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Autore: _shehatesthesun    04/05/2011    5 recensioni
Le famiglie Weasley e Malfoy non prendono bene l'idea che Rose e Scorpius, ormai diciassettenni, si siano innamorati. Specialmente la madre di una e il padre dell'altro, per motivi totalmente differenti da quelli sostenuti dagli altri componenti delle due famiglie.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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«Tesoro, non essere arrabbiata con me. Lo faccio per il tuo bene» disse Ronald Weasley, accarezzando i capelli di Rose, identici a quelli della madre. Così belli, così profumati. Purtroppo però quel tipo di frase era la peggiore che potesse uscire dalla sua bocca, e Rose si arrabbiò ancora di più.
«Lo fai per il mio bene?!»
«Sì Rose, quando sarai più grande capirai. Sono Purosangue loro, possibile che tu non riesca a vedere la loro natura? Pieni di sé, orgogliosi, ripugnanti verso i Mezzosangue...» affermò Ron, senza badare troppo al fatto che sua figlia gli stava urlando contro.
«Credo che tu ti stia scordando che tu sei un Purosangue» furono le parole decise di Rose, che non piangeva più. Le erano rimasti solo gli occhi arrossati, unico segno certo di un violento pianto.
«Sì, che secondo loro ha infangato il suo sangue sposando una Mezzosangue e generando figli Mezzosangue».
«No, nessuno ha mai detto questo! Te lo stai inventando!» fece Rose, rossa per la rabbia.
«Certo che è vero! I Malfoy sono sempre stati nostri nemici, sempre! Anche ai tempi di Hogwarts! Forse non sai - ma sarebbe ora che tu lo sappia - che Lucius Malfoy, che probabilmente hai anche conosciuto senza il mio permesso, mise nel calderone di tua zia Ginny un Horcrux di Voldemort. Un Horcrux, per Dio! Sai che cos'è un Horcrux, Rosie?» chiese il padre.
«No, non lo so! E non me ne importa! Non ci credo!»
«Si tratta di magia molto, molto oscura, cara. Ti prego di prestare attenzione, ormai sei una donna e bisognerebbe sapere certe cose. È un oggetto nel quale si nasconde un pezzo della nostra anima, è per questo che Voldemort è rimasto in vita anche dopo esser stato sconfitto una prima volta. Ti rendi conto di che cosa poteva accadere a zia Ginevra? La voleva uccidere! Malfoy la voleva uccidere! Harry l'ha salvata, e per farlo a soli dodici anni ha dovuto affrontare un Basilisco, distruggere un Horcrux inconsapevolmente! Io ne ho distrutto uno, tanto tempo fa, ed è stato dolorosissimo! Non hai idea di cosa mi è apparso davanti agli occhi a un passo da annientarlo!» disse Ron, risvegliando in sé i ricordi più profondi, più bui. Rose parve interessata alla cosa, stranamente. Ma ormai Ron sapeva che era una ragazza che si distraeva facilmente, bastava cambiare argomento per farle dimenticare il precedente.
«Ce n'erano addirittura due? Ciò vuol dire che Voldemort strappò la sua anima due volte?» chiese, spalancando gli occhi azzurri chiari.
«Due? Sette, ti dico! Il diario di Voldemort stesso, quello che prese Ginny, l'anello di Orvoloson Gaunt, il Medaglione di Serpeverde, la Coppa di Tassorosso, il Diadema di Corvonero, il suo serpente Nagini!» Ron li elencò più velocemente del solito, come se dovesse ancora scaricare la tensione di quell'avventura che aveva vissuto da diciassettene. Rose li contò sulle punta delle dita, pronunciando impercettibilmente i numeri.
«Babbo, ne hai detti sei» gli fece notare.
«Oddio! Mi sono scordato l'Horcrux più importante! Il più involontario!» E poi si fermò, non riusciva a parlare, l'orrore lo prese per la gola impedendogli di continuare.
«E sarebbe...?»
«Harry Potter, Rosie, Harry Potter!» urlò.
«Non urlare, babbo, per favore. Ma che ti prende?! Vuoi dire che allora Voldemort non è del tutto sconfitto? Potrebbe tornare! Zio Harry non è stato distrutto, una parte della sua anima è crudele, non appartiene a lui!» Era sconcertata.
«No, Voldemort ha distrutto anche il suo settimo Horcrux, con un Avada Kedavra che ha ucciso solo la parte di Voldemort dentro Harry».
Ci fu un attimo di riflessione da parte di entrambi. Poi, finalmente, Rose si svegliò dai suoi pensieri e riprese l'argomento precedente, più irata che mai perché comprese che suo padre l'aveva ingannata.
«Comunque non ci credo che Lucius Malfoy abbia fatto una cosa simile! Sei accecato dall'odio, dalla gelosia!»
«Dio Santo, perché non mi vuoi credere? Chiedilo a qualsiasi altra persona! Ti risponderà come ti ho risposto io. Vallo a chiedere alla mamma, se vuoi.»
Rose si precipitò giù per le scale, e Ron la seguì correndo. Giù trovò sua madre Hermione, piangente, e Draco Malfoy. Non notò il fatto che anche il padre di Scorpius aveva gli occhi lucidi e arrossati.
«Signor Malfoy, la prego, mi ascolti! Mio padre sostiene che suo padre, Lucius, abbia messo nel calderone di zia Ginny un Horcrux di Voldemort, quando ella era ancora ad Hogwarts! Mi dica se è vero o no, la prego!» gli disse Rose, sicura di una risposta che avrebbe umiliato il padre.
«Tu credi che sia così?» chiese l'uomo.
«No, certo che no! Non credo a queste sciocchezze, questa banalità, questi pregiudizi! Voi siete tutte brave persone!» Rose voleva gridare, ma non ce la fece, le forze la stavano abbandonando. Ci fu un attimo di silenzio.
«Fai male, cara Rose. Ciò che ha detto Ronald è vero» ribatté con voce calma. Ron spalancò gli occhi. Da quando Draco Malfoy aveva una voce così dolce con una Mezzosangue e mostrava tanta sincerità?
«Non è vero. Voi volete solo che io lasci Scorpius! Ma io lo amo! Non mi lascerò influenzare da certe fesserie!» Rose era sempre così testarda, come la madre.
«Per Dio, tu me l'hai chiesto e io ti ho dato una risposta, credici almeno!» Draco era visibilmente irato, e anch'egli stremato dalle forze.
«Draco...» fece Hermione, preoccupata per come le cose potevano finire. Suo marito non si accorse nemmeno che ella aveva chiamato il nemico per nome, tanto era arrabbiato.
«Malfoy, non trattare così mia figlia! Io sono il padre, io la sgrido se il suo comportamento non è di mio gradimento, sono io a decidere cosa è meglio per lei!»
E fu così che Draco Malfoy, il gelido Draco Malfoy, quello impassibile, costantemente calmo, indifferente, superficiale, quasi sadico, irruppe in un pianto disperato, singhiozzante, liberatorio.



Angolo dell'autrice!
Ciao a tutti! Sono convinta che questo capitolo non vi sia piaciuto più di tanto, perché non convince neanche me. Ma volevo caratterizzare meglio il personaggio di Rose, forse ancora più testarda della madre, ma più sbadata, che si distrae molto facilmente. Spero però che ci siano più recensioni rispetto alla volta scorsa, e se non ci saranno, be', sopravviverò lo stesso!
Buona serata,
Arianna

P.S. Ringrazio ancora Gaia per la scorsa recensione!
  
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