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Autore: Sonny Wren    05/05/2011    3 recensioni
Philip Norman sostiene nella sua ultima biografia che il rapporto fra John Lennon e Paul McCartney andava oltre una semplice amicizia. I due sarebbero stati amanti. Fanfiction che prende spunto da questa notizia-scandalo per dare origine ad una storia assolutamente fantasiosa e lungi dal voler dar vita a vane discussioni che non si risolverebbero altro che con la constatazione che non potremmo mai giungere ad una verità.Personalmente infatti non ci credo,ma ciò che voglio è dar sfogo alla mia fantasia.
Buona lettura.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon , Nuovo personaggio, Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4.
 
 
«E accadde che vedemmo la vita cambiare sotto i nostri occhi. Stavamo crescendo,ed eravamo dei “grandi”.Anche se solo in potenza. Intendo..chi poteva immaginare che saremmo arrivati così in alto?
Eravamo solo dei ragazzi poco raccomandabili che andavano ad Amburgo per divertirsi. Ricordo quei giorni,dopo un concerto era nell’ordine normale delle cose che finissimo con qualche ragazza a letto,ma poi chi le rivedeva più? Ora mi rendo conto che avevamo un animo instabile,che evitava tutto ciò che significasse tranquillità,stabilità,sicurezza. Guai a chi avesse fermato il vento della nostra giovinezza. Ma non penso ci sarebbero nemmeno riusciti a fermarlo,era troppo veloce. Forse l’unico che voleva fermarsi era Stu. E in effetti lì ad Amburgo ci lasciò il cuore. Nel suo cuore c’era Astrid,l’arte e la vita. Le lasciò tutte e tre,fra le braccia della prima in un giorno di Aprile. Ma questa è un’altra storia.

Riguardo me e John,eravamo sempre più legati e non c’era posto dove lui andasse che io non lo seguissi,e viceversa.Penso che anche gli altri si fossero accorti della nostra complicità. Ed io mi domandavo se prima di John avevo mai avuto un amico tanto vicino,e mi rispondevo ogni volta di no.
 
Capitava che,stanchi morti per la giornata trascorsa, ci accasciavamo pesantemente sul letto,ci addormentavamo insieme e ce ne rendevamo conto soltanto la mattina seguente.
Se ci stai pensando sappi che bè..no,Sonny. Nessuna relazione,dormivamo insieme da amici e a nessuno questo sembrava strano perché sapevano quanto fossimo legati. Inoltre non l’avrebbe immaginato nessuno che fosse omosessuale,insomma con tutte quelle ragazze “una botta e via” aveva dimostrato due cose: di non essere omosessuale e di aver spezzato il cuore di Cyn.

Prima di incontrare Linda.. » e in quel momento Paul abbassò la voce perché sua moglie stava in una stanza accanto.  

«Bè,anch’io ero stato con molte altre ragazze,tradivo anche Jane. Ero incosciente? Può essere. E perdonami per quello che ti sto per dire,Sonny.»

Mi si bloccò il respiro violentemente,mettendomi in una condizione di confusione mista a curiosità e preoccupazione,insomma un tuffo al cuore. Che diamine stava per uscire dalle sue labbra?
 
« Quanti anni hai,Sonny?»

« Venticinque da poco compiuti.»

«Ecco,ventisei anni fa,da non molto di ritorno d’Amburgo,era il ’63, durante una festa conobbi una ragazza dolce,timida e graziosa. Da amare,in poche parole. Ci provai con lei e alle mie attenzioni all’inizio provava un po’ di resistenza. Cosa che di solito non accadeva perché avevamo ormai una certa popolarità.
Forse fu questo che mi spinse a continuare a cercarla e riuscii,anche se non subito,a farla mia. Certo,anche lei poi mi sfuggì. Ma per un motivo particolare. Ah,si chiamava Pam.»

« Che coincidenza,è il nome di mia madre» Dovevo aver pensato.

« Dicevo il motivo particolare era che l’avevo messa incinta. Incosciente le dissi di abortire,e questo la ferì,perché scappò da me. Però ebbe la premura di dirmi che aveva partorito,mi fece sapere che era andato tutto bene e che ero padre di una splendida bambina. La accudì con l’aiuto di sua madre e quando si sposò,suo marito la riconobbe come sua figlia.

Una piccola parentesi della mia vita,non credi,Sonny?»

« Sì,ma..non vedo come abbia a che fare con me.»

« Vedi..» in quel momento Paul si sedette accanto a me e disse tutto d’un fiato: «Ho saltato i particolari: «Sua figlia la chiamò Sonny e suo marito fa di cognome Wren.»
 
   
  
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