Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: FightForYourLife    06/05/2011    1 recensioni
L'amico.
Il lupo.
Chi sei?
***
Fan-fic sul lato oscuro di Rem! Amo la sua pucciosità, ma non sono riuscita a ignorare alcuni "scatti di rabbia" che ha nei libri nè il fatto che all'epoca della prima guerra Sirius sospettasse proprio il lupetto di essere una spia. Inoltre il tema della licantropia è la perfetta rappresentazione della doppia natura che risiede in tutti noi. Ma come si può gestire la bestia quando è così forte, malgrado i nostri tentativi? Ed è davvero un bene cercare di metterla in catene?[AGGIORNAMENTO:Ora è Sirius a ricostruire gli episodi di quella notte.Una parte di lui vuole fidarsi di Remus e della loro amicizia, un'altra parte è consapevole della doppia natura di Remus e della sua pericolosità. Inoltre, anche Sirius ha una parte di sè che ancora non è pronto a conoscere e ad accettare.]
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: I Malandrini, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Ta dah!"
Una bottiglia di Whiskey Incendiario troneggiava nella mano sinistra del bruno.
"Tu sei l'uomo della mia vita!"
"Non puoi dirmi queste cose dopo che hai ballato tutta la notte con Rem" rispose Sirius, buttandosi a gambe aperte sul letto e lanciando dei bicchieri di carta a Peter, che iniziò a distribuirli "così mi ferisci."
"E' solo valzer con lui" ribattè James, drammatico.
Remus non gradiva questi discorsi. Era tipico di quei due scherzare in quel modo, ma lo metteva in imbarazzo essere messo in mezzo. Forse era per quell'episodio con Sirius.
Era riuscito a non pensarci per tutta la sera. Ora era ripiombata addosso quella sensazione orribile che l'aveva accompagnato durante il sonno.
Si trovò un bicchiere pieno in mano, senza sapere come.
"Un brindisi a Remus!" tuonò James.
I ragazzi ulularono in onore dell'amico e bevvero tutto d'un fiato.
"Forza Rem!" lo incoraggiò James.
Remus si pentì subito. Sentì la gola come in fiamme, e qualcosa di strano agitarsi nello stomaco appena la bevanda lo raggiunse.
Poi vide Peter dondolare sulla sedia e cadere all'indietro. James rideva. Remus e Sirius si accovacciarono accanto al ragazzo, molto più minuto di loro, che per tutta risposto russò loro  in faccia.
Nessuno dei due seppe trattenersi dal ridere.
Come se fosse la cosa più normale del mondo, James iniziò a infilare gelatine nelle orecchie del malandrino svenuto.
Nella mezz'ora successiva, trovarono una quindicina di motivi per brindare (dal cappello di Madama Chips, al culo della gatta di Gazza, per giungere allo shampoo di Mocciosus).
James interruppe solenne quel lungo momento di facezie.
"Devo pisciare."
E con questa affermazione, lasciò i due sopravvissuti a ridere sul letto. Erano sdraitai al contrario, quindi avevano le gambe a penzoloni da un lato del letto, la testa a penzoloni dall'altro.
"Secondo te" chiese Sirius con voce impastata, sforzandosi, come se stesse cercando in tuti i modi di dire una cosa intelligente  "se ora il sangue ci va tutto in testa, i piedi ci diventano blu?"
"Felpato"
"Eh?"
"Sei ubriaco."
"Anche tu"
Per un momento si guardarono, poi scoppiarono nuovamente a ridere.
"Mi fa male lo stomaco" disse Remus (e non era solo per le risate)
"Sì è vero" disse Sirius, mentre aveva appoggiato la testa sulla pancia del compagno.
"Ma che ne sai?"
"Senti qui, si sta lagnando come un pazzo." ribattè Black, serissimo.
"Sirius" disse Remus supplichevole.
"Eh?"
"Non ci arrivo allo stomaco." disse Remus, che ci aveva davvero provato davvero(decisamente lo regge male l'alcool il ragazzo.)
"Aspetta ti faccio sentire il mio."
Sirius si arrampicò sul corpo dell'amico, fino a posizionare la sua pancia sulla faccia dell'altro, che nel tentativo di liberarsi del leggero peso che lo stava soffocando, lo buttò per terra.
Sirius Black giaceva spalmato faccia a terra, con le gambe ancora in parte sul letto, con le quali cercava di sclaciare la faccia di Remus che rideva.
"Smettila!" disse stizzito.
Qualcosa interruppe questo scambio di massime filosfiche.
Un tonfo provenne dal bagno.
"Tutto a posto là dentro cornuto?" chiese affetuosamente Sirius.
Nessuna risposta.
I ragazzi si precipitarono verso il bagno e aprirono la porta.
James cadde sul pavimento russando.
"James... JAMES" urlava Sirius, barcollando pericolosamente "TI SEI ADDORMENTATO CONTRO LA PORTA,JAMES!"
Remus si era lasciato andare contro al muro, incapace di controllare le risa. Sirius si aggrappò a lui e continuò a ridergli sulla spalla. Remus poteva sentirlo ansante dalle risate afflosciarsi con tutto il suo peso su di lu.
"In piedi"
"No."
"Levati!"
"No."
Sirius lo guardò negli occhi. Appoggiò la fornte contro quella del ragazzo castano a cui si stava appoggiando. Ne respirò l'odore di alcool della sua bocca. Poi poggiò delicatamente, per un secondo, le labbra contro le sue.
Sorrisero entrambi.
Remus aveva imporvvisamente un gran voglia di dormire. Si abbracciò a Sirius, che lo trascinò (con non poca difficoltà, date le precarie condizioni di quest'ultimo) sul letto, sdraiandosi accanto a lui.
Sirius sorrise.
"Che bacio del cazzo. Se fossi una ragazza, non te la darei mai."
"Tu mi hai baciato. Baciato da schifo." ribattè stizzito e assonato Rem.
"Ma tu dovevi rispondere!"
"Sirius ma stai fuori?"
"La prima volta che mi hai baciato non eri ubriaco."
Nessuno dei due forse capì realmente a cosa si stava riferendo. Era tutto molto confuso. Forse lo capirono entrambi, ma non se ne curarono, o fecero finta di non ricordarsi di quel certo episodio. Ora sembrava veramente importante a Sirius che un essere vivente non avesse risposto alle intenzioni dell'irresistibile rampollo dei Black, e a Remus sembrava incredibilmente importante dormire.
"Su non fare il ricchione e dammi un bacio vero."
"Ma se ti do un bacio vero, faccio il ricchione"
Sirius ridacchiò stupidamente.
"Hai ragione..."
"Lo so." disse saccente.
"Allora fa' il ricchione."
"A te non fa bene bere lo sai?" disse Remus in un tono stranamente divertito, quasi civettuolo "se ti bacio la popolazione femminile di Hogwarts avrà un duro colpo."
"Guarda che non basti tu per farmi cambiare sponda" rispose l'altro
"Allora smettila di chiedermi di baciarti."
"Ok" disse in tono di sfida.
"Quindi non vuoi baciarmi?"
"Che c'è, ora ci sei rimasto male?"
Remus non aveva più coscienza di chi fosse, né poteva dire con precisione qualcosa del ragazzo che gli stava accanto in quel letto, il volto davanti al suo. Si rese vagamente conto di avvicinarsi alle labbra di quel bruno, di disegnare il perfetto contorno del suo mento con dei piccoli baci, fino a giungere alle labbra; si rese conto di aver appoggiato la propria bocca contro quella bocca violentemente, e di premere con forza, di avere paura d staccarsi; si rese conto di una lingua che prepotente violava la porta delle sue labbra, che sensuale ed esperta ammorbidiva il bacio, legandosi alla sua lingua che, timida, cercava di rispondere; si rese conto che il corpo del moro si stringeva contro il suo.
Le mani di Remus corsero al viso del suo amico: voleva che non finisse mai. Ma Sirius si staccò dolcemente. Lo guardò divertito e colpevole, come un bambino che sta per fare una nuova marachella mai sperimentata, prese le sue mani e le fece scivolare lungo il proprio petto. Remus sentì il corpo perfetto del ragazzo scorrergli sotto le dita, snello e caldo. Sentì Sirius esitare quando le mani di Remus erano state condotte ormai al di sotto del suo ombelico.
Remus, invece, non ebbe dubbi. Non era abbastanza lucido per averne.
Abbandonò la guida delle mani di Sirius e continuò da solo, oltre la cintura. Sentì l'amico rabbrividire al suo tocco. Un erezione completa pulsava smaniosa sotto il suo palmo. Sirius spinse il bacino contro la mano del compagno, che rispose sfregando quell'invitante rigonfiamento dei pantaloni.
L'amico si avvicinò ancora di più, e Remus sentì i loro membri sfregarsi impazienti in quella carezza rude e vogliosa. Le loro bocche si cercarono ancora, si unirono impazienti, si esplorarono come se necessitassero più di quei baci che non dell'aria stessa.
Remus afferrò Sirius in vita, stringendo così forte da fargli scappare un gemito più alto degli altri: sentiva il bruno muoversi sinuoso contro il suo corpo, mentre le mani si erano insinuate al di sotto del suo pigigama e frugavano curiose il suo petto liscio, giocando dispetti ai suoi capezzoli.
"Sirius..." esalò questo nome, prendendosi una pausa da quegli infiniti baci, concedendosi un ultimo tuffo nel grigio di quegli occhi penetranti, prima di reclinare la testa all'indietro, incapace di respirare: sembrava che tutto il sangue, tutta l'aria, tutta la sua energia vitale si fosse concentrata tra le sue gambe, in quel meraviglioso punto che lo univa al corpo di Sirius, quel punto ormai quasi dolorante, costretto dai pantaloni, portato al limite, che ancora subiva la tortura del membro di Sirius, che sembrava invasato, insaziabile, che continuava sfrenato a danzare contro il suo corpo.
Remus sentì il cuore fermarsi, un urlo roco occupargli la gola, qualcosa di mortale esplodergli dentro; infine, sentì la tensione sciogliersi in mezzo alle sue gambe, sentì qualcosa di caldo e appiccicoso colargli sull'organo e incollargli i pantaloni.
Il cuore riprese a battere. Remus si azzardò persino a respirare.
Sirius l'aveva fatto sdraiare e ora stava sopra di lui.
Era bellissimo.
I suoi capelli spettinati si incollavano al viso perfetto, imperlato di sudore. I suoi occhi, il cui sguardo era già insostenibile per Remus, ardevano di un desiderio spaventoso.
Il moro, sensuale, slacciò i suoi pantaloni. Remus infilò una mano nei suoi slip e iniziò un massaggio intimo e furioso.
Dopo poco, anche Sirius capitolò, senza staccare per un secondo la presa dagli occhi di Remus, che incredulo, guardò lo sperma del suo amico luccicare sulla sua mano. Sirius lo ripulì sorridendo con la sua maglietta, gli diede un bacio leggero, così diverso da quelli che si erano strappati poco prima, e si addormentò sopra di lui, la testa accanto alla sua sul cuscino, il volto rivolto verso un Remus incredibilmente ubriaco e incredibilmente felice, che lasciò la sua mente vagare nel sonno più dolce che avesse mai avuto.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: FightForYourLife