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Autore: LisaAngius    26/04/2011    12 recensioni
Una maledizione ha colpito la famiglia Malfoy da secoli..e se hermione potesse spezzarla?
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scherzetti

 

Autrice: ragazze che succede perché mi avete abbandonata? La storia fa schifo? T _ T commentateeeeeeeee

 

Hermione guardò Draco preoccupata. Non era possibile che le toccasse davvero fare la serva a quella là! Oh no non era giusto! Non voleva essere alla mercee della Parkinson, sapeva benissimo che le avrebbe reso la vita un inferno

“Draco perché devo servire proprio la Parkinson?”

Draco ridacchiò scuotendo la testa. Aveva sperato che suo padre si desse una regolata ora che lavoravano per l’Ordine  ma era evidente che la sua era un’utopia.

“Perché sa che la Parkinson ti odia!”

Hermione lo guardò perplessa.

“Non capisco..”

Draco scosse la testa divertito. Ne era sicuro, Hermione era una anima candida, per così dire, non sarebbe mai arrivata a entrare nella mente di suo padre

“Piccola tu credi che mio padre sia diventato tanto buono e non creda più che voi figli di babbani siate inferiori a noi?”

Hermione scosse la testa

“Certo che no”

“Bene allora puoi immaginare che non stai molto più simpatica a mio padre di come gli stavi prima”

La giovane annuì

“Beh chiaro!”

“Quindi perché perdere l’occasione di farti un dispetto? Naturalmente assegnarti alla Parkinson è solo per il gusto di renderti la vita difficile non oserebbe farti qualcosa di pericoloso tipo darti a uno dei suoi amici perché Silente lo ucciderebbe”

Hermione sospirò

“ Dunque non c’è modo di evitarmelo?”

Lui ridacchiò scuotendo la testa

“No mi spiace…devi sopportarlo”

Lei sospirò rassegnata. Se ci fosse stato un modo di evitarlo Draco lo avrebbe fatto, se non la aiutava non poteva semplicemente farlo

“Va bene allora mi rassegno”

Si avviò nella stanza della Parkinson. Che era bella spaparanzata su una poltroncina

“Ehy sangue-sporco!”. La salutò la serpeverde con un ghigno cattivo

Hermione cercò di ripetersi che doveva stare calma ma non era facile, il suo non era un carattere portato per la diplomazia,  lei di solito era molto spontanea, troppo a volte

“P…posso esserle utile signorina?”.

Teneva i denti talmente stretti che sembrava voler mordere l’aria. No, pensò, così non andava. Forse avrebbe dovuto chiedere a Draco di dargli qualche lezione, lui a recitare era un maestro

“ Si Granger spazzolami i capelli”

La guardò inorridita.

CHE COSAAAA???

La Parkinson la guardò inarcando un sopraciglio

“Granger ti muovi?”. Fece brusca

Grrr glieli avrebbe strappati volentieri i capelli a quella strega altro che spazzolarglieli!

Ma i suoi “padroni” certo non avrebbero gradito. Non poteva rischiare che Draco fosse costretto a mettersi nei  guai per evitare a lei una punizione

“Si signorina”

Ma guarda un po’ lei che aveva sempre lottato per i diritti degli elfi domestici si trovava a essere trattata peggio di loro. Mmh però se la sarebbe dovuta segnare questa cosa, magari avrebbe potuto fare sperimentare ai maghi qualcosa del genere per fargli capire come si viveva da elfo domestico..mmh si sarebbe stata una bella idea promozionale per il CREPA

Si avvicinò alla serpeverde e iniziò a spazzolarle i capelli cercando con tutte le sue forze di non cedere alla tentazione di farle del male. Ma non aveva  considerato che la ragazza non aveva l’intenzione di renderle le cose facili

“Vedi di stare attenta a non toccarmi troppo con quelle mani sporc…AHIA GRANGER!”

Hermione fece un sorriso falso

“Chiedo scusa signorina c’era un nodo”

Era una bugia in realtà aveva ceduto alla fortissima tentazione di tirarle una ciocca

La serpeverde sbuffò spazientita

“Non so perché Draco si stenga una nullità inutile come te!”

La giovane grifoncina parlò senza riflette e si morse le labbra subito dopo aver proferito parola

“Magari lui non mi trova inutile!”

Si era resa conto troppo tardi di come avrebbero potuto essere interpretate quelle parole

La  Parkinson la guardò con gli occhi ridotti a fessure

“Non illuderti ti usa come la sgualdrina che sei!” Un ghigno cattivo le si allargò sul viso “Dopo di che finirai in un prostibolo come molte altre come te!”

Hermione la guardò allibita. Prostibolo??? Che significava? Quante ragazze mezzosangue finivano in posti così?

Hermione si stava ripromettendo di chiedere notizie a Draco su questa cosa ma la Parkinson scambiò la sua aria sconvolta per spavento all’idea che le aveva prospettato. Scoppiò a ridere guardandola compiaciuta

“Mica avrai pensato che lui avesse in programma di tenerti con se per molto vero?”

La ragazza la guardò senza sapere bene cosa rispondere per non rovinare la sua recita e così, non ricevendo risposta, l’altra ne approfittò per affondare il colpo

“Magari credevi che ti sposasse? Povera scema! Un purosangue importante come lui che sposa una feccia come te!”

Hermione storse il naso pensando alle confidenze che le aveva fatto Draco, non erano poi così importanti i Malfoy negli ultimi tempi..

Certo, ricordò a se stessa, non cambiava il fatto che lui era un purosangue di famiglia ricca e potente e lei era una figlia di babbani senza nessuna conoscenza importante. Non che la cosa le interessasse particolarmente, lei si era sempre detta che era anche meglio così avrebbe potuto dimostrare quanto valeva senza che nessuno le facesse sconti

La serpeverde rise ancora più forte per la sua espressione credendo di averla affossata

“Naturalmente lui è destinato a un matrimonio che sia vantaggioso per la sua famiglia..la mia famiglia per esempio gli sarebbe utile…” Ghignò felice al pensiero “ Ora accendimi il caminetto Granger!”

Naturalmente, lei era senza bacchetta perciò avrebbe dovuto faticare mentre la serpeverde che ghignava divertita davanti a lei era maggiorenne e con la bacchetta, le ci sarebbero voluti giusto cinque secondi per accendere quel dannato fuoco. Ma naturalmente la signorina doveva far sgobbare lei.  Accese il fuoco muovendosi con poca grazie per la rabbia e si affrettò a uscire sbuffando

 

La ragazza che osservava la scena ghignò. Ora entrava in scena lei!

Alla fine di quella giornata massacrante in cui aveva dovuto soddisfare ogni capriccio della Parkinson, Hermione si stava dirigendo in camera sua quando fu bloccata da un pensiero. Lei non aveva una camera! Oh oh e ora?

“Ehy Hermione!”

La voce alle sue spalle le diede un immediato sollievo facendola voltare sorridente.

“Draco!”

Il ragazzo la guardò un attimo preoccupato. Ok sembrava che Pansy non l’avesse distrutta del tutto

“Ti ho cercata dapperutto..”

“La Parkinson mi ha sballottata da una parte all’altra…”

“Lo immaginavo..” Sospirò il serpeverde “Oh beh dai ora ti puoi riposare!”

Lei lo guardò titubante

“Ehm…dove?”

Il biondino le fece un’aria come se credesse che si fosse rincretinita

“In camera mia dove se no?”

La ragazza avvampò all’istante. Oh cavolo non bastava quello che già credevano tutti..adesso avrebbero avuto la certezza di avere ragione

“Ehm ma gli altri servi  hanno una camera loro..”

Draco sbuffò esasperato

“Gli altri forse ma io non mi fido a lasciarti sola la notte preferisco tenerti d’occhio!”

“Non sono una bambina!”. Protestò la ragazza

Il giovane l’aveva afferrata per un braccio e la stava trascinando su per le scale

“Ecco è proprio questo il problema se fossi una bambina probabilmente non saresti in pericolo! E comunque non è che non mi fidi di te ma al momento sei in svantaggio non potendo usare la magia”

Beh era ragionevole, decise la ragazza smettendo di opporre resistenza.

“Bene!” Esclamò entrando nella stanza “Io dove dormo?”

Draco scosse la testa esasperato

“Nel mio letto Hermione, mi sembra sia grande per entrambi”

“Ma..”

“Oh santo cielo hai già dormito con il sottoscritto mi pare!”. Sbuffò il ragazzo esasperato

Anche questo era ragionevole doveva rassegnarsi

Entrò in bagno a infilare una maglietta lunga e si sistemò nel letto vicino al  biondino

“Allora…racconta, Pansy ti ha fatta impazzire?”.

La domanda ricordò a Hermione che aveva qualcosa da chiedergli

“Si..sai è convinta che quando ti sarai stancato di me mi butterai in un bordello”. Cominciò con finta indifferenza

Draco si mise in allarme all’istante. Cavolo non avrebbe dovuto lasciare che Pansy parlasse con Hermione

“Ah si..”

“Quante ce ne sono Draco?”

Ecco, pensò Draco, era arrivata dove voleva

“Ehm non lo so di preciso..”

Hermione lo guardò malissimo

“Dimmi una somma approssimativa”

“Circa..un centinaio”

Lei rabbrividì

“Oddio…così i mezzosangue vengono portati ad Azkaban e le mezzosangue vendute nei bordelli?”

Perché nessuno glielo aveva detto maledizione!

“Solo quelle giovani e carine”. Scappò detto al ragazzo

“Oh bene questo è consolante!”. Sbottò la grifondoro sarcastica

“Scusa ho detto una sciocchezza…”

“Tutte quelle ragazze..”

Un campanello d’allarme suonò nella mente del serpeverde vedendola così pensierosa

“Non puoi fare nulla per loro!”

“Perché nessuno le libera?”

Draco roteò gli occhi esasperato

“Che vuoi che faccia l’Ordine, Hermione? Che irrompano nei bordelli liberandole tutte?”

“Si”. Sbuffò lei

“Non dire sciocchezze non è possibile renditi conto”

“Non è giusto!”

Lui la osservò in silenzio per un secondo

“Beh…vedila così…noi tutti stiamo facendo qualcosa nel nostro piccolo…insomma se il Signore Oscuro muore loro sono libere..”

La ragazza sorrise

“Hai ragione..”

“Su ora dormi e cerca di pensare ad altro”

 

 

 

Qualche ora e qualche camera più avanti, Pansy Parkinson si svegliava urlando. I suoi capelli erano pieni zeppi di cenere che le si era appiccicata



  
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