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Autore: Miss_Slytherin    30/04/2011    15 recensioni
"Lilian Luna Potter, diversa dagli altri Potter. Fredda, crudele, insensibile, apparentemente senza cuore. Questa è la sua storia, la storia di un Giglio che non è un Giglio, non è puro, non è innocente". Dal primo capitolo: "...vedo ambizione, desiderio di gloria…intelligenza anche…poi…uno spiccato senso di autoconservazione…e se non mi sbaglio quella dovrebbe essere una punta di cattiveria mista ad astuzia…".
Genere: Generale, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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                                              CAPITOLO 49

                                                Awareness


-È stato qui tutto il tempo, sai?-

-Chi?-

-Lo sai di chi sto parlando- rispose Albus Potter, fissando intensamente sua sorella.

Erano trascorsi tre giorni da quando Lily aveva aperto gli occhi, tre giorni passati con la sua famiglia, con Glorya e Cassiopea, che non si erano fatte vincere dall'imbarazzo, ed erano state accettate con loro grande sorpresa. Ora la folla intorno al letto di Lily si era un po' sfoltita: i suoi erano dovuti ripartire quella mattina, e Glorya doveva aiutare Derek a muovere i primi miracolosi passi con le stampelle.

-Tu...ricordi qualcosa?- chiese Albus, titubante.

-Dei frammenti. Ricordo quasi tutto del terremoto, mentre del coma...poco- rispose Lily, tremando al solo pensiero.

Non poteva credere di essere stata ad un passo dalla morte.

-Scorpius Malfoy ti ha salvata- ribadì Albus, che non aveva intenzione di far cadere il discorso. Non che fosse diventato il fan numero uno del Platinato, però...

-Io...lo so. Ricordo il Sortilegio Scudo, ricordo che mi ha portata lontano da...lo so- replicò Lily a voce bassa; non si era ripresa del tutto.

Fisicamente andava meglio: le avevano ingessato la gamba rotta, e l'unica traccia del coma era un'emicrania che andava e veniva.

Mentalmente però era traumatizzata. Sentiva il letto muoversi quando in realtà era perfettamente immobile. Vedeva torce e lucernari ballare, anche se non si stavano minimamente muovendo.

Continuava a sognare il sisma, e lei intrappolata sotto le macerie, senza via di scampo. In certi sogni compariva Scorpius, che le tendeva una mano: ma più lei si sforzava di prenderla, più lui si allontanava.

Stare con la sua famiglia l'aveva aiutata, più di quanto Lily si fosse aspettata. Non ricordava quanto James riuscisse a farla ridere, quanto fosse bello sentire le mani di sua madre fra i capelli, quanto fosse caldo l'abbraccio di suo padre. Aveva persino concesso a Brian e Meredith di infilarsi nel suo letto, quando i medimaghi non controllavano!

Ma i Potter erano partiti, e con loro anche il precario senso di tranquillità che Lily si era creata. Riusciva a non andare nel panico solo quando con lei c'era qualcuno, come Glorya e Cassiopea o, come in quel momento, Albus. Eppure...era come se le mancasse qualcosa. Come se non fossero stati loro a strapparla via dal sonno del coma.

-Al?-

-Sì?-

-Andresti a chiamare Scorpius per me?- chiese Lily, titubante come Albus non l'aveva mai vista.

-Certo. Aspettami qui- le rispose, prima di avviarsi a grandi passi verso l'uscita.

Lily rimase sola, nell'infermieria quasi deserta. La maggior parte dei pazienti si era ripresa, e quelli che ancora necessitavano di cure riposavano in letti lontani dal suo.

Senza quasi accorgersene, Lily sentì la paura crescere dentro di lei. E se la terra avesse ripreso a tremare? Nessuno avrebbe potuto aiutarla...le sarebbe accaduto di nuovo qualcosa di terribile, ne era certa.

-Lily?-

La voce di Scorpius Malfoy la strappò alle sue angosciose considerazioni, ed ebbe il potere di calmarla.

Ecco cos'era. Era lui il suo tranquillante. Lui che la faceva sentire al sicuro. Lui che l'aveva salvata.

-Ciao- gli disse, e non si era mai sentita così in imbarazzo di fronte a lui. Non sapeva neanche perchè l'aveva fatto chiamare, né cosa dirgli. Semplicemente, sentiva il bisogno di averlo vicino.

-Come stai?- le chiese, sedendosi senza essere stato invitato sul bordo del suo letto. Gli sembrava incredibile poter parlare di nuovo con lei, dopo il dolore, dopo le parole che la vista di lei in coma gli aveva tirato fuori. Aveva ammesso di amarla. Aveva amesso di amarla. Ed ora lei era di nuovo lì, bella come non mai, con i capelli in disordine, il viso struccato, i tagli sulle braccia, la gamba ingessata. Lily Potter ai suoi occhi non era mai stata più bella di così, perchè era viva.

-Va meglio...ogni tanto mi viene mal di testa, ma la medimaga ha detto che è del tutto normale- rispose, fissandosi le mani.

Scorpius non seppe cosa ribattere. Non ricordava di aver mai sostenuto una conversazione civile con lei, senza insulti o prese in giro. E ora il loro passato gli sembrava assurdo, perchè se il terremoto aveva portato anche una sola cosa buona beh, quella era la consapevolezza. La consapevolezza di non voler litigare più con lei per cose futili, di non volersi ostinare a tenerla lontana a causa di uno stupido orgoglio, di volerla vivere. Ma come spiegarle tutto questo? Lui era pur sempre Scorpius Malfoy, e con le parole non era mai stato bravo.

In un certo senso era stato facile dichiararsi quando sapeva che lei non poteva sentirlo, che lei non poteva deriderlo, che lei non poteva rifiutarlo. D'un tratto capì cosa lo spaventava, cosa l'aveva spinto ad allontanarsi dal suo letto non appena si era accertato che stesse bene: la paura di essere rifiutato.

-Io...- iniziò Lily, ma si interruppe. Come diavolo si ringrazia il ragazzo che ti ha sempra fatto battere il cuore per averti salvata?

-Tu?- chiese Scorpius, che quanto a intuito faceva concorrenza ad un sasso.

-Io...credo di...doverti ringraziare, ecco. Mettitelo bene in testa, perchè non lo ripeterò un'altra volta- disse infine, e si sentì un po' la vecchia sé stessa.

Scorpius la fissò sorpreso. Era riuscita a ringraziarlo facendolo quasi sentire in debito con lei! Incredibile. Solo Lily Potter poteva riuscire in una cosa del genere.

-Ti assicuro che non potrei dimenticare questo momento per nulla al mondo- ribattè lui, con un sorriso appena accennato.


                                                         *******


-Credo che sia arrivato il momento di fare una chiacchierata, io e te- le disse Liam, girandosi su un fianco.

Erano giorni che Glorya non si fermava un momento. Passava gran parte delle giornate con Derek, per aiutarlo, per assisterlo nelle sue minime esigenze. Era vero che c'era anche Rose, ma lei era sua sorella: aveva il diritto di sostenerlo, di stargli accanto.

Aveva solo quindici anni Glorya, ma una forza d'animo pari a quella di tanti grandi uomini.

Quando non stava con suo fratello, era con Lily.

Era così felice di vederla sveglia, viva, che non si stancava mai di starle vicino, di chiacchierare, di dimostrarle che c'era. A dividere questo compito con lei c'era naturalmente Cassiopea, e loro tre insieme -com'era sempre stato- si erano costruite insieme un'oasi di tranquillità, in cui esorcizzare le paure.

Per questi motivi, dopo il bacio, fra lei e Liam non c'erano stati molti contatti. Lui non si sarebbe sognato neanche lontanamente di reclamarla per sé, sapendo tutto quello che stava passando, e questa sorta di lontananza voluta gli aveva dato modo di riflettere. Non che avesse intenzione di fare retromarcia, questo no: voleva solo mettere in chiaro un paio di cose con sé stesso, prima di affrontare lei.

Così, quel pomeriggio le aveva chiesto se potevano passare del tempo insieme, lontano da tutti. Glorya si era detta che con Lily c'era Albus, e con Derek Rose: forse un momento per sé poteva trovarlo, e così l'aveva accontentato.

Ora erano nella sua stanza: i suoi compagni non c'erano, perchè alcune delle lezioni erano già ricominciate.

Se n'erano stati sdraiati abbracciati per un'infinità di tempo, a chiacchierare di tutto e di niente, sino a che Liam non aveva pronunciato quella frase.

-Come se sino ad adesso ce ne fossimo stati zitti- ironizzò Glorya, con un sorriso.

-Intendevo di una cosa un po' più...seria- replicò Liam, sorridendo a sua volta.

Lei si mise seduta a gambe incrociate, di fronte a lui.

Sapeva che quel momento sarebbe arrivato. Sapeva che lui stava per rivelarle la sua natura, anche se lei la conosceva già.

C'era stato un tempo, prima del terremoto, in cui si era anche preparata un discorsetto, una specie di reazione calcolata.

Ma l'aveva dimenticato, ed ora le toccava andare d'istinto.

Non amava molto l'istinto, Glorya: trovava che fosse pericoloso ed infido, ma al momento era l'unica cosa che aveva.

-Ti ascolto, allora- disse, sorreggendosi la testa fra le mani.

Vide letteralmente Liam prendere un bel respiro, e si chiese se lui ne avesse mai parlato con qualcuno. Probabilmente no: anche lei, per quanto riguardava i suoi genitori, si era tenuta dentro tutto per molto tempo, sino a quando non aveva incontrato Cassiopea e Lily. Forse Liam non aveva avuto delle Cassiopee o delle Lily, forse non le aveva volute.

-C'è una cosa che devi sapere su di me. Forse ti farà scappare, forse no...ma è arrivato il momento che tu sappia. Non ho mai provato per nessuna quello che sto provando per te ora, ed è giusto che tu condivida di me anche questo, se vogliamo costruire qualcosa insieme- iniziò Liam, osservandola attentamente. Forse si aspettava che già a quel punto lei fuggisse urlando.

Ma lei annuì solamente.

-Hai perfettamente ragione- convenne, calma.

-Quando ero piccolo, io e la mia famiglia vivevamo in Scozia. La Scozia è per certi versi diversa dall'Inghilterra...ci sono meno controlli, meno regole, forse.

Un giorno ero a caccia con mio padre: ci piaceva passare interi week end immersi nella natura, solo io e lui. Ci univa. Una notte, forse attirato dalla carne di cervo che avevamo mangiato...incontrammo un lupo mannaro. Trasformato- precisò Liam, e tacque, in attesa di una sua reazione. Ma ancora una volta Glorya rimase immobile, e lo invitò a continuare.

-Mio padre tentò di tenerlo lontano da me, ma la sua bacchetta era nella tenda, e in poco tempo il lupo lo mise fuori combattimento. E mi morse. Da quel giorno io...sono un lupo mannaro- concluse lui, e rimase in silenzio. Era certo che ora Glorya si sarebbe alzata, avrebbe lasciato quella stanza per non avvicinarsi mai più a lui.

E lei lo sorprese.

-Devo essere sincera con te, Liam, come tu lo sei stato con me- disse, allungando una mano sul copriletto per stringere la sua.

-Io lo sapevo già. Non da molto...ma lo sapevo- gli rivelò.

-Cosa?! E come hai fatto a....?- Liam era decisamente sbalordito.

-Non l'ho scoperto io direttamente, ma...- iniziò Glorya, e gli raccontò della notte di Halloween.

Alla fine, lui era senza parole.

-Tu lo sapevi, e quel giorno mi hai baciato lo stesso, in infermieria- affermò, incredulo. Si sarebbe aspettato di tutto, ma non questo.

-Sì. E sai una cosa? Non m'importa. E con questo non voglio dire che io non abbia paura, credimi. Ho una paura fottuta, e non so cosa farci. Il punto è...che quello che provo per te è più forte della paura. Semplicemente, è più forte. A me piaci tu Liam: mi piaci perchè mi trasmetti sicurezza, perchè sei affascinante, perchè ci siamo capiti anche solo con uno sguardo. E il fatto che tu sia un lupo mannaro non sminuisce la persona che sei.

Capisco perchè tempo fa mi avevi lasciata: avevi paura di farmi del male, è comprensibile. Ma sai una cosa? Mi faresti più male allontanandomi da te, tradendomi, dicendomi che non vado bene per te, piuttosto che con il tuo essere un lupo mannaro- disse lei, con una tale emozione nella voce, che Liam non potè che crederle.

Visto che non accennava a parlare, Glorya proseguì:

-Ed essere lupi mannari oggi non è come esserlo un tempo. Abbiamo la pozione AntiLupo, leggi che vi proteggono, siete tutelati. Possiamo farcela Liam, se lo vuoi. Possiamo farcela- ribadì.

-Io...non so cosa dire- ammise lui, alla fine. Non riusciva ancora a credere alle sue parole.

-Beh...- disse Glorya, ed un lampo di malizia passò nei suoi occhi scuri, -non devi necessariamente parlare. Potresti anche baciarmi...- suggerì, e Liam non se lo fece ripetere due volte.

Si chinò su di lei, con lentezza. Poggiò le labbra sulle sue, che si schiusero piano. Fu il loro primo bacio, in un certo senso. Perchè avevano la consapevolezza che sarebbe stato il primo di un lunga serie.

                                                            *****


-Mi rimarrà la cicatrice- disse ad un tratto Cassiopea Sofia Malfoy.

Il medimago che si era occupato di lei le aveva consigliato di bere molta acqua, e di stare all'aria aperta, per quanto il clima lo consentisse; sosteneva che, insieme alle pozioni antibatteriche, fossero ottimi rimedi.

Cassiopea aveva sì bevuto molta acqua, ma sullo stare all'aria aperta non l'aveva molto ascoltato: con Lily ancora bloccata in infermieria, non poteva prendersi la libertà di starsene in cortile.

Ma quel giorno, quando si era avviata verso il suo letto, l'aveva vista in compagnia di suo fratello: dicendosi che quei due avevano decisamente bisogno di un momento per loro, aveva deciso di passare a trovare Derek, che però a sua volta era con Rose. Dato che Glorya sembrava essersi volatilizzata nel nulla, non aveva potuto fare altro che cercare lui.

-Penso di sì- rispose sinceramente Shane.

Cassiopea ultimamente lo stava seriamente stupendo: prima lo abbracciava, mormorandogli di tenerla stretta, poi si presentava alla sua porta, chiedendogli -timidamente, avrebbe aggiunto lui, se non l'avesse conosciuta bene- se per caso voleva passare un po' di tempo insieme. Se per caso voglio? le avrebbe urlato Shane costernato, ma si era limitato ad annuire. Così, ora si ritrovavano in cortile, a passeggiare sotto un limpido cielo invernale.

Lei lo guardò, un po' ferita forse.

-Sai...ti sembrerò superficiale...o più superficiale del solito, pensarai tu...ma questa cosa mi fa star male- ammise lei, piuttosto imbarazzata.

Shane, ovviamente, non capiva a cosa si stava riferendo.

-Questa cosa cosa?- chiese infatti.

Lei lo guardò, un tantino esasperata.

-Questa cosa della cicatrice! Insomma...sono stata sempre abituata a sentirmi perfetta. Ed ora...avrò un brutto segno, prima rosso, poi bianco, per sempre- rispose, e Shane percepì una grande tristezza nella sua voce. Non gli sembrava superficiale, e credeva che dietro le sue parole non ci fosse solo la motivazione estetica. Forse lei stessa non ci era ancora arrivata, ma quella cicatrice significava portarsi per sempre dietro il ricordo del terremoto.

-E cosa sarebbe cambiato, ora?- chiese, fermandosi e obbligando lei a fare lo stesso.

-Come, cosa sarebbe cambiato? Ti ho appena detto...- iniziò Cassiopea, ma lui la interruppe, avendo l'ardire di poggiarle un dito sulle labbra.

-Forse non ti interessa ma...tu per me sarai sempre perfetta. Sempre, cicatrice o non cicatrice. Sei bellissima, Cassiopea, e ai miei occhi lo rimarrai sempre e comunque. Lo so, sono solo un Babbano, come dici tu, ma io la penso così, anche se non mi tieni in grande considerazione...-

Fu lei ad interromperlo, questa volta. E lo fece con un timido bacio, dato a fior di labbra.





Spazio Autrice:


Ebbene, come promesso, eccomi qui.

Prima di dire due parole sul capitolo, ci tenevo a ringraziarvi pubblicamente per le 20 recensioni. 20!!! Ragazze, voi forse non vi rendete conto, ma è davvero una grande soddisfazione. E quando mi sento soddisfatta, scrivo...anche se dovrei seriamente mettermi a studiare per l'esame di storia O_O molto seriamente O_O

Comunque, miei crucci universitari a parte, GRAZIE. Solo questo.

Venendo al capitolo....vorrei spendere due parole in particolare su Lily e su Cassiopea.

Allora, Lily. Può sembrare che non sia più quella di una volta, e forse non lo è, perchè semplicemente, per quanto a volte non lo si possa volere, si cresce e si cambia. E lei sta crescendo, sta capendo che nella vita ci sono cose più importanti di un abito firmato, o di un paio di scarpe alla moda. Questo non vuol dire che andrà in giro come una stracciona (non sarebbe da lei :P) ma significa che sta maturando, e questa maturazione comporta rivalutare la sua famiglia. Ora che si è affermata come diversa, non ha più bisogno di fare a pezzi i suoi..questa trasformazione era già iniziata con il rivalutare Albus, ed ora che i suoi le sono stati così vicini, riguarderà anche Harry e Ginny. Spero che il suo personaggio continui a piacervi, lei è stata la mia prima creazione e ci tengo tantissimo. Anche con Scorpius le cose cambieranno un po': lui sa ormai quello che vuole, lei...beh, si sente sicura vicino a lui, e non dimenticherà mai che l'ha salvata. Aggiungeteci che sul piano fisico non le è mai stato indifferente...e vedremo cosa succederà :)

Ho trovato difficile scrivere la prima scena di questo capitolo: volevo che lei rimanesse sé stessa, ma che si notasse il cambiamento che sta avvenendo in lei, ma anche che non fosse un'ingrata totale...beh non so che pasticcio ho combinato, sta a voi farmi sapere cosa ne pensate :)

E veniamo a Cassiopea...vorrei che non la giudicaste male per quello che ha detto sulla cicatrice: la sua non è pura vanità, per quanto una cicatrice non sia mai una bella cosa. Semplicemente, come ho cercato di far capire attraverso le riflessioni di Shane, quella cicatrice le ricorderà per sempre che è stata ad un passo dalla morte, e dal perdere persone a lei care.

Bene, se come al solito non siete crollati sulla tastiera di fronte a questa nota chilometrica, passo a ringraziare le 138 persone che hanno questa storia fra le preferite, le 24 che la ricordano, e le 140 che la seguono...grazie di cuore, spero davvero che questi numeri continuino a crescere!!!

Un grazie SPECIALE va ai 36 che mi hanno fra gli autori preferiti...non smetterete mai di avere la mia più grande gratitudine, sappiatelo :P

Un ulteriore grazie (lo so, non ne potete più dei miei ringraziamenti, ma che ci volete fare, ve li meritate!!!) va alle 20 persone che hanno recensito :)

Non può ovviamente mancare l'invito a visitare i miei Malandrini in Marauders: quando la follia è all'ordine del giorno ...spero che ci entriate anche solo per esasperazione :P

Okay, anche oggi ho concluso...se tutto va bene (ergo se riesco a studiare decentemente durante il giorno di modo da potermi mettere almeno la sera al pc), ci sentiamo sabato/domenica prossima :)



con affetto, Miss_Slytherin

  
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