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Autore: Iva27    11/05/2011    5 recensioni
Nient'altro che frammenti.
Se sei a pezzi cosa devi fare?
Come fai a ritornare intero?
Hai bisogno di qualcuno che ti rimetta insieme, ma se non hai nessuno?
Ma se sei a pezzi, si ha paura. Chi ti dice che la persona davanti a te non ti distrugga ancora di più i pezzi, invece di ricomporti?
Come si fa ad aprirsi agli altri se ti potrebbero distruggere di più?
Fino a quando non incontrai quel qualcuno che mi aiutò.
Quel qualcuno che mi fece cambiare e che mi salvò.
Chi era?
Un vero amico!
Questa storia parla di una grande amicizia, saltando di qualche anno per vedere cosa succede durante gli anni dei famosi malandrini! e anche di un grandissimo amore! il più bello in assoluto!!! Spero decidiate di leggerla, e grazie a chi lo farà! baci!
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I miei malandrini'
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CAPITOLO 45: 

Proprio come sei

 

Lily

Stavo salendo le scale del mio dormitorio quando incontrai Elen e Taira che scendevano. Elen stava ridendo e Taira la stava guardando accigliata.

-Non pensi di essere stata troppo cattiva?- stava chiedendo Taira, seccata.

-Ma dai, io l'ho fatto per lei. Tutti pensano la stessa cosa, ma nessuno avrebbe mai avuto il coraggio di dirglielo. Le ho fatto un favore- la voce altezzosa di Elen era piena ancora di ilarità. Si voltò, notandomi e mi ignorò bellamente, passandomi accanto per scendere.

Fissai Taira accigliata e lei ricambiò con sguardo colpevole.

-Ciao Lily- disse, per poi seguire Elen.

Con un cenno salii di sopra, preoccupata. Cercai, entrando, Joy e vidi che era nel suo letto quasi del tutto nascosta dalle coperte.

-Cosa è successo Joy? Cosa ti ha detto quella vipera di Elen?- le chiesi, sedendomi accanto a lei e iniziando ad accarezzarle i capelli. Lei rispose con un flebile mormorio.

-Joy? Lo sai che quella strega è solo gelosa marcia, vero? Pensa di essere la più bella del mondo per il suo aspetto curato, per il suo sangue puro, per tutti i soldi che hanno i suoi. Era da mesi che cercava qualche motivo per farti male dopo che ti sei messa con Sirius, avrebbe usato qualsiasi cosa. Cosa ti ha detto, me lo dici o devo andare a farmelo dire da lei?- domandai, un po' seccata, alla fine.

Non sopportavo Elen da anni ormai, da quando aveva iniziato a insultarmi e scacciarmi perché ero una babbana di nascita. Inoltre in questo ultimo periodo aveva uno strano ascendente su Taira, che passava decisamente troppo tempo con lei. Ma, essendo una persona non di spirito bellicoso, tranne che con James, ero riuscita ad ignorarla. Ma non poteva attentare alla felicità di Joy senza dover passare sul mio cadavere.

-Lei... lei...- mi dovetti avvicinare e abbracciarla per sentire le sue parole mormorate da sotto le coperte.

-...Sirius mi lascerà, lo so per certo... come potrebbe scegliere me quando ha Luana così vicina... mi lascerà e io sarò di nuovo sola.. non avrò più nessuno...- e si chiuse ancora di più a riccio. Non piangeva, ma la sua voce e il suo corpo tremavano scossi dai singulti.

-Ma cosa stai blaterando? Prima di tutto, anche se ritengo sia assurdo anche pensare a questa ipotesi, se Sirius ti lasciasse tu non saresti affatto sola. Ci sono io o sbaglio? E poi ci sono James, Remus, Peter, e non dimentichiamoci di tuo fratello. Insomma, mi sembra che non staresti sola per niente. Secondo, Sirius morirebbe piuttosto che lasciarti. Mi dici cosa ti ha detto Elen per favore?- chiesi, sentendo il bisogno di sapere per cosa avrei cercato la mia compagna di stanza per distruggerla.

-Mi... mi ha detto che un uomo sano di mente non sceglierebbe mai me con una come con Luana a portata di mano. E penso che abbia ragione. Sirius è sempre stato attratto da lei, sempre. Confrontava tutte le ragazze con lei, lo so per certo. Inoltre hanno così tante cose in comune... come la famiglia, il fatto di essere entrambi dei rinnegati... hanno avuto sempre un rapporto particolare... Non è mai stato con nessuna come con lei...- mi spiegò, disperata.

 

***

 

Sirius

Guardai James accigliato.

Non c'era Lily accanto a lui ma, nonostante questo, era chino su una pergamena con la penna in mano. Dannazione, la situazione stava decisamente diventando ridicola.

-James cosa stai facendo?- chiesi fingendomi indifferente.

-Sto facendo il tema di Trasfigurazione. Così poi non ho problemi- fu la sua disarmante risposta.

Lo guardai scioccato. La bocca spalancata così come gli occhi. Poi mi alzai in piedi sbattendo le mani sul tavolo con forza.

-Ora vado a dire due paroline alla tua ragazza. Ti ha fatto il lavaggio del cervello, dannazione. Dov'è finito James Potter il Malandrino non che mio fratello?- dissi in una totale dimostrazione di disperazione assoluta, scrollandolo per le spalle.

E lui per tutta risposta scoppiò a ridere.

-Stavo stilando la lista delle cose che ci servono per il mio nuovissimo scherzo, idiota. Ci sei davvero cascato- e si accasciò sul tavolo, ridendosela alla grossa.

Profondamente confortato dal fatto che il mio migliore amico non fosse davvero diventato come Lily, mi sarei potuto uccidere per una cosa del genere, lo guardai minaccioso.

-Osi prendermi in giro Cervide da strapazzo? Se non fossi interessato al tuo piano ti ucciderei all'istante- decretai rubandogli, interessato, il foglio di pergamena.

-Sei uno spasso fratello. È sempre più divertente prenderti in giro. Comunque è ammirevole che tu sia preoccupato per il mio spirito malandrino. Ma non ti preoccupare, sono o non sono il Malandrino capo? Non mi redimerò mai- disse, incrociando le braccia con aria da superiore.

-Il Malandrino capo? Come? E da quando scusami?-

-Da sempre. Sono stato io ad avere l'idea geniale di tutto. Sono io l'ideatore di tutto questo! Io l'unico che ha visto al luce!- proclamò, alzandosi in piedi e puntando il dito verso un punto imprecisato in alto.

Guardai il punto che indicava, accigliato.

-Cosa stai indicando scusa?- domandai, divertito.

-Non si vede? Il soffitto!- rispose lui, tranquillissimo.

E scoppiammo a ridere. Peter e Remus arrivarono in quel momento con due libri a testa dall'aria particolarmente noiosa.

-Bene ragazzi, facciamo il compito di Trasfigurazione?- propose Remus sorridente, poggiando il libri di fronte a James. Che mi guardò negli occhi e scoppiammo a ridere di nuovo.

-Ma secondo te sono ubriachi?- domandò Peter a Remus sedendosi.

-No. Sono sempre così- rispose lui, con un'alzata di spalle.

 

***

 

Joy

 

-Joy alzati da questo letto e smettila di piangerti addosso. Vuoi dirmi che questo ti fermerà? Che rimanere a letto servirà a qualcosa? Tu e Sirius vi amate, eppure dubiti del suo amore e di te stessa solo per quelle quattro parole dette da un'oca idiota e gelosa? Ti fidi più di me o di lei scusa?- il tono di Lily era furioso e allo stesso tempo spronante. Voleva che reagissi. Mi sedetti di scatto, scostando le coperte di dosso.

-Hai ragione. Io non sono una che si piange addosso- dissi. Lei mi sorrise, incoraggiante.

-Esattamente. Non devi permettere a nessuno di farti dubitare del legame che avete. Inoltre, scusami, ma secondo te Sirius è sano di mente? Perché secondo me no, quindi non dovresti preoccuparti proprio di quello che dice Elen, o sbaglio?- e scoppiammo a ridere. Mi alzai dal letto mentre la depressione e il freddo scomparivano.

-Sì. Deve solo provarci Luana a toccare di nuovo il mio Sirius. Le stacco tutti i capelli dalla sua brutta testaccia. Vediamo quanto sarà bella dopo, tutta pelata- dissi convinta.

-Ben detto. Ora scendiamo, forse riusciamo a convincerli a fare il tema di Trasfigurazione- propose lei rincuorata dalla mia ripresa. L'abbracciai di slancio.

-Grazie Lily. Mi stavo per comportare come una...-

-Una vera stupida, sì. Ma le amiche servono anche a questo, giusto?- ci abbracciammo, felici di quel legame. Non avevo mai avuto una sorella, ma forse era questo che si provava ad averla.

-Mi cambio e vengo- dissi, quando ci lasciammo.

-Come mai ti cambi?- chiese curiosa.

-Voglio mettere qualcosa di particolare oggi- le rivelai, sorridendo radiosa.

-Ok, non esagerare sennò altrimenti chi lo ferma Sirius?- disse e, sorridendo se ne andò.

 

***

 

James

Guardai, sorridendo, Lily scendere dal dormitorio leggermente accigliata. Chissà perché era contrariata e chissà da chi era contrariata. Sorrisi, pensando che magari sarebbe stata felice all'idea di fargli un bello scherzo, di chiunque si trattasse.

-State studiando?- chiese, con uno sguardo stupito vedendo me e Sirius con dei fogli davanti.

-No. Stiamo organizzando un bello scherzo ai Serpeverde del settimo anno mia cara Evans. Ma... Joy sta bene? Ancora non è scesa- lo sguardo da prima divertito di Sirius divenne preoccupato.

-Sì. Non ti preoccupare, ora scende- rispose Lily con uno sguardo strano.

Mi accigliai quando lo notai, ma lei si guardava già intorno, come se cercasse qualcosa o qualcuno.

-Chi cerchi?- chiesi curioso e insospettito.

-Elen a dire la verità. Le volevo dire due parole. L'hai per caso vista?- domandò lei.

-Mi sembra di averla vista uscire dal ritratto... ma non ne sono molto sicuro a dire il vero.. cosa dovresti dirle?- chiesi curioso. Lily e Joy non andavano affatto d'accordo con quella loro compagna di dormitorio.

-Te l'ho già detto. Volevo solo dirle una cosa. Cosa avete in mente? Perché vi dovete sempre mettere nei guai?- ci rimproverò lei, accigliandosi.

-Noi siamo i Malandrini Lily, siamo e saremo sempre così- le rispose Sirius con aria estremamente seria.

Poi lo vidi accigliarsi e mi voltai per vedere cosa stava guardando. E rimasi stupito anch’io.

 

***

 

Sirius

Scendeva le scale con tranquillità, incurante delle persone che si erano voltate a guardarla.

Joy aveva lasciato i capelli sciolti, cosa che non faceva quasi mai, lunghi e con i boccoli sulle punte. Portava un maglione blu che non le avevo mai visto, che le lasciava le spalle scoperte, scendeva stretto sul seno, sulla vita, sui fianchi e finiva a metà coscia. Le gambe erano coperte da dei fuson sottili blu, notte e ai piedi aveva delle ballerine.

Guardai, sconvolto, il suo viso. Gli occhi, i suoi bellissimi occhi, erano truccati. Un ombretto blu brillante, il mascara e la matita rendevano il suo sguardo diverso da quello a cui ero abituato. Anche sulle labbra aveva messo qualcosa; erano lucide e leggermene più scure.

-Ciao ragazzi. Ma state davvero studiando?- chiese, sedendosi accanto a me e guardando incuriosita i fogli davanti a me e James.

-No. Stiamo organizzando uno scherzo. Ma sicura di essere Joy e non un alieno travestito?- chiese James.

-Spiritoso. Ma perché, che cosa c'è di diverso dal solito?- tirò fuori la sua aria più innocente, lasciandomi del tutto basito.

-Joy cosa stai combinando?- domandai, ritrovando finalmente la voce. Lei mi guardò sorridente.

-Niente. Avevo sola voglia di mettere questo maglione. Me lo aveva regalato Lily e non l'avevo ancora mai usato- mi rispose prendendo il foglio e scrutando il piano che avevamo perfezionato incuriosita.

-In effetti è passato più di un anno. Era ora che lo usassi- le sorrise Lily.

-E il trucco? E i capelli?- domandai infuriato dalla sua tranquillità.

-Sir abbassa la voce- disse James, tentando di richiamare la mia attenzione. Lo ignorai, era un idiota e non avevo bisogno di lui in questo momento.

-Cosa c'è Sirius? Non riesco a capire perché sei arrabbiato- ribatté lei, abbandonando il foglio e guardandomi incredula.

-Io non sono arrabbiato!- le gridai addosso, alzandomi dalla sedia.

-E allora perché mi stai gridando addosso???- ribatté lei alzandosi in piedi per fronteggiarmi subito.

-Io non sto gridando!- gridai io come un idiota. Non sopportavo tutta questa situazione, era stata una cosa assurda, non avevo neanche un’idea precisa del perché ero furioso. Non sapevo perché, ma non potevo frenare la rabbia che ormai avevo in corpo.

-Sirius- tentò di chiamarmi questa volta Remus. Ma non ascoltai neanche lui.

-Sei un idiota Sirius! Sei solo questo!!!- e detto questo girò i tacchi e se ne andò. La guardai andarsene furioso. Diedi un calcio alla sedia vicino a me, gettandola a terra e poi mi sedetti incrociando le braccia.

-Sirius..- stava iniziando James.

-Lasciami in pace- sbottai.

-Ecco. Ora si rinchiuderà nel solito silenzio da cretino. Sirius ma mi dici cosa cavolo ti è saltato in testa?- James mi stava decisamente facendo arrabbiare, questa volta. Lo guardai furioso, probabilmente l'avevo guardato pochissime volte in quel modo da quando ci conoscevamo.

-Che cosa le è saltato in testa a lei, caso mai! Ma l'hai vista dannazione? È forse impazzita?-

-No. È semplicemente gelosa. Sbaglio o era esattamente quello che volevi ieri?- mi disse lui in risposta. Ne rimasi scioccato. Cosa? Davvero?

Guardai confuso il tavolo, non vedendolo davvero, sciolsi le braccia, mi alzai e le corsi dietro.

 

***

 

Lily

-Se si fosse messo a ribattere anche a questo giuro che mi sarei alzata e gli avrei spaccato la faccia- dissi furiosa dopo che Sirius scomparve dietro il ritratto.

-Mi sarebbe piaciuto vederti farlo. Vedrai che la raggiungerà ed andrà tutto bene. È un idiota, ma è anche Sirius. So che farà la cosa giusta alla fine- mi rassicurò James, sedendosi tranquillo. Incredibile come poco prima era arrabbiato e ora era tranquillo.

Chissà se... ma come faceva a sapere sempre quello che doveva fare con quell'idiota di Sirius? Io avrei reagito solo pestandolo.

-Speriamo, altrimenti giuro che gli taglio la testa- promisi.

-E io qualcos'altro- sghignazzò, lui abbracciandomi.

 

***

 

Joy

Non riuscivo a fermarmi, correvo come una pazza, senza sapere dove andare. Forse volevo che qualcuno mi fermasse, che lui mi fermasse. Ma arrivai fuori, nel parco, senza che nessuno mi avesse fermato.

Era autunno e il vento era gelido e ciò mi fermò per un attimo. Solo il maglione non mi avrebbe riparato da quel vento, ma avevo dannatamente voglia di andare in riva al lago. Mi incamminai lo stesso fuori, questa volta camminando soltanto, e mi trovavo sul ponte sospeso quando una mano mi afferrò il polso. Mi voltai, trovandomi davanti Sirius.

Sbuffai liberando il braccio.

-Joy perché ti sei combinata in questo modo?- mi chiese. La sua frase mi irritò terribilmente.

-In questo modo? Cosa intendi per questo modo Sirius? Cosa c'è di male a farsi un po' belle? Mi trovi così orrenda che vestita così ti faccio venire voglia di vomitare? Non capisco perché ti comporti in questo modo, cavolo!!!- e per sfogare la rabbia gli tirai un pugno sulla spalla.

Lui accusò il colpo senza scomporsi e mi guardò serio.

-Io ti trovo diversa e non capisco il perché. Ma ti sei vista? Ti sei addirittura truccata gli occhi- e tentò di accarezzarmi il viso. Respinsi la sua mano profondamente seccata.

-Non mi toccare. Potresti sentirti male a starmi così vicino- dissi, ferita, voltandomi.

 

 

***

 

Sirius

La guardai sconvolto.

La fermai con rabbia, prendendola per le spalle e bloccandola contro una della colonnine del ponte. Non potevo permetterle di scappare.

Con mio profondo orrore vidi che i suoi occhi erano lucidi, stava trattenendo le lacrime. Ciò mi scioccò, facendo scomparire tutta la mia rabbia. Chiusi gli occhi e respirai piano, tentando di riordinare i miei sentimenti e tentando di riuscire a esprimerli al meglio.

-È così triste pensare che tu non veda ciò che io vedo, Joy. Ti guardo ogni giorno, il tuo viso, i tuoi occhi, tu, tu sei stupenda. Sei ciò che io voglio, sei perfetta così come sei-

 

Quando vedo il tuo viso

non c'è una cosa che cambierei

perché sei stupenda, proprio come sei

e quando sorridi

il mondo si ferma a guardare un po'

perché sei stupenda proprio come sei

 

 

-Davvero?- mi chiese, guardandomi con i suoi meravigliosi occhi.

 

Le sue labbra, le sue labbra

Le bacerei tutto il giorno se lei me lo permettesse

La sua risata, la sua risata

Lei la odia ma io la trovo così sexy

Lei è così bella

E glielo dico ogni giorno

 

lo sai, lo sai, lo sai

Non ti chiederei mai di cambiare

Se ciò che cerchi è perfetta

allora resta la stessa

quindi non disturbarti nemmeno a chiedermi

se stai bene

Perché dirò:

 

Quando vedo il tuo viso

Non c’è una cosa che cambierei

Perché sei stupenda

Proprio come sei

E quando sorridi,

Il mondo si ferma a guardare un po'

Perché sei stupenda proprio come sei

 

La baciai, tentando di trasmetterle tutto questo. Cercando di farle capire che per me lei era unica, perfetta. Se era vero che noi uomini cerchiamo la nostra metà lei era la mia. Non c'era nemmeno un dubbio, non più.

 

 

 

 

-Ehi, ma quella è Joy?- chiese John, il battitore della nostra squadra, quando entrammo in campo alcune ore dopo, raggiungendo gli altri per l'allenamento del pomeriggio.

-Già John. E toglile subito gli occhi di dosso se non vuoi che te li cavi all'istante- sbottai, notando che la scrutava fin troppo insistentemente.

-Scusa Sirius. Ero solo rimasto basito dalla conferma che lei fosse davvero una donna- scherzò lui. O almeno tentò di scherzare. Non mi fece per niente ridere, gli avrei spaccato la faccia all'istante se non avessi visto prima il volto di James, che mi chiedeva indiscutibilmente di non fargli del male visto la partita imminente.

-Se ti serve vedere una truccata e vestita in un certo per modo sapere se è una donna o un uomo sei messo davvero male John. Sicuro di uscire con donne?- lo prese in giro Joy, tranquillamente, mentre si avviava allo spogliatoio per infilare la divisa.

Scoppiammo tutti a ridere e John accettò la sconfitta senza troppe lamentele.

-Pensavo saresti tornato almeno con un occhio nero. Joy mi ha deluso, persino Lily ti avrebbe tirato il collo almeno- mi disse James, avvicinandosi in modo che non ci sentissero tutti.

-Beh, un pugno me lo ha dato a dire la verità. Comunque non mi aspettavo niente di meglio dalla tua bella. Scommetto che se potesse mi taglierebbe a fette e mi cuocerebbe nel calderone-

-Uno bello stufato di Sirius. Potrebbe diventare la sua specialità della casa. Ma secondo me saprebbe troppo di cane bagnato!- e scoppiammo a ridere.

 

***

 

Joy

 

Quella sera andai da sola in infermeria per la pozione, lasciando Sirius a parlare con James di un qualche nuovo acquisto.

Voleva comprare qualcosa, ma ancora non mi aveva detto cosa. Parlava in codice con James, cosa che mi aveva sempre dato fastidio perché, nonostante tutti gli anni passati insieme, non riuscivo ancora a capirli.

Ormai mi sentivo decisamente forte, non mi interessava nulla di Luana. Lui amava me, così com'ero, non lei perché era così perfetta. Anzi, per lui ero io perfetta, la sua perfetta metà!

Entrai in infermeria trovando proprio lei che stava dando una pozione piperita a una ragazza di terzo colpita dall'influenza che stava girando.

-Oh, Joy. Sei tornata. Hai bisogno della pozione?- chiese più gentile di quanto potessi pensare. Vidi che seduta poco lontana da lei c'era Madama Chips e il mio odio profondo per lei mi suggerì che probabilmente era così gentile solo per fare buona figura. Andò nell'altra stanza e mi portò la pozione.

La bevvi con un minimo di esitazione, ma vuotato il bicchiere mi sentì già meglio.

-Arrivederci- salutai.

 

***

 

Luana

Mi accostai piano alla porta del bagno dell'infermeria. Il preside era venuto a chiedere a Madama Chips se mi ero comportata bene. Avevo notato una strana inquietudine al momento dell'assunzione, cosa che mi aveva sorpreso. Lui non poteva sapere niente di me, giusto?

-Sono davvero soddisfatta della mia aiutante Silente. Sta facendo un buon lavoro- la rassicurò lei. Sorrisi. Già, ce la stavo mettendo tutta. Avrei dimostrato a tutti che ero una persona affidabile. Così forse l'avrebbe notato anche lui. Avevo solo bisogno di tempo...

 

***

 

Sirius

Stavo andando, leggermente in ritardo, a cena, due giorni dopo, quando incontrai nel corridoio del terzo piano Luana. Lei mi sorrise contenta e io mi accigliai. Non avevo voglia di parlarle.

-Ciao Sirius!- mi salutò.

-Che ci fai qui?- chiesi, in modo brusco.

-Stavo facendo un giro esplorativo. Non devo stare per forza rintanata in infermeria, sai? Sono anche libera di andare in giro per il castello- il suo sguardo parve divertito, cosa che mi irritò maggiormente.

-Bene, allora continua- dissi, avviandomi verso il passaggio segreto che mi avrebbe fatto sbucare nel Salone d'Ingresso.

-Volevo parlarti Sirius. A dire la verità speravo mi saresti venuto a trovare in questi giorni, ma quando mi sono resa conto che non lo avresti fatto ho deciso di cercarti io-

-Non ho voglia di sentire quello che vuoi dirmi Luana. Ho fame- la interruppi, non fermandomi neanche. Ma lei mi seguì anche nel passaggio segreto e io sbuffai. Mi sembrava decisamente infantile mettermi a correre per seminarla, ma nonostante tutto ci pensai.

Lei, con i tacchi che portava, non mi avrebbe mai raggiunto e io non sarei dovuto restare ad ascoltarla.

Ma qualcosa mi bloccò.

-Sirius io sono tornata perché ti amo. Mi sono resa conto che ho fatto un errore enorme. In questi anni separati ho potuto capire quanto mi manchi, quanto sono stata stupida a scappare da questo sentimento che sentivo per te e quanto, forse, avrei voluto che tu mi dicessi di restare, quella volta. Ma sono partita lo stesso... e così ci siamo allontanati. Ma quello che provo per te non è cambiato- mi disse con una voce strana, commossa.

Mi accorsi, accigliato, che nonostante tutto mi ero fermato ad ascoltarla. Mi voltai a guardarla, trovandola ancora più strana. Non sembrava più una donna sicura di sé e spavalda, ma una ragazzina. La stessa ragazzina che anni fa mi parlava di quei genitori che la costringevano a eseguire gli ordini con le minacce. La stessa pazza ragazza che mi aveva detto di amarmi, ma che se ne sarebbe andata appunto per questo.

-È decisamente assurdo il fatto che io sia costretto a ripetere ormai questa cosa un'altra volta, quando mi ero ripromesso di non dirla più perché non sono decisamente un tipo dolce e smielato, ma io amo Joy. Solo lei. Mi dispiace Luana, ma se sei davvero tornata per me faresti bene ad andartene- E dopo aver detto questo me ne andai, credendo di aver finalmente posto fine a questa storia.

 

***

 

Luana

Me l'avrebbe pagata. Lui, lei, tutti.

Ma specialmente lei. Specialmente lei che era riuscita a portarmelo via. Sì, la mia vendetta sarebbe stata tremenda. Risi istericamente, mentre mandavo giù un bicchiere di liquore alla Testa di Porco.

Un uomo mi si avvicinò, probabilmente per farmi della avance, ma io lo ignorai. Sì, dovevo solo pensare ad un piano. E poi mi sarei vendicata.

 

***

 

James

La partita di Quidditch arrivò presto senza troppi problemi. La squadra era magnifica, giocammo benissimo e stracciammo, nel vero senso della parola, gli avversari fin dai primi cinque minuti. Era ormai un'ora che volavo per il campo cercando i boccino e i Grifondoro governavano per i loro 170 punti su 30.

Ma del boccino nessuna traccia. Mi voltai appena in tempo per vedere un altro bel punto segnato da Joy, quando fui colpito da una luce. Sembrava un bagliore, uno di quelli che fa un raggio di sole riflesso in uno specchietto o in un orologio.

Chiusi gli occhi, tentando di proteggerli, domandandomi se qualche Serpeverde si stava divertendo alle mie spalle.

E poi sentì il grido della folla e spalancai di nuovo gli occhi. Joy stava cadendo dalla scopa in caduta libera e gli altri componenti della squadra si stropicciavano gli occhi, non notandola.

Mi lanciai in picchiata più velocemente che potevo, tentando di prenderla prima che cadesse.

Sentì la voce di Lily gridare un incantesimo, che la fece rallentare. E riuscì a prenderla per un pelo. Sollevato le sorrisi, notando che però era svenuta, forse per la paura.

Ma ritrassi inorridito la mano che gli avevo messo sotto alla nuca per sorreggerla. Era sporca di sangue.

 

*** 

 

Ok... so che mi vorrete uccidere... cioè, scrivo un capitolo così... così romantico e poi finisce così...

a proposito la canzone che ho citato e di Bruno Mars, “Just the way you are”. Me l'ha fatta conoscere giusto ieri la mia amica Eliana che ringrazio davvero, perché mi ha dato l'ispirazione per descrivere i sentimenti di Sirius.

È una canzone meravigliosa, sia in inglese che cantata tradotta da Fakemen!!!=) la potete trovare su youtube se siete curiosi potete andare a sentirla nella versione italiana, che io prediligo e ho citato proprio da quella perché io e l'inglese purtroppo siamo in una lotta continua. Non riuscirò mai a comprenderlo e lui mi odierà sempre!!!

comunque... torniamo al capitolo... mi ucciderei personalmente se potessi. Cioè, in realtà potrei ma.. diciamo che l'idea di lasciare le cose così sarebbe più brutto... non volete sapere cosa succederà? Quindi non mi potete davvero uccidere, giusto?

Tenterò di pubblicare il prossimo capitolo al più presto, anche se dovrei solo studiare, studiare e studiare. Ma se ho l'ispirazione scriverò lo stesso come al solito!!!

ringrazio tutte le persone che hanno letto questo capitolo e le 4 meravigliose persone che ormai amo dal più profondo del mio cuore che mi hanno lasciato una recensione!!!

spero di sapere presto cosa ne pensate!!! =)

alla prossima!!!

ps: un ultima cosa. Avete facebook? Mi sono da poco iscritta con il mio pseudo nome “Ilaria Valeria Walter”. Sarei davvero felice di potervi mettere come amici, se ci siete anche voi. Così potremmo parlare di efp, della mia fic se volete (quindi mi potrete insultare magari anche lì) e vi potrei far sapere subito quando aggiorno o no.

Grazie per l'ascolto!!!

e di nuovo alla prossima!!! xD

   
 
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