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Autore: Harriet    11/02/2006    5 recensioni
Seguendo il proposito formulato alla fine del "Principe Mezzosangue", Harry si mette in cammino, per raggiungere il luogo dove tutto per lui è iniziato. Ma le risposte che troverà lì saranno del tutto diverse da ciò che cercava. (Mi sembra chiaro che ci siano spoiler del sesto libro!^^)
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La canzone che accompagna questa storia è “Paths that cross”, di Patti Smith. Non ho messo “songfic” tra i generi perché in realtà la canzone è davvero solo un accompagnamento.

La storia è dedicata alle persone che in fondo vogliono bene al Potter, nonostante i suoi casini epici! Ma anche a chi avrà voglia di leggerla pur non amandolo molto.

Grazie!

Harriet (yumemi@hotmaiil.it)

L’inizio della Storia (Paths that cross will cross again)

Speak to me,
speak to me heart
I feel a needing
to bridge the clouds
Softly go
A way I wish to know, to know

Mentre mi avvicino alla mia meta penso a cosa devo fare domani. Ripasso mentalmente la lista di ciò che mi sono portato dietro, ponderando l’opportunità o meno di lasciare qualcosa, di procurarmi qualcos’altro.

Poi sposto l’attenzione sul luogo dove dovrò andare. So come arrivarci, ho una vaga idea di cosa farò, quando sarò lì. E so anche dove dovrò andare dopo. Sì, si può dire che per un periodo di tempo relativamente lungo io abbia già i miei progetti. In fondo è consolante.

Io lo so, perché penso a queste cose. E’ perché voglio distogliere la mente ed il cuore dall’aspettativa di ciò che troverò, giunto alla mia meta, questa sera. Voglio calmare il battito del cuore, che sembra impazzito, e voglio che quella stretta allo stomaco sparisca. Ma so anche che è tutto inutile.

Non posso evitare il balzo del mio cuore, né la mancanza di respiro, nell’attimo in cui vedo il luogo verso il quale ho camminato.

Da quanto tempo nessuno ci è venuto? Non lo so, ma di sicuro nessuno ha avuto il coraggio di toccare niente. Mi sembra molto naturale. Anche se, volendo, avrebbero potuto trasformare questo posto in un monumento memoriale al grande giorno. Ma forse nessuno aveva molta voglia di tornarci. Gran giorno o no, le tracce delle cose oscure rimangono.

Finalmente sono arrivato all’inizio della storia.

Oh you'll ride
Surely dance
In a ring
Backwards and forwards
Those who seek
feel the glow
A glow we all will know, will know

Ho camminato per strade di campagna, ho attraversato un campo, percorrendo un viottolo sterrato che alla fine mi ha condotto qui, in questa radura, dove una volta – non molti anni fa, lo so – c’era una casa. Ora ci sono le rovine di una casa, di quella casa, e il primo sentimento che provo è una sconcertante estraneità. Questo mi fa rabbrividire.

Non dovrebbe essere così.

Faccio ancora qualche passo. Richiamo alla mente quel che è accaduto tra quelle mura, anche se in verità non devo sforzarmi troppo. Quelle immagini, anche se non le ricordo, sono sempre nella mia mente. Cerco di immedesimarmi nelle persone che erano lì, quel giorno, ma non funziona.

Le rovine restano rovine, e io non provo niente.

Ad un tratto faccio qualche rapido passo indietro, spaventato.

Non provo niente?

Socchiudo gli occhi, mi sembra di precipitare.

Ho passato la vita a cercare frammenti di loro, di loro due, e ora che sono qui, io…

Vorrei gridare, vorrei fuggire, vorrei tenere per mano qualcuno, chiunque di quelli che sono sempre nel mio cuore.

Ma resto in silenzio, immobile, e sono solo.

Dove siete?

Li chiamo senza parole.

Dove siete? Perché questo luogo non mi parla?

Mi assale un’onda di disperazione. Le rovine restano mute, davanti ai miei occhi spaventati.

Dove siete?

E poi arriva la risposta, dentro di me, ed è così semplice…

Perché li cerchi in un mucchio di rovine?

Torno a guardare ciò che rimane della casa in cui anch’io sono vissuto, la casa nella quale sono morti, e lentamente la consapevolezza della verità si fa strada in me.

La verità è che non sto facendo le giuste domande a quel mucchio di pietre e sfacelo. A loro potrei chiedere come furono i loro momenti di gioia, i giorni di cupi presentimenti, le ore di paura, le loro ultime grida. Ma non è quel che voglio sapere. Io voglio ritrovare il loro spirito e il loro cuore, e questo non è certo lì, tra le mura crollate della nostra casa a Godric’s Hollow.

Ho passato questi anni a cercare tracce di loro, senza rendermi conto che loro sono sempre stati con me.

All’improvviso non mi importa più niente dei resti della nostra casa. Comprendo quello strano senso di estraneità che mi aveva fatto tanto male. Ciò che amo non è lì. Questo luogo è l’inizio della mia storia, non la fine della loro.

La loro storia non è mai finita, non lo sarà, finché ci sarò io.

Ma forse continuerà anche dopo. Vorrei pensare che le storie belle delle persone non finiscono mai. Forse è infantile. Sarebbe un’idea consolante.

Non mi importa se è infantile, io ci voglio credere. Così, quando li rivedrò, racconterò loro il mio capitolo della nostra storia.

On that day
Filled with grace
And the heart's communion
Steps we take
Steps we trace
On the way to hearts’ reunion
Paths that cross
will cross again

La certezza della loro presenza mi fa stare bene, mi fa sentire meno solo. Trovo il coraggio di avanzare, entrare nell’edificio che non esiste quasi più.

I miei passi sono lenti, i miei occhi indagano, trovando tracce di oggetti di una vita normale.

Ma non c’è niente di normale, qui, e non c’è nemmeno più vita. I ricordi che c’erano sono volati via, e di ciò che è rimasto io non ho bisogno.

Proseguo la mia esplorazione, e non riesco ad impedire a certe domande di attraversarmi la mente.

Dove era lui, quando…

Lei avrà sentito, quando…

Le caccio via, non voglio darmi risposte, non voglio pensarci. Tanto ho già visto dentro me quelle scene miliardi di volte. Non voglio più. Fa male e basta. E non è lì che troverò il riflesso di loro. L’unico luogo dove dovrei cercarli è il mio cuore, e forse il mio specchio. Per la prima volta dopo giorni mi concedo un sorriso.

Per quanto la morte sia forte, esistono cose più forti.

Vago ancora un po’ nella casa morente, tra la polvere che si solleva ad ogni mio passo, l’odore di umidità e legno marcio, le pietre che fanno rumore sotto le mie scarpe. Pago il mio tributo al passato, prendendo nota di ogni angolo di questo posto. Dovevo venire qui, lo so.

Finalmente il giro è finito, e posso uscire. Mi lascio la casa alle spalle, sono tornato libero di nuovo. Se loro erano lì dentro, erano con me, a sorreggermi, mentre mi addentravo nel passato. Erano lì a riparare il mio cuore, perché avessi la forza di avanzare. Forse la strana sensazione che questo luogo non mi appartenga non è che una loro benedizione, un dono, un modo per farmi capire che del passato, dei ricordi, devo conservare quanto di bello e importante ho, senza farmi sommergere da ciò che è solo follia e dolore.

Speak to me,
speak to me shadow
I spin from the wheel
nothing at all
Save the need
the need to weave
A silk of souls
that whisper whisper
A silk of souls
that whispers to me

Rimango a guardare la casa, mentre la sera scende. Il mio pensiero va per un istante, anche se non lo vorrei, alla prima persona che quella notte arrivò qui. Ecco, un altro che ha seguito il loro destino. La persona che più di tutti mi ha dato la misura di cosa significhi ingiustizia: me lo ha insegnato la sua vita. Ma neanche di lui troverò traccia, qui. Né in nessun altro luogo, se non dentro di me.

Oh, beh, e forse anche in qualche corridoio di Hogwarts, dove magari è rimasto il segno di qualche suo scherzo ai danni del primo Serpeverde che passava di lì.

Trovo sia il miglior monumento alla memoria.

Nemmeno la sua storia è finita, no, non voglio crederlo.

E nemmeno la storia di…

No, a questo non volevo pensare!

Ma le immagini di ciò che è successo questa estate mi afferrano, mi crollano addosso, mi trascinano di nuovo lì.

Non voglio dire che “sono diventato grande”, mi sento sempre il solito idiota, e non credo ci sia una definizione migliore di questa, per me. Ma di sicuro, nel momento in cui Silente ha chiuso gli occhi, ho acquistato qualcosa. Oppure l’ho persa, non lo so. So solo che è un cambiamento irreversibile.

Allora ho pensato che bastava davvero poco per distruggere qualcuno. Anche se questo qualcuno mi era sembrato più forte e resistente delle mura di quella Hogwarts che lui aveva amato tanto.

Eppure…

Eppure, se voglio tenere fede alla mia convinzione infantile, sciocca, buonista e pure romantica, che le storie di queste persone non sono davvero finite, mi devo ricredere. Devo dire che Silente è ancora vivo, perché ci sono quelli che credono in ciò in cui ha creduto lui.

E’ ancora vivo perché io voglio proteggere ciò che lui ha tanto amato.

E’ ancora vivo perché non può finire tutto così.

Non può finire tutto così.

Speak to me heart
all things renew
Hearts will mend
round the bend
Paths that cross

will cross again

Come portato dal vento che si è levato, mi arriva, improvviso, il pensiero di quelli che mi hanno amato e di quelli che mi amano e sono vivi.

Cos’ha fatto un idiota come me per meritare delle persone così?

Probabilmente se non ci fossi stato io le cose sarebbero state molto più semplici per tutte queste persone.

Ma loro hanno scelto di stare con me: dietro di me, per sostenermi, davanti a me, per difendermi, mettendosi spesso tra me e la morte.

Accanto a me, per arrivare alla fine del capito della storia che parla di morte e dolore. Per iniziare una pagina nuova, insieme.

Le nostre strade si sono incrociate, e si incroceranno per sempre.

Non li voglio deludere. So che probabilmente finirò per combinare l’ennesimo casino, io e la mia mania di salvare il mondo. Io e la mia convinzione che posso tenere tutte le cose sotto controllo. Io e la mia fissazione di dover assolutamente fare qualcosa, senza chiedere consigli. Io.

Io, con la consapevolezza di non essere un granché. Non so come porre rimedio, a questo. Io sono solo…io. Però, dovesse costarmi tutto, arriverò in fondo.

Forse dovrò chiedere aiuto, forse dovrò tornare sulle mie posizioni, forse dovrò dare ogni cosa che ho. Probabilmente perderò coraggio e determinazione mille volte, prima di riuscire a fare qualcosa.

Ma la farò. Lo prometto.

Non è molto una promessa, eh?

E’ tutto quel che ho, e la faccio qui, davanti a quelli che furono e che saranno sempre. La faccio per quelli che sono e per tutte le persone che hanno il diritto di svegliarsi la mattina senza dover precipitare nel più reale degli incubi.

Prometto che arriverò alla fine della strada.

Mentre volgo le spalle alla nostra casa, mi viene in mente che un anno fa, di questi tempi, ero tutto preso dalle selezioni della squadra di Quidditch. Una fitta di nostalgia mi sorprende e mi fa male al cuore. Poi un pensiero curioso: nel mezzo di una guerra, con notizie sempre più gravi ogni giorno, col rischio di perdere la vita, noi avevamo la forza di essere angosciati, emozionati, coinvolti, arrabbiati per un campionato scolastico di Quidditch!

Sorrido. Lentamente il sorriso si trasforma in una risata. L’animo umano è qualcosa di meraviglioso, sì. Riusciamo sempre a sopravvivere, nonostante tutto. Basta avere qualcosa.

No, non qualcosa. Qualcuno.

Torno con la mente alla storia del mio nemico, quella che Silente mi ha fatto vedere attraverso le memorie di altre persone. Non abbiamo avuto una vita molto diversa, almeno fino all’arrivo ad Hogwarts. Tutti e due abbandonati, tutti e due soli. Ma lì, ad Hogwarts, è successo quello che ci ha differenziati.

Lui ha scelto di rimanere solo.

Quando sono arrivato lì avrei potuto fare come lui. Preferire la certezza della mia superiorità – del resto ero anche il Bambino Sopravvissuto! – e restare da solo, rifiutando gli amici ed accogliendo dei sottoposti. Sfuggendo all’attenzione speciale di Silente, l’attenzione che quell’uomo ha sempre dato a tutti, ma soprattutto alle persone che più ne avevano bisogno. Io sono sicuro che Silente sarebbe potuto essere per Tom quello che è stato per me.

Se Tom avesse voluto.

Lui non ha voluto. Lui non ha voluto nessuno.

Io…beh…non per merito mio…Non so perché, non so come, ma ho finito per accettare quel che mi veniva offerto.

Ed è per questo che sono qui, ed è per questo che arriverò alla fine della strada.

E lì spero davvero di potermi riposare, con tutti quelli che amo.

Rise up hold the reins
We'll meet again I don't know when
Hold tight bye bye
Paths that cross
will cross again
Paths that cross
Will cross again

FINE

   
 
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