Un volta, anni addietro, c’è stato un tempo in cui le
donne si donavano all’uomo nel nome della Dea all’ombra di un grande fuoco nella notte di Beltane.
Gli uomini si sottomettevano alle donne, loro
avevano il potere e la saggezza, e il figlio della sorella del re di una terra era
l’erede al trono. Si viveva omaggiando la dea, nella più assoluta libertà.
Nessuna
costrizione o altro.
Ma tutto è cambiato…
Le religioni si sono combattute e sconfitte a vicenda e gli uomini sono diventati potenti.. Sono stato costretto a vedere tutto ciò, vita dopo vita, corpo dopo corpo, ed ora sono arrivato ad un punto in cui sono estraneo a me stesso. Sono sempre io, ma è una faccia a me sconosciuta tanto da non riuscirne a prendere il sopravvento. Sono in disparte, sopraffatto da questo mio io, violento, insensibile e con poca considerazione dell’altro sesso. Ciò che non sono io… E tu. Anche tu sei cambiata… Nei tuoi occhi affligge un conflitto… un duro conflitto. Sei abbattuta da qualcosa dentro te… Non sai ancora chi sono…. E questo mi rattrista e sono sempre più oscurato in me stesso. La tua vera te non è ancora emersa. Oh mia Morgana… Ti amo ancor più di prima. Questa maledizione ci porta ad inseguirci sempre…. Eppure non ci riconosciamo mai. Fa parte anche questo della maledizione? Non l’ho ancora capito… Ma dei due sei sempre stata tu la più saggia e lo sarai sempre. Ti accarezzo ancora con lo sguardo e il tuo corpo nudo mi porta via dal presente e ritorno al passato. Ancora…. Mi assopisco in quel ricordo. Il mio oscuro io ora può agire indisturbato, non posso farci nulla.
Ed
eccoti… Tu la vergine Cacciatrice ed io il tuo giovane consorte….
- Granger, non riesci a resistermi … -
- o forse sei tu che non riesci a resistere? Tu mi
hai portata a letto.-
Sorrise sardonico, baciandola.
-E sei ancora tu che mi stringi e mi baci-
-questo è vero, ma tu non hai resistito.-
- mi avresti preso con la forza-
- e tu mi avresti picchiato a morte. Ho ancora il
segno-
Indicò uno
scuro livido sotto l’occhio sinistro. La ragazza rise.
- Come siamo finiti così, Malfoy? Come siamo giunti
dall’odio a questo?-
Indicò i loro corpi nudi.
- non l’ho ancora capito….-
-eppure sei stato tu a compiere la promessa. Sei
stato tu a volermi proteggere. Dovresti sapere la risposta-
- non so un emerito cazzo, invece! E smettila di
fare la sapientona del cazzo perché mi da sui nervi! –
Il Serpeverde si alzò sbuffando e indossando i suoi
boxer.
- Perdonami mio signore se le ho dato disturbo! Stai
pur certo che non rivedrai la mia faccia!-
Esclamò stizzita la giovane vestendosi a sua volta.
- Lo dici sempre, ma non lo fai mai! Sempre tra le
palle!-
- Sei tu che vieni a cercarmi ogni volta come un
cagnolino e non te ne vai finchè non ricevi l’osso! –
- ma va a fanculo Granger! E levati dai coglioni! –
- ma vattene tu! Questa è la mia stanza!-
- me n’ero dimenticato. La mia stanza non è così
sudicia.-
La mora gli tirò un bel ceffone sul viso.
- Eppure ti è
piaciuto stare in una stanza così lurida ogni notte è?-
-azzardati ancora a toccarmi, schifosa mezzosangue,
e ti uccido!-
- uccidimi pure. Non sei stato tu a giurar di
proteggermi sempre? Le promesse sono sacre, non lo sai?-
Un altro ceffone stava per arrivare, ma venne
bloccato dalla mano dell’altro. Il volto
diafano vicino al suo rosso di rabbia.
-Maledico quel giorno Granger . E maledico me per
aver pronunciato quelle parole.-
Lacrime sgorgarono sul volto della ragazza. Accadeva
sempre così, non riusciva a non piangere… Un tempo non sarebbe mai accaduto.
- Piangi Granger? Che c’è? Ti sei fatta la bua?-
- Muori Malfoy!-
- Ti porterò con me all’inferno, allora! –
La baciò rudemente, ancora, ancora e ancora…
-ti odio!-
- non sai quant’odio me stesso e il mondo che mi
circonda. Odiami anche tu e sarò l’uomo più felice del mondo.-
Sorrise malinconico e si ritrovarono negli occhi
dell’altro. Sempre negli occhi dell’altro si rifugiavano…. Per scoprire
quell’altro mondo. Ogni volta che si
guardavano, qualcosa di nuovo affiorava… Ricordi passati e mai vissuti che
stranamente erano li.
- stiamo impazzendo, Malfoy?-
- se non lo sai tu che sei la so-tutto-io della
scuola!-
- la smetti con sta solfa? –
- e che
cazz!-
Draco Malfoy si buttò pesantemente sul letto,
sbuffando. Prese una sigaretta e l’accese, ma rimase li in mano, mentre gli
occhi grigi fissavano il vuoto.
-Deve esserci una spiegazione….-
- a tutto c’è una soluzione-
Il biondo la guardò in malo modo e la mora alzando
le mani disse:
-la smetto di fare la filosofa…. Silente potrebbe
aiutarci.-
-quel vecchio barbuto non sa un cazzo!-
- non parlare così di Silente!!!-
il biondo si alzò
- Parlo come mi piace e pare a chiunque-
- Non a me.-
- chi te lo dice?-
Fronte sulla fronte
- IO-
Il tipico ghigno sulla faccia.
- e tu chi sei?-
-Hermione Jean Granger-
Un minuto di silenzio con al tensione a fior di
stelle.
- già. Hermione Jean Granger-
Chiuse gli occhi ancora appoggiato su di lei.
-La testa mi sembra svuotata, Granger.-
- la mia invece pesa troppo-
- pensi troppo, Granger…-
- già-
Aprì di scatto gli occhi.
- dobbiamo parlare con Silente… -
-EH? E io cos’ho detto prima?-
- non capisco cosa stai dicendo, Granger!-
- non fare il finto tonto!-
Lo spinse sul letto e baciò quel sorriso perfetto.
- Vedi che non riesci a resistermi ?-
Tra le risa e i baci, passarono ancora un’altra parte della loro esistenza insieme.
Salve a tutti! Perdonate il clamoroso ritardo, ma ho avuto realmente poco tempo. tra la scuola e la mancanza di ispirazione, non ho lavoroato molto alla fitc.
Sono giunta a questo capitolo che non spiega ancora nulla, ma ben presto arriveranno spiegazioni.
Ringrazio tutti voi per aver letto e seguito la fitc fino a qui. E...
BUONA PASQUA!!!!!!
Vi auguro tanto divertiemnto per la pasquetta e i restanti giorni di vacanza.
Un bacio per salutare la morte e un abbraccio per richiamare la vita.
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