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Autore: Julietts    09/05/2011    1 recensioni
-Avevi ragione-
-Certo che avevo ragione, prof. E lei lo sa perfettamente. Sono state scintille, esattamente come immaginavo-
-Wow-
-Bene. Finalmente, ha scelto. Oh, guardi...che bell’alba-
-E’ stupefacente la tua capacità di impressionarti dei fenomeni atmosferici mentre sei su un divano nuda tra le braccia del tuo professore di lettere dopo due ore di sesso-
-L’emozione è emozione. E io provo emozione-
-Anch’io-
-Sono contenta. Si dice infatti che...se siamo ancora in grado di emozionarci, non siamo poi così distanti da essere felici-
-Già. Ed è mattina-
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-La morte
Si sconta
Vivendo-
Giuseppe Ungaretti

 
-Non può essere così difficile vivere, non può essere, non ha senso-
-No? Eppure-
-Eppure è così, sì, lo so-
-Strano, hai mai pensato che per assurdo la vita, la cosa più bella che abbiamo, è anche la più dura?-
-Sì, la vita è bella. E poi, perché? Cosa c’è di bello nella vita? Forse, solo questo. Il concetto, l’idea che ti inculcano fin da quando sei nella culla: è bello vivere. Ma io comincio a non crederci più-
-Addirittura?-
-Ma guardati intorno, per favore. Cosa vedi? Dolore, sofferenza. Una persona, vivendo, incontra sicuramente questo: dolore e sofferenza. Questa è la tua unica certezza-
-Ma esistono anche persone felici-
-Poche. E non lo sono davvero. Tutti hanno i loro scheletri negli armadi, e solo perché tu non li vedi, non puoi dire che non ci sono-
-Per esempio?-
-Per esempio...pensa a una ragazza felice. Una a caso. Una che sta camminando qui, in questo parco-
-Ok. Individuata-
-Perfetto. Ti sembra felice, no?-
-Sì-
-Perché?-
-Sta ascoltando la musica con il suo IPod, e sta sorridendo-
-Ok, bene. Beh, magari ora sorride, però a casa, deve affrontare una brutta situazione. Magari sono sette fratelli, e economicamente non ce la si fa più. Magari scoprirà che fra poco dovrà lasciare la scuola, e lavorare. Lei, che magari voleva diventare una cantante famosa, si ritroverà in un lurido bar a pulire tavoli-
-Oh oh, vero, ma non è sempre così-
-Questo è un esempio di dramma esterno, come piace chiamarlo a me. E poi, c’è il dramma interno-
-Dramma...interno?-
-Sì. Prendiamo sempre l’esempio della ragazza: questa ragazza ha apparentemente una vita perfetta. Ma dentro, ha il fuoco. È infelice, insoddisfatta, non si sente compresa, capita, ha il mondo addosso, che le chiede di essere perfetta, al meglio, e lei invece vuole solo rilassarsi, giocare, far finta di ridere per qualcosa che ridere non fa, nemmeno un po’, ma che senso ha stare tristi? E invece è costretta ad una serietà che non le appartiene, e deve fare i conti con dei ritmi che non riesce a gestire. Magari, è la ragazza più fortunata del pianeta, eppure la sua vita è drammatica, perché lei è infelice-
-E cosa rende felice?-
-Non lo so-
-Scusa?-
-Non lo so. Sto ancora vivendo, non so dirti cosa possa rendere felice una persona, perché non riesco a trovare una persona felice nella mia vita-
-Tu non sei felice?-
-No. Tu?-
-Non lo so. Pensavo di sì, fino a poco fa-
-Ah, ok. Pensavi di sì. Perché?-
-Non ho mai pensato che tutto debba essere perfetto, nella mia vita. Non è questo che rende felice. Ma io mi alzo la mattina, mi guardo allo specchio e so di essere una persona buona, giusta e sincera che affronta un’altra giornata meglio che può. Questo mi rende felice-
-Certo. Beh, tu non hai il dramma dentro, forse, o forse, non te ne accorgi. Buon per te-
-Cioè a me sembra solo di essere felice?-
-Secondo la mia teoria, sì-
-Ma se a me sembra di essere felice non è come se lo fossi?-
-No-
-E cosa cambia?-
-Tutto-
-O niente?-
-Tutto-
-Quindi la vita è questo: dolore e sofferenza-
-Così pare-
-E non ci resta che sperare in una morte veloce e indolore che ponga fine a tutto-
-Non ho mai detto questo-
-Credi che la morte possa far continuare la vita?-
-Certo che no. Credo che possa farla ricominciare da capo-
-In un altro tempo, in un altro spazio, forse potrei crederti-
-Pensavo di essere io quella cinica-
-No, sul serio, se parliamo di felicità, dolore, sofferenza, amore e fortuna su questa terra, posso ascoltarti, ma non siamo sciocchi: non puoi ricercare gli stessi sentimenti che provi qui ed ora anche nel posto, nel qualsiasi posto ci sarà dopo la morte. La vita finisce. Il resto è mistero, ma non mi aspetto nulla-
-Così non rimani deluso?-
-Esatto-
-E’ da idioti-
-Come prego?-
-Questo ragionamento è da idioti. Tu vivi, soffri, piangi, preghi, fai un’imitazione scarsa e improduttiva dell’amore, della gioia, e pensi che tutto possa finire qui. Scusa, ma non dirmi se non è assolutamente pessimistico come sguardo sull’esistenza-
-La morte non è bella, nessuno ha mai detto che è bella-
-Ma qualcuno una volta ha detto ‘la morte si sconta vivendo’-
-E dunque?-
-E dunque, caro amico, rimango della mia idea: tu vivi, soffri, piangi, preghi, fai un’imitazione scarsa e improduttiva dell’amore, della gioia, e pensi che tutto possa finire qui. No, questa è la morte. E quando porrai fine a tutto questo, potrai vivere. Tutto questo, e molto altro. Senza niente, o con tutto, non ha importanza: finirai per essere felice-
 
Vivi.
Soffri.
Piangi.
Preghi.
Fai un’imitazione scarsa e improduttiva dell’amore, della gioia.
Pensi che tutto possa finire qui.
Idiota.
Questa è la morte.
E dopo la morte, avrai la vita.
Ma c’è una regola, fondamentale, da prendere in considerazione.
La morte va scontata.
Il che, detto in termini comuni, può essere tradotto con: la vita va vissuta.
Intensamente.
Solo così si potrà vivere.
O morire.
A piacere di ognuno, a questo punto.
 
  
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