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Autore: beezus    30/04/2011    3 recensioni
Raccolta Brittana a più mani [possibilmente].
E’ una (pazza) idea che ho intenzione di realizzare per unire noi fantastiche, folli, Brittana shipper ;). Una one-shot per ogni puntata di Glee, scegliendo una strofa o un verso di una canzone cantata nell’episodio e raccontare un momento Brittana, restando fedeli comunque a cosa succede anche nelle puntate dopo ;)
Inizio io, sperando che qualcuno poi mi assecondi XD
1.Pilot [Tem_93]
2.Showmance [daisyNAKJM]
3.Something strange [beezus]
4.Preggers [Tem_93]
5.The Rhodes Not Taken [willow11]
6.Vitamin D [soulSEARCHER]
7.Throwdown [beezus]
8.Mash-Up [beezus]
9.Wheels [willow11]
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ff collaborazione 1 cap

Ciao a tutti questa è la mia prima ff a più mani, volevo ringraziare Miky per avermi reso partecipe.

 

Rating: arancione

I sense something strange in my mind
The situation is serious

Poison Acafellas

 

Sue era nel suo ufficio, come al solito stava facendo un po’ di esercizi, davanti a lei stavano Quinn, Santana e Brittany, le tre erano le migliori seguaci che potesse mai sperare di avere, pronte a fare ogni cosa che lei ordinasse, anche la più stupida, l’oro l’avrebbero fatta, senza remore:

“dobbiamo trovare un modo per distruggere il Glee Club, e ho bisogno del vostro aiuto! Siete le migliori! E  mi fido di voi!” Quinn e San erano compiaciute della fiducia che la loro choc riponeva in loro, Brittany stringeva il  mignolo di San e continuava a fissarla. Oramai le tre ragazze erano riuscite ad entrare nel Glee Club, il professore shoulster le aveva fatte passare dopo che si erano esibite nella canzone Say A Little Praye, ovviamente da subito i ragazzi del Glee erano stati molto titubanti sulle loro nuove compagne, ma dovevano fare buon viso a cattivo gioco, avevano bisogno di aumentare il loro numero, perciò cercarono di mettere da parte i loro battibecchi.

 

Le tre cheerleader stavano escogitando un piano, per poter frantumare e calpestare i sentimenti di quegli stupidi membri del Glee in modo da far ottenere a Sue la sua vittoria:

“dovremmo trovare un modo per colpirli uno ad uno!” disse Quinn:

“già….dobbiamo prendere i loro difetti, e usarli a nostro vantaggio!” Britt osserva le due ragazze pensare ad un buon piano:

“le loro coreografie fanno schifo!”

“hai ragione Brit, non sanno ballare, sono proprio negati!” disse San stringendo con più forza il mignolo dell’amica, Brit ebbe un sussulto, ma cercò di non  darlo a vedere, Quinn sembrò riflettere sulle parole della bionda svampita:

“Brit, credo che tu sia un genio!” gli occhietti azzurri della bionda si illuminarono, San sembrò molto perplessa:

“cosa vuoi dire?”

“ho trovato un paino… ecco cosa voglio dire! Come ah detto Brit le loro coreografie fanno pena, e loro lo sanno, se ne lamentano sempre, noi dobbiamo solo darli il miglior coreografo sulla faccia della terra!”

“ma sei pazza! Così poi diventeranno davvero bravi e noi avremmo perso!” disse San stizzita:

“aspetta il coreografo a qui stavo pensando è….Dakota Stanley, allena i vocal adrenalin, ed è davvero un bastardo!” Quinn sorrise compiaciuta, San lasciò la mano di Britt per fare un piccolo applauso per complimentarsi con la bionda Quinn:

“davvero una bella idea Quinn!” il paino poté prendere inizio.

 

Quinn, San, e Brit camminavano nei corridoi, Rachel stava davanti a loro, con i libri in mano:

“dite davvero? Dite che sarà disposto a lavorare anche con noi!”

“certamente Rachel!” Quinn diede una piccola gomitata al braccio di San:

“certo, lui è sempre disposto ad aiutare delle persone talentuose come voi, e come te!” disse maliziosa San, Brit trattene una piccola risata:

“allora oggi dopo le lezioni andremo da lui! E gli proporremo di venire da noi! Grazie ragazze!”

“di nulla Berry! È stato un piacere!” disse la latina sorridendo a Quinn, Rachel tornò alle sue faccende e le tre ragazzi si guardarono compiaciute, c’erano riuscite, Rachel aveva abboccato.

 

Finite le lezioni tutti i ragazzi del Glee andarono agli allenamenti dei VA, le tre cheerleader, stavano cercando di mettere ancora un po’ di zizzania tra i ragazzi, questa volta si erano fissate su Mercedes, perché avevano visto il rapporto che aveva con Kurt, loro avevano già capito che il ragazzo era gay, ma sembrava che Mercedes non se ne fosse accorta, allora le si avvicinarono:

“crediamo che tu piaccia a Kurt!” Mercedes si mise a fissarle tutte e tre con aria smarrita:

“chi?”

“Kurt… è ovvio! Tu gli piaci!” disse Santana:
“non dire stupidaggini, io e lui siamo solo amici! Abbiamo un buon rapporto!”

“avanti Mercedes, facci caso! Guarda come ti fissa, come parla con te! Ti riserva delle attenzioni speciali!” la ragazza si voltò per vedere il suo compagno del Glee, il ragazzo la salutò con la mano e un sorrise solare:

“dite davvero?”

“si… davvero è cotto di te!” disse Quinn facendo la sua parte:

“allora cosa dovrei fare?”

“chiedili di uscire!” disse le piccola Brit:

“e se mi dice di no?”

“non potrebbe mai dirti di no Mercedes!” disse Quinn, Mercedes non se lo fece ripetere due volte, si avvicinò  a Kurt, e gli fece la proposta, il ragazzo prendendola per mano disse di si, Mercedes sorrise e si voltò ringraziando con un sorriso a 32 denti le tre ragazze.

Dakota Stanley stava salendo in auto, era un uomo molto basso, capelli corti laccati, un filo di matita sugli occhi, dita tozze e piccole impreziosite da una miriade di anelli, Rachel si fece avanti:

“signor Stanley, sono Rachel Berry del Glee Club del McKinley High School, vorremmo chiederle di allenarci!” il coreografo gli guardò di sfuggita, con aria di superiorità:

“se volete Dakota Stanley dovrete pagarmi ottomila dollari! E allora io vi farò vincere!” subito dopo l’auto parti sgommando:

“come diavolo troviamo tutti quei soldi?” disse in ansia Rachel.

 

Le tre vipere stavano riuscendo nel loro intento, ormai il gioco era fatto, si sentivano davvero soddisfatte del loro ottimo lavoro, dopo i solito allenamenti, insieme a tutto il resto delle loro squadra raggiunsero i ragazzi del Glee Club, per poterli aiutare nella colletta che avevano organizzato, per racimolare gli ottomila dollari.

Nel parcheggio della scuola era stato organizzato un lavaggio auto, tutti i ragazzi si mettevano a pulire le auto nel modo migliore che conoscessero, in modo da ricevere un buon compenso, i Cheerios si misero anchessi all’opera, Mercedes insieme a Kurt lavavano il suo nuovo suv:

“Kurt non credi che dovremmo rendere le cose ufficiali?” chiese titubante la ragazza:
“a cosa ti riferisci?” chiese curioso il ragazzo:
“ma dai Kurt… orai usciamo insieme da due settimane! Non dovremmo nasconderlo!”

“nascondere cosa?” chiese ancor più confuso Kurt:

“che stiamo insieme!” il volto di Kurt si contrasse dallo stupore:
“ma noi non stiamo insieme Mercedes, siamo solo amici!” la ragazzi incassò il colpo come se un pugile le avesse trafitto lo stomaco con un gancio micidiale:

“pensavo invece che io ti piacessi!” chiese sconcertata la ragazza:
“si mi piaci, ma come amica! Poi a me piace un’altra persona!” il ragazzo si mise a fissare Finn, la ragazza si voltò, in quel medesimo istante la mora Rachel si alzò in piedi:
“ti piace Rachel?!” Kurt non seppe che rispondere, ci pensò un attimo:

“….si mi piace Rachel!” il ragazzo non era ancora pronto a dire della sua diversità:

“ho capito….!” disse sconvolta la ragazza, guardò per terra, vide un grosso sasso, non seppe resistere, lo strinse in mano e lo scaglio con violenza contro il parabrezza del suv di Kurt, il ragazzo scioccato rimase a bocca aperta:
“perché l’hai fatto?”

“ti ho rotto il parabrezza perché tu hai rotto il mio cuore!” poi la ragazze s ne andò lasciando il ragazzo da solo con la sua auto, Quinn, San, e Brit avevano osservato tutta la scena compiaciute avevano vinto, avevano creato delle rotture nel Glee Club, Brit per festeggiare puntò la canna dell’acqua contro San bagnandola fino alle ossa:

“sei pazza Brittany!” la latina non rimase immobile, prese a sua volta la un secchio e lavò la bionda Brit, Quinn scoppiò a ridere, e lasciò le due ragazze sole per raggiungere il suo amato Fin:

“ora sono tutta bagnata!” disse offesa Brit:
“guarda che hai iniziato tu! Perciò non ti lamentare!”

“andiamo a casa mia! Mi sto annoiando!” San non se lo fece ripetere due volte, prese per mano la bionda e correndo la portò a casa. Arrivate davanti a casa di Brittany le due erano senza fiato, Brit abbracciò San, le due indossavano soltanto il gonnellino delle divisa e un bikini rosso:

“la tua pelle è morbida!” disse Brit accarezzando la schiena di San:

“entriamo Brit!”.

Le due ragazze andarono in camera e si misero ad asciugarsi a capelli fradici, Brittany con una velocità impressionante si cambio, San un po’ delusa mise il broncio, la bionda Britt accorgendosene le si avvicinò:

“tu non ti cambi? Ti prenderai un accidenti San!”

“sei davvero cattiva!”

“perché?” chiese preoccupata la piccola Brit:

“perché ti sei già vestita senza neanche il mio aiuto! Sei davvero cattiva!” Brit ancor più dispiaciuta l’abbraccio:

“perdonami!” la latina si divincolò,voleva giocare un po’ con Brit:
“perché scappi!” chiese titubante la ragazza:
“perché se cattiva e non ti voglio più bene!” disse San girandosi e facendo finta di essere arrabbiata, Brittany seriamente preoccupata le si piazzò davanti:

“ti prego non dire queste cose! Come posso farmi perdonare?” chiese la piccola bionda, con gli occhi velati, non voleva perdere San, la latina dal canto suo fece finta di pensarci su:
“allora…..dico che hai troppo vestiti per i miei gusti!” disse con tono malizioso:
“posso togliermi la maglietta!” disse agitata Brit, non aveva capito che San stava giocando:

“no cara mia…. Sarò io toglierti la maglietta, e non solo!” disse con un tono ancor più malizioso, le si avvicinò e baciandole il collo ancora un po’ umidi le sfilò la maglietta, scoprendo così il reggiseno rosa delle bionda, Brit non protestò, San baciando prima l’incavo del collo, poi la pancia piatta della bionda le tolse i pantaloni, lasciandola ora in biancheria intima:

“così va bene?” disse Brit ancora preoccupata, San sorrise, baciò ancora la bianca pancia della bionda, Brit iniziava a far fatica a trattenersi, voleva i baci di San, li voleva ora, le accarezzò i capelli, San con la lingua percorse tutta la sua pancia fino a tornare al suo collo, baciò il suo orecchio e lo morse delicatamente, Brit gemette appena, rovesciando la tesa all’indietro:
“allora mi hai perdonato?” chiese titubante:

“era solo un scherzo Brit Brit! Uno scherzo per farti spogliare!”

“sei tu ora la cattiva San!” poi con una forza che la latina non immaginò afferrò la mora, la strinse forte a se, baciò il so collo, l’orecchio, l’incavo della gola, le sue mano correvano lungo tutta la schiena della mora facendola rabbrividire di piacere:

“ora tocca a me allora!” disse con tono malizioso la bionda e slacciò il piccolo cordino che legava il reggiseno, baciò il seno di San, poi andò a concertarsi sul suo volto, si guardarono un attimo appena, la passione racchiusa nei loro occhi era sufficiente per far capire quanto si desiderassero a vicenda, si baciarono, un bacio che non poteva avere fine, San giocava con la lingua della sua bionda, Brit si strinse con maggior intensità alla latina, facendo aderire i loro corpo, San morse il labbro di Brit con delicatezza, seppe che piacque perché la bionda Brit si strinse con maggior forza hai suo fianchi, San condusse Brit sul letto, le due si baciarono ancora con intensità, con passione, desideravano l’una il corpo dell’altra:

“sei ancora troppo vestita!” disse Brit riferendosi al gonnellino, con le mani, percorrendo il profilo del corpo di San, glie lo tolse, San con fare malizioso le chiese:

“così va bene?”

“ora si!” disse trillando la piccola Brit, le due si rotolarono sotto le coperte, i loro copri che si univano, le loro labbra intrecciate in un bacio, le mani che correvano sui propri corpi, passarono così il resto della giornata, avvolte tra le coperte a coccolarsi, baciarsi. San si sciolse solo per un attimo da tutto quel calore, qualcosa di nuovo si anima va dentro di lei,  e non riusciva a capire cosa fosse:

“che succede San?” chiese Brit appoggiando la sua testa nell’incavo del collo:

“nulla Brit! Stavo solo pensando….che adoro stare con te!”

“anche io san! Adoro stare conte!” le due si baciarono ancora una volta, un bacio dolce, San si schiarì la voce, non sapeva se doveva farlo, decise allora di non pensarci e iniziò a cantare una piccola strofa di una canzone, le era venuta in mente e vedendo Brit tra le sue braccia nn poteva trattenersi:

I love you

but i gotta stay true

my morals got me on my knees

im begging please stop playing games

 

I dont know what this is

cos you got me good

just like you knew you would

 

I dont know what you do

but you do it well

I’m under your spell

 

Quando finì di cantare, osservò il viso felice e commosso della sua biondissima Brit e allora seppe che era la cosa giusta, le due si sciolsero ancora un volta in un bacio senza fine

 

 

Angolo autrice

Spero sia venuto bene questo capitolo, ho avuto qualche problema con la canzone, sperando che possa essere piaciuta!! Alla prossima!!!

Miky  facendo un po’ di Brittana spero di aver diminuiti un pelo l’odio che provi verso di me! Bacio!!

   
 
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