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Autore: Benzina    01/05/2011    1 recensioni
L’eterna lotta contro il Male combattuta da due giovani eroine.
Fra viaggi e battaglie capiranno cosa vuol dire lottare per un obiettivo, cosa significa diritto alla propria libertà e felicità. Il tutto attraverso i valori più nobili dell’essere umano: il valore, l’amicizia, la lealtà, il coraggio, il senso del dovere e l’amore.
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LENA

Il viaggio proseguì lentamente per altri tre giorni fino a quando un’immensa distesa di alberi non fece intuire loro di essere ormai prossimi al confine con la terra degli elfi.

Camminavano fra l’erba alta ormai da un paio d’ore, lontani dal sentiero principale battuto dai viandanti, quando Fimbrethil percepì un rumore di passi che si avvicinava alla loro posizione.

Galahad fu più veloce di lei a dar atto ai pensieri e, portandosi un dito alla bocca, intimò alle sorelle di restare in silenzio. Sguainò immediatamente la spada e attese lo spuntare di volti dal fitto buio della foresta a pochi metri da lui.

Morwen, impaziente come al solito, ignorò l’ordine di Galahad e s’incamminò con l’arco teso e una freccia già inforcata verso il fogliame, ma venne subito respinta da una barriera invisibile.

« Non possiamo procedere. » disse allora Fimbrethil di rimando agli sbuffi della sorella che insieme al cavaliere si voltò verso di lei.

« E per quale motivo? » domandò Morwen infastidita dal fatto che sua sorella sapesse qualcosa che lei in quel momento ignorava.

« Shhh. »

Fimbrethil chiuse gli occhi e inquieta si portò una mano alla tempia come se un improvviso mal di testa l’avesse colpita.

“ Benvenuta, Fimbrethil di Salem. La nostra Signora attendeva con ansia la tua venuta.Chi sono costoro che rechi con te? “

Le parole le risuonarono chiare e precise in testa e le venne quasi naturale rispondere anche lei nella stessa maniera.

“ Sono mia sorella Morwen e Galahad del Lago, Capitano dell’esercito di Faith.”

“ Sta bene. Ora non perdiamo tempo in discussioni, seguiteci. “ concluse sbrigativa la voce.

Fimbrethil riaprì gli occhi e vide, dietro i volti confusi dei suoi compagni, l’avanzare composito di un gruppo di elfi dalle vesti grigio-argento.

Fu allora che, attratta dalle loro luminose chiome bionde e dai loro volti eterei, avanzò verso di loro, riconoscendo di appartenere, seppure lontanamente, a quella gente.

Morwen e Galahad fecero altrettanto, entrambi raggianti in volto: per lei terminava così il viaggio e i giorni seguenti sarebbero stati certamente meravigliosi alla scoperta di quell’avamposto elfico. In lui il ricordo di quel padre che aveva conosciuto così poco veniva raffiorando, così come gli tornarono in mente le lunghe ore passate ad esplorare quei boschi antichi e intrisi di magia.

« Benvenuti, dama Morwen e sire Galahad. Vogliate lasciarci l’onore di scortarvi nella Casa. » disse grave lo stesso elfo con il quale Fimbrethil aveva avuto quel breve contatto mentale.

I due annuirono e si apprestarono a seguire il gruppo formato da quattro elfi giovani nell’aspetto, ma dagli occhi saggi e profondi come quella terra che stavano per conoscere.

La fredda notte li accolse alla fine dei boschi in una grande vallata circondata dai monti le cui alture i tre giovani avevano ammirato intere giornate.

Lo scrosciare delle acque delle numerose cascate era l’unico suono ad interrompere la placida quiete di quel luogo, angolo di un paradiso splendido e perfetto.

La vegetazione era fitta e lussureggiante e ricopriva ogni cosa, persino la Grande Casa, dimora della regina Korinne, che sorgeva sopra grandi bastioni di pietra.

Morwen, Fimbrethil e Galahad vennero condotti su di un ponte stretto e lungo, uno dei tanti passaggi che portavano dai villaggi alla Casa e viceversa.

Da lì ebbero la visione completa di Lena nella quale tutto sembrava custode di storie mai dimenticate, di magie e incanti, di vita. Ogni suo albero, pianta, fiore brillava di luce propria e sembrava parlare ai visitatori. Persino le stelle sopra il cielo di Lena sembravano più fulgide che mai. Man mano che il gruppo procedeva attraverso la città, centinaia di occhi scrutavano i nuovi arrivati dalle finestre delle case o dalle fronde degli alberi. Grandi e piccoli iniziarono a riunirsi ai margini delle strade per dare il benvenuto alle signore di Salem e al loro salvatore.

Iniziarono ad intonare un canto dolce e soave che avrebbe riempito per tanto tempo ancora le orecchie di Morwen e dei suoi compagni.

L’ingresso della Casa era una scala tortuosa che girava su stessa fino a giungere su un livello superiore. Da lì altre scale ancora si diramavano in tutte le direzioni verso le varie camere da letto, la sala del trono e la sala dei consigli. La Casa non era sfarzosa e riccamente decorata come si sarebbe aspettata Morwen, abituata al lusso principesco del suo castello a Salem.

Era qualcosa che non aveva mai avuto il piacere di contemplare prima : una struttura semplice con numerosi balconi che si affacciavano sulle cascate d’acqua, grandi corridoi e piccole stanze. Gli elfi li scortarono nel cuore della Casa, aprirono loro un grande portone e si congedarono. I tre entrarono allora in una sala vasta e sobria, le cui uniche decorazioni consistevano nei dipinti raffiguranti storie lontane, i vari strumenti musicali disposti un po’ ovunque e un elaborato trono sul quale stava compostamente seduta la sovrana.

Quella, non appena li vide varcare la soglia, si alzò e andò loro incontro, così come fecero tutti gli altri presenti curiosi e che avevano sentito tanto parlare della straordinaria bellezza ed intelligenza di queste loro parenti lontane che discendevano dai mezzelfi.

« Salute a voi, mia Signora. » esclamò allora Galahad, sinceramente contento di rivedere la regina dopo tanti anni.

« Noto con dispiacere che è passato il tempo in cui potevo salutarvi con un’arruffata di capelli, Galahad. Ma guardate come siete cresciuto nel giro di poche estati! Siete un uomo adesso. » disse con un tono materno e andando ad abbracciare quel caro ragazzo che così tante volte aveva avuto il piacere di ospitare nella sua reggia.

Se Fimbrethil osservava la scena estasiata e rassicurata, Morwen fissava la regina con un misto di dubbio e interesse: era un personaggio decisamente particolare, a suo parere.

Era passata dal contegno altero con il quale si era loro inchinata all’affettuosità di una madre separata dal figlio per troppo tempo. Anche il suo aspetto era mutevole: la regina era difatti una bellezza elegante e piena di grazia, ma dai tratti del volto marcati e decisi resi splendenti da uno sguardo fiero color del ghiaccio. A coronare quel viso vi era un particolare copricapo che le lasciava scoperte le lunghe orecchie a punta e dal qualche si potevano intravedere le ciocche intrecciate dei suoi capelli ramati.

Dopo quell’attenta analisi Morwen se ne ritrovò affascinata, ma al contempo spaventata.

Percepiva un’aura di grande potere intorno alla figura di Korinne, mascherata da sguardi benevoli e gesti delicati.

Mentre la mezzelfa si perdeva in tali pensieri, la regina Korinne si avvicinò a Fimbrethil e prendendole una mano le aveva sussurrato: « Siete al sicuro, ora. »

Poi aveva proseguito indirizzandosi verso Morwen e Galahad :

« Perdonatemi, sarete stanchi del lungo viaggio. Seguite pure le mie ancelle, vi condurranno nelle stanze che ho predisposto per il vostro soggiorno. Avremo tanto tempo per parlare e potrete raccontarmi meglio ogni cosa. Vi auguro una buona notte. »




Note dell'autrice :

Mi perdonate, vero? So di essere incredibilmente in ritardo! Ma non ho avuto un filo di ispirazione per questa storia T_T

Nonostante la trama sia già definita mi mancava come scrivere. Anche perché i capitoli precedenti a questo sono stati scritti tutti all'inizio dello scorso anno, dunque ho dovuto riadattare il mio nuovo stile a quello vecchio.

Altrimenti sarebbe uscita fuori una porcheria xD

Comunque, sperando che non vi siate dimenticati di me, volevo ringraziare una nuova fantastica lettrice (Absteria) e tutte le persone che hanno seguito, recensito, preferito questa storia: Astrid von Hardenberg, Emily Alexandre, Esha, Fabi_, hermana, Leowynn95, Lulabi e elyl :)

Vi lascio con i volti dei protagonisti ;)


Fimbrethil


Morwen (Emilie de Ravin)



Galahad (James Franco)

 

   
 
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