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Autore: DropDead    26/04/2011    7 recensioni
Strawberry: -Faccio ogni notte lo stesso sogno: sono in piedi circondata dal buio,non vedo niente. Sento solo una voce lontana che mi chiama,che urla il mio nome più volte fino a farmi svegliare. In quella voce c'è..disperazione,tristezza. Vorrei avvicinarmi,ma non capisco da dove proviene né a chi appartiene,è troppo lontana. Ogni notte la sento e non riesco a capire cosa possa significare-
E' passato un anno dalla battaglia,ma Strawberry non sta vivendo quella vita serena e spensierata che tanto immaginava. Le manca qualcosa. O meglio,qualcuno.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Oh mamma,ma siete state tutte troppo troppo troppo carine T.T Grazie mille,mi avete commossa**
Ebbene sì,sono già qua col nuovo capitolo.. ma non pensate che io sia veloce ad aggiornare,le mie vacanze di pasqua purtroppo sono finite.. così come il mio tempo libero D:
Cercherò di esser presente il più possibile^^
Ad ogni modo,tatatarataaa,ecco il primo capitolo. Spero vi piaccia!
Un baaacio (:
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-Strawberry.. Strawberry!-
Un urlo straziante. Strawberry si svegliò di soprassalto,guardandosi ansiosamente intorno: era nella sua cameretta,la sua solita cameretta; Mash dormiva beatamente di fianco a lei attaccato come al solito al suo cellulare,poggiato sopra il comodino; un leggero filo luminoso proveniente dalla luna fuori dalla finestra illuminava tutta la stanza. La ragazza si tranquillizzò,cercando di calmare i battiti. Di nuovo quell'incubo,quello stupido incubo che da un anno non faceva altro che infastidirla. Allungò la mano sul comodino prendendo in mano il cellulare e svegliando l'infastidito Mash.
-Ohi ohi!- si lamentò il robottino.
-Sssh zitto Mash,vuoi svegliare tutti?- bisbigliò la ragazza. Accese il cellulare e la luce dell'aggeggio la illuminò costringendola a chiudere gli occhi. Dal display,cinque volti sorrideni la salutavano. Strawberry sorrise,ripensando alle sue amiche: tutte avevano ripreso la loro solita vita da adolescenti qualsiasi,senza problemi. Perchè solo lei doveva avere tutte queste fatiche? Sospirò e guardò l'ora: le quattro e cinquanta. "Perfetto" pensò arrabbiata. "Guarda te se pure in vacanza devo svegliarmi a quest'ora del mattino per colpa di quello stupido incubo!". Si ributtò sul letto cercando di riprendere sonno,ma ormai i pensieri avevano preso il sopravvento su di lei. Pensava a cosa potesse significare quella voce che ogni notte la chiamava con disperazione. Nei giorni dopo la battaglia aveva associato questo sogno alla paura e al terrore rimasti dentro di lei,eppure adesso era passato un anno.. come poteva esser ancora quello? No,ci doveva esser un'altra spiegazione. Profondo Blu,gli alieni,il progetto Mew,le ferite.. ormai erano parte del passato e non infestavano più la sua mente. Nel periodo successivo aveva avuto ben altro a cui pensare. Terminata la battaglia si sentiva pronta più che mai ad iniziare una nuova vita con il sorriso e con Mark al suo fianco,convinta che ormai niente e nessuno avrebbe più potuto separarli. Sospirò di nuovo,ripensando a come tutto era crollato pochi giorni dopo. Non sapeva bene perchè,ma qualcosa era cambiato e il rapporto con Mark non era più lo stesso di prima. Iniziarono a vedersi meno,a parlarsi poco,e prima che potesse rendersene conto la loro relazione era giunta al termine. Strawberry si alzò dal letto,ormai rinunciando all'idea di riaddormentarsi,e aprì il cassetto estraendo una busta bianca,da cui fece uscire una lettera. Quante volte l'aveva riletta.. conosceva a memoria ogni parola,ogni punto,ogni virgola,ogni alone lasciato dalle lacrime.
"Cara Strawberry,come stai? Io e la mia famiglia ci siamo trasferiti a Hong Kong ormai da un mese e devo dire che sta andando davvero tutto al meglio. Qua la scuola è fantastica,ho conosciuto un sacco di persone e per fortuna ho trovato anche qui un corso di kendo,così non devo rinunciare ai miei allenamenti. So che probabilmente non te ne importerà nulla,ma non odiarmi Strawberry,ti prego. Avevo tanto bisogno di ricominciare. Quel posto aveva troppi brutti ricordi e dovevo andarmene per forza,volevo una nuova vita. Voglio che anche tu vada avanti e non ti chiedo di perdonarmi,ma spero che un giorno mi capirai. Non ti dimenticherò mai. Un bacio,Mark."
Appallottolò la lettera buttandola per terra. Come aveva osato? Lui doveva rifarsi una vita,certo! Non lei che aveva combattuto per mesi e mesi contro mostri assurdi,non lei che aveva faticato un sacco per mantenere sia la loro relazione sia il suo compito da eroina,non lei che aveva messo a rischio la sua stessa vita per salvarlo. Sentì le lacrime che le pizzicavano gli occhi. "No,non posso piangere ancora per lui" pensò,stringendo a se il cuscino. Aveva perso tutto quel tempo a causa sua,avrebbe potuto lasciarlo perdere fin da subito e ora passava giorni interi a maledirsi per essere stata così stupida. Si coricò sul letto,sempre tenendo stretto il cuscino,e prese il cellulare andando a sfogliare l'album di foto. Non ne aveva ancora cancellata nemmeno una. Eppure erano passati quanti? Sei o sette mesi? Sicuramente non pochi,da quando Mark se n'era andato senza preavviso. Strawberry riguardava i loro sorrisi attraverso il display e sentì le fitte di dolore che iniziavano a colpirla di nuovo. Stringendo i denti,premette l'opzione Cancella tutto. Le lacrime ormai avevano iniziato a scendere mentre il corpo della ragazza veniva scosso da silenziosi singhiozzi. Strawberry chiuse gli occhi aspettando che il sonno ripiombasse su di lei,aspettando che tutti i pensieri finalmente svanissero.

-Strawberry? Sono le nove e mezza,svegliati!- si sentì chiamare da una voce gentile.
-Mmmh- si lamentò. -Ancora cinque minuti dai-
-Cinque minuti? Avevi promesso che mi avresti accompagnata a fare la spesa,ricordi?- disse la madre,scuotendola leggermente.
La ragazza in tutta risposta si girò dall'altra parte del letto,emettendo versi incomprensibili.
-Strawberry!- ormai la voce della madre aveva perso la gentilezza. -Alzati subito o dovrò usare altri metodi!-
Non volendo neanche immaginare quali fossero gli "altri metodi",Strawberry si trascinò fuori dal letto fino in bagno,ammirando il suo viso spento nello specchio. I capelli scompigliati le ricoprivano gran parte degli occhi,contornati da un leggero strato viola di occhiaie. Si sciaquò il viso più e più volte con acqua gelida,cercando di svegliarsi. Si infilò i primi vestiti che le capitarono sotto mano,afferrò il cellulare e scese le scale.
-Alla buon ora!- la rimproverò la madre. -E' mai possibile che tu sia sempre in ritardo,perfino quando non devi svegliarti presto per andare a scuola?-
-Non è colpa mia se non riesco a dormire- borbottò Strawberry uscendo di casa. L'aria calda d'estate la colpì in pieno volto; era una splendida giornata da mare,il sole splendeva e nel cielo non c'era neanche una nuvola.
-In effetti non hai per niente un bell'aspetto- commentò la madre mentre la osservava camminare strisciando i piedi. -Qual è il problema?-
-Te l'ho detto,non riesco a dormire-
-E perchè?-
Strawberry aspettò qualche secondo prima di rispondere: -Troppo caldo-. Conosceva la madre e non voleva affatto preoccuparla troppo. I suoi genitori non avevano mai saputo niente del progetto Mew e di tutto ciò che le era toccato fare,non avrebbero potuto capire,anzi..l'avrebbero presa per pazza se avesse detto di non riuscire a dormire per colpa di incubi causati dalla battaglia che aveva dovuto intraprendere nei panni di eroina contro gli alieni. Era così persa nei suoi pensieri che andò a sbattere contro un'alta figura davanti a lei.
-Oh mi scusi non l'avevo proprio.. Kyle!!- esclamò riconoscendo l'amico. Era da un sacco di tempo che non lo vedeva,ma notò con piacere che non era cambiato per niente: i lunghi capelli ricadevano sulla schiena raccolti da una coda e il volto era sempre illuminato da quell'amabile sorriso.
-Strawberry,che sorpresa!- disse sorridendo. Strawberry era rimasta incantata a guardare il suo sorriso,così come le era sempre successo (così come succedeva sempre a tutte,a dire il vero..) finchè sua madre non la scosse per il gomito,ricordandole la sua presenza.
-E chi sarebbe questo ragazzo?- sussurrò ammiccando. Strawberry iniziò a sudare.
-Ehm,lui sarebbe..ecco beh..è..- balbettò diventando rossa.
-Mi chiamo Kyle,molto piacere- si presentò lui alla madre,tranquillissimo. -Sono il proprietario del Cafè Mew Mew presso il quale sua figlia ha lavorato l'anno scorso-
-Oh il piacere è tutto mio!- esclamò la madre. -Sono felice di conoscerla. Mi ha sempre fatto piacere che abbiate assunto mia figlia come cameriera,anzi a dire il vero all'inizio ero rimasta molto stupita; sa,è una tal pigrona! A casa non fa mai niente,io e mio marito eravamo sempre disperati per cercare di farle fare qualcosa,ma era impossibile! Pensi che una volta..-
Strawberry scosse il capo rassegnata. Sua madre era esperta nel metterla in imbarazzo,buttando fuori fiumi e fiumi di parole su fatti imbarazzanti riguardanti lei. Sperava che Kyle si stufasse e inventasse una scusa per tagliare la corda,invece il bel moro se ne stava fermo lì ridendo educatamente alle parole della madre.
-E così ci siamo trovati costretti a..-
-Ehm,mamma- la interruppe Strawberry,il cui viso ormai aveva raggiunto i toni del bordeaux. -Perchè tu non inizi ad andare a far la spesa mentre io chiacchiero un po' con Kyle? Ti raggiungo dopo,dai- la incitò pregando che se ne andasse il prima possibile.
-Sì sì vi lascio soli,non preoccuparti. E' stato un piacere Kyle!- esclamò sorridendo la madre,prima di incamminarsi verso il centro commerciale.
-Piacere mio,signora- rispose il ragazzo divertito,mentre Strawberry lo trascinava dalla parte opposta.
-Ti prego di scusarla,sono mortificata- disse la ragazza abbassando lo sguardo. -E' sempre così mia madre,appena conosce qualcuno..-
-E' tutto a posto,non preoccuparti- rise Kyle grattandosi la testa. -Tu piuttosto,come stai? E' da tanto che non ho notizie di voi-
-Ecco io..- Strawberry si interruppe. Da una parte voleva raccontare tutto all'amico,del sogno,di Mark,di come avrebbe voluto vivere anche lei una vita normale senza problemi.. Dall'altra però non voleva allarmarlo,voleva che stesse tranquillo e che non si preoccupasse per lei. A quanto pare però il suo volto parlava chiaro.
-Va tutto bene,Strawberry? Hai una faccia distrutta..- disse infatti il moro.
Strawberry scosse la testa sorridendo. -Non ti preoccupare,ho solo qualche problema a dormire- disse cercando di apparire il più tranquilla possibile. In realtà quel sogno iniziava ad agitarla parecchio,però non ne aveva ancora parlato con nessuno,preferiva non pensarci. -E tu invece,come stai?- chiese cercando di cambiare argomento.
-Tutto bene grazie- rispose Kyle. -Io e Ryan ci siamo trasferiti,ormai il Cafè Mew Mew è deserto; ma adesso che il progetto Mew è terminato,devo dire che ci annoiamo quasi- aggiunse ridendo.
-Posso immaginare- commentò Strawberry ricambiando il sorriso. In quel momento le balenò in testa una domanda,una domanda che finora non si era mai posta. -Ehm,senti Kyle..-
-Sì dimmi-
-Hai,ehm.. hai più avuto notizie di.. loro?-
Kyle la guardò perplesso. Non si aspettava questa domanda,ma rispose lo stesso tranquillamente un: -No,perchè?-
-Curiosità- rispose Strawberry con un'alzata di spalle. In realtà capiva che il ragazzo la stava leggendo come un libro aperto,non era mai stata capace a nascondere i propri sentimenti.
-Strawberry,va tutto bene?- ripetè Kyle con fermezza. La ragazza vide preoccupazione nei suoi occhi calmi.
-E' che..- cercò di non risultare troppo infantile,ma allo stesso tempo di non far trasparire troppa agitazione. -Faccio ogni notte lo stesso sogno: sono in piedi circondata dal buio,non vedo niente. Sento solo una voce lontana che mi chiama,che urla il mio nome più volte fino a farmi svegliare. In quella voce c'è..disperazione,tristezza. Vorrei avvicinarmi,ma non capisco da dove proviene né a chi appartiene,è troppo lontana. Ogni notte la sento e non riesco a capire cosa possa significare. Ma sicuramente non significherà niente- concluse sorridendo,cercando di apparire tranquilla. Kyle la studiò per alcuni istanti,guardando i suoi capelli scompigliati e le leggere occhiaie.
-E pensi che sia collegato a loro?- le chiese.
Strawberry rise nervosamente. -No no,figurati! Perchè dovrebbe esserlo? Non sarà niente di importante!-
Kyle continuò a scrutarla attentamente. Da fuori era la Strawberry di sempre,ma il suo viso lasciava scappare una lieve tristezza. Capì che era successo qualcosa,sicuramente riguardante Mark,ma non volle chiedere di più.
-Sì,forse hai ragione.. Scusami,ora devo proprio andare. E' stato un piacere rivederti!- disse baciandole la mano e sorridendole. Strawberry diventò rossa.
-Anche per me. A presto!-
Quella notte le urla non la fecero dormire per ore e ore.

  
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