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Autore: Miza    03/05/2011    36 recensioni
-Oh Ronald, per l'amor del cielo!- sospirò Hermione -Ti senti bene?-
Ron battè le palpebre un paio di volte.
Poi, lentamente, si rimise in piedi.
Con sommo stupore di tutti, si passò una mano nei capelli con fare suadente, e fece un sospiro teatrale.
-Caspita, spero di non essermi tutto scompigliato!-
Lasciò vagare lo sguardo sui visi attoniti dei quattro amici.
Finchè non incontrò lo sguardo di Hermione.
La osservò per qualche istante.
Poi alzò un sopracciglio, si schiarì la voce e le lanciò un sorrisone seducente.
-Ehilà, Grangy!-
I tre ragazzi strabuzzarono gli occhi, increduli.
Hermione deglutì.
-G...Grangy???-
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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Capitolo nono.




Il trambusto che c'era quel giorno alla Tana era il tipico trambusto che precede una partenza.
L'ingresso di casa Weasley era occupato da bauli, mantelli da viaggio e uniformi ben stirate, e gli abitanti della casa correvano su e giù sistemando le ultime cose.
-Sbrigatevi! Ragazzi insomma fate in fretta!- strillò Molly verso la scala -L'espresso per Hogwarts partirà tra un'ora!-
L'aria che si respirava era la tipica aria da fine delle vacanze: Musi lunghi, sospiri insofferenti, bauli stracolmi. Persino il sole sembrava non aver voglia di fare il suo lavoro, quel giorno.
-Mamma!- piagnucolò Ginny spingendo con forza il coperchio del proprio baule -Non si chiude! All'andata era quasi vuoto!-
La signora Weasley si avvicinò alla figlia, con un sospiro d'impazienza -Via Ginny, lascia fare a me! Possibile che siate così disordinati?-
-Disordinata io?- esclamò Ginny piccata, osservando la madre armeggiare col proprio bagaglio -Ma se ti ho detto che all'andata... mamma cos'è quello?!-
Arrossendo vistosamente, la signora Weasley tentò di nascondere dietro la schiena un barattolo di sottaceti che aveva estratto dal baule.
-Mamma!- la rimproverò Ginny alzando un sopracciglio -Quante volte ti devo dire che non devi mandarmi sottaceti, o torte, o...o... o tutti gli altri miliardi di cose che tenti di infilarmi a forza nel baule?!-
Con un ultima botta secca, Molly chiuse il baule.
-Non essere sciocca, Ginny! E' solo, ehm... per prudenza!-
-Prudenza? Mamma lo sai benissimo che ad Hogwarts ci rimpinzano come tacchini!- sospirò Ginny.
-Oh, insomma! Non sono tanto sprovveduta da mandare in giro i miei figli senza beni primari!- fece un gesto secco con la mano, ad indicare che il discorso era chiuso. Poi si voltò nuovamente verso la scala -RAGAZZI! E' ORA!!!-
Avvolta in una felpa blu decisamente troppo grande, Hermione uscì stancamente dalla propria stanza, trascinando la borsa di cuoio nella quale aveva infilato tutto ciò che non era riuscita a far entrare nel baule.
La febbre l'aveva fatta dimagrire, e coi capelli in disordine, il viso stanco e quel felpone sembrava più esile che mai.
Sentimenti contrastanti la investivano quando pensava alla notte prima.
Un senso di emozione e disperazione accompagnava il ricordo dei momenti passati con Ron.
I baci, le carezze, i brividi. Ma soprattutto il suo abbandono.
-Non si può andare avanti così- borbottò la ragazza tra sé e sé -Devo prendere di petto la situazione!-
E la sua richiesta fu esaudita prima del previsto, dato che non appena svoltò l'angolo si scontrò con un trafelato Ron.
-R-Ronald!- esclamò sgranando gli occhi, mentre la borsa le cadeva dalle braccia -Non ti avevo visto!-
-Sì, l'avevo intuito!- ridacchiò Ron massaggiandosi il petto -Lascia lascia!- esclamò poi, mentre lei si chinava a raccogliere le sue cose - Faccio io, Hermione.-
Stupefatta, Hermione lo guardò raccoglierle la borsa, le piume e un paio di libri.
-Mi...Mi hai chiamata Hermione.- affermò poco convinta, quando lui si rialzò e le porse tutto con un sorriso.
Ron alzò le sopracciglia. -Ah sì? Pensa, non ci avevo nemmeno fatto caso... Credo che l'effetto di quella diavoleria sia svanito!- esclamò con convinzione.
Si lanciò un'occhiata alla pancia e poi annuì.
-Sì...- disse, scrutandosi anche le braccia -Non vedo più muscoli da culturista. Credo proprio di essere tornato in me.-
Gli occhi e la bocca di Hermione sembravano fare a gara per chi dovesse essere più spalancato.
-C-credi di essere tornato in te?- balbettò sconvolta, fissandolo -Così, svegliandoti una mattina? Tutto qui?-
Ron si fece serio per qualche istante. Poi scoppiò a ridere.
-Bè, cosa ti aspettavi, i fuochi d'artificio? Certo che è tutto qui!-
Fece un grosso sbadiglio e si voltò per scendere le scale.
-Oh, a proposito Hermione!- esclamò, voltandosi a guardarla.
-Scusami se ti ho importunata per tutto questo tempo. Capisci, ehm... non ero in me!-
Fece un sorrisetto imbarazzato e scese in cucina.
Hermione lasciò cadere di nuovo la borsa.
Questa volta ci mise molto più tempo per chinarsi a raccoglierla.

-Fate buon viaggio, ragazzi!- urlava la signora Weasley sbracciandosi -Scrivetemi non appena arrivate!-
-Ti manderemo un gufo ancor prima di scendere dal treno, mamma!- la prese in giro Fred.
Tutti gli altri risero, e la signora Weasley alzò gli occhi al cielo.
-Comportati bene, Freddie! E mangiate i panini che vi ho dato!-
Mandando baci a tutto spiano, la signora Weasley scomparve all'orizzonte, mentre l'espresso per Hogwarts lasciava King's Cross in uno sbuffare di fumo bianco.
Immediatamente i gemelli partirono alla ricerca di Lee Jordan, col quale spettegolare sulle ultime novità.
Harry, Ginny, Ron ed Hermione sedettero nel loro scompartimento.
-Allora Ron... bentornato tra noi!- esclamò Harry sollevato.
Ron ridacchiò. -Già... è il caso di dirlo. Ho come l'impressione di aver combinato un pò di macelli, non è vero?-
-Non immagini quanto!- borbottò Hermione fissando con risolutezza fuori dal finestrino.
Ron battè le palpebre e fissò Harry.
-Miseriaccia, ma che le prende?- sussurrò perplesso.
Harry deglutì -Ehm... magari ne parliamo bene dopo... Ehi Hermione!- esclamò con forzato entusiasmo -Hai visto che domani non abbiamo lezione di pomeriggio?-
-Non vedo perchè la cosa dovrebbe rallegrarmi- rispose lei atona.
Harry decise di lasciar perdere.
-Sapete- riflettè Ron -Mi ha reso molto più sicuro di me questa esperienza. Cioè, sono tornato io, non sono più un adone presuntuoso e pieno di sé... però sono molto più sciolto, capite insomma? Non è splendido?!-
-Fantastico!- esclamò Harry.
-Favoloso!- acconsentì Ginny con un sorrisetto tirato.
Hermione sospirò.
Per un pò ognuno rimase in silenzio, pensando alle proprie cose.
Harry stava per prendere sonno quando la porta dello scompartimento si spalancò, rivelando un George sovreccitato.
-C'è una nuova studentessa!!!- quasi urlò, gli occhi spiritati.
Quattro facce incuriosite lo osservarono.
-Una nuova studentessa a metà anno, capite?! Si è trasferita dalla Scuola di Magia italiana! Viene dall'Italia, ci pensate??-
Hermione alzò gli occhi al cielo.
-Per l'amor del cielo George, sembra che tu non abbia mai visto una ragazza!- esclamò infastidita.
George scosse il capo.
-Tu non capisci, Hermione... E' ITALIANA! Adoro le italiane! Ed è nuova! UNA NUOVA STUDENTESSA ITALIANA!-
-Sì George, credo che il concetto sia chiaro, grazie!- disse Ginny aggrottando le sopracciglia.
Il ragazzo sbuffò.
-Ho capito, me ne vado... Cercavo sostegno maschile, ma finchè ci siete voi due che fate le acidone nemmeno i maschietti mi danno corda... Ah, ma tanto vedrete!-
Ridacchiò e chiuse la porta.
-Bha. Tanto caos per una nuova studentessa.- esclamò Ginny lanciando un'occhita eloquente ad Harry.
Lui rise -Non fare la gelosona, lo sai che non m'importa nulla delle altre!-
La risposta sembrò tranquillizzarla. Fece un sorrisone al ragazzo e gli schioccò un bacio su una guancia.
-Allora, qualcuno vuole panini?-
Ginny ne distribuì uno a testa, ma Ron scosse il capo.
-Credo che ne assaggerò giusto un pezzetto da qualcuno, non ho molta fame...-
Hermione sospirò e gli porse il proprio panino.
-Sì Ronald, puoi assaggiarlo, tieni, prima che tu me lo chieda...-
Ron guardò il panino. Poi le lanciò uno sguardo perplesso.
-Ehm, veramente non avevo alcuna intenzione di chiedertelo... casomai lo avrei assaggiato da Harry.-
Le guance di Hermione si colorarono di un bel porpora, e lei abbassò lo sguardo, delusa.
Ginny fissò la scena per qualche istante.
Poi si schiarì la voce.
-Ehi Hermione, credo proprio di dover andare in bagno! E credo proprio di aver bisogno del tuo aiuto!-
-Per andare in bagno?- domandò Hermione perplessa.
Ginny si alzò e le prese la mano.
-Proprio così! Andiamo!-
La trascinò fuori dallo scompartimento, percorse un breve tratto di corridoio e poi si voltò a fronteggiarla.
-Allora, vuoi spiegarmi che cosa sta succedendo?-
Hermione evitò accuratamente lo sguardo dell'amica.
-Io... non lo so! Dovrei essere felice del fatto che Ron sia "tornato"... e lo sono, non fraintendermi... è solo che è tutto così strano!-
Ginny sospirò.
-E' vero, hai ragione. E' successo tutto così in fretta. Dobbiamo solo aspettare un pochino. Aspettare che si reinstauri l'equilibrio...-
-Già- sospirò Hermione -L'equilibrio...-
-E comunque- concluse Ginny -Non sei contenta di non avere più mio fratello appiccicato come una piattola?-
Hermione si studiò con fin troppo interesse l'unghia del mignolo.
-Mmmh, certo! Ovviamente!-
Ginny ebbe la buona creanza di aspettare che l'amica si voltasse di schiena per lanciarle un'occhiatina sarcastica.

*

-Ron! Ehi Ron aspetta!-
Il ragazzo si voltò alla ricerca dell'origine di quella voce, e vide Hermione arrancare nella folla.
-Scusate... permesso... Ron!- chiamò di nuovo, individuandolo davanti al portone della Sala Grande.
Lo raggiunse con un sorrisone stampato sul volto.
-Non vi trovavo più... non so dove siano Harry nè Ginny, poi per fortuna ho visto te e...-
-Ah, non sono con te?- domandò Ron allungando il collo.
Hermione dovette contenere un'espressione infastidita.
-No, non sono con me- disse, mentre venivano trascinati in Sala Grande dalla folla affamata -E, ascolta Ron, riguardo all'altra sera...-
Ron si voltò a guardarla.
-E' tutto a posto Hermione. Te l'ho detto, ero un tantino su di giri. E tu avevi la febbre.-
Sedette al tavolo dei Grifondoro e continuò.
-Mi dispiace davvero, so di essere stato insopportabile. Prometto che non ti infastidirò più! Amici come prima?-
Le sorrise e le porse la mano.
Hermione la fissò, senza reagire.
Fu salvata dall'arrivo di Harry e Ginny.
-Che fine avevate fatto?!- domandò Harry infilandosi tra i due -Non vi trovavamo più!-
Sedette accanto a Ron e lanciò un'occhiata ad Hermione, che era rimasta in piedi, lo sguardo fisso davanti a se.
-Hermione è tutto ok?-
-Come?... Oh sì sì certo! Stavo... mh... mi siedo!-
Fece il giro del tavolo, rossa in viso, e sedette di fronte ad Harry.
Un tintinnìo cristallino richiamò l'attenzione degli studenti.
-Bentornati a tutti quanti, cari ragazzi!- tuonò Silente alzandosi in piedi -Spero che abbiate avuto delle giornate piacevoli!-
Un mormorìo si diffuse nella sala.
-Ora, senza togliere troppo tempo alla cena. Solitamente non tengo alcun tipo di discorso al ritorno dalla pausa didattica per le vacanze pasquali. Volevo solamente informarvi che avrete una nuova compagna! Una deliziosa signorina che arriva da una delle Scuole di Magia più prestigiose, situata sulle Alpi italiane! Diamo il benvenuto a Lorena Barone!-
Una ragazza minuta, molto carina, con lunghi capelli color cioccolato e grandi occhi scuri raggiunse timida il tavolo degli insegnanti, accompagnata dall'applauso della folla.
-Però!- esclamò Ron allungando il collo -Le fanno tutte così in Italia?-
Hermione gli lanciò uno sguardo omicida.
-Ora, cara, verrai smistata in una delle nostre Case. Accomodati prego!-
La Professoressa McGrannit la fece sedere su uno sgabello e le posò con grazia il Cappello Parlante sul capo.
Quest'ultimo parlottò tra sé e sé per qualche istante. Poi lo strappò che era la sua boccà si spalancò ed urlò -GRIFONDORO!-
-MERAVIGLIOSO!!!- ruggì George.
Il tavolo dei Grifoni accolse con calore la nuova studentessa, che sedette con grazia e rivolse un grande sorriso ad Harry, Ron, Hermione e Ginny.
-Ehilà!- esclamò Ron contento, porgendole la mano -Io sono Ronald Weasley, vedrai che ti troverai benissimo con noi!-
-Oh, lo spero proprio!- rispose Lorena con un sorriso gentile -E' tutto così nuovo per me!-
Ron le sorrise -Ah, sarà fantastico! E se non lo sarà, ci penserò io a far sì che lo diventi!-
La ragazza arrossì e lo ringraziò con una splendida risata argentina.
Hermione conficcò la forchetta nel pollo con tanta foga che questo schizzò fuori dal piatto.
-Scusate!- borbottò, tenendo lo sguardo basso.
-Oh, non è niente!- sorrise Lorena ripulendosi dalle carote -Allora non sono l'unica ad essere sbadata!-
-IO NON SONO SBADATA!- abbaiò Hermione fissandola con aria truce -E IL POLLO NEMMENO MI PIACE!-
Si riempì il piatto di patate e si mise a mangiare in silenzio.
-Harry?- sussurrò Ron, fissandola spaventato -Non è che la febbre le ha fatto saltare qualche rotella?-
Harry deglutì il vuoto, e si avvalse della facoltà di non rispondere.







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Ehm.
Non sono morta lo giuro.
E' che si avvicina la sessione d'esami.
E sto passando un periodo che, a confronto, le peripezie di Ron ed Hermione sono una scampagnata.
MI SIETE MANCATIIIIIIIIIIII *_*
Scusatemi per questo ritardo indecente!
Vi devo ringraziare tutti per la pazienza che avete <3
Siete favolosi, vi adoro, mi riempite sempre di ocnsigli e complimenti splendidi! Ma li meriterò? xD
Volevo dire un grazie particolare alla mia Cuginetta Ada Wong, che sopporta le mie millemila avventure e disavventure xD
E grazie anche a Hally Silver Comet per tutte le recensioni! Benvenuta cara! ^^
Comuqnue, come avete potuto vedere ci sono parecchie novità nella storia. Chissà che ne pensate...
Un bacione enorme ciccini miei, vi aspetto!

Miza
   
 
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