THE BLOOD OF THE DRAGON
Di DeChantal
Capitolo 8 - OMINOR TERRIBILIS -
Sgusciarono
fuori dalla Sala Grande a metà dei
festeggiamenti. Correndo attraverso il parco del castello, si lasciarono cadere nei pressi del lago ridendo di come Pix avesse rovesciato una marmitta di succo di zucca
in testa a Gazza.
“
Draco, dobbiamo tornare indietro fra poco, l’Aspectus
Deceptio dura solo fino a mezzanotte”.
“
Lo so Hermione. Ma non ci vedrà nessuno
qui”.
“
Bene” disse lei, rannicchiandosi contro di lui.
Aveva
appena smesso di nevicare, e aveva un po’ freddo nel suo vestito leggero.
Draco avvolse entrambi col suo mantello nero. Sedettero in silenzio per un
po’, osservando la popolazione delle Sirene celebrare le proprie feste
nel lago.
“
Hermione,” Draco ruppe il silenzio.
“Mmm?”.
“
Penso che dobbiamo parlare. Di noi”.
“
Mmm, si, lo so Draco.
Aspettavo che tu sollevassi l’argomento”.
Lui
la strinse a sé.
“
I-I-Io credo di amarti,
Hermione”.
“
Anch’io. Voglio dire, credo di amarti,
Draco”.
“
Puoi davvero amarmi dopo un periodo così breve?”.
“
Si. Non l’avrei creduto possibile prima, ma ne sono
davvero sicura”.
“
Ne sono felice, Mione. Perché
anche per me è lo stesso”.
Stettero
seduti ancora un po’.
“
Cosa c’è Draco? So che hai
qualcos’altro da dirmi”.
Draco
si chiese come lo sapesse. Poi ci rinunciò; ormai sembrava che entrambi sapessero cosa stesse pensando l’altro.
“
Hermione, non turbarti o spaventarti per quello che sto per dirti. Ho bisogno
che tu sia forte per me”.
Sentì
Hermione irrigidirsi lievemente e poi stringergli più forte la mano. Era
un po’ troppo scuro per vedere la sua
espressione. Incoraggiato, proseguì.
“
Come sai Lucius vuole che io diventi un Mangiamorte.
Quello che non sai è che la cerimonia di iniziazione
sarà al mio ventunesimo compleanno. Prima di allora il mio corpo sarebbe
troppo debole per sopportare il Rito e potrei morire.
Il mio tempo si sta esaurendo, Hermione. Ho ancora tre anni per pensare a un modo per resistere a mio padre e a Voldemort. Nel
frattempo mio padre ucciderà chiunque tenti di
deviarmi dal mio cammino…e questo include te”.
Draco
sentì Hermione boccheggiare. La strinse più vicina a sé.
“
Ho passato tutta la mia vita a resistere a Lucius. Sono stato picchiato e ho
ricevuto maledizioni terribili come tu sai…ma
lui non mi ucciderebbe mai veramente. Vedi, a quanto pare
ho un compito molto importante da portare a termine per il Signore Oscuro nel
giorno del mio ventunesimo compleanno, ma Lucius non vuol dirmi qual è.
Ho passato tutto il mio tempo libero qui a scuola a cercare modi per
proteggermi dal mio destino, ma non trovo nessun modo per evitare di diventare
un Mangiamorte. Loro hanno metodi di…persuasione…Hermione, che ti
farebbero vomitare se li sapessi. L’unico modo per resistere con successo
è…morire”.
Hermione
non sapeva cosa dire. Aveva sempre pensato che se Draco avesse semplicemente
continuato a opporsi a suo padre, o fosse scappato o
qualcosa del genere, Lucius si sarebbe infine stufato della questione e
l’avrebbe lasciato stare. Non sapeva che Draco avesse un ruolo speciale
da giocare nel giorno del suo ventunesimo compleanno. Un
ruolo che sembrava inevitabile.
“
Stai bene Hermione?”.
Lei
annuì, i suoi pensieri ancora vorticanti. Stettero seduti per un
po’ in silenzio.
“
Puoi rinunciare a me, sai, Mione. Ci sono altri maghi
là fuori che ti renderebbero felice…forse anche più felice…di quanto potrei renderti io”.
Questo
sembrò riportarla alla realtà, e rise amaramente.
“
Maledizione, neanche per idea Draco!”. Sembrava che avesse ritrovato la
voce.
“
Tu non puoi seriamente credere che ti lascerei andare dopo che hai cambiato la
mia vita per sempre! Dannazione Draco, magari avresti potuto dirmi queste cose
prima di baciarmi e di farmi innamorare di te!”.
All’inizio
Draco pensò che fosse arrabbiata, poi capì che era solo
determinata.
“
Mione, mi dispiace per tutto
questo…io…”.
“
...e in più, tu NON morirai, anche se fosse
l’ultima dannata cosa che faccio. Se pensi che io abbia
intenzione di girarmi dall’altra parte e lasciarti nelle mani di Lord Voldemort-Sono-Così-Squamoso-E-Cattivo così e
basta – Oh, certo signor Voldemort signore, ecco il mio amato, prego, si
senta libero di torturarlo e corromperlo – bè
allora tu non conosci Hermione
Granger Draco Malfoy!”.
Adesso
Hermione piangeva.
“
Oh Hermione! Devi piangere? Ti credo, davvero. Penso che nel profondo io abbia
sempre saputo che tu fossi un tipo do donna speciale – più forte e
coraggiosa delle altre. Solo, non ho mai pensato che un giorno avresti lottato
per me!”.
“
Bè, puoi stare fottutamente
sicuro che lotterò per te Draco Malfoy! Quando avrò finito con loro Lucius vomiterà sui frammenti di Voldemort per
il resto della sua vita!”
“
Signorina Granger, che linguaggio!”.
Lei
sorrise e lo afferrò violentemente. “ Draco, POSSIAMO farcela, lo
sai. Io ti aiuterò. Ci dev’essere
qualcosa che possiamo fare”.
“
Lo so”.
“
E penso che la prima cosa da fare sia dirlo a
Silente”.
“
COSA? No, non possiamo dirglielo”.
“
PERCHE’ NO?”
“
Perchè significherebbe allearmi con l’altro lato. Adesso come adesso la mia posizione è ambigua. Per
Lucius io sono ancora un bambino testardo. Coinvolgere Silente vorrebbe dire che ho preso una decisione”.
“
Bè, NON L’HAI APPENA FATTO Draco?”
Hermione scattò in piedi dalla sua posizione accovacciata e si mise
davanti a lui…le mani sui fianchi, gli occhi pericolosamente
fiammeggianti.
Draco
non riusciva a guardarla negli occhi. “ T-ti ho
detto che sono debole Hermione. Ed
egoista”.
Hermione
praticamente sputò fuori le parole successive,
“ Draco Malfoy, ti ricordi cosa mi hai detto quella domenica mattina
quando ti ho chiesto che cosa volessi più di ogni altra cosa?”.
“
S-si”.
“
Dillo”.
“
Oh Hermione”.
“
DILLO!”.
“
Essere amato. Accettato” sussurrò lui, fissando la figura
slanciata davanti a sè.
La
luna era spuntata da dietro le nuvole. Una leggera brezza invernale le faceva ondeggiare il vestito verde contro il corpo snello. I
capelli castani le ricadevano fino alla vita come un mantello. Lui alzò
lo sguardo per incontrare i suoi occhi. Erano disperati, supplichevoli.
“
Draco, ho permesso a me stessa di innamorarmi di te quando hai detto queste parole” mormorò.
“
Non rimangiartele mai”.
Draco
si inginocchiò davanti a lei e le
circondò la vita con le braccia.
“
Oh non lo farò, non lo farò Hermione! Se lo faccio, dammi uno schiaffo! Sono stato un tale idiota!
Come fai? Come fai ad avere
tutte le risposte?”.
Hermione
si inginocchiò davanti a lui in modo che i loro
visi fossero alla stessa altezza.
“
Bè, non sono la strega più brillante di
Hogwarts per niente, Draco”.
Lui
la abbracciò così forte che lei pensò che l’avrebbe
schiacciata.
“
Hermione?”.
“
Draco?”.
“
Mi aiuterai?”.
“
Me lo lascerai fare?”.
“
Voglio che tu lo faccia”.
“
Voglio farlo”.
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Aaaah, altro capitolo…incominciano le
preoccupazioni per Draco e Mione…saranno molte,
d’ora in poi…ma niente paura! ;)
Un grazie enorme a CibiBibi, andromeda89, Grisia, hermione,
PICCOLAMEZZOSANGUE, luna, Julien, Valuzza!
Continuate a recensire!!!