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Autore: ChibiRida    08/05/2011    3 recensioni
Ecco una nuova storia, questa volta riguardante il semidio (o mezzosangue) Percy Jackson, figlio del Dio del Mare Poseidone, che parte alla ricerca del suo amore... indovinate... chi può essere la sua amante, se non la bellissima figlia di Atena, Annabeth! Spero vi piaccia questa storia. Lasciate una recensione se volete :)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Uscii di casa con uno zaino con dentro delle dracme d’oro, seguito da Talia e Grover, lasciai mia madre e mio Padre soli, in modo che potessero parlare, infondo era così tanto che non si vedevano, e sicuramente avevano molte cose da dirsi. Dovevamo raggiungere velocemente il Campo, così arrivati a Central Park presi una dracma e gridai < Stêthi! Ô hárma diabolês! > lanciando la moneta a terra dalla quale fu inghiottita.  < Percy ma che fai!? > gridarono Talia e Grover. < Tranquilli, so quel che faccio. > risposi. Avevo appena detto“Fermati, Cocchio della Dannazione” chiamando quindi le Sorelle Grigie, la mia ultima esperienza con loro era stata con Annabeth e Tyson quando recuperammo il Vello d’Oro e Grover. Da allora non le avevamo più chiamate. Ma comunque, dove la moneta era caduta, l’asfalto si scurì diventando un liquido melmoso, dal quale uscì la macchina color fumo delle Sorelle. < Percy Jackson! Non pensavamo di rivederti! > esclamò una delle sorelle < Tempesta, Vespa, Rabbia, è un piacere rivedervi. > dissi. < Allora giovane figlio di Poseidone, dove vuoi che ti portiamo? > chiesero. < Beh, in realtà siamo in tre … > < Jackson Jackson cammini sempre in giro con il tuo amico Ciclope? Quella è stata un’eccezione! Questa volta non lo faremo salire! > gridò Vespa. < Non preoccupatevi > dissi < Adesso sono in compagnia di un Satiro e di Talia, figlia di Zeus. Allora ci date un passaggio al Campo Mezzosangue? > chiesi salendo in macchina. < Ma certo! Salite salite! > gridò Rabbia. < Grover, Talia vi accontentate di questo passaggio? > chiesi ironico < Beh o questo, o a piedi! > disse Talia salendo sul taxi. < Io mi accontento. > < Beh io no cara Talia! > gridò Grover. < Grover! Non fare il bambino! Guarda che ti lasciamo qui! > gli gridai. < E va bene! Va bene! Però voglio stare accanto al finestrino! E voglio arrivare vivo al Campo! > < Certo Grover! Certo! > dissi attaccandomi al finestrino. < Dammi la dracma Percy! Voglio morderla! > esclamò Tempesta < Voglio morderla! > < NO! Non se ne parla! > controbatté Rabbia. < L’ultima volta l’hai morsa tu! Ora tocca a me! > gridò. < Zitte entrambe! > esclamò Vespa. < Sto cercando di guidare! E comunque tocca a me morderla! > < Non se ne parla! Tu hai l’occhio! Quindi io la mordo! > gridò Rabbia. < Ehm … Percy … Sei sicuro che sia stata una buona idea prendere questo taxi? > sussurrò Grover. < Sai comincio a credere che non lo sia stata … > commentò Talia. < Beh ragazzi, è il mezzo più veloce per arrivare al Campo. E poi mi ricorda Annabeth … a tal proposito … Voi sapete qualcosa? > < Oh no amico mi dispiace … Io non so niente, a parte che è scomparsa una settimana fa … > rispose Grover facendo spallucce. < Ehm, no Percy … Non so niente nemmeno io … L’unica cosa che potrebbe esserti utile è sapere che ho parlato con il signor Chase … > disse. < Cosa?! Gli hai parlato?! E cosa ti ha detto?! Cosa gli hai chiesto?! >  parlai a raffica! < Calmo Percy! Lui non sapeva che sua figlia era scomparsa! Ha detto che prima che uscisse aveva sentito che era successo qualcosa di strano a sua madre, e che voleva andare a parlare con Chirone al Campo, ma lui non sapeva che fosse scomparsa … Ha detto che quando volevamo potevamo andare da lui per cercare delle tracce … > disse. < Quindi possiamo andare da lui anche ora? > < Beh, credo di si … > < Bene! Vespa! Mi serve un favore! > dissi rivolgendomi all’autista < Parla figliolo! > gridò lei. < Se vi do altre 4 Dracme d’oro, potremmo fare una piccola fermata a Mount Eden, nel Bronx? > chiesi. < Ragazzo! Per altre 4 Dracme vi accompagniamo anche in California! > esclamarono le tre sorelle. < Perfetto! Grazie! > gli dissi. < Ma Percy, dobbiamo parlare con Chirone! > esclamò Talia. < Lo so, lo so, ma devo controllare una cosa, tranquilli, so quel che faccio. > < Io mi fido di te > mi disse Grover. < Beh, se si fida il ragazzo capra, tanto vale che mi fidi di te anch’io > aggiunse Talia. < Grazie ragazzi, siete unici! > . Le Sorelle Grigie ci accompagnarono a Mont Eden e ci dissero che al termine della visita, bastava pronunciare la frase per chiamarle e loro sarebbero arrivate. Così scendemmo dal taxi e salimmo in casa Chase. Mi aprì la porta un ragazzino che poteva avere 7-8 anni, che quando mi vide scappò a chiamare sua madre. < Mamma! Mamma! C’è il ragazzo della foto di Annie Betty! Proprio lui! Proprio lui! Quello bello! > arrossii … < Oh tesoro è impossibile che quel ragazzo sia qui > disse la madre venendo alla porta. < Oh! Invece è proprio vero! Ma tu guarda! Che ci fate qui banda di squilibrati?! Siete venuti per riportare qui quella rompiscatole, rovina famiglie e problematica ragazza?! No perché se così fosse, ve la potete anche tenere! Qui non la vogliamo! Anzi se vi prendete la sua roba mi fate un favore! > esclamò. Che donna ORRIBILE! Come poteva dire cose così tremende di una persona MIGLIORE di lei?!! Avevo voglia di darle un pugno dritto nel naso! Fortunatamente Grover percepì la mia intenzione e mi fermò prima del tempo. < Signora in effetti siamo qui, perche ANNABETH ha deciso di abbandonare questa CATAPECCHIA per andare a vivere nella meravigliosa casa costruita apposta per lei da SUA MADRE! E beh è ovvio che non volendo venire qui a vedere questa TOPAIA ci ha chiesto di salvare la sua roba da questo posto! > mi espressi in modo aspro e cattivo nei confronti di quella donna che meritava tutte le pene più terribili dell’Inferno! Talia mi diede una gomitata, e io la guardai per farle capire ciò che avrei voluto fare a quella sorta di donna - Arpia! Lei capì all’istante, però mi fermò comunque … < Bene, bene ragazzino! Fate velocemente! Non voglio avere più nulla a che fare con quella ragazzina problematica! > esclamò quell’essere disgustoso! Entrai in camera di Annabeth, ero molto agitato, mi guardavo intorno come fa un bimbo quando va alle giostre per la prima volta.   La sua camera si affacciava sulla Sheridan Ave, stavo guardando i libri di architettura che aveva riposti con cura nella sua libreria, quando Grover mi chiamò per farmi vedere una foto. Una mia foto che lei teneva sul comodino. Avvertii un forte senso di vuoto e di dolore quando la vidi. Mi mancava e sentivo dentro il forte bisogno di doverla ritrovare. < Ehm … Percy … Potresti dirmi cosa stiamo cercando? > mi chiese Grover. < Beh … > già … cosa stavamo cercando? Cosa mi aspettavo di trovare nella camera di Annabeth? Forse un indizio? O forse era perché volevo sentirmi accanto a lei. Ad un tratto l’occhio mi cadde sul pavimento. Un biglietto! Ma cosa c’era scritto sopra?? Oh maledetta dislessia! E maledette scritte a ghirigori!
“Cara Annabeth. Indovina chi scrive questa lettera! Esattamente! Proprio io … Luke! Non te lo aspettavi eh!? Beh ti scrivo per informarti che abbiamo sotto il nostro controllo tua madre! Esattamente la Dea Athena  è passata dalla nostra parte! E indovina, non è felice di sapere che passi molto tempo con il figlio del suo rivale, Poseidone! Bizzarro eh! L’abbiamo convinta molto facilmente a passare dalla nostra parte! Non ci crederai mai, perché lei è la Dea della Sapienza e della Saggezza! Beh credici! Se vuoi riavere tua madre raggiungici al Titanic Memorial Park!  E vedremo di metterci d’accordo!
Grover tradusse per me e Talia i geroglifici della lettera! Annabeth era preoccupata per Athena! Ora quadrava ogni cosa! Annabeth era scomparsa per colpa di Luke! Maledizione! Dovevo assolutamente parlare con Chirone di tutto quello che abbiamo scoperto! Presi una foto di Annabeth, dove portava un cappello marroncino seduta su un dondolo con un libro in mano. Guardava l’obbiettivo sfoggiando uno dei suoi sorrisi più belli! < Tranquilla Annabeth! Ti troveremo e ti salveremo! E salveremo tua madre! Rischierò la mia stessa vita pur di riaverti tra le braccia e vederti sana e salva! > dissi. < Coraggio Percy! Ci siamo anche noi con te! > disse Talia prendendomi la mano. < Già! > aggiunse Grover dandomi una pacca sulla spalla. < Allora ragazzini insolenti! Avete raccolto la roba di quella psicopatica?! > sentimmo gridare la donna. Talia prese il suo zaino, lo aprì e con un gesto della mano riuscì a spostare tutti i libri di Annabeth li dentro. (lo zaino, donatogli dal padre, era piccolo esteriormente, ma all’interno era così spazioso da poterci metter dentro tutto un appartamento) Presi le foto di Annabeth, le guardai, presi il mio portafogli e le misi li dentro. < Possiamo andare Percy? > mi chiese Talia < Si … > risposi. < Oh ragazzi! Perché avete tanta fretta di riprendere il Taxi di quelle tre vecchie pazze!? Cioè insomma, potremmo farci una passeggiatina tranquilla. > esclamò Grover! < Oh ragazzo capra! > esclamò Talia. < Non essere sempre così pauroso! > Ecco quella frase non avrei dovuto dirla! < Okok ragazzi! Andiamo! > . Uscimmo dall’appartamento. < Mmmh > disse Grover annusando l’aria. < Che succede amico? Che senti? > chiesi. Di solito quando Grover faceva così, o c’erano dei nemici, o sentiva l’odore delle enchiladas … Dalla faccia che fece, intuii che si trattava di nemici. < Riesci a capire dove si trovano? > domandò Talia, estraendo dallo zaino la sua balestra. Misi la mano in tasca e presi Vortice, stringendola in pugno. < Credo di si! > esclamò Grover < Seguitemi, cerchiamo di fare il giro largo. > < Ok Grover, siamo nelle tue mani. > . Passammo per la Sheridan Ave seguendo e fidandoci del fiuto di Grover. Ad un tratto passammo vicino al Claremont Park. Mentre camminavo vidi su una macchina il riflesso di tre donnine che ci seguivano, o almeno questa fu la mia prima impressione. Diedi una leggerissima gomitata di avvertimento a Talia, che si girò a guardarmi, le feci cenno di guardare la macchina, e anche lei notò le donnine. Cominciammo ad aumentare il passo. < Ehi ragazzi andate più piano! > ci gridò Grover, che era rimasto un po’ più indietro di noi. < Ragazzi! Ehm … non per allarmarvi, ma sento puzza … di … ehm … avete capito no?! … a dir la verità ho un po’ di paura … > mi girai verso Grover! < E fai bene piccolo Satiro ad aver paura! > esclamò una delle tre vecchiette, mentre il suo corpo e quello delle sorelle subiva un notevole cambiamento! Cominciarono a spuntare piume ovunque, e dalle loro schiene si formarono delle ali d’uccello! Delle Arpie! Pensai subito, togliendo il tappo a Vortice! Mi girai verso Talia, e vidi che aveva già in mano la sua balestra e che stava già prendendo la mira! Mi girai verso Grover e lo vidi scappare verso di noi! Infine mi girai verso le Arpie, anzi verso l’Arpia che mi veniva contro! Sferrai un colpo ferendole un’ala! E lei mi graffiò con un artiglio! Ero decisamente fuori forma! Non avevo un combattimento da quasi 5 mesi! < Perché siete qui?! Chi vi ha mandate?! > chiesi! < Indovina! Piccolo figlio del Dio del Mare! > rispose una delle tre ex-donnine. < E’ stato Luke?! > gridai! < Ti sbagli! È stata la Dea Athena a mandarci qui! > rispose l’Arpia! < Cosa?! La madre di Annabeth non farebbe mai una cosa del genere! A meno che … Allora è vero che Luke controlla la Dea Athena! È incredibile! > gridai io! Sferrando un altro colpo  pieno di rabbia nei confronti di Luke e di Athena! Mi sorprese vedere che presi in pieno una delle Arpie che scomparve davanti i miei occhi! Talia colpì un’altra Arpia, che si sgretolo nell’aria! Ne rimaneva solo una, ed io e Talia ci guardammo come a decidere chi dovesse farla fuori! Alla fine andai io! Cominciai a far roteare la spada, mi piaceva il rumore che faceva , come se colpisse e tagliasse l’aria. < Coraggio piccolo figlio di Poseidone! Fatti avanti! Tanto non rivedrai mai la tua amata Annabeth! > queste furono le sue ultime parole, prima che la colpissi con la spada carico di rabbia, e diventasse polvere! < O Miei Dei! Ragazzi siete stati GRANDI! > esclamò Grover! < Per così poco! > disse Talia riponendo l’arma nello zaino. conclusi io. < Allora è vero che Athena si è fatta influenzare da Luke e da Crono? > mi chiese Talia. < Beh a quanto pare è proprio così … > risposi mettendomi di nuovo a camminare < Ma non preoccupatevi, starà poco tempo dalla parte dei cattivi! Noi riusciremo a farle capire in che trappola è caduta! > dissi fermandomi e facendo un occhiolino a Talia. Mi avvicinai al marciapiede. < Oh no amico di nuovo!? > esclamò Grover! < Beh si! È l’unico mezzo veloce per arrivare al Campo Mezzosangue! > dissi rivolgendomi a lui, prima di evocare Il Cocchio Della Dannazione! 
   
 
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