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Autore: Clodie Swan    09/05/2011    10 recensioni
Il secondo capitolo della parodia che ha per protagonista un Edward sadico ed ironico. Stare con un'umana può rivelarsi davvero stressante per un vampiro. Specie se lei ha l'abitudine di ferirsi in continuazione.Ma per il povero Ed non sarà così facile liberarsene.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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- Questa storia fa parte della serie 'Le parodie del sadico Edward'
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Ero a Denali a casa dei nostri amici vegetariani. Avevano un villone stratosferico modernissimo che sembrava la casa del Grande Fratello.Tania come mi vide arrivare mi corse incontro tutta speranzosa con la lingua di fuori e le dovetti dare un altro due di picche. "A' Tania, non lo capisci che vengo a casa tua solo quando sono nei casini e per risparmiare l'albergo?" Che stress...
Tutti erano allegri e felici, andavano a caccia e giocavano a football facendo tanti bei progettini mentre io stavo in crisi di astinenza dal profumino di Bella. Dovetti anche dare fuoco alla macchina per fare andare via l'odore di lei. Sigh! La mia macchina!
Passai alcuni mesi nell'oblio senza ansie e preoccupazioni. Dopo tutto ero ricchissimo, bellissimo, avevo una fitta foresta dove cacciare quanto volevo, una bella famigliola che mi voleva bene.
Però che vita vuota...che vuota vita...
Mi venne l'idea di andare a cercare Vittoria, la vampira roscia che stava con James. Adesso eravamo tutti e due singles magari potevamo uscire una sera...oppure avrei potuto ucciderla...basta che facevo qualcosa.
Partii dalle vecchie cittadine del Minnesota fino al deserto texano. Fu lì che beccai la roscia. Non fu molto contenta di vedermi.
"Hai ucciso il mio compagno." mi accusò.
"Il tuo compagno voleva uccidermi la fidanzata...Vabbè dai roscia, che mi racconti. Io passavo di qui e volevo darti un salutino..."
Come mi distrassi un attimo Victoria prese il fugone e mi seminò in mezzo al deserto. La rincorsi attraversando il Messico, il Rio della Amazzoni fino alle favelas del Brasile. Una passeggiata insomma. La vampira mi fece perdere le sue tracce tra i vicoli puzzolenti di fritto ed io rosicando per lo smacco andai ad affittare una catapecchia vicino alla foresta vergine. Se non altro mi stavo facendo una bella vacanza.
Qualche giorno dopo squillò il telefono.
Era Rosalie la mia sorellina vanitosa con la puzzetta sotto il naso. "Edward, puoi tornare a casa. Quella rompiballe è crepata. Non corri più il rischio di ammazzarla. Ti ha risparmiato la fatica."
Comeeeee? Bella era morta???
"Alice ha avuto una visione di lei che si tuffava da una scogliera. E poi il suo futuro è scomparso." spiegò Rose
Ahia. "Non è che Alice si è sbagliata? Ultimamente ha fatto cilecca parecchie volte. Forse si era sintonizzata sui campionati mondiali di nuoto ed ha visto la Cagnotto che si tuffava."
"Controlla allora, basta che torni a casa. Qui stanno tutti sul depresso andante per colpa tua e non se ne può più."Rosalie sbuffò e mi riattaccò il telefono in faccia.
Possibile che Bella si fosse uccisa? Meno male che le avevo detto di prendersi cura di se stessa! Decisi di fare un controllino e chiamai Charlie. Mi rispose un cafone, che mi informò che Charlie non era in casa. Era al funerale.
Scogliera + funerale = Bella morta.
Nooooo! La mia piccola Bella non c'era più! Il mio piccolo rumbabà! La mia borsa dell'acqua calda nelle notti invernali! La mia trottolina amorosa che inciampava nei suoi stessi lacci! Ebbi un flash in cui io e lei correvamo l'uno incontro all'altro in un prato e lei cadeva con la faccia in avanti sbucciandosi il mento. Che bei tempi!
Non potevo accettarlo. Quel sofficino ripieno alla fine se lo erano pappato i pesci! Arghhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!! E adesso che cosa avrei fatto? Potevo farmi una crociera, forse...
Il telefono squillò di nuovo. "Pronto parlo con Edward Cullen?" era una signora che non conoscevo.
"Si?"
"Salve caro io sono Stephenie Meyer, l'autrice. Ti chiamo per dirti che la storia è ad un punto morto..."
"Si lo so Bella ha tirato le cuoia"
"Nel senso che serve una svolta alla trama. Visto che tu sei il protagonista adesso come colpo di scena dovrai andare in Italia."
"In Italia, belloooo! Ho sempre desiderato vedere Roma."
"Alt. Non ho detto di fare il turista. Devi andare a Volterra dai Volturi."
"Chi? Quei tre vecchi decrepiti?Quelli se gli gira male ti fanno fuori in un nano secondo."

"Appunto dovrai andare lì e implorare di farti morire."
"Cosaaaaaaaaaa? Ma che sei matta? Io non voglio morire, io sto una favola!"
"Edward hai appena perso l'amore della tua vita."
"L'amore della mia vita...mò non t'allargà!"
"E' importante che tu faccia questa cosa per il bene della storia."
"Ma chi se importa! Cambia lavoro piuttosto. Datti ai fumetti."
"Edward stai tranquillo alla fine andrà tutto bene."
"Si come no. Con queste belle premesse.
" "Edward ti prego se vai ti cederò il 25 % dei diritti d'autore."
"Facciamo il 50% e prenoto il biglietto. O puoi trovarti un altro vampiro suicida."
"Grrrr. E va bene. Voi vampiri sapete essere persuasivi...Ti ho creato troppo bene. Domani ti mando il contratto."
E così feci fagottino e andai a prendere il primo volo per l'Italia preparandomi ad andare incontro alla sorte che qualcuno, (la signora Meyer) aveva scritto per me. Che stressssss!
  
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