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Autore: Sacu    26/04/2011    8 recensioni
"Si tratta di una chiave per aprire un Portale per il luogo da cui vengo."
"Se i Drow avessero la chiave non esisterebbero un attimo ad inviare il loro esercito per tentare di conquistarlo."
“Se la tua amica dovesse fallire, presto il nord entrerebbe in guerra."
Ispirato a D&D.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La Torre era poco distante. C'era solo un problema: l'accesso era consentito solo agli incantatori.
Durante una missione aveva dovuto inseguire un mago della Torre, accusato di aver commerciato incantamenti illegali, troppo pericolosi per questa zona del mondo. Quel tipo era riuscito a sfuggirle per un mese intero (ciò aveva provocato molte beffe da parte di Ketojan), ma alla fine lo portò legato come un salame fino in città. Ovviamente solo dopo una piccola perquisizione, durante la quale rimediò il medaglione magico che dava l'accesso alla Torre. Non l'aveva mai usato, ma le piaceva avere quel piccolo segreto da mantenere, e soprattutto in caso di emergenza sarebbe potuta passare lo stesso.
Si fermò ai piedi della Torre: l'utilizzo del medaglione era fuori questione, troppo rischioso. Avrebbe potuto aspettare che passasse qualche mago e chiedergli di chiamargli il suo amico. Facile, lui era conosciuto praticamente da tutti: Sirio l'Incantatore, della nobile e antica famiglia Deneb, generazioni di incantatori da tempi immemorabili. Secondogenito, non avrebbe avuto diritto neanche a una piccola parte di eredità; probabilmente gli avrebbero proibito pure un eventuale matrimonio. Così, rubato qualche gemma (dal valore totale di 100000 monete d'oro) scappò di casa per venire a rifugiarsi a Baldur's Gate. Oh, suo padre e suo fratello maggiore avrebbero voluto farlo arrestare per recuperare le gemme, ma le guardie non potevano intervenire su un furto effettuato in un'altra città. Ci furono diversi screzi diplomatici, perché la famiglia Deneb commercia in incantamenti e metalli, merci assai preziose in questa parte di mondo. Ma alla Torre faceva comodo avere un mago dall'abilità di Sirio, per non parlare che avere un membro di una famiglia così nobile avrebbe portato molto lustro. Così, dopo molte discussioni diplomatiche e politiche, trovarono un accordo e Sirio fu salvo.
Isilrill ricordava bene tutto questo, non erano passati neanche cinque anni. Lo conobbe quel giorno che riportò quel mago fuorilegge in città. Era in Caserma, stava raccontando a Misao (a quel tempo aveva sì e no undici anni, ed era molto buffa con quella katana più grande di lei) di come aveva teso l'imboscata, quando gli passò accanto un bel giovane, alto, coi capelli scuri e gli occhi verdi. Doveva parlare col Capitano, quello che circa tre anni dopo avrebbe ceduto il posto alla piccola samurai, della faccenda delle gemme. Si era perso nei meandri della Caserma, così Isilrill lo accompagnò alla porta giusta. Era un tipo simpatico e riuscì a superare quasi subito la diffidenza iniziale di lei.
Scartò l'ipotesi di aspettare l'arrivo di un mago. Serviva troppo tempo e lei era impaziente.
Tu Ziwa mi aspetti qui. Non muoverti!” Accarezzò la lupa, che la guardò come per volerle dire di sbrigarsi (aveva fame) e si accucciò accanto al muro. L'Elfa si guardò attorno. Bene, nessuno la osservava. Ketojan le aveva insegnato l'incantesimo diversi anni prima, lo chiamava “Movimento del Ragno”. Sussurrò la formula più piano che poteva; le sue mano si illuminarono di verde chiaro per pochi istanti. “Fatto.” Sapeva dov'era la camera di Sirio, l'aveva vista altre volte, così appoggiò prima le mani alla parete, poi avvicinò i piedi e cominciò la scalata.
Guardò diverse volte verso il basso, non si sentiva mai del tutto a suo agio quando lanciava un incantesimo divino, si aspettava di fallire da un momento all'altro. Ma non falliva mai, era portata per gli incantesimi. Un dono di famiglia.

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Finalmente l'ultimo metro... arrivata! Faceva molto caldo e la finestra era aperta. Le stanze assegnate ai maghi erano tutte uguali: un letto con in fondo una cassapanca, una libreria e una scrivania. “No, loro lo chiamano scrittoio... be', poco importa, serve solo come appoggio per scrivere e leggere” pensò. Sirio era seduto con diverse pergamene davanti.
Ancora burocrazia? Che strazio essere maghi, noi druidi non siamo così formali!”.
Sirio lanciò un urlo. “Isilrill! Quante volte devo dirti che non puoi arrampicarti sulla Torre! Se ti scoprissero...!”
Ma no che non mi scoprono! Dai, è così che mi saluti, non mi fai neanche entrare? Dopo tutta la scalata che ho fatto sto morendo di sete!”
Per Mystra, se sapessero che sei qui ci ucciderebbero!”
Uccidere te? Il nobile Deneb? Nah, non prendermi in giro. A me forse non farebbero vedere un altro giorno, ma a te non ti toccherebbero neanche un capello. Insomma, posso entrare o devo rimanere qui appollaiata come un'idiota?”
Non toccherebbero neanche te per paura di tuo padre. Mi dici cosa c'è di così urgente da doversi arrampicare? Non potevi farmi chiamare?”
Oh, niente, ho solo saputo da fonte autorevole che durante la liberazione degli animali...”
L'espressione di Sirio cambiò subito. Era terrorizzato. “Cosa, come, chi ti ha detto una cosa simile?!”
Toc toc. Qualcuno doveva aver sentito l'urlo. “Tutto bene lì dentro?” Sirio era pallido, guardò la porta, poi Isilrill, poi di nuovo la porta. “Tutto bene, mi sono distratto e mi è scivolato il terzo volume di Divinazione sul piede. Ieri notte ho studiato fino a tardi e oggi sono assonnato.” Per fortuna il tipo se la bevve e se ne andò. Del resto, non aveva motivo di pensare che Sirio stesse ospitando una non-incantatrice in camera sua. Nel frattempo Isilrill varcò la finestra.
Chi ti ha detto degli animali? Non dirmi che Lady Misao ha saputo...”
No, no, è stato Nyatar.”
...Nyatar? ...non capisco. E' stato lui a dar loro l'incarico... Io non volevo... ma si trattava di mio fratello... E poi lo sanno tutti che è illegale commerciare animali... solo perché i mercanti sono stranieri non rende il reato meno grave... Era compito delle guardie fermarli... E' stato Nyatar...”
Sirio, calmati! Fai un bel respiro e cerca di formulare una frase coerente.”
Con molto sforzo, fece un respiro profondo e si calmò. Ma era ancora preoccupato.
Ti prego, non dirlo a Lady Misao! Quella non ci pensa due volte a farmi a fettine!”
Hahaha! Vero che la katana è affilata, ma farti addirittura a fettine! Possibile che abbiate tutti così paura di quella ragazza?”
Possibile che TU non ne abbia? Eppure sai cosa può fare, hai combattuto al suo fianco.”
Appunto. E so che usa la katana solo per difendere la città. Ma non volevo parlare di lei. Anzi, forse sì: mettiamola in questo modo, se farai quel che ti chiedo, manterrò il segreto con Misao.” disse sorridendo.
Il mago si rilassò, la sua amica scherzava e stette al gioco.“Mi stai ricattando? Me, un tuo amico?”
Sì, Sirio. Non lo farei, ma è un'emergenza.”
Missione del Circolo?”
L'Elfa aspettò a rispondere. “Missione personale.”
Si era arrampicata sulla Torre, poi aveva riso e adesso era diventata seria: Sirio era perplesso, aveva l'impressione di essersi perso qualcosa.
Non burlarti di me, da quando ti conosco ti ho sempre sentito parlare del Circolo, di Ketojan, di Nyatar, di Lady Misao, di me, del liquore di malto e di nuovo del Circolo. Andiamo, di che cosa si tratta?”
Isilrill si avvicinò allo scrittoio. Versò dell'acqua in un bicchiere e bevve tutto d'un fiato. Lo faceva sempre quando doveva schiarirsi le idee.
Scusa Sirio, non posso raccontarti niente. Mi fido di te, ma stavolta la situazione è grave. Ci sono persone che mi cercano da anni e non voglio che arrivino a te o Misao.”
Ma ne hai parlato con tuo padre? Sono sicuro che lui può aiutarti.”
E' per questo che mi ha adottata, per proteggermi. Ma vedi, io non ho scordato da dove vengo e vorrei tornare a casa. Devo solo trovare un certo oggetto e poi potrò andarmene per sempre!”
Non credeva alle sue orecchie. “Te ne vuoi andare? Ma cosa ti sei messa in testa? Forse il sole preso durante la scalata ti fa vaneggiare!”
Calmati! Appena avrò recuperato quell'oggetto, tornerò qui per salutarvi un'ultima volta. Stai tranquillo. Non so a quanto possa servire, ma se vuoi puoi unirti al Capo nel cercare di convincermi a restare.”
Non ci credo! Abbandoni tuo padre dopo tutto quello che ha fatto per te?”
Fermo, non ti permetto di parlarmi in questo modo! Sei mio amico, ma quello che succede tra me e Ketojan non ti riguarda.”
E se non trovassi quello che cerchi?”
Ci penserò quando sarà il momento”.
E se non ti aiutassi? Se adesso io gridassi aiuto accorrerebbero molti maghi, ti sarebbe difficile fuggire. Riuscirei a farti trattenere quanto basta per dare il tempo a Lady Misao di venirti a prendere e sono sicuro che una notte in prigione ti schiarirebbe le idee.”
Hahaha! Com'è che avete tutti questa mania di trattenermi con la forza? Stamattina Ketojan ha minacciato di suonarmi il flauto per rendermi sua schiava e tu adesso mi minacci con qualche mago e Misao... Sai benissimo che questo non servirebbe a fermarmi. Ho una questione da sistemare e un luogo dove tornare. Sì, riusciresti a trattenermi per un po', ma poi? Che sia domani, fra un mese o fra un anno non fa alcuna differenza: devo tornare a casa”.
La tua casa è qui”.
No. Qui è dove sono vissuta per una parte della mia vita. Sirio, sai bene che Ketojan è il mio padre adottivo e il suo sangue non scorre nelle mie vene. Molto lontano da qui c'è mia madre che non ho mai visto: chiedo solo di vederla almeno una volta!”
Sentendo nominare la parola madre, Sirio sembrò calmarsi. Aveva perso la sua qualche anno prima, dopo aver dato alla luce il quinto figlio. Rimase in silenzio per un minuto intero.
Ho infinite domande, ma so che non risponderai. Giurami sulla nostra amicizia che se adesso io ti aiuto, tu tornerai qui e per Mystra non te ne andrai finché non avrò fatto di tutto per farti cambiare idea!”
Te lo giuro!” Poi si avvicinò bruscamente alla finestra. “L'incantesimo finirà tra poco, devo scendere finché sono in tempo. Troviamoci all'entrata della Torre” e senza aggiungere altro si calò dalla finestra.
Stupida Elfa, come se non sapessi che taglia sempre corto quando vuole nascondere i suoi sentimenti” e uscì sbattendo la porta.

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Giuro su Mystra che questa Elfa non la capirò mai” pensò Sirio. La stava guidando per la città, camminavano fianco a fianco. Isilrill gli aveva chiesto un favore. Dal tono si era aspettato che gli chiedesse di fare degli incantesimi pericolosi, che gli chiedesse di farla entrare in una stanza proibita della Torre, forse di rubare qualcosa a un Drago! Niente di tutto questo. Voleva che le presentasse Danarr, il guardiaboschi col quale aveva collaborato nella storia degli animali.
Toglimi questa curiosità: mi spieghi come sei rimasto coinvolto nella storia degli animali?”
Semplice! Nyatar non sopportava più che quei poveretti venissero uccisi in così malo modo, quindi non potendo intervenire di prima persona per non inguaiare il Circolo ha ingaggiato mio fratello e i suoi due compagni, un barbaro e un incantatore. Loro hanno incontrato questo guardiaboschi che ha procurato degli agganci e da lì è partito il piano di salvataggio. Piano che purtroppo ha previsto il mio intervento, ho dovuto noleggiare una barca e lanciare una Palla di Fuoco. Capisci, io non volevo, ma ho dovuto aiutarli, si trattava del mio fratellino.”
Il terzogenito?”
Sì, Rigel. Ha sempre avuto la capacità di mettersi nei guai, fin da piccolo quando non voleva studiare. E' scappato di casa portandosi via due spade, un cimelio di famiglia che nessuno usa più. Non sappiamo neanche di chi fossero, siamo incantatori da generazioni e non usiamo certe cose. Nostro padre non se n'è neanche accorto! Invece, quando io ho portato via qualche piccola gemma...”.
Lo so. Ma gli animali che fine hanno fatto?”
Mah, non saprei, io dovevo solo creare un portale per mandarli da Nyatar, come abbia fatto a rispedirli nel loro territorio non lo so. Ecco La Mela Marcia, siamo arrivati!”

   
 
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