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Autore: Sanae78    11/05/2011    1 recensioni
Sei mesi, è il tempo che manca alla partenza di Tsubasa e che Tsubasa e Sanae possono passare ancora insieme ...
Genere: Generale, Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Sorpresa, Tsubasa Ozora/Holly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Ai suru - amare'
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Rokka getsu 38

Ringrazio tutte le persone che leggono le mie storie … buona lettura!

Sanae78

 

 

Rokka getsu

di Sanae78

 

 

Capitolo 38

 

Esami e telefonate

 

 

A scuola gli studenti uscivano dalle aule man mano che finivano il test riunendosi in piccoli gruppetti per parlare e scambiarsi le proprie impressioni.

I ragazzi della Nankatsu avevano formato il loro di gruppetto. I primi a consegnare erano stati Sanae, Yukari e Misaki, confermando la loro fama di studenti brillanti.

I tre avevano consegnato a pochi minuti di distanza l’ uno dall’ altro e poi si erano messi in corridoio ad aspettare gli altri.

Quella mattina dai giornali avevano saputo che il loro capitano era riuscito ad entrare a far parte della nazionale maggiore, che a giorni avrebbe disputato una partita amichevole contro una squadra brasiliana.

Questa notizia li aveva incoraggiati tutti a fare del loro meglio per superare quel test.

 

“Ma quanto ci mette? Come mai Ishizaki non esce ancora?” Yukari camminava avanti indietro davanti agli altri.

 

Ormai il tempo era quasi scaduto e ne mancava solo uno, Ishizaki che doveva ancora consegnare.

 

“Ragazziii!” Manabu era andato a sbirciare dalla porta e stava correndo dagli altri per riferire loro quello che aveva visto.

“Allora Manabu, si può sapere che sta combinando Ishizaki?” Yukari era ansiosa si sapere.

“ … in aula sono rimasti in pochi … Ishizaki è chino sul suo foglio ed ha smesso di scrivere … non capisco, perché non abbia ancora consegnato!”

“Non scrive … e che fa?”

“Tiene in mano il foglio e lo guarda …”

“Forse lo sta rileggendo per essere sicuro di quello che ha scritto …”

“Tu credi Sanae?”

“S, Yukari. Ishizaki non è uno stupido e sa benissimo che se consegnerà a tempo scaduto il suo test non sarà valido. Probabilmente tra poco consegnerà.”

 

Yukari si era voltata a guardare l’ orologio che c’ era sul muro: “ … mancano solo cinque minuti …”

 

“Professore, io consegno!” Ishizaki si era avvicinato alla cattedra, accorgendosi di non essere il solo.

“Consegno anch’ io!”

“Bene ragazzi … allora voi siete Ishizaki e Urabe … ecco adesso potete andare.”

“Grazie!”

 

In quel momento era suonata la campanella che metteva fine alla prova ed il professore si era alzato: “Ragazzi, il tempo è scaduto! Forza, consegnate!”

Gli altri fuori si erano ammutoliti a sentire quel suono credendo che il loro amico non avesse fatto in tempo.

 

“Oh no! Ishizaki non ha consegnato in tempo …”

“Non dire così Yukari … non è detto …” Sanae non riusciva a credere che il loro amico non ce l’ avesse fatta e non voleva nemmeno che Yukari potesse pensare una cosa del genere.

“Ma Sanae … non è possibile …”

 

Poco dopo Ishizaki e Urabe erano usciti insieme dalla classe e si erano diretti verso gli altri.

 

“Eccolo, guardate!”

“Ishizaki …” Yukari sembrava sinceramente dispiaciuta.

 

“Che avete ragazzi?” Ishizaki sfoggiava il suo solito buon umore, anche se si sentiva un sacco di occhi addosso.

“ … Ishizaki è suonata la campanella e noi pensavamo ..” gli aveva risposto Misaki.

“ … capisco … io e Urabe abbiamo consegnato quasi all’ unisono pochi minuti prima … siamo stati fortunati …”

 

Tutti erano felici di sentire quelle parole consapevoli che adesso tutti potevano sperare di essere ammessi.

 

“Ci andiamo, vero?”

“Dove Ishizaki?” gli altri non capivano.

“A vedere la partita di Tsubasa ovviamente!”

“Si, certo! Sosterremo il nostro capitano!”

 

Adesso erano tutti allegri come quando giocavano insieme a pallone decisi a tifare per Tsubasa.

 

Anche quella sera Ishizaki e Yukari avevano accompagnato Sanae a casa.

Appena aveva varcato la porta Sanae era stata chiamata da suo fratello Atsushi: “Sanaeee, telefonooo!”

 

“Pronto!”

“Ciao Sanae, come stai? Com’ è andata oggi?”

“Tsubasa che bello sentirti! E’ andata bene per tutti oggi.”

“Dici davvero?”

“Si, anche Ishizaki è riuscito a consegnare in tempo.”

“Ne sono felice!”

“Non sai quanto siamo stati in pensiero per lui. Ma poi è apparso in corridoio con Urabe, allegro come suo solito.”

“E perché?”

“Era suonata la campanella e lui non era ancora uscito … temevamo che non avesse fatto in tempo …”

“Capisco … Sanae, scusami, se non ti ho detto …”

“Non devi scusarti Tsubasa!”

“Ecco … io non volevo farti preoccupare e inoltre non ero sicuro che avrei fatto quello che ho fatto … mi dispiace anche che tu abbia dovuto saperlo dal giornale …”

“E’ stato bello per tutti leggere quella notizia stamattina! Con il tuo esempio ci hai stimolato ad impegnarci ancora di più.”

“Non sei arrabbiata con me?”

“No, sono orgogliosa di te Tsubasa!”

“Sanae …”

“Adesso tocca a te affrontare una grande prova e noi verremo tutti allo stadio per tifare per te … metticela tutta, Tsubasa!”

“M’ impegnerò al massimo Sanae, te lo prometto!”

 

Erano entrambi felici di sentirsi e non vedevano l’ ora di rivedersi allo stadio, dove Tsubasa avrebbe disputato la sua ultima partita in Giappone.

 

 

Continua …

 

 

Disclaimer

 

I personaggi presenti in questa storia appartengono a Yoichi Takahashi.

 

Note

 

‘Rokka getsu’ è in Giapponese e significa ‘Sei mesi’.

 

  
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