10 ANNI DOPO
Signorina
Lopez non crede che sia troppo… Come dire… Gay?-
Santana
guardò la stampa con i due modelli visti da dietro, erano due sagome perfette;
uno indossava un jeans, e l’altro una tuta, in entrambi i casi erano ben messi
in evidenza i boxer con la marca. L’ispanica si rigirò verso il cliente in
giacca e cravatta.
-Vi sembra
troppo gay?- chiese in maniera spavalda agli altri membri della riunone.
I ragazzi del
gruppo creativo, compreso Dave, guardarono il signor Brown un po’ titubanti.
-Certo che è
gay… è tanto gay!- aggiunse la mora che era l’unica in piedi -Signor Brown il
“gay” fa tendenza, abbiamo testato il marchio su un vasto campionario…-
-Eh…?- chiese
l’uomo.
-Piace…-
concluse fiera la donna.
-Guardi, non
so se siamo interessati, noi pensavamo a qualcosa più tradizionale tipo una
donna che stende le mutande del proprio marito, oppure un uomo che fa palestra…-
-Ma lei lo sa
che gli uomini che vanno in palestra sono per il settanta per cento gay?-
replicò l’ispanica notando l’occhiolino dell’ex titans palestrato.
-Continuo a
non essere convinto… Sa noi…-
Santana aveva
smesso di ascoltarlo perchè si stava innervosendo, sapeva bene che quella
pubblicità sarebbe stata perfetta, in più quel contratto le serviva.
-… Che ne pensa?-
-Penso che la
nostra agenzia non può soddisfare le sue richieste- tagliò corto la mora.
…
-San ma che
ti è preso…- chiese Karosfky inseguendo la ragazza per le scale dell’agenzia.
-Oh Dave non
ti ci mettere pure tu, già il capo mi ha fatto la ramanzina per aver mandato
all’aria il contratto…-
-Vabbe, non
può dirti niente, tutti i clienti migliori glieli hai portati tu!-
L’ispanica si
fermo di botto –Infatti!-
-Comunque hai
esagerato?-
-Ma non l’hai
visto, era un omofobo del cazzo che faceva finta di essere di mentalità aperta…
Meglio perderlo no?-
Il ragazzo
guardò l’amica un po’ perplesso e poi alzò le spalle.
-Pranziamo
insieme?- chiese la mora con una punta di acidità, era ancora nervosa.
-Si sergente
istruttore!- disse il ragazzo facendo il saluto militare.
Santana
cominciò a ridere, da quando avevano visto insieme Forrest Gump, Dave la prendeva
in giro chiamandola sergente istruttore, soprannome che si addiceva benissimo
all’ispanica vista la sua aggressività a lavoro.
Santana era
sempre stata una stronza aggressiva ma nel corso degli anni aveva imparato a
usare quell’arma a suo vantaggio, sfruttandola nel lavoro, non c’era da
stupirsi che le riuscisse tanto bene.
Dave fece un
passo indietro per far uscire prima la ragazza dal grande palazzo.
La ragazza
guardò il collega e sorrise poi girò lo sguardo verso l’esterno.
-Frances, che
ci fai qui!- Escalamò la mora trovandosi davanti la fidanzata con un piccolo
trolley.
-Che culo,
stavi per andare a pranzo?-
-Sei venuta a
pranzare con noi, offre Dave!-
La rossa si
girò e sorrise al ragazzone.
-No amore
sono passata al volo per salutarti-
La latina la imbruttì.-Scusa
ma non dovevi andare dopodomani?-
-Quella testa
bacata del regista ha anticipato a stasera, abbiamo l’aero per Los Angeles tra
due ore- spiegò la piccola donna.
Santana fece
un’espressione delusa.
-Dai amore
non fare quella faccia voglio essere disponibilissima per ora, così poi non ci
saranno problemi…-
-Problemi per
cosa?-chiese curioso il ragazzo.
Santana
fulminò con lo sguardo la fidanzata.
-Stronza non
gliel’hai detto?-
-Detto cosa?-
Chiese l’ex titans ancora più curioso.
Santana ci
pensò un attimo, poi si avvicinò alla
ragazza e l’abbracciò senza esagerare per non dare nell’occhio.
Dave fece un
sorriso a quarantacinque denti capendo di cosa stessero parlando e
istintivamente abbracciò le due ragazze contemporaneamente.
-Non dirlo a
Kurt-lo supplicò Santana.
-Perché è una
notizia bellissima, sarò zio…- disse il ragazzo staccandosi.
Frances lo
guardò storto per poi sorridere.
-Kurt è una
pettegola… è una cosa scaramantica ok? Non abbiamo neanche fatto
l’inseminazione…-
Il ragazzo
annuì.
-Però la
faremo a breve… Cazzo è tardissimo- disse Frances dopo aver visto l’orologio.
La ragazza si
avvicinò alle labbra di Santana ma notando l’imbarazzo le baciò la guancia –Ti
chiamo quando arrivo piccola- le sussurrò all’orecchio.
L’ispanica la strinse forte a se per poi avvicinarsi al suo
orecchio –Ti amo- le sussurrò.
-San ma dici che la cicogna porta i
bambini alle coppie gay?-
L’ispanica guardò la bionda confusa
–perché?-
-No per sapere se avrai un bambino o
no!- disse ingenuamente la bionda tenendole la mano.
La mora perse un battito, non ci aveva
mai pensato, come poteva averci pensato.
-punto primo io non so se voglio avere
figli, sono troppo giovane. Punto secondo non so neanche se sono…-
-lesbica?-
-Britt! Dai…-
-San me l’hai detto tu adesso, che
credi di essere attratta dalle ragazze…- replicò la bionda.
L’ispanica s’innervosì, ancora non
capiva per quale motivo era così sincera con la cheerleader che era il motivo
della sua conversione… Ovviamente questo Britt non lo sapeva.
-Ti ho appena detto che è una cosa
nuova… Che cazzo Britt perché me l’hai chiesto!-
La bionda si mortificò e abbassò lo
sguardo.
-Scusa Britt, è già difficile
parlarne, non so se avrò figli un giorno ma sarebbe bello… Credo- aggiunse la
mora accarezzandola.
-T’immagini col pancione?- chiese la
bionda.
Santana per un attimo s’immaginò l’amica
di cui era innamorata incinta e rabbrividì.
-Sarei sicuramente sexy!-rispose l’ispanica
tagliando corto.
-Senza dubbio-
La latina arrossì per un attimo.
-Ma quindi al prom ci
vai con una donna?- chiese la ballerina cambiando totalmente discorso.
Santana era
seduta nel suo ufficio all’ultimo piano del grattacielo dove lavorava, teneva
tra le mani il tubetto di colla per la dentiera.
Dopo averlo rigirato
più volte su se stesso, lo portò ad altezza occhi e cominciò a fissarlo
intensamente cercando un modo per renderlo sexy, a quel punto squillo il suo I-phone
dove comparve l’immagine di Quinn con addosso la divisa delle cheerios, la foto
l’aveva scattata dieci anni prima, ma vedere la sua amica ancora in quelle
veste le dava sicurezza.
-Digame!-
disse la mora rispondendo al telefono.
-Siamo di buon umore oggi eh?-
-Inerzia…-
-Bene, che stai facendo?-
-Lavoro…-
-A che ora finisci?-
Sentì bussare
alla porta.
-Avanti,…alle
19,00-
Dalla porta
sbucò la testa di Dave e l’ispanica dopo avergli sorriso gli fece segno di
entrare e sedersi.
-Perfetto alle 19,30 sei a cena da me, visto
che sei sola-
-Aspetta e tu
come lo sai che sono sola?-
-Hai una ragazza premurosa-
La mora
sorrise al pensiero che Frances si era preoccupata per lei.
-Che stronza,
scusa un attimo Quinn c’è Dave- disse l’ispanica guardando Il ragazzo che fece cenno
di salutargli la bionda –Ti saluta-
-Salutalo-
-Dimmi Dave…
è urgente?-chiese al ragazzo vedendolo un po’ ansioso.
-Si, Kurt sta
facendo la spesa, sai com’è, e ti vuole a cena sai gli ho detto che eri sola, e
in più c’è pure Rachel…-
La mora perse
un battito per l’emozione.
-Quinn hai
già cucinato?-
-No, stavo per andare a fare la spesa,
perché?-
-Non comprare
niente, alle 19,30 ti passo a prendere io!
La ragazza
fece a Dave un gesto per far capire che alla cena ci sarebbe stata pure Quinn e
il ragazzo le diede l’ok prima di uscire dalla stanza.
-Andiamo a
cena da Kurt e Dave-
-A figo…
Compro il vino allora!-
-Servirà, c’è
anche la Berry-
-Che cosa?- chiese la bionda con voce
schifata.
L’ispanica
inarcò le sopracciglia soddisfatta.
-Servirà
tanto vino...-
-Non capisco perché… Aspetta ma Rachel non ha
recentemente fatto uno spettacolo con Brittany…-
-Già-
-Adesso ti riconosco J.lo, sei perfida-
-Naaa… Solo
un pochino-
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Capitolo un po’
cortino, però credo ci siano diverse cose simpatiche.
Mi piaceva l’idea di collocare Santana in un posto di lavoro importante, e il personaggio mi ricordava un po’ Brian Kenney di Queer as folk(da cui sto attingendo parecchio per il lavoro da grafica). per quanto riguarda il poster recentemente ho letto un articolo su una censura ad un poster dell’ikea con due uomini abbracciati e mi sono ispirata.
Per il resto spero che le news siano state interessanti, oltre al
rapporto con Quinn e Dave mi interessa tracciare il rapporto con
Frances lentamente. Ho solo paura
che Santana risulti poco coerente con se stessa, ma credo che quando
succede un
fatto che ci sconvolge, dopo la batosta iniziale, non ci pensiamo di
continuo,
la vita continua, per questo il lavoro e i progetti.
Comunque
spero che vi sia piaciuto, ringrazio tutti quelli che leggono e che
recensiscono.
Al prossimo
capitolo
Will