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Autore: Luce87    28/04/2011    2 recensioni
Tratto dal prologo: Vi sarà mai capitato di leggere un libro, scrivere una lettera, o il vostro diario giusto? Oppure come me, scrivere le vicende su i miei paladini preferiti...(...)sì insomma, quando leggete un libro vi è mai capitato di sentirvi così emozionati, così partepici di quello che state leggendo, che vi siete immaginati voi stessi come protagonisti? Perchè è quello che è successo a me...
Sarà un ff romantica ma nello stesso tempo vi farà ridere, in altri pezzi la troverete forse un po' drammatica e misteriosa...Insomma sarà un vero e proprio mix!
Spero d'avervi incuriosito...
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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RIECCOMI QUI DOPO UNA LUNGA ASSENZA, CHIEDO SCUSA A TUTTI, MA NON HO AVUTO INTERNET! PER FARMI PERDONARE COMUNQUE PUBBLICHERO' OGGI STESSO DUE CAPITOLI, VA BENE? RINGRAZIO COME SEMPRE CHI MI STA SEGUENDO E CHI MI HA RECENSITA! GRAZIE SUL SERIO! ORA VI LASCIO ALLA LETTURA! UN BACIOO

 

 

 

19

 

 

Avevo immaginato varie volte cosa si provasse nel morire, avevo sperato che morissi nel sonno per non soffrire...ma mai avrei immaginato che facesse così male. Era la sensazione più atroce che avessi provato in vita mia, ma quella era l'ultima volta che avrei provato qualcosa...

Chiunque, avrebbe forse affermato che qualsiasi cosa si provasse, ne valeva la pena, perchè era l'ultima sensazione, l'ultima sensazione che ti faceva rendere conto che esistesi, o che eri esistito. Ma era una vera stronzata...chiunque avesse voluto provare ciò che sentivo in quel momento sarebbe stato un folle. Forse avevo guardato troppa TV, se mi aspettavo di galleggiare per aria e vedere il mio corpo dall'esterno, perchè non mi ero mai sentita più nel mio corpo come in quell'istante. Era doloroso, Dio solo sapeva quanto lo fosse. Ora volevo morire, volevo che quella tortura cessasse il più in fretta possibile. Non sapevo descriverla, era come quando toccavi con le dita la piastra dei capelli, era come quando mentre stiravi toccavi il ferro da stiro, oppure come quando si cucinava e toccavi una padella rovente, oppure la griglia del forno...ecco era quella la sensazione, però si doveva pensare espansa in tutto il corpo. Perchè non mi ero scottata solo sulle mani, ma su tutto il corpo...come se mi avessero fatto accidentalmente cadere una bevanda bollente addosso...volevo gridare, non potevano alleviare le mie sofferenze? Non potevano immergermi in una vasca piena di ghiaccio? Perchè era reale, il mio corpo stava andando a fuoco!

Mi stavano cremando, ma io non ero ancora morta! Potevo sentire tutto! Oddio, quando sarebbe finita quella tortura? Volevo morire, non desideravo altro che la morte, qualcuno poteva uccidermi, ora e subito? Quanto mai poteva durare tutto ciò? Magari ero già morta e quello era l'inferno! Cosa avevo mai fatto di male per meritarmi una tortura simile? Poi metabolizzai, quel dolore, non proveniva dall'esterno, ma da dentro di me...mi sarei voluta ribellare, avrei voluto squarciarmi la pelle e far uscire dal mio corpo quel terrificante dolore...lo cercavo, cercavo da dove provenisse e mentre cercavo trovai il mio cuore, il mio cuore che pulsava, quanto avrei voluto stringerlo fra le mani fin quando avesse smesso di battere. Dio quanto avrei voluto urlare, avevo un disperato bisogno di urlare...volevo pregare qualcuno per uccidermi, volevo morie, non chiedevo altro che morire...fatemi morire, fatemi more...DANNAZIONE UCCIDETEMI!!! Quanto avrei desiderato non essere mai nata, per non sopportare quel supplizio. Perchè non potevo tornare indietro? Avrei continuato a vivere la mia squallida vita pur di non bruciare viva, pur di non provare quel tormento. Ma c'era qualcosa, c'era qualcosa che mi aveva spinta fin lì, ma non riusciva a tornarmi in mente cosa ci fosse di così importante, nessun viso, nessuna voce, nulla. Qualsiasi cosa fosse, era così importante da farmi arrivare a quel punto? Il dolore improvvisamente raddoppiò. Com'era possibile? Si poteva provare ancora più dolore? Sentivo come se le ossa si spezzassero, o come quando hai un osso rotto e devono mettertelo a posto tirandoti gli arti...

Stavano passando secondi, ore, giorni o anni, non capivo più da quanto tempo ormai stessi in quello stato, ormai nulla aveva più senso.

Improvvisamente mi tornò in mente il motivo per cui ero lì, il motivo per cui stavo in quello stato...io stavo soffrendo per loro, per lui..avevo preferito la morte piuttosto che metterli in pericolo. Improvvisamente il suo viso mi tornò in mente, il suo bellissimo viso...ma il dolore era troppo. Io stavo andando letteralmente a fuoco...a fuoco...come un fulmine capii cosa stesse succedendo...da cosa poteva provenire tutta quella sofferenza, cosa poteva averlo provocato. No, non era possibile...eppure tutto dimostrava l'opposto...le fiamme, il dolore terrificante che provavo. Io stavo morendo sul serio, ma non di quella morte che credevo...quello era uno stadio...ma com'era potuto succedere? Io stavo morendo davvero, chi era stato a farmi questo? Chi aveva preso quella decisione? Chi aveva deciso che l'unica soluzione era di...trasformarmi? Io...non ero pronta...si sentiva troppo dolore, io mi ero ormai arresa alla morte, ed ora l'avrei abbracciata volentieri per non sentire le fiamme. E nessuno poteva sentirmi, a nessuno giungevano le mie preghiere, e sapevo anche in quel caso il motivo...morfina...sicuramente mi avevano somministrato della morfina, credendo che questo avrebbe fatto in modo che io non provassi quello che invece stavo provando. Non ne avevamo mai parlato, non gli avevo detto l'effetto che poteva causare, il dolore si sarebbe sentito comunque, la differenza era che ero totalmente impotente...soffrivo rimanendo come legata, imbavagliata, non potevo fare altro che continuare a sentirlo senza poterci fare nulla. Io volevo solo morire...e se Edward fosse stato lì? Poteva sentirmi...poteva sentire i miei pensieri...no...non avrei mai voluto che lui sentisse i miei pensieri...non doveva!

 

Passò altro tempo in cui le fiamme continuavano ad ardere, ma ora non ero del tutto incosciente...potevo sentire, mi era tornato l'udito, ed era più acuto di quanto mi ricordassi, anche il tatto mi era tornato, potevo sentire un lenzuolo sotto il mio corpo, un materasso. L'effetto della morfina stava svanendo pian piano, ma questo avrebbe solo peggiorato le cose, perchè ora sapevo di poter urlare, ma non potevo, non volevo. Avrei di certo detto qualcosa di cui mi sarei pentita, oppure li avrei feriti, sentendomi urlare dal dolore...si sarebbero sentiti in colpa. La mia mente era finalmente tornata lucida...potevo concentrarmi, volevo concentrarmi su qualcosa che non fosse il dolore...Sentivo qualcosa, forse proveniva da sotto di me, dal piano inferiore potevo azzardare ad ipotizzare. Una televisione? Qualcuno stava guardando forse una partita in TV? Ma dove mi trovavo? Improvvisamente sentii...forse la porta aprirsi...perchè sentii più chiaramente la televisione, poi dei passi che si avvicinava...erano due tipi di passi differenti...improvvisamente se ne aggiunse un altro. Qualcuno stava valutando a che punto era la mia agonia? Improvvisamente il dolore cambiò...però potevo quasi affermare con sicurezza che il fuoco si era spento sulle mie mani, ma anche i miei piedi ora non stavano più bruciando. A chi dovevo essere grata? Il fuoco stava abbandonando il mio corpo, molto lentamente, ed anche il dolore...però sentivo ancora la gola in fiamme, ed avevo una terrificante sete...tutto quel bruciore mi provocava una sete incredibile...Però c'era un punto dove il fuoco ed il dolore si era accumulato, provai a distinguere in che posto...nel petto, nel cuore, ora le fiamme bruciavano lì, il dolore era tutto lì. Incominciai a sentire le pulsazioni accelerare più di quanto già non fossero...

 

- Lo sentite?-

 

Carlisle...era la sua voce, era nitida...proveniva da in fondo al mio corpo, era davanti a me, ai miei piedi. Ma cosa dovevano sentire? Io potevo percepire solo i battiti frenetici del mio cuore impazzito

 

- Manca poco! Lo vedo!-

 

Alice, anche lei era lì, e mi aveva dato una bellissima notizia...mancava poco...e il dolore sarebbe scomparso definitivamente. Se lo diceva lei era sicuramente vero. Erano arrivate altre persone nella stanza, ma le sentivo un po' più lontane...forse erano rimaste vicino alla porta, ma sentivo i loro respiri...altre tre persone erano entrate...mi resi conto che m'innervosì, però non capivo realmente il motivo del mio nervosismo...forse perchè quella non era una festa? In fin dei conti stavo soffrendo! Ma improvvisamente sentii una fitta terrificante al cuore e non riuscii a non contrarre le dita ed afferrare il lenzuolo sotto di me. Sentivo i respiri dei presenti fermarsi un momento a causa del mio gesto, per poi ricominciare a respirare regolarmente...Nuovamente il mio cuore aveva accelerato i battiti, sembrava una locomotiva impazzita. Ormai il rogo si era spento in tutto il corpo, era rimasto solo nel petto...Era un dolore acuto, era una battaglia fra le fiamme e il mio cuore...ma sapevo che entrambi avrebbero perso. Strinsi ancora di più la coperta, ora c'erano dei battiti più profondi...e più lenti...sempre più lenti e profondi...fin quando sentii un battito più forte, più acuto...l'ultimo.

Ora non c'era più nulla, il fuoco si era spento definitivamente, ed il cuore aveva cessato di battere, non c'erano nemmeno più i respiri...e neppure il mio. Poi ci riflettei...non sentivo più dolore...avevo desiderato così a lungo di non sentirlo più...ed ora aveva definitivamente smesso. Però...non riuscivo ad aprire gli occhi, avevo paura di quello che potevo scorgere...però di certo non potevo restare così...immobile, senza parlare e respirare...così provai ad aprire gli occhi.

Li richiusi immediatamente per il fastidio della luce accesa, sentii qualcuno muoversi, qualcuno forse aveva intuito il mio fastidio. Tentai di nuovo, ed ora era tutto perfetto, tutto delineato...sembrava che stessi aprendo gli occhi per la prima volta, mi pareva che non avessi mai visto realmente. Era tutto così chiaro e limpido...era davvero spettacolare. Feci un respiro profondo, ma capii immediatamente che era un gesto innaturale...avrei voluto smettere, non ne avevo di certo bisogno...ma era piacevole, potevo sentire distintamente ogni profumo in quella stanza...Sentivo profumi diversi, cannella, vaniglia, pino, lavanda...e poi dei profumi che conoscevo...miele...lillà e sole. Improvvisamente mi sentii toccare, provai un estremo fastidio per quel gesto, di scatto mi alzai per togliermi da quel contatto. Senza volerlo ero arrivata nel punto più lontano di quella stanza, a me sconosciuta...non mi sembrava neppure d'essermi mossa, ma come potevo ritrovarmi in quell'angolo se non mi ero mossa? Non avevo camminato, non avevo corso, volevo solo spostarmi il più lontano possibile, ed eccomi qua...alzai il mio viso per osservare le persone di fronte a me. Così mi resi conto che mi aveva toccata Alice, aveva ancora una mano tesa sul letto dov'ero bruciata, alla mia reazione, ne susseguirono altre...Jasper si era piazzato proprio davanti ad Alice, come per proteggerla...ma da cosa? Da me? Aveva paura che gli facessi qualcosa di male? Perchè avrei dovuto? Perchè tutta quell'agitazione? Lo vidi guardare in qualche direzione per poi riprendere a fissare me, chi aveva guardato? A chi aveva detto qualcosa? Sicuramente qualcosa su di me...Probabilmente non si fidava di me..ma io non mi fidavo di certo di lui...così senza volerlo...oppure no...dalla mia gola uscì un suono assurdo, mi sembrava come il suono di uno sciame d'api...era un rignhio! Oddio, avevo ringhiato! Oddio, avevo ringhiato contro Jasper! Dovevo fare qualcosa, mi guardavano tutti agitati...dovevo dire qualcosa...forza parla...

 

- Scusa...-

 

La mia voce, no, non era la mia voce quella, ma ero io che avevo parlato! Mi appoggiai al muro dietro di me, per poi lasciarmi scivolare sul pavimento...non ci stavo capendo più nulla, non provavo dolore, non avrei potuto, però avevo la testa che stava scoppiando...

 

- Bella...-

 

Alzai la testa per vedere chi mi avesse chiamato...Carlisle...

 

- So che ti senti spaesata...-

 

Lui lo sapeva?

 

- Ma va tutto bene, stai tranquilla...-

 

Volevo andare via, volevo tornare a casa...riabbassai la testa per alzarla e rendermi conto che mi trovavo nel soggiorno dei Cullen! Ma che diavolo stava succedendo?

 

- ODDIO!!-

 

Passarono pochi secondi che il soggiorno si riempì

 

- Bella, devi cercare di stare calma...-

 

- Io...non volevo...-

 

- Lo sappiamo, ti ci devi solo abituare...-

 

Il soggiorno era illuminato dalla luce esterna, che mi fece distrarre dalle parole di Carlisle, potevo scorgere anche le minuscole particelle che galleggiavano in aria, la luce ci rifletteva contro rendendo quello spettacolo bellissimo. Mai mi sarei aspettata una cosa simile...

Improvvisamente percepii una presenza diversa...così mi girai in direzione della famiglia davanti a me...c'era un uomo che prima non era presente, un uomo che mi sembrava d'aver già visto...mi concentrai per ricordare, così mi venne in mente Eleazar, ma cosa ci faceva qui?

 

- Eleazar?-

 

Si girarono tutti ad osservarlo, stupiti forse...

 

- Sì Bella, appena ho saputo sono corso qua...-

 

- Sono stata brava-

 

Ora mi guardava perplesso, come un po' tutti...

 

- Mi avevi detto di non usare i miei poteri, in qualsiasi evenienza...ed io non l'ho fatto, ma ora, è tutto così diverso, non volevo...-

 

- Santo cielo Bella, tu non ti sei spostata perchè ti avevo detto ciò? -

 

Sì, ma cosa c'era di così strano? Oddio...la gola aveva ripreso a bruciare...mi appoggiai una mano su essa, e poi capii...era la sete...non avevo ancora bevuto...e sapevo cosa avrei dovuto bere...ma ce l'avrei fatta? Io? Che stavo male solo all'idea del sangue? Solo alla sua vista? Io non ero pronta per tutto ciò...

 

- Perchè?-

 

- Cosa Bella?-

 

- Perchè lo avete fatto?-

 

A quel punto i loro occhi si accigliarono, capendo cosa volesse dire quella domanda...

 

- Stavi morendo...-

 

- Ma io sono morta-

 

Feci calare il silenzio, forse non si aspettavano una cosa simile

 

- Non ero pronta per tutto questo...e...la mia gola...la mia gola sta andando in fiamme....-

 

- Immagino Bella...è solo...-

 

Ma non lo feci finire di parlare

 

- La sete...ma io non voglio....io...ho la fobia del sangue...-

 

Perchè era questo il fulcro del discorso...poi mi venne in mente che mi stavo dimenticando di qualcosa d'importante, ma cos'era?

 

- Ma, come ho fatto ad arrivare qui? E...Charlie? E....-

 

Non mi ricordavo, dannazione, non ricordavo cos'altro dovevo chiedergli

 

- Appena ti sentirai meglio ti racconteremo tutto Bella-

 

Alzai lo sguardo per osservare le figure davanti a me, mi osservavano tutti, inclinai leggermente la testa, ero curiosa di sapere cosa stessero vedendo, come apparivo ai loro occhi. C'era Esme accanto a Carlisle, Jasper davanti ad Alice, Emmett e Rosalie che si tenevano la mano, e poi c'erano altri due occhi, che mi guardavano in maniera diversa, non erano occhi di chi aveva paura, ma di chi era tormentato...Ecco cosa mi ero dimenticata, o più che altro di chi, io avevo sopportato tutto ciò per lui...Edward. Ma lui non aveva detto ancora nulla, non si era avvicinato a me...dovevo concentrarmi, dovevo fargli capire che andava tutto bene, ero sempre la stessa in fin dei conti. Feci un sospiro sotto lo sguardo di tutti...

 

- Va tutto bene-

 

Dovevo dire altro...

 

- Mi sento solo un po' confusa, credevo di stare per morire...mi ero arresa a quell'idea, ormai l'avevo abbracciata. Quando invece ho incominciato a capire che il dolore non era causato da quello, il fuoco non era causato da quello...Stavo morendo, ma non nel modo in cui credevo-

 

Mi continuavano ad osservare in silenzio

 

- Comunque grazie...non sarei qua a parlare se non fosse stato per voi...-

 

Alzai il mio sguardo e vidi Alice sorridere e fare un passo avanti...

 

- Tranquilli, non mi farà del male, io l'ho visto...-

 

Mi si avvicinò con cautela, ed io rimasi immobile come una statua per non creare più agitazione di quella che c'era già...

 

- Sei divenuta incantevole Bella...ma io lo sapevo...-

 

La guardai dritta nei suoi occhi color ambra, inclinai leggermente la testa, e mi venne una domanda...

 

- Perchè non hai visto l'incidente?-

 

- Cosa?-

 

A quel punto tutti rimasero pietrificati...

 

- Ho percepito qualcosa, ma non sono stata in grado di vedere, non so se era perchè tu non sapevi cosa fare, ma questo non toglie il fatto che io non ho visto proprio nulla, il tempo era come modificato...-

 

- Tranquilla, non ha più importanza...Sai, quand'ero in quello stato la prima voce che ho riconosciuto era la tua...ti ho sentita-

 

- Aspetta un secondo...-

 

E senza dire una parola scomparse dalla mia vista per ricomparire poco dopo, ma non era stato come le volte precedenti, avevo visto chiaramente i suoi movimenti, persino l'aria che si spostava attorno a lei. Aveva dietro di se un gigantesco specchio, sapevo cosa voleva fare...

 

- Alice, non mi sembra il momento...-

 

Finalmente lo sentì, senti per la prima volta la voce di Edward, ed era a tutti gli effetti la prima volta, perchè non l'avevo mai percepita in quel modo...Era così limpida, perfetta, melodiosa...

 

- Dai, che male c'è!-

 

Mi si piazzò davanti sorridendomi, pronta per farmi vedere la nuova Bella...ed ecco davanti a me lo specchio. Guardavo l'immagine riflessa...ero davvero io? Ero così...così...bella! Non che fossi un cesso prima della trasformazione, sapevo d'essere una ragazza piuttosto carina...ma quello che vidi era stupefacente. L'immagine riflessa era longilinea, perfetta in tutte le sue forme...una cascata di lucenti capelli rossi le cadevano sulle spalle arrivandole a metà schiena, le incorniciavano il viso così accattivante, pure quelle labbra perfette, piene e rosate, che raramente si incurvavano quando incontravano uno specchio, il viso dai tratti fini di carnagione color avorio...che risaltavano....oddio....due occhi color cremisi...due occhi orrendi! Avevo un vestito color bordeaux, che risaltava ancor di più tutto quel rosso...C'era Alice che mi osservava, aspettando qualche mio commento...ma cosa le potevo mai dire?

 

- Sono...terrificante!-

 

Vidi Emmett ridere senza contegno, e Jasper trattenersi, mentre la reazione degli altri era piuttosto contenuta...infatti, cosa c'era da ridere?

 

- Non c'è niente da ridere!-

 

Emmett smise subito...

 

- Sono davvero paurosa...oddio...i miei occhi...sono osceni!-

 

- Tranquilla Bella, il rosso scomparirà col tempo...-

 

Cercò di rassicurarmi Eleazar...

 

- Sei sempre la solita Bella, non cambierai mai. Io trovo che si abbinino ai tuoi capelli!-

 

- Sì certo, e al vestito...sembro una bambola...sì, decisamente una bambola di porcellana con difetti agli occhi...-

 

- Non dire sciocchezze, sei bellissima! Farai una strage....-

 

- Nel senso letterario della parola?-

 

Mi guardarono sconvolti...

 

- Stavo scherzando...-

 

- Vedo che non hai perso il tuo senso d'umorismo! Sai...credevamo fosse troppo tardi....-

 

La guardai tornando seria, ripensai nuovamente alla tortura che avevo subito, avevo sperato di morire piuttosto che continuare a sentire quel dolore atroce....

 

- Pensavamo che la morfina potesse aiutare...-

 

Guardai Carlisle che aveva pronunciato quelle parole...pensava che poteva aiutare, ma aveva capito che non era stato così? Ma come lo aveva intuito...poi mi tornò in mente ancora la trasformazione, volevo urlare...come lo sapeva? I miei pensieri....oddio...Edward...aveva letto tutti i miei pensieri durante la trasformazione? Che altro aveva sentito?

 

- Posso solo immaginare quanto sia stato tremendo non poter fare nulla...-

 

Oddio...sapeva davvero tutto! Alzai il mio sguardo per osservare Edward, ci osservammo, aveva probabilmente capito che io sapevo, che avevo compreso che lui aveva potuto leggere il mio tormento...cosa poteva aver mai provato? Improvvisamente mi tornarono le fiamme nella gola...avevo un disperato bisogno di bere...maledizione...senza volerlo misi nuovamente la mano sulla gola...

 

- E' ora che tu ti nutra...-

 

Osservai Edward che aveva detto quelle parole, aveva ragione, ne sentivo un'estremo bisogno...

 

- Sì, direi che dovreste andare-

 

Aggiunse Alice...dovevo andare a caccia con Edward? Perchè con lui? Sarebbe stato tremendamente imbarazzante...forse Alice lo aveva fatto di proposito? Era possibile...

 

- Ok, voi andate, noi mettiamo un po' a posto, vi aspettiamo...-

 

Edward fece qualche passo avanti, proprio verso di me

 

- Forza Bella andiamo...vieni-

 

Detto ciò incominciò ad andare verso la porta...appena fu davanti ad essa si girò per guardarmi...senza pensarci ero già accanto a lui, lo vidi sorpreso, ma non si scompose, e mi aprì la porta per farmi uscire.

   
 
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