LETTERA DAL FRONTE
Cima quattro, il 25 dicembre 1915
Cari posteri,
Sono un soldato, uno dei tanti, direte voi, e avete ragione. Sono uno di quegli uomini che vanno a farsi uccidere, trucidare per un ideale di cui i 3/4 di noi si sono già dimenticati. Ho scritto a voi, posteri, nella speranza che quando leggerete questa lettera la guerra sia finita. E credo che questa lettera vi possa ritornare utile, un giorno, quando rifletterete e imparerete da questi stupidi errori. Spero che in questo giorno, il "compleanno" oramai millenario del nostro Dio, tutti gli uomini si trovino sotto un presepe ad intonare canzoni allegre.
Ma so che questo non sarà possibile.
Ma ho anche imparato che la speranza è l'ultima a morire.
Sperando di riuscire a sopravvivere abbastanza a lungo da vedere la pace nei vostri occhi, un augurio di BUON NATALE.
Sono un soldato, uno dei tanti, direte voi, e avete ragione. Sono uno di quegli uomini che vanno a farsi uccidere, trucidare per un ideale di cui i 3/4 di noi si sono già dimenticati. Ho scritto a voi, posteri, nella speranza che quando leggerete questa lettera la guerra sia finita. E credo che questa lettera vi possa ritornare utile, un giorno, quando rifletterete e imparerete da questi stupidi errori. Spero che in questo giorno, il "compleanno" oramai millenario del nostro Dio, tutti gli uomini si trovino sotto un presepe ad intonare canzoni allegre.
Ma so che questo non sarà possibile.
Ma ho anche imparato che la speranza è l'ultima a morire.
Sperando di riuscire a sopravvivere abbastanza a lungo da vedere la pace nei vostri occhi, un augurio di BUON NATALE.
Un soldato semplice di nome
Frank
Frank