LV CAPITOLO
Due giorni dopo, su ogni armadietto fu affisso un
cartello: diceva che la preside avrebbe di nuovo aspettato tutti gli alunni il
giorno dopo, per leggere i nomi dei 4 fortunati che sarebbero partiti.
-se ci scelgono…- diceva un eccitato Giovanni
all’intervallo, mentre mangiava una merendina, fresca fresca di distributore –
andremo sicuramente in Inghilterra, noi studiamo l’inglese, no??-
-bè certo Giò, ma guarda che partirà solo una
persona per ogni anno…-
-ah è vero- si ricordò Giovanni. Gli sarebbe stato
comodo partire… saltare un mese di scuola, andare all’estero…. I 2000 euro… e
poi non gli sarebbe dispiaciuto stare un po’ via da casa: il clima era
notevolmente migliorato da quando era partito Paolo, ma sua mamma perdeva la
pazienza un po’ troppo spesso, a causa della montagna di lavoro che il capo le
aveva dato per il nuovo anno e sua sorella dal canto suo, ogni giorno si
inventava che stava male per non andare a scuola… il vizio non l’aveva perso.
Poi Silvia si era accorta della profonda amicizia fra Francesca e Giovanni, e
per questo quando la ragazza andava a casa loro per studiare col fratello,
scoppiava in vere e proprie scenate isteriche, buttandosi per terra e piangendo
come una disperata… secondo Francesca era solo normale gelosia…
il giorno dopo alle 10 puntuali la sala era
gremita di gente. Erano tutti silenziosi e molti, in prima fila pendevano dalla
labbra delle preside.
Francesca aveva assistito a veri e propri piani
per essere scelti da parte delle sue amiche nei giorni precedenti: compiti
svolti in più, sorrisi e occhioni sbatacchianti sempre pronti, soprattutto per
i prof maschi, che però non ci cascavano.
-allora- la voce amplificata della preside
rimbombò per l’aula.
-ora elencherò i nomi dei 4 ragazzi che andranno
all’estero. Devo premettere che i docenti hanno sudato non poco per fare scelte
adatte. I ragazzi sono stati scelti per andamento scolastico, carattere ma
soprattutto conoscenza della lingua-. Giovanni perse le speranze: non era molto
bravo in inglese…
-
i 4 nomi sono: - la folla trattenne un unico ed enorme sospiro…
-Michele Santì del secondo anno che andrà in
Francia, a Versailles!!-
una piccola folla, varie file più indietro a
Francesca e Giovanni esplose in urla e applausi. Michele, un ragazzino esile,
si strinse ancora di più nelle piccole spalle, sommerso da compagni urlanti.
-il secondo nome che andrà in Inghilterra ed
esattamente a Londra…- Giovanni e Francesca trattennero il respiro,
stringendosi le mani
-è Sara Chicconi del terzo anno!!!- la classe di
Francesca esplose di fianco a Sara. L’ex migliore amica della ragazza… Sara si
alzò e cominciò a salutare in giro, come una diva… molti la guardarono
perplessi.
-e va bè…..- sussurrò Giovanni –sarà per un’altra
volta…-
-non te la menare troppo cara…- sussurrò a denti
stretti Francesca guardando Sara che ora baciava scioccamente le amiche
sognanti dietro di lei che urlavano “brava brava….”
-il terzo nome è…- continuò la preside – Donatella
Martinzi del quarto anno che andrà in Spagna, a Madrid!-
una ragazza nella fila davanti alla loro arrossì
violentemente, guardandosi in torno imbarazzata, toccandosi una ciocca di
capelli biondo cenere, mentre le amiche si buttarono sopra di lei.
-accipicchia, dovevo invitarla ad uscire,
sabato………- disse piagnucoloso Francesco seduto di fianco a Giovanni.
-il quarto ed ultimo nome che andrà in Germania, a
Berlino è… Tommaso Carfogni! Le sarà utile sig.r Carfogni per la maturità-
disse felice la preside.
Fu sicuramente il ragazzo più acclamato in
assoluto. Una folla si buttò letteralmente sopra di lui, mentre ragazzine
sognanti facevano la fila per baciarlo: per tutti, anzi per tutte era il
ragazzo più carino in assoluto della scuola…
-
figurati se non prendevano quello li… è bello e basta- disse imbronciato
Giovanni.
-
- i ragazzi che ho appena nominato… per favore zitti…- cercò di
continuare la preside
-partir… ZITTI!- scoppiò la donna. La folla si ammutolì
di colpo
-stavo dicendo…- continuò la donna che era tornata
al suo solito sorrisetto – i 4 ragazzi appena nominati partiranno fra 10 giorni
esatti, e il giorno dopo arriveranno i nostri ospiti stranieri, che spero
verranno trattati CON RIGUARDO…- ora lo sguardo della donna era assassino.
Logicamente non voleva far brutta figura.
-e con questo ho finito- concluse la preside
abbassando il microfono e scendendo dal podio
-bè almeno ci abbiamo provato….- sussurrò Giovanni
alzandosi
LVI CAPITOLO
I ragazzi prescelti partirono 10 giorno dopo e gli
ospiti stranieri arrivarono il giorno dopo. Entrarono imbarazzati a scuola,
guidati da una gloriosa preside sotto la neve che ricominciava a scendere
prepotentemente. Erano due ragazze e
due ragazzi. Le ragazze erano una tedesca e l’altra francese. La berlinese era
piuttosto grassoccia ma aveva un volto particolarmente simpatico. La ragazza
francese aveva lunghi capelli biondi come l’oro, in netto contrasto alla neve
sotto di lei. Un naso pronunciato rovinava il suo perfetto profilo e grossi
occhi azzurri guardavano altezzosi intorno a sé.
I ragazzi erano uno spagnolo e l’altro inglese. Ma
fu il ragazzo spagnolo a colpire particolarmente l’attenzione delle ragazze
dell’istituto. Era particolarmente alto, capelli ricci e neri, naso perfetto e
gote arrossate per il freddo. Subito uno sciame di ragazzine cominciarono a
cinguettare per farsi notare dal bel arrivato, ma lui sembrava particolarmente
interessato alla scuola, evidentemente era colpito dai calcinacci che cadevano
e dalle scritte spesso oscene che ricoprivano la facciata.. meno male che non
le capiva
-cavolo, quello li è proprio carino…- sussurrò
un’amica di Francesca alle altre ragazze
-già proprio tanto…- aggiunse un’altra guardando
il nuovo arrivato con sguardo sognante.
-allora?? Chi state guardando??- proruppe Giovanni
interrompendo la contemplazione
-lui…- una ragazzina indicò lo spagnolo
-umf…. E che sarà mai…-
-a te sembra carino lo spagnolo?- chiese con finta
aria distratta Giovanni durante la mensa.
-bè si…- rispose la ragazza addentando una banana
–ma…-
-ma cosa?-
-sei meglio tu..-
Giovanni nascose un sorriso soddisfatto e si
ributtò sulla sua macedonia.
-scusate se vi disturbo….- Camilla si avvicinò
esitante
-ciao Cami, niente figurati!- le sorrise Francesca
Camilla arrossì intercettando lo sguardo di
Giovanni e si concentrò su Francesca
-Fra.. avresti per caso il libro di biologia..
quello che ti ho prestato..-
-ah si certo! Vieni andiamo a prenderlo- e si
allontanarono dopo che Camilla fece un piccolo sorrisetto imbarazzato a
Giovanni
poco dopo Francesca tornò al tavolo dove aveva
lasciato Giovanni
-secondo me,- esordì il ragazzo mentre la ragazza
si risiedeva
-non è normale quella li…-
-si chiama Camilla Giovanni…- sibilò Francesca – e
ti ho pregato di trattarla bene perché….-
-è appena arrivata, si lo so, lo so- disse
Giovanni facendo il verso di Francesca.
Francesca sospirò –è parecchio timida. Avrebbe
bisogno di una scrollata-
-altro che scrollata!!- disse Giovanni facendo
centro nel buttare il succo nella spazzatura vicino a lui.
-è per questo che volevo trovarle un ragazzo-
-non ti sembra un po’ esagerata come cosa?- chiese
Giovanni intento ad accartocciare i fazzoletti
-esagerata cosa?-
-bè.. cercarle un ragazzo. Cavolo Fra è appena
arrivata qui e tu vuoi cercarle un ragazzo!! Lei cosa ne dice?-
-non lo sa..-
-come non lo sa?? Oddio lascia perdere piuttosto
falla inserire nelle attività extrascolastiche, cosi conosce un po’ di gente-
-non è una cattiva idea in effetti… potrebbe
entrare nel gruppo di danza..- rispose Francesca pensierosa
-brava!- Giovanni le sorrise
-certo che qualche volta hai delle buone idee,
Giò-
-ho sempre delle buone idee, IO-
Francesca gli dette un leggero pugno sulla spalla.
Suonò la campanella e si alzò.
-ho lezione ora, ci vediamo dopo- e dopo essersi
chinata a dare un bacio frettoloso sulle labbra a Giovanni, sparì fra la folla.