26/04/2011
1 recensioniRYUZAKI = KIRA
CAP.2 L’INIZIO DELL’INASPETTATO
Elle prese il quaderno e lo occultò sotto la sua t-shirt. Indossava vestiti trasandati, la t-shirt era trascurata, molte pieghe la rendevano particolare anche essendo una semplice maglia bianca; il jeans blu era costellato anch’egli da grinze che lo rendevano caratteristico.
Elle aveva un’ sembianza tetra, uno sguardo gelido e un peculiare modo di sedersi.
Si recò verso il suo appartamento controllando di non essere pedinato. Ci mise poco a comprendere che lo Shinigami gli stava alle costole, era collocato sulle sue spalle e non aveva intenzione di mollarlo.
<< Come ti chiami? >> domandò Elle rivolgendosi al mostro.
<< Riuk. >> rispose senza aggiungere nulla.
<< Allora, Riuk, ipotizzo che non hai scelto me ma è stato il quaderno a scegliere. >>
<< L’ho lasciato semplicemente cadere dal mondo degli Shinigami, scrivendo le regole in inglese, la lingua principale del vostro pianeta. >>
<< Non posso nemmeno immaginare cosa succederebbe se andrebbe nelle mani sbagliate…>>
Tutta la certezza di Elle del non funzionamento del quaderno era sfumata nel nulla. Ora al contrario era sicuro del potere demoniaco, ma non aveva cambiato idea riguardo al suo utilizzo. Ormai aveva deciso di testarlo.
Il suo appartamento era nascosto in un luogo sicuro, nessuno poteva farci accesso. Si trovava in mezzo alla vegetazione nascosto da pini e abeti centenari, erano presenti solo 2 chiavi non duplicabili per entrare, la prima era posseduta da Elle e la seconda da Watari, l’aiutante e finanziatore fedele di Elle.
Giunto all’ obiettivo salì adagio per le scale. Sopraggiunse ad una porta nera, prese una chiave nascosta nel doppiofondo di un’altra posta nella tasca del pantalone e aprì. Il cigolio dell’uscio evocò l’attenzione di Watari, come abbiamo già detto l’aiutante di Elle. È un simpatico vecchietto di 70 anni fondatore della Wammy's House. In realtà, oltre a disporre di risorse tecnologiche e finanziarie pressoché infinite, è un temibile cecchino.
Elle non rivelò nemmeno al fidato braccio destro dell’arma spaventosa che teneva nascosto. Capì all’istante che Watari non vedeva Riuk ma non mosse ciglio e non parlo con lo Shinigami.
<< Watari, vado a controllare gli indizi riguardanti il caso, puoi preparare una torta per piacere? >>
<< Certamente, però dovrà aspettare mezz’ora. Il tempo di cottura. >>
Elle in questo modo si liberò facilmente di Watari e si recò in camera sua. Chi sarà il prescelto a lasciarci la pelle? Guardò il notiziario delle 11:00 per verificare se c’era qualcuno che meritava il trapasso.
In giro c’era davvero del marcio: assassini, ladri, maniaci, pedofili…
Decise, che tra coloro, il peggiore era un padre che ha violentato le figlie giorno dopo giorno distruggendogli l’infanzia. Hisanobu Mutsuhito, era questo il suo nome.
Questo quaderno non farà effetto a meno che chi scrive non abbia in mente il viso della persona mentre scrive il suo nome. Quindi, persone che condividono lo stesso nome non verranno colpite.
Aveva già letto questa direttiva mentre tornava all’abitazione, cercò sul computer il volto. Lo trovò con minime difficoltà.
<< Ha proprio la faccia del maniaco >> pensò tra sé Elle.
Senza pensarci su scrisse il nome pensando a quel volto costellato di obbrobrio.
Elle aspettò ansioso quei 40 secondi, probabilmente i 40 secondi più lunghi della sua vita…
Hisanobu stava per lasciare questo mondo?
SPAZIO DELL’AUTORE
Grazie per aver letto questo secondo capitolo, spero vi sia piaciuto. Ho cercato di seguire i vostri consigli in questo secondo capitolo. Non potete immaginare la felicità che si prova a pubblicare una propria storia e vederla recensita. Inutile dilungarsi, spero solamente che la storia vi piaccia e che riceva tante recensioni positive xD.