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Autore: CaptainSullivan    09/05/2011    1 recensioni
"Dove andiamo mamma??"
"Non lo so Joey,non lo so.."
Megan si sedette sul marciapiede con la testa tra le ginocchia. Le veniva da piangere e urlare, ma non poteva, doveva reagire e trovare un posto per i suoi figli.
"Sono una testa di cazzo.." disse a bassa voce.
"MAMMA!!Non si dice!!" le disse un vocina.
"Scusa piccola.." le donna si alzò e prese in braccio la sua figlia più piccola, Sarah..così simile a suo padre, che era sparito dopo aver saputo che lei era incinta..di nuovo.
"Quel pezzo di merda.." si accese una sigaretta e mise giù la bimba.
"Mamma!!" le dissero in coro i bambini.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Ronnie Radke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2.  17 and  pregnant.
Avevo 17 anni ed ero agli ultimi mesi di liceo, un sabato sera come tanti,con il mio ragazzo di allora, Ronald.. lui non era di LA,ma di Las Vegas, si era trasferito qui all'inizio del liceo, era più grande di me di due anni, ma ripetente per due anni di fila.
"Amore ti amo, lo sai?"
"Certo piccola.. ti amo anche io..tantissimo.."
"Sai una cosa? Sono pronta.Facciamolo." 
Lui mi aveva guardato sbalordito.. dopo tutto quello che gli avevo detto l'avevo sorpreso uscendomene così, ma ero davvero pronta dopo tre mesi che stavo con lui. Certo,avevamo già fatto qualcosa, ma niente di che.
"Sei..sei sicura?"
"Sì."
"Davvero?Cioè..per me non ci sono problemi,anzi..però dopo tutto quello che mi hai detto in questi mesi..mi sorprendi ecco.."
"Lo so..ma oggi mi sento davvero pronta.."
"Ma..qui?A casa dei tuoi?"
"E dove se no?Tanto loro non ci sono e non tornano fino a dopodomani.."
"Va bene allora.." e iniziò a baciarmi, toccandomi ovunque. Io ero elettrizzata, era la mia prima volta e con il ragazzo che amaVO.
Iniziò a mettere le mani sotto la mia maglietta, palpandomi in ogni modo e iniziando a giocare con il ferretto del reggiseno. Intanto io cercavo i togliergli la maglietta, mentre gli accarezzavo la schiena. 
Non sapevo neanche io cosa stessi facendo, fatto sta che dopo poco eravamo entrambi a petto nudo e lui stava "affondando" la faccia nella mia seconda scarsa che, stando a quello che diceva lui,lo faceva impazzire.
Iniziammo a giocare con la chiusure dei jeans attillati, che sparirono in poco tempo fra un bacio e l'altro.
Non molto dopo anche le mie mutande finirono nel dimenticatoio e mi ritrovai nuda sotto il suo corpo tatuato,coperto solo dai boxer, nei quali misi le mie mani e iniziai a toccarlo e a masturbarlo, e così face lui con me, mentre mi leccava i capezzoli e io fremevo al tocco della sua lingua bagnata con la mia pelle, che piano piano scendeva sempre più, fino al punto che prima stava stuzzicando con le dita.
Dopo un po' avvenne la penetrazione vera e propria, iniziammo a muoverci a ritmo.
Io non l'avevo mai fatto ma sapevo cosa fare,mi venne naturale.
Questo ritmo mi piaceva,iniziavo a sentire un piacere forte, fortissimo.
Venimmo entrambi dopo non so quanto tempo, ma mi piaceva.
 
Quella sera Joey fu concepito.
Avevo appena diciassette anni e una vita davanti. 
E invece scoprii qualche settimana più tardi di aspettare mio figlio, quello che iniziò a cambiarmi la vita radicalmente.
Quando lo dissi a Ronald, avevamo paura, ma decidemmo di tenerlo, alla fine per il diploma sarei stata solo al terzo mese e non si sarebbe ancora vista tanto.
Mi impegnai al massimo in quel periodo a scuola, nonostante tutto.
Decidemmo di andare a vivere insieme non appena ci fossimo diplomati.
Il problema fu dirlo ai nostri. Non volevamo, volevamo fosse un segreto.
Solo che il segreto cresceva a dismisura ogni settimana che passava e dovemmo dirlo ai genitori.
Ci cacciarono fuori di casa, non ci volevano più vedere, mia madre mi tagliò i viveri completamente. Mio padre se ne andò di casa.
Fu l'ultima volta che lo vidi.
Ero convinta mi odiasse per quello che avevo fatto, per il mio comportamento stupido.
Solo qualche anno più tardi capii che in realtà stava con mia madre per pena e che aveva già un'altra famiglia a New York, città che da allora ho odiato profondamente.
L'unica che mi stette vicino fu mia nonna, che morì quando Joey compì un anno e le cose con Ronald sembravano andar male.
Ma non era così.
Durò ancora qualche anno, fin quando non mi lasciò alla seconda gravidanza, la seconda fottuta gravidanza che mi portò in una depressione totale.
Avevo 20 anni appena compiuti quando scoprii di aspettare Sarah.
Quella volta dovetti chiedere aiuto a mia madre, che mi accettò in casa mia di malgrado, solo perchè avevo due figli e non poteva lasciarli sotto ai ponti.
Se no col cazzo.Troia.
 
Ho vissuto con mia madre per altri tre anni, fino a ieri, quando mi ha cacciato di casa perchè non trovavo un cazzo di lavoro perchè avevo due figli e nessuno mi voleva.
A un certo punto avevo pensato di prostituirmi, alla fine non me la cavavo male a letto, quello con cui ero stata, il padre dei miei figli, era sempre soddisfatto.
Abbandonai quasi subito quell'idea malsana,non sarei stata in pace con me stessa.
Ho lavorato per qualche mese in un fastfood della Sunset, ma poi son stata licenziata perchè quel porco del proprietario voleva che glielo succhiassi per avere un aumento.
E ci ero anche stata, una volta. Avevo davvero bisogno di soldi e se quello era l'unico modo per averli..beh,l'avrei fatto.
Sentire le sue luride mani sulla mia testa mi avevano fatto venire il voltastomaco.
Una settimana dopo mi sono licenziata. Era diventato tutto troppo insopportabile, tutti i pezzi grossi del locale avevano iniziato a farmi proposte indecenti e io per mandarle giu avevo iniziato a farmi tre pacchetti di sigarette al giorno. Così non poteva andare, quindi mi sono licenziata.
 
Ed eccomi qui, a casa del mio migliore amico, con due marmocchi che mi danno la forza di andare avanti e niente soldi.
Peggio di così non poteva andare.
Spero che questo aggancio di lavoro funzioni. E che io non sia costretta a sbocchinare il capo per avere uno stipendio decente.
   
 
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