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Autore: Clodie Swan    25/04/2011    7 recensioni
Il secondo capitolo della parodia che ha per protagonista un Edward sadico ed ironico. Stare con un'umana può rivelarsi davvero stressante per un vampiro. Specie se lei ha l'abitudine di ferirsi in continuazione.Ma per il povero Ed non sarà così facile liberarsene.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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- Questa storia fa parte della serie 'Le parodie del sadico Edward'
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Stavo ammirando la mia immagine nello specchio pettinandomi i capelli  in quel modo scompigliato che faceva svenire le ragazzine. A scuola avevo lanciato una nuova moda, perfino Mike Newton aveva iniziato a pettinarsi come me per farsi figo. Peccato che con la mia pettinatura assomigliasse di più ad un carciofo...
Me ne stavo lì tanto tranquillo, per i fatti miei, quando Alice venne a scocciarmi.
"Edward, voglio organizzare una festa!" strillò con la sua vocetta  squillante spaccatimpani.
Io caddi dalle nuvole  "Che festa?"
"Per il compleanno, naturalmente."
"Il compleanno di chi?"
"Di Bella!"
"Bella chi?"
Alice mi diede un'occhiataccia ed io feci una risatina diabolica. Stavo scherzando. E chi se la scordava Bella? Quella mina vagante, quella calamita per catastrofi naturali, quella droga naturale con cui ero fidanzato.Mi bastava vederla arrossire per andare in overdose...
Sarei stato dipendente da lei per sempre! Buuuuuuuuuuuuu!
Bella, quel giorno avrebbe compiuto diciotto anni ma non ne era molto entusiasta. Ci aveva proibito di festeggiarla, ci aveva proibito di farle i regali e perfino di farle gli auguri.
Ma chi te se fila?!
Quella mattina a scuola non appena la vidi mi misi a strillare "Auguriiiiiii!"
Bella - manie di persecuzione si rintanò sotto la macchina manco fosse esplosa una granata. "Shhhh!!!!Zitto qualcuno potrebbe sentirti." Alice tutta felice le andò incontro e le spifferò cosa le avevano regalato i genitori giusto per rovinarle la sorpresa.
"Edward! Ricorda che hai promesso di non comprarmi un regalo." implorò Bella.
Ma chi te lo vuole fà?? Quanto rompi. "Tranquilla, tesoro mio. Rispetterò il tuo desiderio." E risparmierò pure i soldi. Ihihihi!
Il problema per Bella, era il fatto che lei fosse cresciuta di un anno mentre io sarei rimasto eternamente diciassettenne. Ma di che ti lamenti? Pensa a me, piuttosto, che avrò gli esami di maturità a vita.
"Comunque senti, cara." le dissi mentre la riaccompagnavo in macchina. "Alice ti ha organizzato una festa a sorpresa. Te lo dico così almeno ti prepari spiritualmente."
Bella ebbe un lampo di terrore negli occhi. "No, non posso. Oggi lavoro e poi ho un compito da fare: devo vedermi il film Romeo e Giulietta di Zeffirelli."
Avete capito, che ingiustizia? Io avevo dovuto studiare certi mattoni nel corso della mia lunga carriera scolastica e a lei facevano vedere un filmetto.
"Bella devi venire. A casa ci tengono tutti. Noi vampiri facciamo una vita vuota e asociale. Una botta di vita ogni tanto ce la meritiamo. E poi con tutti i casini che ci hai fatto passare l'altr'anno direi che è il minimo."
Bella si fece piccina piccina. "Va bene vengo. Ma niente regali." Certo come no. Subito dopo mi saltò addosso per spomiciarmi, tanto per cambiare. Adesso non solo dovevo gestire i miei impulsi omicidi ma dovevo tenere a freno perfino gli ormoni impazziti della mia fidanzata, sempre più esigente.
Che stressss!
"Bella lasciami." implorai spaventato "Andiamo a vedere Romeo e Giulietta."
Mi sedetti con lei sul divano e mi preparai a sorbirmi quel polpettone sdolcinato.
L'attrice però era mooolto carina.
"Lo sto invidiando a Romeo." Bella si ingelosì.
"No che hai capito..."risposi io arrampicandomi sugli specchi. "Lo invidio perchè lui può morire per la sua amata io invece no."
Bella si commosse tutta e mi guardò con i suoi occhioni scintillanti tutta persa d'amore per me. Sono bravo eh?
“Sai, suicidarsi non è tanto semplice per un vampiro...devi trovare qualcuno che gentilmente ti faccia a pezzettini e sempre gentilmente ti dia fuoco. E dal momento che alla mia famiglia gli si spezzerebbe il cuore solo all’idea, dovrei andare in Italia a chiedere ai Volturi di farmi la cortesia.”
“E chi sono i Volturi’”
Che ignorante! “Chi sono i Volturi?!!!” esclamai scandalizzato come Cirilli quando chiedeva chi è Tatiana. “ I Volturi sono quei vampiri cattivi, ma così cattivi, che se gli rompi poco poco le scatoline ti mettono nell’inceneritore e ti usano come fertilizzante prima che tu batta ciglio.”
“Basta, basta!” mi supplicò Bella saltandomi in braccio. “Promettimi di non pensare più a queste cose brutte!”
“Certo, certo.” la rassicurai. E chi ci voleva pensare? Fossi scemo. “Adesso però cara, scrostati che sta tornando il babbo.”
Quando suo padre rincasò, gli chiesi con la mia educazione ottocentesca se potevo portare Bella a cena da me per festeggiare il suo compleanno. Charlie mi guardò in cagnesco come al solito. Ce l’aveva ancora con me perchè era convinto che Bella fosse scappata da Forks e poi si fosse cappottata giù dalla scale per colpa mia. Ero tentato di dire a Charlie che se non fosse stato per me, Bella avrebbe lasciato quel complesso di catapecchie fradice, già dal primo capitolo.
Comunque quella sera non fece obiezioni. "Portatela pure via, così mi guardo la partita in santa pace." Che amore paterno: la figlia diventava maggiorenne e lui si inchiodava davanti alla tele con la birrozza. Contento lui.
Io e Bella andammo a casa Cullen sul suo catorcio cigolante che camminava sfidando tutte le leggi della fisica e della meccanica. Molti scienziati avevano chiesto di poterlo studiare.
"Bella, ma una macchina nuova no?" Gliela avrei regalata volentieri pur di sbarazzarmi di quel bidone ma lei non ne voleva sapere. Quella carretta era un pezzo del suo cuore...Vabbè.
"Senti Bella, se non vuoi la macchina che vuoi per il tuo complenno?"
Bella piagnucolò. "Lo sai cosa voglio!!! Voglio diventare una vampiraaaa!" Che strazio con quella storia. L'avrei fiondata fuori dal finestrino.
"Basta Bella ho detto di no e basta. Adesso andiamo e cerchiamo di divertirci. A casa sono tutti gasati. Non festeggiamo un compleanno da quel dì....capirai non basterebbero le candeline. Comunque tranquilla i miei hanno fatto una cosa semplice"
Come entrammo subito fuchi d'artificio, stelle filanti, tappeto rosso e addobbi floreali....alla faccia della semplicità:sembrava di stare a San Remo.
"Auguriiii Bella!" strillò Alice tutta euforica. "Guarda c'è anche la torta" e indicò un dolce di dieci piani. "Se non la mangi tutta mi offendo." Cominciamo bene....
Venne il momento di aprire i regali: i miei fratelli le avevano fatto uno stereo nuovo per la macchina. Un bel regalo peccato che il vecchio catorcio fosse di un'epoca in cui gli sterei non erano ancora stati inventati. "Nessun problema." disse Emmett. "Ho collegato lo stereo ad una ruota su cui corrono due cricetini dentro il cofano del pick up e alimentano al tempo stesso la batteria della macchina. Adesso andrà come un bolide." Meglio di prima sicuro.
Adesso era giunto il momento del mio regalo. Lo avevo incartato con un nastro bello tagliente per ferirla così almeno potevo slinguazzarmi la carta da regalo macchiata di sangue. Un contentino me lo meritavo, no? Dentro c'era un cd che avevo inciso tempo fa ma che non aveva venduto molte copie con tutta la crisi che c'era nel mondo discografico...lo avevo riciclato a lei. Magari mi faceva un pò di pubblicità con i suoi amici...
Bella si tagliò il ditino e ne uscì una minuscola gocciolina di sangue. Bonooo! Oops. Non avevo calcolato che anche i miei erano vampiri...
Jasper con l'acquolina in bocca fece un balzò da tigre verso Bella sfoderando i dentoni. "E vai! Che la festa abbia inizio!"
Diedi uno spintone a Bella e mi lanciai infuriato contro il mio fratellino carnivoro. Se qualcuno doveva papparsela quello ero io. Rosalie ed Emmett ci divisero come due secondini. Quando mi girai mi accorsi che Bella era caduta sopra il pianoforte distruggendolo e si era squarciata un avambraccio con un vaso di vetro. "Nooooo!" gridai di fronte a quell'immane tragedia
"Il mio pianooo!!!!!!!!!!!!"
  
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