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Autore: Sabrina Way    05/05/2011    0 recensioni
Non so bene dove iniziare questa storia,se dalla fine,dall'inizio oppure non scriverla per niente. Diciamo che posso iniziare da un pacchetto di sigarette,perchè infondo tutto è partito da lì.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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"Julia,io lo vedo gonfio.Secondo me si è rotto"
"No stai tranqui..."
"Julia,è gonfio e sta diventando viola.Per favore andiamo all'ospedale"
"D'accordo,adesso ci vestiamo e andiamo.Però smettila di tremare"
"Scusami è l'agitazione".
Era sempre così,quando sapevo che era successo qualcosa di grave,mi lasciavo trasportare dall'ansia.
Ci rivestimmo e ci avviammo tutti alla stazione. Arrivò il treno per Napoli e a quel punto ci salutammo. Salimmo sul treno e nell'attesa ci truccammo.
"Almeno se devo andare all'ospedale voglio andarci in modo decente!" Dissi a Julia.
Ridemmo entrambe.Era una così strana andare in un ospedale,non dico che ero entusiasta,ma mi faceva ridere.L'ultima volta che entrai in un ospedale fu circa 3 anni fa,quando mi ruppi la tibia della gamba sinistra a Castal Di Sangro,in Abruzzo.Passai due ore e mezza d'inferno in auto,poichè mi dovettero ricoverare al Santo Bono,a Napoli.Da quella volta non ci andai mai più.
"Siamo arrivate!"Urlò Julia.
Uscimmo dalla stazione e ci avviammo alla fermata dell'autobus per arrivare all'ospedale.
"Ma quando arriva?" Borbottavo,mentre zoppicavo avanti e indietro.
"Guarda! E' diventato viola! Julia ho paura!"
"Sabrina prima di tutto ti devi calmare,in secondo luogo adesso andiamo all'ospedale,facciamo la radiografia e vediamo cos'è successo"
Finalmente la linea E passò. Salimmo e ci sedemmo sui sediolini posteriori.
"Spero che non sia niente" Dissi con aria preoccupata.
"Dai,su con il morale" Mi diceva intanto Julia "Un giorno ne rideremo di questa cosa"
"Veramente a me fa già ridere!"
Arrivammo finalmente a destinazione. Scendemmo e ci avviammo verso il pronto soccorso. Un poliziotto ci vide e ci fece segno di entrare.Non attendemmo nemmeno un minuto che subito un medico ci venne incontro.
"Cosa hai fatto?" Mi chiese.
"Niente,ho sbattuto il mignolo del piede destro vicino ad uno scoglio.Penso si sia rotto"
"Non ti preoccupà" Mi disse con il suo accento napoletano "ora vieni con me nello studio"
Dissi a Julia di aspettarmi fuori alla porta e di mantenere i miei oggetti.
"Allora,come ti chiami?" Mi chiese il medico.
"Sabrina...Sabrina Mirelli "
"Quanti anni hai?"
"Quindici il nove Settembre"
"Quindi sei del '95?"
"Sì"
"Ma ti sei fatta male da sola o ti hanno fatto del male?"
"No è stato un incidente,ho semplicemente sbattuto involontariamente il piede vicino ad uno scoglio,tutto qui"
"La tua amica è maggiorenne?"
"No,ha la mia stessa età...perchè?"
"No...no niente.Ora vai in Radiografia e porta questo foglio sopra,poi quando hai finito ritorna da me ok?"
"D'accordo.Grazie"
"Stai tranquilla Sabrì" Mi fece l'occhiolino per rassicurarmi.
Tutte quelle domande mi misero a disagio; ero insicura se rispondere o meno,avevo paura che poteva succedere qualcosa. Comunque uscii e con Julia mi recai al reparto Radiologia,che si trovava al terzo piano. Una dottoressa mi invitò ad entrare nella stanza.
"Prima di fare la radiografia dovrei farti delle domande"
"Mi dica"
"Hai degli oggetti di ferro? Orecchini,bracciali...?"
"No nulla"
"Hai delle reazioni allergiche?"
"No"
"Sei incinta?"
Mi sentii imbarazzata a rispondere.Mi sembrava una domanda strana.
"No" Risposi allibita.
"Ok,adesso firma qui"
Firmai.Era la mia prima volta,ma non sapevo se essere entusiasta o preoccupata.
"Ora siediti qui e poggia il piede in questa posizione.Ora stai ferma...ferma...ferma...ecco!Abbiamo finito.Ora aspetta fuori i risultati"
Uscii e vidi Julia seduta su una panchina.La raggiunsi.
"Tra un po' dovrebbero uscire i risultati"
"Ah bene...senti devo dirti una cosa però"
"Che cosa è successo?"
"Mia sorella Valeria oggi ha rifatto il letto e ha visto che sotto il materasso c'era il tuo pacchetto di sigarette.Ti ho coperto però non posso tenerle più,rischio troppo"
"D'accordo...ehm...devo trovare un posto dove nasconderle...se le vedesse mia madre..."
In quel momento sentì la dottoressa che urlava il mio cognome.
"Mirelli?"
"Eccomi arrivo"
Presi i risultati della radiografia e il foglio che mi diede il medico e scesi di nuovo al Pronto Soccorso.Mentre scendevamo,lessi cosa c'era scritto sul foglio: << Frattura composta della falange del mignolo del piede destro>>. Lo sapevo.Non sono una persona che si lamenta per il dolore,ma questa volta sapevo che c'era qualcosa che non andava.
"Lo sapevo.Mi son rotta il piede"
"Avvisa tua madre"
"Sarà un'impresa.Dammi il cellulare vah..."
Composi il numero e la telefonai.Sapevo che si sarebbe agitata,ma dovevo pur avvisarla,altrimenti non potevo uscire dall'ospedale.
"Pronto?"
"Pronto mamma,sono Sabrina...senti ti devo dire una cosa però promettimi di stare calma,che non è successo niente di grave...però promettilo"
"Sabrina che è successo!Parla per l'amor del cielo!"
"Eh però ti devi calmare"
"Sì sì,parla!"
"Sto all'ospedale perchè mi sono fatta male al piede e..."
"Cosa? Che è successo?Dove ti sei fatta male? Quando ti sei fatta male? Ma con chi stai all'ospedale? Oddio ma stai bene?"
Lo sapevo.
"Mamma ti ho detto di calmarti!Io e Julia siamo venute qui perchè mi sono fatta male vicino ad uno scoglio e visto che il mignolo mi faceva male siamo venute all'ospedale.Non te l'abbiamo detto subito per non allarmarti.Ma stai tranquilla che è tutto apposto.Però dovresti venire qui perchè devi firmare visto che sono minorenne"
"Ma tu me lo dovevi dire...mio Dio...aspetta adesso chiamo a zio Salvatore e vi veniamo a prendere...Oh Signore..."E attaccò.
La odiavo quando faceva così.
"Tieni Julia"
"Cosa ti ha detto?"
"Che cosa poteva dirmi?Sì è agitata...guarda mi da un fastidio..."
"Comunque è tua madre...prima ho chiamato anche la mia e anche lei ha avuto la stessa reazione...aspetta che l'avviso che me ne vado con te..."
"Vuoi rimanere a dormire a casa mia?"
"D'accordo,però poi devo andarmene che devo finire i compiti prima di partire"
Il medico mi chiamò ed entrai di nuovo nel suo studio.
"Ecco,adesso mettiamo un cerotto,poi domani vieni dall'ortopedico per farti visitare meglio"
"Comunque adesso sta per arrivare mia madre,così firma"
"Benissimo.Ora vai a sederti in sala d'attesa"
"Ok,grazie mille dottore!"
Aspettammo dieci minuti e vidi entrare mia madre.
"Mamma..."
"Sabrina!Ma che hai fatto?Dov'è il dottore?"
"Mamma sta di là...se vuoi ti accomp..."
"No!Non ti alzare!Mi accompagna Julia"
Dopo un po' vidi entrare mio zio e mi salutò.
"Sabrina,ma che hai fatto?"
"Niente,semplice frattura al mignolo,niente di grave..."
"Dalla descrizione di tua madre mi sembri molto in forma"
"Che ci vuoi fare,è fatta così"
Rividi mia madre e Julia ritornare verso di me.
"Ho firmato,possiamo andare...Sabrina vuoi una mano?"
"Mamma,me la sono fatta a piedi dallo Scrajo.Ce la posso fare da sola!"Dissi con una risata.
Salimmo in macchina.Mia madre non faceva altro che criticare i medici,dicendo come potevano avermi fatto firmare essendo minorenne. Arrivammo poi a casa.
"Zio,potresti dare un passaggio alla mia amica?Deve prendere la sua roba visto che deve venire a dormire a casa mia"
"Sì non ti preoccupare"
"Ok allora ci vediamo dopo" Dissi a Julia.
Li salutai e mi avviai a casa. Dopo un'altro interrogatorio,mi cambiai e mi distesi sul letto dei miei genitori,accesi l'aria condizionata e nell'attesa che venisse Julia,mi feci portare il pc in camera.Finalmente arrivò,cenammo e ci addormentammo prestissimo.Infondo era plausibile dopo quella giornata.

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Verso le nove e mezza passate vidi Julia che andava avanti e indietro per la stanza.
"Buongiorno Juliette" La salutai con aria assonnata.
"Hey Sabry"Mi rispose con un sorriso.
"Cosa ci fai vestita a quest'ora?"
"Devo andare a casa a studiare"
"Ah giusto,dopodomani parti"
"Eh sì.Ho pensato di avvantaggiarmi altrimenti non ce la faccio a finire tutte le versioni"
"Fai bene...però mi mancherai!"
"Tranquilla,sto via solo qualche giorno!Passerò a salutarti ogni volta che potrò!"
Le sorrisi con malinconia:sapevo che sarei rimasta da sola in quei giorni.
"Hey perchè non avvisiamo Luca di quello che è successo?"
"D'accordo!Vado a prend...ehm...potresti prendere il telefono di casa per favore?"
"Certo non ti preoccupare,non devi fare sforzi"
Odiavo quella situazione.Non potevo muovermi,avevo sempre bisogno di qualcuno che mi stesse dietro.Non che mi dispiaceva,ma a volte avrei preferito alzarmi e prendermi le cose da sola.
"Eccomi qui!" Venne saltellando con il telefono di casa nella mano destra.
"Vai dai chiamalo!"
Compose il numero e dopo due o tre squilli rispose una voce maschile: era lui. Gli raccontammo tutto,dalla stazione fino a ieri sera.
"Beh allora verrò a trovarti" Disse.
Che cosa potevo mai dire?
"D'accordo,porta anche gli altri: organizzerò una festa!"
"Senza di me?" Disse Julia.
"Ma tu parti!"
"Uffa!"
"Dai ne organizzeremo un'altra al tuo ritorno"
"D'accordo!"
"Allora va bene se venite tutti Venerdì verso le sei e mezza oppure le sette?" Chiesi a Luca.
"Per me va benissimo.Allora ci vediamo Venerdì pomeriggio"
"Ok,io avviserò anche gli altri.Ciao"
Attaccammo.
"Hai visto? Almeno non stai da sola"
"Già"
"Ok,adesso però vado. Domani passerò a salutarti"
"A domani...scusa se non ti accompagno alla porta"
"Tranquilla,la conosco la strada!"
   
 
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