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Autore: Sophia_Snape    14/02/2006    4 recensioni
When the night has come
And the land is dark
And the moon is the only light we'll see
No I won't be afraid
Oh I won't be afraid
Just as long as you stand, stand by me
So darlin' darlin' stand by me
Oh stand by me
Oh stand, stand by me, stand by me
If the sky that we look upon
Should tumble and fall
Or the mountain should crumble to the sea
I won't cry, I won't cry
No I won't shed a tear
Just as long as you stand, stand by me
And darlin' darlin' stand by me
Oh stand by me
Whoa stand now, stand by me, stand by me
Darlin' darlin' stand by me
Oh stand by me
Oh stand now, stand by me, stand by me
Whenever you're in trouble just stand by me
Oh stand by me
Whoa stand now, oh stand, stand by me
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Un chappy molto, molto, molto dolce… come regalo per un felice San Valentino!
Besitos =Snape=

***

Passaggio segreto. Mielandia – Hogwarts

-Forse dovremmo fare qualcosa…- sussurrò Remus all’orecchio del compagno, senza riuscire a staccare gli occhi dall’orribile visione che gli si presentava.

-Tu dici?- gli mugugnò in risposta Sirius.

-E’ disgustoso… e tu lo sai- riuscì finalmente a girare la testa il licantropo, con uno scatto tale che per un secondo parve spezzarsi.

-…OH MIO DIO! Ma come diavolo ha fatto?-

-SIRIUS!- lo rimproverò l’altro, notando l’evidente ammirazione brillare negli occhi color ebano del ragazzo al suo fianco.

-Andiamo Moony, hai visto anche tu! Oddio… e non è morto! È strepitoso!- sembrava in preda ad un attacco di euforia.

-…no Padfoot, è disgustoso…-

-Ma perché?-

-Sirius, ragiona! Si è fatto fuori: tre chili di cioccorane, sei di gelatine tutti i gusti, e ora ha trasfigurato la statua – in miniatura, ma sono comunque cinque chili! - di Oliver Il Magnifico in un masso di cioccolato e … OH CRISTO SANTO! PRONGS!-

-…cazzo…- fu l’unica cosa che Sirius riuscì a dire davanti a quello spettacolo.

-L’ha fatto…non ci posso credere… l’ha mangiata… tutta…- soffiò Remus, prima di precipitarsi a soccorrere l’amico al momento svenuto sul pavimento della stanza, a metà strada fra Mielandia e Hogwarts.

-Prongs? Prongs? Mi senti? James!- si era chinato su di lui, dandogli leggeri schiaffi sulle guance, in un disperato tentativo di farlo riprendere. –Sirius, per l’amor del cielo! FA QUALCOSA!-

-Tipo… cosa?-

-Qualsiasi cosa! Basta che tu non stia lì, fermo impalato!- stava diventando isterico, osservò il moro, così, decise di seguire le istruzioni di Remus, arrivando alla conclusione che se il licantropo era isterico non avrebbe fatto nulla per migliorare la situazione, e dove minchia era Peter? Ah, sì, le ripetizione di Difesa… mamma mia, non avrebbe mai capito quella materia, certo, la teoria la sapeva bene… ma in quanto alla pratica… vabbè, decise di tornare al problema principale… ‘far calmare Remus’.
Bhe… un’idea ce l’aveva… una bella idea… molto… molto interessante… bhe… si sarebbe calmato… magari prendendo a pugni la sua faccia, ma avrebbe funzionato.

-Andiamo Black, non è il momento di perderti in assurde contemplazioni!- lo richiamò alla realtà.

Alzò lo sguardo, verso il ragazzo chinato su James.
Ok.
Era arrivato il momento.
“Addio Remus, sei… sei stato davvero un grande amico” pensò, mentre si avvicinava al ragazzo, e si chinava al suo fianco.

Vide gli occhi color nocciola posarsi su di lui, misti fra curiosità e isterismo. –Ti devi calmare…- sussurrò appena –In questo stato… non riesci a ragionare- mormorò appena il ragazzo, senza avere il coraggio di alzare gli occhi.

-E come avresti intenzio…- ma la frase fu interrotta dal brusco intervento di Sirius, che aveva deciso che la lingua del licantropo poteva essere occupata in un modo migliore che sparare tutte quelle cazzate.
Bene, ora stando ai suoi piani un doloroso e sofferto pugno avrebbe dovuto colpirlo… ok… tre… due… uno…
Ma il pugno non arrivò.
Anzi, dopo qualche secondo, anche il licantropo iniziò a corrispondere al bacio, dimenticando completamente lo svenimento del compagno, spostando la mano dal petto di Prongs, alla guancia di Sirius, accarezzandola piano.

-Ma che diavolo…-

-PRONGS!- Remus spinse via Sirius con forza tornando a concentrare la sua attenzione su James.

-Come stai?? Erano circa dieci chili! Ma sei impazzito tutto d’un tratto??- un sorriso accennato apparve sul volto dell’erede dei Black, vedendo l’oggetto dei suoi desideri nuovamente nel ruolo della crocerossina attenta e premurosa, sotto lo sguardo schokkato del suo migliore amico, che non lo era certo per la cioccolata.

-Rem… tu e Sir… vi… stavate… baciando… SOPRA DI ME???-

Lupin sgranò gli occhi, arrossendo vistosamente e abbassando il capo. –Beh… Padfoot cercava un modo per farmi calmare…-

Un largo sorriso si fece spazio sul volto del cervo. –Bene, sono felice per voi!- esordì con naturalezza.

-Sei sicuro?- il tono di Sirius sembrava preoccupato.

-Assolutamente!- annuì energicamente. –Era ora che ve ne accorgeste! Sono due anni che ascolto le pene d’amore di entrambi!-

-Oh…? Oh!- fu la volta del cagnone arrossire, passandosi velocemente una mano fra i capelli.

-E con Claire?- domandò finalmente Remus, l’unico che ebbe il coraggio di esporre la domanda che in realtà si stavano ponendo tutti e tre.

-A Claire…- si avvicinò di nuovo al licantropo, passandogli un braccio intorno alla vita e immergendo il viso nell’incavo fra il collo e la spalla. -… dirò che è finita- mormorò.

-Ehm ehm… scusate?- richiamò la loro attenzione Potter – Io non mi ci sono ancora abituato! Un po’ di contegno, please!-

-Quindi… ora cosa siamo?- sussurrò nuovamente Lupin, ignorando l’osservazione dell’amico.

Il moro tossicchiò imbarazzato. Quella era una scena che non aveva mai vissuto nelle sue storie, di solito le ragazze si accontentavano di una limonata per dire ‘stiamo insieme’ e non pretendevano una dichiarazione in piena regola.
bhe… forse solo Sally Simons, la Corvonero per la quale, al secondo anno si era preso una mega cotta … l’unica ragazza dell’intero istituto dalla quale l’erede dei Black fosse stato rifiutato… all’inizio il ‘Sei troppo piccolo per me’ gli era sembrato solo una banale scusa, ma poi era arrivato a comprendere che era molto, ma molto, improbabile che una ragazza del settimo anno si potesse anche solo lontanamente invaghire di uno del secondo, così si era messo l’anima in pace.

-Bhe… ecco… sì… insomma… James togliti immediatamente quel cazzo di sorriso da ebete dalla faccia o giuro che te la distruggo!-

-Ok, scusate, vai avanti Sir…-

-JAMES!- una voce femminile proveniente dall’apertura del passaggio li fece trasalire.

-Evans…?-

-Questo posto inizia a diventare un po’ troppo affollato per i miei gusti…- commentò Padfoot, leggermente scocciato.

-Evans, che diavolo ci fai qui?- sembrava piacevolmente sorpreso.

-Lily- la salutò con un cenno della mano l’altro prefetto.

-Ciao Remus- sorrise debolmente, per poi precipitarsi al capezzale del ragazzo. –Peter mi ha detto che… che eri…-

-Che ero…?- la incitò a continuare.

-…molto, molto… malato e che eri venuto qui- sussurrò la ragazza, accarezzandogli piano i capelli.

-Bhe… sì, ah, che male…- si toccò il petto con un gesto teatrale.

-Ma vedo che c’è già un prefetto qui, quindi direi che…- fece per alzarsi con voce molto più allegra.

-No!- la fermò per un braccio, facendola chinare nuovamente –No… per favore… Lily non… non andare…-

Era visibilmente confusa. Si sistemò una ciocca di capelli, lanciando un’occhiata ai due ragazzi, per poi tornare a guardare James. –Va… va bene- sussurrò.

-Senti… io… ti… ti devo dire una cosa… tu però… non parlare, ok? Se no mi rendi le cose solo più difficili…-

-Stai dicendo che quando parlo io complico le cose?-

-Precisamente quindi stai zitta e ascolta!-

-Non dirmi cosa devo fare!- si alzò velocemente in piedi, se non fosse stata per la voce di Sirius che interruppe quel litigio.

-PER FAVORE!- disse con voce calma e decisa, lanciando occhiate prima all’uno e poi all’altra. –Almeno quando vi dichiarate, potete molto cortesemente evitare di prendervi a parole? Per favore!-

La ragazza arrossì con violenza sedendosi nuovamente. –D’accordo -

-Grazie- sibilò Padfoot, stringendo la mano di Remus, al suo fianco.

-Allora… ehm… è… è.. difficile – ridacchiò nervosamente, ripetendo il gesto che Sirius aveva fatto con Lupin, prendendo la mano di Lily e stringendola fra la sua.

-Io… non… non ho mai fatto dichiarazioni o cose simili… quindi… perdonami se… se sarò… rozzo o se… ti offendessi…-

-Offenderò- mormorò la ragazza.

-Come?-

-Si… si dice offenderò…-

-Ehm… sì, se ti offenderò in un qualsiasi modo… quindi…-

Ci fu una pausa, la tensione stava crescendo nella stanza, e forse, ascoltando molto attentamente, nel fruscio del vento fra le rocce, si poteva distinguere il battito di quattro cuori accelerati da parole o gesti, mai provati.

-Quindi… so che non sono il… il ragazzo perfetto…o… o… so che i miei voti in Pozioni non sono alti come i tuoi… però… - prese fiato. -…però so…-

-Sì?-

-So… so che ti amo, Lily. Che ti amo… come non ho mai amato nessun’altra ragazza…e…-

La ragazza si chinò per baciarlo, ma lui la fermò, con la grande sorpresa di tutti. -…e per questo non ti chiedo di essere la mia ragazza.

-CHE COSA?- era esploso Sirius.

-…sì, grazie Sir. Lily, io ti amo troppo, più della mia stessa vita per rischiare di rovinare tutto, come mio solito. Quindi… non ti chiedo di essere la mia ragazza, perché… perché so che se tu mi baciassi, io non potrei più farne a meno, avrei bisogno di un altro bacio e un altro ancora, come una droga, come una linfa vitale..- le accarezzò piano una guancia.

-Sai, Potter, hai ragione- disse con decisione lei, catturando gli sguardi sbalorditi dei due spettatori. –Sì, hai proprio ragione- respirò con tranquillità, prima di tornare a guardarlo.

-Sai… davvero Lily, mi dispia…-

-Taci James Potter! Per una volta nella tua vita chiudi quel forno!- gli posò un dito sulle labbra, impedendogli qualsiasi suono. –Ora, Remus e Sirius sono testimoni, e da domani potrai prendermi in giro per l’eternità, ma ora, ti prego, non ridere, non fare nulla, rispondimi soltanto

Il ragazzo annuì, facendo segno di aver capito. –Molto bene. Applicati Potter, voglio tutta la tua attenzione, perché non è uno stupido test con le crocette ‘VERO’ ‘FALSO’ quindi pensaci bene prima di rispondere.

Annuì di nuovo, sempre più confuso. La ragazza inspirò a fondo, prima di parlare. –James Potter, vuoi essere il mio ragazzo?- gli chiese con semplicità e naturalezza.

-Co… come?- bofonchiò sbigottito sicuro di aver capito male, mentre i due ragazzi sullo sfondo della scena si scambiavano occhiate fugaci.

-Bhe… intanto che James ci pensa… ehm… ok, Remus… se… se.. a te va.. noi… potremmo…sì, insomma… come dire… uscire… così, come amici… o… anche… qualcos’altro…-

-Sirius Black mi stai chiedendo di uscire con te?- insinuò il licantropo con un’occhiata carica di malizia.

-Chi???? Io????? Bhe… forse…-

-Ci penserò…- rispose evasivo.

-Andiamo Rem, non farmi penare come un cane…-

-Riformula Black -

-Ok, ok, come… come… come… come… HAI CAPITO!-

Il ragazzo ridacchiò con estrema dolcezza. –E va bene, uscirò con te qualche volta. Come amici, o… altro -

-Potter… la tua ragazza sta ancora aspettando una risposta!- lo incitò il cagnolone, ora trasformato che si beava delle coccole del suo nuovo ‘amico’.

-Oh… sì…ecco…io..-

-Va bene, lascia perdere..- sospirò rassegnata, abbassando lo sguardo, nascondendo gli occhi color smeraldo, che iniziavano a brillare.

-Lily?- la chiamò, prima che potesse uscire.

-Sì?- si girò, mentre la mano girava sulla maniglia di legno consumato.

-…senti…-

-Non voglio le tue scuse Potter- lo freddò con decisione.

-Non volevo scusarmi, solo… sapere cosa facevi sabato…-

La ragazza sorrise, prima di tornare lasciare la maniglia e voltarsi verso il ragazzo. –E’ un appuntamento?-

-Bhe… non proprio… gli appuntamenti li hanno quelli che tecnicamente non stanno propriamente insieme… quindi…-

Un’occhiata molto decisa della ragazza gli fece capire che avrebbe dovuto tagliare tutto quel discorsetto che si era preparato con tanta cura.

-…direi che sì, Lily Evans, sarò il tuo ragazzo- concluse sorridendo, prima che la rossa gli si gettasse letteralmente fra le braccia, iniziando a baciarlo con crescente passione.

-Secondo te… dovremmo staccarli?-

-Perché? Sono sette anni che Jam sogna questo momento…-

-E tu?-

-Io cosa?-

-Sei isterico?-

-…penso di sì -

-Hai bisogno di calmarti -

-Eh sì…-

-Conosco un metodo infallibile!-

-Potresti insegnarmelo!-

-Non ti ricordi? Te l’ho già illustrato…-

-Penso di aver bisogno di una ripassatina…-

-Penso anch’io -

-Ehi, aspetta, e Peter?-

-Pete? Bhe… penserà che siamo morti!-

-Oh no!-

-Così stasera posso andare nel suo letto e fare il fantasma…hehehe -

-Sirius sei disgustoso… e poi è già sera -

-Ah… allora domattina a colazione… pensa che ghignate quando si affogherà nel caffè vedendoci arrivare…-

-…io non ci sto con un tipo come te!-

-Aspetta… cosa intendi per ‘sto’?

-Sirius?-

-Cosa?-

-Sto diventando isterico!-

-Eh?-

-Baciami, idiota!-

  
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