi il palmo ed infine il polso. Leah alzò la testa, lo fissò negli occhi e, manovrata da un impulso non gestibile, lo baciò. E fu molto intenso e passionale, tanto che la ragazza pensò che una volta staccatasi da lui sarebbe svenuta. Fu Jacob a separarsi e lei si accasciò sulla parte sana del suo petto.

“Sei la mia Luna Crescente piccola musona, sei stata lo spiraglio di luce nel momento più buio della mia vita. Quando siamo stati a letto insieme, non avevo mai provato nulla di così forte, eri come la mia amante e la mia migliore amica tutta impacchettato in uno, con un fiocco sopra!” la ragazza lo guardò e storse le sopracciglia indispettita. “Lo so che è brutto sentirselo dire così ma siamo cattivi, a volte, con le persone che amiamo.” Leah lo guardò stralunata.“Forse è un discorso un po’ strano ma è la verità.”

“Non era per il discorso, se stai ammettendo di essere stato cattivo con me e poi concludi con quella frase, vuol dire che mi ami?”

“Al corso per ‘pompieri’ c’insegnano a salvare il fondoschiena ma non c’è neanche una lezione che insegna a morire degnamente e neppure a vivere correttamente. Ed io avevo la spocchia del Mutaforma che guarisce in fretta ma quando ho visto la morte in faccia ho visto anche la mia salvezza e sei tu, Leah. Sei la mia salvezza!” la ragazza non riuscì a trattenere un singulto. “Anche perché se mi avessi fatto finire il discorso insomma, Sulky, tu sei più del pacchetto ‘amica-amante’ tu, tu sei perfetta per me e non deve di certo dirmelo Tuwa Weeko!” lei gli diede un piccolo bacio a fior di labbra. “Mi sei sempre piaciuta, ti fissavo in continuazione quando accompagnavi Seth alla spiaggia, solo che io ero un bambino e tu eri troppo grande per me. Poi… be’ sei diventata la ragazza di Sam fino a trasformarti in una vera stronza!” Leah finse di protestare. “Ma ho sempre apprezzato il fatto che fossi tosta e caparbia, non ho molti ricordi di mia madre ma l’ho sempre immaginata forte come te!”

Leah si sentì lusingata ma riuscì solo a sospirare in modo impercettibile: “Oh Jake, amore mio!”

“Ho cercato in tutti i modi di ritracciare il mio destino ma si dice che ogni persona ha una propria metà, così la maggior parte della gente vive tutta la vita sentendosi incompleta. Con te mi sento completo e non voglio sentire mai più la tua mancanza”. Le chiese di stendersi vicino a lui, lei obbedì, il ragazzo la strinse a sé. Leah aveva il cuore a mille, faticava a respirare e si vergognava di far sentire il suo affanno a Jacob. Si appoggiò alla sua spalla immobile e per un po’ nessuno dei due disse niente, ma lei sapeva che il ragazzo non avrebbe resistito.

“Leah, non hai nulla da dirmi?” si voltò per guardarla negli occhi.

“Ti amo più della mia stessa vita ma non t’importa che forse siamo solo vittime di un incantesimo?”

“Francamente non me ne frega un accidenti!” le sorrise furbetto, lei non resistette e lo baciò ancora ed ancora...

Stanotte sono ingarbugliato nella mia coltre di nubi, sognando ad alta voce  

Le cose non vanno senza di te, è un dato di fatto.

Se tu accettassi la resa, io rinuncerei a qualcosa in più, non eri adorata?

Un altro cuore è spezzato in due, sono dietro di te.

Non posso stare senza di te, è un dato di fatto.

Sono dietro di te, sono dietro di te, sono dietro di te.

Se tu mi abbandoni, ti verrò dietro.

Walking After You/Foo Fighters

NdS: Buona Pasqua a tutti!

Questo era il penultimo capitolo, l’epilogo conterrà ‘what happened then…’ ed alcuni chiarimenti che forse vi aspettate (o ve ne fregate come Jake?). Ringrazio nuovamente chi ha letto/seguito/ricordato e preferito WxC. Anche se non avete commentato, il vostro numero è sempre stato in aumento. Tnx. ^_^

Le commentatrici, grazie infinite… sono in debito con voi per il sostegno. <3<3

Il titolo è ovviamente ispirato alla canzone dei Foo Fighters che adoro. Per ogni coppia che creo ho bisogno di una canzone. Questa è perfetta per Jacob e Leah, sia per il significato che per il video davvero passionale come il loro rapporto.

Prima dell’ultimo capitolo vi lascio una Fan Art Lecob… sono troppo carini insieme, vero?