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Autore: Josie Walking_Disaster Vengeance    01/05/2011    4 recensioni
Da dietro l’angolo, Brian, vide un ragazzino correre mezzo sfiatato verso il giardino di casa sua con dietro altri tre ragazzi più o meno della sua età, che se la ridevano di gusto e gli correvano dietro.
“Vai Baker corri!”
“Più veloce o ti raggiungiamo!”
A quelle parole, Brian vide il ragazzino strizzare gli occhi e con enorme sforzo correre più veloce. Una volta svoltato l’angolo arrivò davanti al cortile di casa sua e si nascose dietro un cespuglio, quasi ritrovandosi in mezzo ai rovi per paura di essere scoperto.
[Synacky]
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Synyster Gates, Un po' tutti, Zacky Vengeance
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Dici che Jimmy ci ucciderà perché non siamo rimasti ad aiutarlo a sistemare casa?” chiese Zack mentre si allontanavano da casa Sullivan.
“Nah. Tanto ci sono anche Matt e Johnny” rispose Brian con un alzata di spalle.
“Hai ragione. Ci uccideranno anche loro”
“Non essere così drammatico!” ridacchiò Brian.
“Credimi… tu non conosci Jimmy!  Quello quando si incazza, si incazza sul serio!”
“Io avrei più paura di uno come Matt. Con quelle braccia potrebbe stritolarci a mani nude!”
Questa volta fu il turno di Zack di ridacchiare “è tutta apparenza! Matt si sentirebbe in colpa anche a uccidere una zanzara credimi”
“Comunque” cominciò Brian cambiando discorso. Si era ripromesso che non si sarebbe fatto più problemi per la questione Matt-Zack, ma comunque incentrare le conversazioni su di lui non era decisamente il massimo.
“Ti va se ci andiamo a fare un giretto in spiaggia? Io non ho voglia di tornare a casa”
“Neanche io. E poi mi piace la spiaggia a quest’ora, è sempre poco affollata”
“Perfetto”
Brian afferrò la mano di Zack e strinse le sue dita fra le sue. Guardò verso il ragazzo per osservare la sua reazione, ma lui sembrava tranquillo, anzi un sorriso si fece strada sul volto dell’altro. Brian aveva sempre odiato le coppiette che se ne andavano in giro per mano scambiandosi sguardi da ebeti. Ai suoi occhi sembrava una cosa così falsa. Non aveva mai avuto un buon rapporto con l’amore, no, decisamente.
Eppure con Zack tutto quello gli veniva così naturale. Gli piaceva sentire il calore della mano di Zack intrecciata con la sua, lo faceva sentire bene vederlo sorridere per quelle attenzioni che gli dava.
Camminarono appiccicati l’uno all’altro per nascondere ai passanti l’intreccio delle loro mani fra i due corpi; era un po’ frustrante dover prendere certi tipi di precauzioni solo per farsi una passeggiata all’aria aperta. A lui non importava gran che se passando qualcuno gli gridava qualche insulto, ma Zack sembrava provato quando accadeva, perciò Brian lo faceva solo per lui. Se fosse stato per lui avrebbe mandato a fanculo il mondo e avrebbe passato il tempo a baciare Zack, fregandosene alla grande di occhiatacce, insulti e simili. Il problema era che a volte la gente non si fermava agli insulti, non si accontentava delle occhiatacce… ma Brian dalla sua innocenza così matura non poteva immaginarselo.
Dopo una ventina di minuti  di camminata cominciarono a sentire l’odore salato e il rumore lento e trascinato del mare a quell’ora.  
Avanzarono finche non iniziarono a sentire i piedi sprofondare nella sabbia e la brezza marina sollevargli i capelli.
Per un attimo Brian si fermò a pochi passi dall’acqua a guardare incantato il sole che stava sparendo oltre il filo dell’orizzonte sull’oceano. Da dove veniva lui non c’erano spettacoli di questo genere, per questo gli piaceva particolarmente andare a passeggiare in spiaggia.
“Io odio il sole” gli riferì Zack, l’espressione corrucciata di disappunto illuminata dalla luce oro-arancio del sole.
“Sicuro di essere californiano?” gli chiese Brian divertito.
“Si, ma preferisco la pioggia. Odio il sole” ripeté nuovamente.
“Senza il sole non ci sarebbe vita”
“Anche senza pioggia”
“Touché” disse Brian poi lo sorpassò e si mise davanti a lui oscurandogli la vista del tanto odiato astro.
“Va bene allora guarda me” disse aprendo le braccia “infondo non sono più bello io del sole?”
“Si e anche più egocentrico!”
“Ma dai ammettilo che è vero!”
“Come no” lo prese in giro Zack “e dopo la teoria eliocentrica ecco a voi la teoria Brian-centrica: gira tutto intorno a te!”
“Smettila di prendermi in giro sotto specie di mozzarella vestita da Californiano!” lo intimò Brian avvicinandosi a lui e schioccandogli un bacio sull’orecchio.
“Ahh! No ti  prego, è fastidiosissimo!” si lamentò l’altro cercando di liberarsi dalla stretta delle braccia di Brian, che però non ne voleva sapere di lasciarlo andare.
“Ah e così ti da fastidio?”
“Si, fa venire i brividi, è insopportabile!”
“Ok, grazie di avermi svelato questo tuo punto debole” disse Brian con un sorriso sghembo dipinto in volto, avvicinando nuovamente le labbra verso l’orecchio dell’altro, che si contorceva nella sua stretta.
 SMACK!
“Ti prego basta!” urlò lamentoso Zack scosso da brividi fastidiosi. Brian lo lasciò andare e subito Zack si allontanò di qualche passo, mentre lui rideva di gusto guardando l’altro, le braccia al petto e l’espressione a metà fra l’offeso e l’arrabbiato. Semplicemente lo adorava quando faceva quelle facce buffe.
Poi l’espressione sul viso di Zack mutò, per lasciare spazio a un sorriso e a uno sguardo provocatore mentre si avvicinava lentamente all’altro ragazzo.
Gli posò delicatamente le mani sul petto e si alzò in punta di piedi per andare a baciare quelle labbra strafottenti, avvicinandosi con una lentezza snervante. Brian sentiva di odiare ogni secondo, ogni centimetro che lo separavano dalle labbra del più piccolo, mentre tutti i suoi neuroni andavano allegramente a farsi fottere, come succedeva ogni volta che Zack gli si avvicinava così tanto.
Una volta che le due bocche si stavano quasi sfiorando, Brian chiuse gli occhi per prepararsi al contatto. Quello che sentì però, fu una forte pressione a livello del petto e mezzo secondo dopo era bagnato fradicio immerso fino alla testa nell’acqua del mare. Quando riemerse la prima cosa che sentì fu la risata cristallina di Zack che, a quanto sembrava, si stava divertendo un mondo.
Non poteva crederci che Zack lo aveva fatto veramente.
“Tu!” disse spostandosi i capelli fradici da davanti alla faccia e puntandogli un dito contro “mi hai spinto in acqua!”
“Complimenti mio signore, che deduzione” lo prese in giro Zack.
Brian era incredulo “sei un fottuto piccolo bastardo!” esclamò, scatenando un’altra risata da parte del più piccolo.
“Bene” dichiarò calmo mentre usciva dall’acqua e si strizzava la maglia zuppa cercando di riacquistare compostezza “molto bene” ripeté mentre si avvicinava minaccioso al ragazzino. Glie l’avrebbe fatta pagare, oh si che glie l’avrebbe fatta pagare.
“Brian perché mi stai guardando in quel modo?”
“Quale modo?” chiese avvicinandosi lentamente.
“Nel modo in cui gli squali guardano i pesci più piccoli”
“Ti sbagli non ti sto guardando così”
“Mi sembra proprio di si” disse lui mettendo le braccia avanti per coprirsi da un eventuale agguato da parte di Brian
“Brian fermati” cominciò ad indietreggiare mezzo divertito mezzo preoccupato.
“Mi dispiace ma mi devo vendicare di quello che hai fatto”
“No ora siamo pari. Sono io che mi sono vendicato di te”
“Non mi pare la stessa cosa un bacio in un orecchio a confronto di un tuffo in mare; per di più vestito“
“E va bene” disse Zack bloccando il suo indietreggiamento e aprendo le braccia in segno di resa “sono tutto tuo. Fai quello che vuoi, io non reagirò”
Anche Brian si bloccò di colpo. Quelle parole a doppio significato gli avevano causato una reazione non troppo inerente a quello che voleva fare. Ovvero vendicarsi.
Cominciarono a susseguirsi una serie di immagini nella sua mente che con la vendetta non avevano nulla a che fare; ed ecco che i suoi neuroni erano di nuovo partiti senza di lui.
Eliminò quei pochi metri che lo separavano da Zack e gli baciò le labbra sentendo il desiderio di quel contatto che pochi minuti fa aveva mancato. Portò una mano a stringergli i capelli per avvicinarlo di più, facendo aderire il suo corpo bagnato con quello di Zack.
“E quindi è così che ti vendichi?” gli soffiò a due centimetri dalla pelle bagnata, facendolo rabbrividire, interrompendo per un momento il contatto.
“No, rimando la vendetta a un momento futuro” disse baciandogli languidamente il collo, mentre Zack sussultò appena a quel contatto.
“Ah ho capito. Sono troppo sexy perché tu possa resistere”
Brian ridacchiò senza interrompere il contatto, andandogli a mordicchiare la pelle calda.
Zack allacciò le braccia intorno alla sua schiena stringendo il corpo di Brian, che stava cominciando a tremare per il freddo. Intanto lui aveva cominciato a risalire lasciando baci in ogni centimetro della sua pelle, fino ad impossessarsi di nuovo della sua bocca.  Stava per rispondere alla battutina di Zack quando sentì qualcosa vibrare contro la sua coscia.
Si staccarono controvoglia e Zack tirò fuori il cellulare dalla tasca dei pantaloni.
“E’ Matt” lo informò il ragazzo guardando il display.
Brian sbuffò impercettibilmente, già disturbato dal fatto che erano stati interrotti, in più  che fosse stato Matt a chiamare non favoriva di certo la situazione.
Ascoltò Zack parlare al telefono non riuscendo ad afferrare il discorso sentito solo a metà. Intanto il venticello che si era alzato cominciava a fargli venire freddo e in più il fatto che fosse zuppo dalla  testa ai piedi non aiutava. Si strinse le braccia al petto e aspettò che Zack terminasse la chiamata.
“Ok. Ok, ho capito” stava dicendo l’altro “si arriviamo” disse terminando la chiamata.
“Che voleva?”
“Dice se possiamo raggiungerlo da Jimmy” gli disse senza incontrare il suo sguardo.
“E perché?”
“Intanto dice che Jimmy vuole che lo aiutiamo a dare una sistemata”
Brian lo guardò sospettoso. Era sicuro che Zack gli stava omettendo qualche altro particolare della telefonata.
“E poi?”
Zacky continuava  a smaneggiare con il cellulare evitando accuratamente di incontrare il suo sguardo.
“e poi…”
“Allora?” insisté Brian mentre sentiva perdere la pazienza.
“Ha chiesto se sta sera poteva dormire da me”
“Che ha fatto?!”
“Perché sua sorella ha invitato delle amiche a dormire da lei e lui è praticamente stato sfrattato da camera loro” gli spiegò guardandolo finalmente negli occhi.
“Io lo ammazzo”
“Cosa? Perché?! Guarda che io e Matt siamo solo-”
“Si ok siete amici, ho parlato con Jimmy e me lo ha detto che tempo fa tu e Matt…” si interruppe Brian non riuscendo a finire la frase.
Zack sembrava mezzo sconvolto “ah non sapevo che tu lo sapessi…”
“E invece guarda un po’ lo so”
“Va bene comunque se c’è stato qualcosa fra me e Matt è finito e lui è mio amico e se mi ha chiesto un favore io glielo faccio ok?” disse tutto d’un fiato Zack.
“Va bene scusa. Come ti pare”
“Mi sembri ancora arrabbiato però…”
“Non lo sono” tagliò corto Brian.
Zack s’incupì leggermente “Va bene. Andiamo…”
S’incamminarono verso casa Sullivan, Brian davanti e Zack qualche passo indietro, senza rivolgersi la parola per tutto il tempo.



E, anche se con un po’ di ritardo, anche il capitolo 6 è arrivato! ^^ So cosa state pensando u.u -ma questa ci fa aspettare tutto sto tempo per un capitolo simile?!?!"- si u.u chissà se un giorno molto lontano scriverò mai qualcosa che mi soddisfa XD cercherò per lo meno di aggiornare un po' prima per farmi perdonare u.u
Scusate ma ogni tanto l’ispirazione se ne va a fare un viaggetto senza di me u.u Senza contare questa stupida scuola che non mi da un attimo di tregua T.T Per fortuna questo è l’ultimo anno e poi tanti cari saluti! :D
Ultimamente ci si mette anche questo fottuto mal di testa che non mi abbandona mai, quindi se c'è qualche errore scusate, ma non sono completamente in me! XD  Che poi tra l'altro sto computer è idiota o.o Ogni volta che scrivevo "Zack" me lo correggeva automaticamente in "Back" D:  ma io non lo so se è normale bah XD Coooomunque u.u
Come sempre ringrazio tutti per aver letto, messo fra i preferiti/seguiti, ecc!!

Grazie soprattutto a freim, Two_Dollar_Bill e Frankie che recensiscono sempre, vi adoro! Sul serio, non immaginate quanto u.u Bene ora vi saluto! :D e non mi odiate per questo capitolo u.u
Alla prossima! ^^

Josie
   
 
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