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Autore: Sacu    10/05/2011    2 recensioni
"Si tratta di una chiave per aprire un Portale per il luogo da cui vengo."
"Se i Drow avessero la chiave non esisterebbero un attimo ad inviare il loro esercito per tentare di conquistarlo."
“Se la tua amica dovesse fallire, presto il nord entrerebbe in guerra."
Ispirato a D&D.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Avevano viaggiato tutto il pomeriggio e si erano fermati in una locanda. Rigel aveva insistito affinché dormissero tutti nella stessa stanza, non voleva che lei se la squagliasse mentre dormivano. Brendon aveva provato ancora a farle qualche domanda, ma lei si era rinchiusa nel silenzio e aprì la bocca solo per mangiare la cena.
Alle prime luci dell'alba, l'Elfa si alzò lentamente e richiamò Ziwa.
Pensavi di andare da qualche parte?”
Keid l'aveva sentita. Quello stupido barbaro sarà stato anche un attaccabrighe, ma aveva un buon udito!
Volevo uscire a preparare qualche incantesimo, sai la mia routine giornaliera...”
Keid non disse nulla, scese dal letto e si piazzò davanti a quello di Brendon, che gli dormiva accanto.
Svegliati mago!” disse dandogli un bello strattone. “Devi accompagnare la druida per quella roba”.
Brendon, avvezzo al modo grezzo del barbaro, fece uno sbadiglio seguito da un sospiro. “Ti ho già detto che si tratta di preparare gli incantesimi per poterli usare durante il giorno! Possibile che ancora non l'abbia capito?”
Per me rimane roba strana. Visto che dovete fare la stessa cosa va' con lei”.
Aspe', il mago ed io non facciamo la stessa cosa! Lui lancia incantesimi usando focus arcano, io invoco la natura per...”
Lascia stare, se non sono riuscito a fargli capire cosa faccio io non penso che capisca la differenza tra un druido e un incantatore. Dammi il tempo di alzarmi e poi andiamo.”
Con malavoglia e sbadigliando, Brendon recuperò il suo bastone, di legno chiaro, che era al lato del letto e il libro che aveva lasciato sul comodino insieme ad un sacchetto.
Reagenti, eh?” gli chiese Isilrill.
Qualcosa in contrario?”
No, figuriamoci! Sei tu che hai deciso di far dipendere la tua vita da un sacchetto pieno di ingredienti disgustosi. Se a te sta bene così, a me non interessa.”
Brendon stava per controbattere ma Keid fu più rapido: “Sbrigatevi dannazione, prima tornate prima mangiamo!” Prese Brendon col braccio sinistro, Isilrill col destro e li sbatté fuori dalla porta, lasciando Ziwa dentro.
Che maniere, il tuo amico! E poi cos'è, ha bisogno della balia per fare colazione?”
Mettiamo le cose in chiaro: insulta me quanto vuoi, ma non osare aprire bocca sui miei compagni o userò tutti gli incantesimi di questa su di te, chiaro?” disse estraendo una bacchetta di legno con in cima una piccolissima pietra azzurra.
Va bene, ti chiedo scusa, penso di aver esagerato. Mettila via adesso, prima che ti parti qualche incantesimo per sbaglio.
Abbiamo capito che a nessuno di noi piace questa situazione, ma per quel che mi riguarda da adesso mi impegnerò per non litigare. Ci stai?”
Solo se ci spiegherai tutto.”
Isilrill sospirò. “Quanta pazienza! D'accordo, dopo a colazione vi dirò quello che volete.”

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E' morto?”
Inutili creature ibride! Non hanno un briciolo di resistenza! Basta torturarle appena e muoiono subito!”
Nyatar evitò di farle notare che sua cognata e suo marito erano creature ibride pure loro. Non temeva tanto la Drow, quanto di attirare troppo l'attenzione: un eventuale scontro sarebbe stato difficile da nascondere e avrebbe dovuto dare spiegazioni scomode.
Non che sia servito a chiarirci le idee, ma almeno sappiamo dov'è diretta.”
Dove avrà imparato quella tecnica? Dalle Ninfe forse? Raramente condividono i loro poteri con altre creature, ma se non loro chi?”
Questo non lo so ancora, ma ho intenzione di spingere i miei lupi in terre più lontane finché non troverò qualcuno che sappia rispondere alle mie domande! Quanto a te...”
Non preoccuparti. Sia mai detto che io, Imreenice, servitrice di Lolth, lasci un'arma forgiata dalla mia gente nelle mani di una schifosa Elfa!”
Nyatar evitò ancora una volta di far notare che lui era un Elfo. “Bah, tempo perso discutere con le Drow!” pensò. Si congedarono, raccomandandosi l'un l'altro di fare più in fretta possibile e senza dare nell'occhio.
Ora che la sua ospite se n'era andata rimaneva un ultimo problema: liberarsi della spazzatura. Chiuse gli occhi (era solo un vezzo, non aveva realmente bisogno di farlo, tant'è che in combattimento li teneva sempre aperti. Era semplicemente un'abitudine che aveva acquisto da apprendista e gli piaceva mantenerla, in memoria dei “tempi andati”), alzò la mano destra e pronunciò l'incantesimo: davanti a lui comparvero due Wose, spiriti del legno suoi servitori, dal colore verde opaco. Non erano forti o intelligenti, ma erano molto fedeli e ottimi per svolgere lavori inferiori.
Spogliatelo e gettate il suo corpo agli animali. Quanto a ciò che indossa, non mi interessa come ma fatelo sparire.”

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Era passata quasi un'ora e Keid era riuscito ad impedire a Rigel di fiondarsi sulla colazione. Ma quel formaggio aveva un ottimo odore e la frutta era così matura che faceva lui stesso fatica a resistere.
Tutte le mattine la solita storia: mi spieghi perché non possiamo mangiare senza Brendon?”
Sono stato abituato così, nella mia tribù mangiavamo sempre tutti insieme.”
Ma ho fame!”
Puoi distrarti affilando le spade”.
L'ho già fatto! Voglio mangiare!”.
Keid prese l'ascia. “Provaci se vuoi!”
Rigel estrasse le sue spade. “Ti accontento subito!”
Il guerriero stava per caricarlo, quando la porta sbatté. “Adesso basta! Eravamo rimasti d'accordo che non avresti più usato le armi dentro le taverne! Se volete combattere, fatelo a mani nude!”
Ehm... questa non è una taverna, è una locanda!” sottolineò Rigel.
Fa' lo stesso!” gli urlò Brendon.
Be', no, non è proprio la stessa cosa... in una taverna si mangia e si beve, in una locanda si dorme e si mangia e si beve, di conseguenza c'è una netta differenza: se ti ubriachi in una locanda puoi rimanere finché non torni sobrio.”
...Mystra, ti supplico, dammi la forza di non fulminarlo...!”
I tuoi compagni sono sempre così?” domandò Isilrill, divertita dalla scena.
E non ci hai visto nella nostra forma migliore!” aggiunse Rigel.
Basta con le chiacchiere, io ho fame!” concluse Keid.
L'Elfa versò un po' d'acqua in una ciotola per Ziwa, poi raggiunse gli altri. In mezzo alla stanza c'erano delle sedie e un piccolo tavolo quadrato con sopra il vassoio della colazione. Latte, formaggio, frutta e pane.
Manca solo del liquore di malto.”
Non sapevo i druidi bevessero liquori la mattina presto.”
Generalmente no, è un vizio che mi ha attaccato il mio maestro. Misao ha il vizio della pipa, io quella di bere un sorso la mattina. Non pensiate che mi ubriachi, ho specificato un sorso!”
Rigel aveva sentito bene. Misao, non Lady Misao. Reduce del suo incontro del giorno prima (quando ne aveva prese di santa ragione) e certo che tutti la chiamassero col titolo nobiliare, le chiese in quale circostanza l'avesse conosciuta.
Isilrill stava masticando e non rispose subito. “Forse è il caso di rispondere a qualche domanda. Sentiamo, cosa volete sapere?”
Per prima cosa chi sei” chiese Brendon.
Il mio nome è Isilrill, sono figlia di Ketojan il Capo Druido del Circolo della Foresta di Baldur's Gate. Sono amica di Misao da quando suo padre la portò in città, quindi ad occhio e croce direi dieci anni, ricordo quando era alta così!” Osservò dove aveva fermato la mano e aggiunse: “Be'... non che sia cresciuta molto in altezza, è sempre stata mingherlina.
E conosco Sirio da cinque, ovvero dal suo ingresso” le scappò un sorrisetto “diciamo non proprio passato inosservato alla Torre. Sto cercando una statuetta di Mystra per motivi personali. Ah, inoltre sono inseguita da Nyatar e sono in compagnia di... be', voi!”
Ma perché vuoi profanare il tempio di Mystra per rubare una statuetta sacra?” Insistette Brendon.
Profanare, che espressione esagerata... mi voglio solo introdurre in un luogo frequentato solo da sacerdoti per recuperare un oggetto che mi serve...”
Un'occhiataccia di Rigel le fece sparire il tono ironico.
D'accordo, d'accordo! Ma ascoltatemi bene: finché rimarrete con me, la mia sorte sarà anche la vostra, quindi sarà meglio per tutti che teniate la bocca chiusa. E quando ci separeremo, se venissi a sapere che avete spifferato qualcosa, giuro sulla mia spada che verrò a reclamare le vostre vite una ad una!”
Su quale spada, quella vera o quella finta?” Isilrill aveva con sé diverse armi. Arco e frecce, tre pugnali nascosti, una spada lunga e la spada orientale. La sua preferita. Rigel si riferiva a quella.
Mago, dimmi: ci possiamo fidare di questo qui? Sirio sa quando è il momento di non replicare, ma suo fratello pare non possedere questo dono.”
Non preoccuparti, fa l'arrogante ma non tradirebbe mai nessuno. Ti prego, continua a raccontare.”
L'Elfa era preoccupata di mettere la sua vita nelle mani di perfetti sconosciuti, ma non avendo scelta si rassegnò. Inoltre Sirio si fidava di loro, questo era un punto a favore.
Dovete sapere che tanto tempo fa due antiche divinità chiamate Ibrandul e Mystril collaborarono nel creare due oggetti identici, uno per ciascuno.”
Brendon era sorpreso. “Ibrandul dio del sottosuolo e Mystril dea della magia? Cos'è che li ha indotti ad unirsi in un progetto comune?”
Aspetta. Sai cosa ne è stato delle divinità in questione?”
Ibrandul è stato ucciso da Shar, la quale ne ha preso il ruolo, mentre Mystril è morta insieme a Karsus, dando vita a Mystra, nostra venerata dea.”
Precisamente. Uno di questi oggetti entrò in possesso di Shar e fu successivamente rubato per dispetto da Lolth, dea dei Drow, la quale non conoscendone l'importanza ne fece dono alla sua Somma Sacerdotessa, in un giorno in cui era bendisposta per non so quale servigio reso. Questa lo conservò fino al giorno della sua morte, quando andò distrutto.
A questo punto, dei due oggetti ne rimane uno solo, quello di Mystril. L'ho cercato per venti anni (boicottata in tutti i modi possibili da Ketojan, stupido Satiro!) riuscendo a fatica a scoprire che era passato nelle mani di Mystra. Lei lo nascose per sicurezza all'interno di questa statuetta. La dea ha fatto degli incantesimi impedendo a chiunque di toccarlo tranne che al suo Sommo Sacerdote: apparentemente sembra di metallo, dicono sia di puro platino; in realtà, nelle mani del Sacerdote assume una consistenza gelatinosa grazie alla quale è in grado di estrarre l'oggetto.
A me non serve la statuetta, a me serve l'oggetto contenuto nella statuetta.” Fece una pausa per bere del latte.
Di grazia, cosa sarebbe l'oggetto?” chiese Brendon.
Isilrill si girò il bicchiere tra le mani, tenendo lo sguardo basso e cercando le parole giuste. “E' un bracciale. Si tratta di una chiave per aprire un Portale per il luogo da cui vengo. Come ho detto, non mi interessa la statua, mi serve solo il bracciale di Mystril per tornare a casa.”
Rigel rise. “Fammi capire, in sostanza il tuo piano sarebbe questo: vuoi intrufolarti in un tempio di Mystra, entrare nella stanza del Sommo Sacerdote, trovare l'accesso al passaggio segreto, schivare le trappole, arrivare nel sotterraneo e rubare la statuetta (che come ha detto il guardiaboschi è protetta da incantesimi); permettermi di domandarti: dopo esserne uscita miracolosamente viva, vuoi pregare il Sommo Sacerdote di prenderti questo oggetto rischiando l'ira della sua dea oppure vuoi implorare Mystra che ti faccia una grazia?”
A questo penserò dopo. Una cosa alla volta: prima di tutto dobbiamo raggiungere il tempio sull'isola Nimbral.”
Rigel non credeva alle sue orecchie e fece un'altra risata. “Come hai detto? Ti riferisci forse alla leggendaria isola Nimbral? Danarr ti ha mentito, lo sanno tutti che non esiste!”
Danarr ha detto il vero, le sue indicazioni combaciano con le informazioni che ho trovato in questi anni. Mi ha anche dato un nome con cui mettermi in contatto.”
Rigel era convinto che lei mentisse o che Danarr si fosse preso gioco di lei, così Brendon fece una proposta: cercare qualche notizia a Candlekeep.

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Quella notte Ketojan non riuscì a dormire. Quella stupida Elfa si era cacciata in un grosso guaio e lui gliel'aveva permesso! Perché non aveva insistito di più per farla restare?

Ma testarda com'era avrebbe trovato lo stesso un modo per andarsene. Almeno dandole il flauto era sicuro che l'avrebbe rivista.
Ma se avesse trovato guai più grossi di lei? Per di più era in compagnia del fratello di Sirio, con lui sarebbe stato difficile avere giornate tranquille!
Ripensò a come l'aveva addestrata e si sentì un po' meglio, in un modo o nell'altro se la sarebbe cavata. Ma il pensiero di Nyatar lo fece preoccupare di nuovo. Si sentiva impotente: sua figlia era distante e lui non poteva aiutarla.
Nel frattempo, Roger era rientrato dal suo giro di perlustrazione e si fermò davanti alla tenda del Satiro. “Capo devo fare rapporto. Ancora niente per quella cosa dell'orso, ma scommetto che la prossima volta lo prenderò in flagrante!”
Come aveva fatto a non pensarci prima? Certo che c'era qualcosa che poteva fare.
Invitò l'Uomo ad entrare. Lo vide agitato, non sapeva come scusarsi per aver portato la samurai al campo. “Per la storia di Lady Misao, ti assicuro che...”
Mio caro Roger! Non ti punirei mai per una simile sciocchezza! In fondo, farsi costringere da una ragazzina di sedici anni a farsi obbedire è già un'umiliazione sufficiente.”
Il Capo aveva sempre quell'aria allegra, soprattutto quando si burlava di qualcuno, ma stavolta c'era un che di inquietante.
Sono dispiaciuto...”
Anche io. Come posso fidarmi ancora di te? Oh, lasciami pensare... Mia figlia ieri ha lasciato la Radura, si è messa in viaggio col fratello di Deneb e i suoi compagni e voglio essere sicuro che stia bene. Ti andrebbe di assicurartene?”
Lei sa badare a se stessa, non ha bisogno di essere pedinata!”
Certo che no, ma io fossi nei tuoi panni, dopo stanotte farei quello che mi dice il Capo.”
Il druido non poteva rifiutarsi di eseguire l'ordine, ma sapeva quanto diventava aggressiva Isilrill quando era pedinata. Faceva paura quando si arrabbiava.
D'accordo, farò come vuoi. Ma sai che tua figlia non la prenderà bene e io le dirò chiaramente che è stata una tua idea!”
Come preferisci. Ah, un'ultima cosa. Fatti notare solo se necessario e... fai attenzione al cielo, potrebbe esserci qualche falco in giro.”
Fino a quel momento Roger pensava che il Capo volesse burlarsi di lui inviandolo in una missione inutile, ma quelle parole erano molto chiare. “Nyatar?”
Io non l'ho detto. Parti il prima possibile.” e fece un cenno con la mano per congedarlo.

   
 
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