Scorpius:Dr..Draco?
Rose mi guardò,
impietrita, volevo semplicemente sapere quello che stava
succedendo,
ma lei non
parlava, gli occhi spalancati, di dolore e terrore.
Rose: che diavolo
hai combinato ai capelli? Me lo dici?!
Scorpius: gli ho
tinti non si vede?
Rose si avvicinò
e incominciò a prendermi a pugni sul petto, era fuori controllo,
rossa come un
pomodoro e in più non accennava a smetterla.
Rose: era l’unica cosa che ti
rendeva diverso, stupido! Tu non sei lui. No
lo sei!!!
Non capivo cosa voleva dire, chi
era lui? Il suo ex? L’amante? Un ragazzo
biondo?
Scorpius: fermati cazzo!
Le afferrai i polsi, i pugni
ancora serrati, il respiro affannato e il
volto sudato.
Scorpius: ora tu mi spieghi!
Rose: cosa diavolo dovrei
spiegarti Scorp!
Scorpiu:tanto per incominciare
perché
parlavi con mio padre?
Rose:tuo...
Scorpius: non far finta di niente
ho sentito benissimo.
Rose: e va bene Scorp forse
dobbiamo parlare…
Le lascia i polsi, lei se li
accarezzo, erano rossi.
Scorpius: esatto…ehi che fai?
Si era girata di scatto e aveva
sfoderato la bacchetta.
Rose: Stupeficium!
Non avevo la bacchetta.
Volai contro un albero privo di
sensi, mi ripresi in tempo per sentirla.
Rose: perdonami, sai troppe cose,
Oblivion!
Poche ore dopo mi sentivo
disorientato, il ricordo della mia uscita era
vago, perché ero andato in giardino?
???: Oh Merlino si sta svegliando!
???: Eh?
Scorpius: che…cos’è successo?
Lilli: ti hanno trovato in giardino, a quanto pare sei stato
schiantato, ma mi
dici cosa diavolo ci facevi in giardino?!
Nemmeno loro sapevano il perché
della mia passeggiata ,distolsi gli occhi
dalla luce, mi girava la testa.
Guardai Lilli in apprensione e
quasi sull’orlo delle lacrime e tesi le
braccia come al solito, si precipitò verso di me.
Lilli: mi…mi hai fatto spaventare…
Singhiozzava, poi Albus la guardò
e tirò a se tutti gli altri mentre ci
lasciava soli.
Scorpius:ehi, non è successo
niente…
Lilli: non è successo niente un
corno mi hai fatto perdere almeno 5 anni.
Scorpius: teoricamente saresti una
vecchiacci in confronto a me.
Lilli: scemo…
Scorpius: ascolta, davvero non sai
perché ero fuori?
Lilli: non ne ho idea Scorp.
Un dolore lancinante mi prese la
testa, gli occhi bruciavano e i muscoli si
contrassero.
Lilli: che hai?!
Scorpius: la testa!
Lilli si precipitò sul comodino e
prese un bicchiere.
Lilli: tieni Madama ha detto che
dovevi prendere questo per i giramenti.
La presi e mi distesi, passai una
notte fatta di soli incubi.
Il giorno dopo mi svegliai al
cinguettio degli uccelli, aprii gli occhi e l’infermeria
era vuota,
Lilli era in piedi e dandomi le spalle guardava fuori dalla finestra.
Non si accorse che mi ero
svegliato, portava ancora la divisa, aveva
passato la notte con me,
sul comodino c’era il suo libro preferito. Cavolo se
era cresciuta, da quando ero arrivato ad
Hogwarts non l’avevo minimamente
guardata, ma perché? I capelli che l’anno prima era corti
ora erano lunghi e
voluttuosi, era diventata più alta e longilinea, più donna di quanto
potessi
immaginare,
eppure era così carina, sembrava sempre una bambina ai miei occhi, mi
alzai e si accorse che mi ero svegliato.
Lilli: ehi! Non alzarti così
bruscamente!
Scorpius: non preoccuparti
mammina, sto bene.
Lilli: stupido, non sappiamo chi
sia stato a colpirti e se ti abbia fatto
qualcos’altro.
Scorpius: tu ti preoccupi troppo.
Lilli: lo so.
Eravamo cosi vicini, il suo metro
e sessantacinque mi
faceva sembrare un gigante e
il suo alito
sul petto nudo rendeva tutto incredibilmente affascinante.
Lilli: perché ci tengo così tanto
a te?
Scorpius: ne avevamo già parlato Lilli.
Lilli: non riesco a fare altro che
pensare che dovrei starti più vicino che
potresti scomparire da un momento all’altro come…
Scorpius: come Tess?
Lilli: esatto. Ascolta non è vero
che non mi piaci, non è vero che sei una
cotta,
non è vero che siamo cugini , insomma se succede qualcosa ad uno dei
due
voglio
almeno poter dire di averci provato, di aver vissuto a pieno.
Scorpius: Lilli…
Lilli: e poi…lo so che ti
piaccio…hai un debole per me non negarlo.
Disse arrossendo, chissà quanto
coraggio gli ci era voluto per ammettere a
se stessa questo fatto innegabile e dirlo.
Scorpius: chiedo venia. Tuttavia…
E bum come un colpo di fucile in
pieno petto, mi aveva avvolto il viso
nelle sue piccole mani
e le labbra tra quei piccoli boccioli di rosa, era così piccola
e innegabilmente dolce,
fui preso da tutto quel sentimento che avevo provato
dentro fin da bambino,
ricordo che arrossivo sempre nel vederla.
Lilli: smettila di parlare Scorp
ti prego…sembri già mio nonno con questa
barba figurarsi se ti metti a parlare come lui.
Scorpius: e va bene.
Poi fui io a sollevarla da terra,
le diedi un piccolo bacio sulla bocca e
lei sorrise.
Lilli: lo prendo per un si.
La guardai, avevo amato per così
tanto tempo in modi diversi dal semplice e
distruttivo, fatto di litigi e riappacificazioni al primitivo,
selvaggio e passionale
che avevo dimenticato
l’amore giovane quello fatto di sorrisi
e incertezze,
inesperienza e casti baci, l’amore innocente.
Mi chinai su di lei, le sollevai
la frangetta e stampai un bacio sulla sua
fronte.
Scorpius: ahh quand’è che
imparerai a non infrangere le regole dei giochi!
Lilli: che regole?
Scorpius: certo, che
regole…piuttosto chi glielo dice a tuo fratello che ti
sei innamorata di me?
Lilli: io no!
Scorpius:ehi! Io sono un povero
malato…
Lilli: oh avanti Scorp! Ti
pregoooo…
Scorpius: non farmi quegli occhi
li, quelli gli ho inventati io!
Lilli: uffi.
Fece mettendo il broncio.
Scorpius: e va bene ma non ti
assicuro nulla.
Lilli: e poi cos’è che hai detto
io mi sono innamorata di te? perché
tu invece sei del tutto disinteressato
vero?
Scorpius: sei cresciuta un po’
troppo per i miei gusti Lilli.
Lilli sorrise e poi corse avanti
io mi infilai la camicia e afferrai il suo
libro.
Forse quell’amore innocente era quello giusto o semplicemente quello che mi serviva in quel momento.
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Spazio Autrice:Ok chiedo venia anche io insieme a Scorpius, ovviamente sarete tute immensamente adirate nei miei confrotni spero
che il mio fioretto alla madonna mi protegga dai vostri forconi e dalle vostre torce infuocate.
Non darò speigazioni alla mia assenza perchè in realtà sono state una serie di avvenimente e
sentimenti che non mi mettevano in condizioni di scrivere di fronte al pc.
Bene questo è un capitolo che non mi va di analizzare semplicemente spero vi piaccia
e che mi lasciate qualche recensioni anche se non me la merito.
Baci, Debora93