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Autore: ChibiRida    04/05/2011    2 recensioni
Ecco una nuova storia, questa volta riguardante il semidio (o mezzosangue) Percy Jackson, figlio del Dio del Mare Poseidone, che parte alla ricerca del suo amore... indovinate... chi può essere la sua amante, se non la bellissima figlia di Atena, Annabeth! Spero vi piaccia questa storia. Lasciate una recensione se volete :)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Un incubo … Tutto inizia sempre con un incubo … Vi chiederete perché … e a dire la verità, me lo chiedo anche io … eppure eccomi qui a vivere l’ennesimo incubo della settimana … sempre lo stesso, da quando ho saputo che Annabeth era scomparsa, aveva abbandonato per la sesta volta la casa di suo padre, ma questa volta non è arrivata al Campo Mezzosangue … Nessuno, nemmeno Chirone, sa che fine abbia fatto, e i miei timori si fanno sempre più forti a causa dei miei incubi …
Mi trovo a camminare per una spiaggia deserta buia, cerco di stare attento a dove mettere i piedi quando sento l’urlo di Annabeth che mi chiama … è lei lo so, lo sento … eppure, non capisco da dove proviene, non so dove andare a cercarla! Ho paura per lei! Sono preoccupato, e sento crescere dentro me il timore di perderla, o di averla già persa … Ma una parte di me continua a ripetermi che è ancora viva, che è prigioniera, e allora vengo investito da una forza sovrannaturale, percepisco la sua aura debole, le sue forze che vanno piano piano a spianarsi! Devo salvarla! Devo concentrarmi e capire dove si trova la mia Annabeth! – Esatto la MIA Annabeth! Tra noi due è nata qualcosa più forte di una semplice amicizia, e lei è scomparsa proprio qualche giorno dopo la nostra semi rivelazione – Voglio trovarla! Sento un altro urlo! Questa volta mi giro verso il mare, e vedo mio padre! Comincio a correre verso la sua direzione! Grido, invoco, chiedo e supplico il suo aiuto! Ma tutto ciò che ottengo è il nulla! Lui scompare di nuovo! Ad un tratto sento una risata femminile e questa voce che mi dice “Non rivedrai mai più la tua amata Annabeth!”.
E proprio in quel momento mi sveglio terrorizzato!
Quella mattina misi la mano sotto il cuscino … Per fortuna Anaklusmos (Vortice) era ancora li! Erano da poco iniziate le vacanze natalizie e io avevo intenzione di andare a parlare con il signor Chase per avere delle spiegazioni, riguardo la scomparsa di sua figlia … Mi alzai di malumore, indeciso se parlare a Chirone di questi incubi recenti  (visto che in passato sono stati come dei sogni premonitori)… Intanto la prima cosa da fare era chiamare Grover e Thalia per avvertirli di ciò che stavo per fare, e se non avessero approvato … beh non mi importava! Avevo bisogno di trovare Annabeth! Solo gli Dei sanno quanto bisogno avevo di lei! Presi velocemente i miei jeans e la mia maglia blu preferita … proprio quella che indossavo la prima volta che conobbi Annabeth al Campo Mezzosangue. Entrai in cucina tentando di nascondere i miei timori … La mamma aveva preparato la sua speciale colazione azzurra quella mattina, forse per risollevarmi il morale apprezzai il gesto ma non ci fu niente da fare … < Buongiorno Percy! > Mi disse mia madre mascherando, anche lei malissimo, la preoccupazione, per la scomparsa di Annabeth. < Buongiorno … > le risposi sedendomi per fare colazione … sempre se ci sarei riuscito … < Percy … > disse mia madre < Devi mangiare lo sai! > < Si lo so mamma … > risposi con aria assente. < Percy … Io … io non ce la faccio a vederti in questo stato! Mi spezza il cuore vederti soffrire così!>  < lo so mamma! Lo so che ti fa male! Ma fa male anche a me sai?! Sto soffrendo per Annabeth! > esclamai! Stavo continuando ma lei mi interruppe. < Ed è per questo che voglio che tu la possa ritrovare sana e salva! Ma non voglio vederti soffrire così! >  < Non preoccuparti! Ho deciso di partire alla sua ricerca! Oggi stesso parlerò con il padre di Annabeth e con Chirone per avere più dettagli per poterla ritrovare! > dissi, adesso trattenendo le lacrime. < Oh Percy! No ti prego! E se fosse stata rapita dal re dei Titani per ripicca per ciò che gli hai fatto? Mi dispiace è troppo pericoloso! Non voglio che tu corra troppi rischi! >. Le parole di mia madre risuonavano nella mia testa! Come poteva pensare che io avrei rinunciato alla ricerca della mia Annabeth? < Mamma! Sai che non puoi chiedermi questo! Non puoi impedirmi di trovare Annabeth! Non puoi! Non puoi! > < E se non la trovassi? E se ti perdessi anche tu? Percy sei la cosa più importante della mia vita! Non voglio perderti! >
Fummo interrotti da qualcuno che bussava alla porta. Ed era strano, poiché non ricevevamo molte visite. Andai vicino alla porta, guardai dallo spioncino, e non potei credere a ciò che stavo vedendo!
Mio padre, il Dio del Mare, Poseidone era li, dietro quella porta, in forma umana, e aveva un’aria seria, preoccupata ma anche agitata. < Ehm … mamma … > dissi bisbigliando, < forse dovresti venir qui a dare un’occhiata, solo per stupirti a vedere chi è … > < Percy sai che non mi piacciono questi scherzi! > disse parlando normalmente. < Shhhh mamma parla piano e vieni qui a vedere chi è alla porta svelta! > mia madre mi guardo come a chiedermi perché mi stessi comportando così, ma alla fine si avvicinò e guardò fuori dallo spioncino. – Ecco adesso non saprei descrivervi la sua reazione, immaginate un volto misto tra rabbia e felicità, tra impazienza e calma - Beh sembrava contenta della visione che ebbe, ma poi, forse poiché resasi conto del motivo per cui Poseidone fosse li, diventò cupa. < Okok … > disse bisbigliando anche lei, < Dobbiamo sembrare il più normali possibili capito Percy? > < Ehm … Mamma, lui è un Dio ed io sono un mezzosangue … come faccio ad essere normale? > < Beh almeno comportati bene, ascolta ciò che ha da dirti, e non rivolgerti a lui in modo scortese! Capito!? > < Si, si mamma! >. Guardai di nuovo fuori, lui era sempre li, e adesso sembrava un po’ divertito. Capii che aveva sentito tutto. Feci un respiro profondo, e aprii la porta. < Buongiorno Padre > dissi in tono di rispetto. < Perseus, figlio mio. E Sally mia regina > ci salutò mio padre con aria seria. < è un piacere rivedervi. Anche se in queste circostanze, beh avrei preferito rivedervi per poter parlare di un altro argomento. > concluse mantenendo un’aria seria che mascherava la preoccupazione e qualche altra cosa. < Accomodati Dio Poseidone … > disse mia madre facendo spazio in modo che mio Padre passasse. < Percy sii cordiale ed offri qualcosa da bere a tuo Padre. > < Si mamma. > dissi avviandomi verso il frigorifero. < Perseus! > mi chiamò ad un tratto Poseidone. < Sally, sai benissimo perché sono qui. > disse il Dio guardando mia madre che abbassò lo sguardo. < Percy, per favore accomodati qui accanto a me, ho bisogno di parlarti … di Annabeth … > mi sedetti di scatto, quando mio padre pronunciò quel nome. < Padre, vi prego ditemi se la rivedrò! Per favore, ditemi se sta bene! Se è al sicuro! Se posso almeno sapere se è stata davvero rapita! E da chi specialmente! Ditemi in caso, cosa fare per salvarla! Ho bisogno del vostro aiuto, ora più che mai! Per favore, vi supplico! Aiutatemi! > dissi sentendo le lacrime che inondavano i miei occhi. < Calmati Percy. Una cosa per volta. Non tutto troppo in fretta. > < Ma Padre! Io ho bisogno di sapere se sta bene! > < Tranquillo Perseus, figlio mio, lo saprai presto … Allora … Sono stato informato da Chirone che, al Campo Mezzosangue, è arrivata una lettera. Purtroppo non capiamo chi l’abbia inviata ne chi l’abbia scritta. Ma comunque, su questa vi era scritto chiaro e tondo testuali parole “Carissimi Semidei del Campo Mezzosangue e Percy Jackson! – Ecco, già iniziava maluccio -  Io tengo prigioniera la vostra figlia di Atena, Annabeth Chase! Nonché amata del figlio di Poseidone! Sappiate che non la libererò libera, fin quando il mio volere non sarà soddisfatto! Pretendo che Perseus Jackson abbandoni definitivamente il Campo, e smetta di frequentare Annabeth! Che smetta di corteggiarla e che smetta di cercarla! Se questa pretesa verrà esaudita, bene, restituirò la ragazza! Altrimenti, me la pagherete cara!” Quelle parole mi lasciarono perplesso e sconvolto! Chi poteva pretendere che io rinunciassi ad una ragazza perfetta come Annabeth? Non era possibile! < Percy! > Mi chiamò mio padre < So che è troppo chiederti di rinunciare a lei, infatti non lo pretenderò da te! So dei sentimenti che provi per la figlia della Dea Atena! Ed io, di certo, non posso impedirti di partire alla sua ricerca! Perseus, se davvero tieni a lei, devi partire! Trovala e portala in salvo! Io ti darò tutto l’aiuto necessario! E poi in questo viaggio non sarai solo. Verrai accompagnato da Grover e da Talia! > detto questo, Poseidone fece un cenno con la mano ed aprì la porta, e all’entrata dell’appartamento, spuntarono i miei amici. < Padre > dissi < Adesso ho bisogno di sapere qualcosa, che solo l’Oracolo può dirmi! > guardai i miei amici. Grover indossava dei jeans e i classici piedi finti, mentre Talia portava un pantalone nero ed una maglia larga nera a strisce bianche orizzontali. Incrociai i loro sguardi, e capii che per quella “missione” avrei sicuramente potuto contare su di loro. L’unica cosa che mancava a quella squadra? La saggezza e l’intelligenza di Annabeth … Speravo di ritrovarla presto. E finalmente, in quel momento, saremmo riusciti a stare insieme!

   
 
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