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Autore: Muffins    11/05/2011    1 recensioni
appena la vidi capì subito che cosa sarebbe diventata per me, la stessa cosa che aveva provato àedward anni prima con Bella. lei sarebbe diventata la mia cantante la mia metà. l'amo da subito nonostante sia un vampiro sento il mio cuore riaccendersi, sento le sue emozioni e sapere che sono io a fargliele provare no perhcè la sto manipolando con il mio potere ma perchè tutto quello che prova per me è reale. ti prego non ti fermare continua a provare quello che provi, ti prego continua a far battere il tuo cuore per me e io sarò il angelo custode..per sempre..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Twilight
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Salve a tutti, come va? io tutto bene anche se mi ritrovo a scrivere alle..22.30 di martedì perchè sono rimasta in dietro, sperò però. che durante la mia assenza non vi siate scordate di me e della storia, piccolo riassunto? meglio! allora.. ah si, Holie era ancora nel bosco che piangeva dopo essersi presa con suo padre, Jasper, che l'aveva accusata di essere debole nel bosco aveva incontrato Rozen che inseguito ad un lavaggio del cervello fa attaccare Alice e Jasper a morte da Holie che non li riconosce e se la porta poi via nel suo castello in transilvani, li Holie scoprirà altre cose su di lei e su il suo destino mentre Alice e Jasper.. bè che dire ho messo anche un piccolo spoiler ihih vi lascio al capitolo

Buona lettura!










Camminavamo da ormai molto tempo ma non ero stanca, solo triste, mi mancavano la mia mamma e il mio


papà l'ultimo ricordo che avevo di lui era la sua faccia sconvolta e dispiaciuta mentre mi chiamava.



camminavo a testa bassa in testa a questo strano gruppo capitanato da un vampiro che camminava solo


qualche passo piu avanti di me, lo guardai per qualche istante come per darmi forza e sicurezza ma non si


accorse di me e allora riabbassai lo sguardo tornando a camminare in silenzio.



dopo due giorni di cammino arrivammo in Romania dove lui possedeva un castello che si affacciava su


una foresta e un lago.



il castello era imponente pieno di torri e balconate, non appena entrammo tutti salutarono Rozen con


inchini e cenni del capo - bene, potete andare - disse agli altri membri che avevano viaggiato con noi, loro lo


ringraziarono con un inchino mentre io non sapevo che cosa dovevo fare ne dove andare, aspettai che


dicesse qualcosa anche a me.


si girò verso di me e inginocchiatosi davanti a me mi domandò che cosa mi ricordassi - niente - risposi


tristemente sembro esserne contento di questo poi mi prese per mano e mi accompagnò nella mia stanza.



era una stanza buia, con un unica grande finestra coperta da tende rosse, quando la mia vista si abituò al

buio perenne di quella stanza riuscì a distinguere chiaramente che anche le mura erano rosse come le

coperte del letto a baldacchino con le coperte rosse.


il rosso era il colore predominante in quella stanza - Shinku - Rozen riprese la parole chiamandomi con un


nome che non era mio, provai a farglielo notare ma disse che da allora in poi mi sarei chiamata shinku, la


dama delle rose, mi porse un piccolo abitini di velluto rosso - questo non lo devi levare mai - disse e lo


depositò tra le mie braccia e se ne andò lasciandomi sola in quella stanza lugubre.


mi guardai intorno passando in rassegna ogni angolo della stanza prima di gettare uno sguardo sul vestito.


lo infilai e poi mi spostai davanti allo specchio rimirando l'immagine di me avvolta in quel vestito,


distrattamente infilai la mano in tasca e trovai due nastrini di raso rosso decisi di metterli sopra le code


che avevo.


mi lisciai i capelli rimanendo davanti allo specchio non trovando niente di meglio da fare - ciao, numero


cinque - mi voltai di scatto cercando chi avesse parlato, sul letto era seduta una vampira un po piu grande


di me, aveva i capelli quasi bianchi e gli occhi rossi e indosso aveva un vestito nero e blu scuro. avevo


come l'impressione di averla gia vista , mossi qualche passo verso di lei - ciao - le risposi rimanendo


sulle mie, la vampira accavallò le gambe continuando a sorridermi con un sorriso finto innocente


- chi sei? - le domandai senza sorridere mentre lei rise di nuovo e saltò giu dal letto avvicinandosi, mi


indietreggiai di qualche passo mentre allungò la mano verso di me - io sono Souigintou - ma io l'avevo gia vista


da qualche parte, non mi piaceva come persona, rimase la con la mano tesa finchè no la strinsi diffidente



- ti chiami davvero così? - le domandai lasciandole la mano, rise di nuovo e si voltò avvicinandosi alla


finestra - tu ti chiami davvero Shinku? - abbassai lo sguardo stringendo i pugni mentre dopo una occhiata


veloce e una risatina mi spiegò - mi chiamo Eleonor - disse guardando il cielo assorta - sono di Brooklyn -


disse lanciandomi un altro sguardo - sono stata la prima ad unirmi a Rozen dopo che Maria mi aveva


trovato che giravo da sola per le strade - sussultai,perchè anche Maria mi sembrava di conoscerla? - ma


noi che cosa facciamo qui? - domandai avvicinandomi di piu a lei - serviamo il nostro maestro, Rozen -


disse voltandosi e avviandosi alla porta - ci vediamo dama delle rose -.



si chiuse la porta alle spalle lasciandomi di nuovo sola, che noia io volevo tornare a casa. ma io ce


l'avevo ancora una casa? avevo dei genitori che mi aspettavano o come diceva Rozen tutte noi eravamo


legate alle stesso destino, rimanere orfane.



qualcuno bussò di nuovo alla porta - si? - questa volta entrarono due vampiri, un ragazzo e una ragazza, lei


era vestita di verde mentre lui con una divisa blu notte - ciao - mi salutarono cordialmente - io sono Jane -


disse la ragazze, sembrava molto piu simpatica di quella di prima - e io son Jade - disse l'altro, erano


gemelli, erano come due gocce d'acqua uno era la versione del sesso opposto dell'altro.



mi strinsero la mano amichevolmente - io sono Ho..Shinku - mi corressi, - non preoccuparti, io sono


suiseiki - disse la ragazza - e io suiseki - disse il fratello - ma chi se li inventa questi nomi? - domandai un


po colpita dalla stravaganza dei loro nomi - è il nostro maestro sciocchina - disse un altra voce ed un altra


vampira vestita di giallo con un ombrellino fece il suo ingresso nella mia stanza - il nostro maestro sceglie i


vestiti, i nomi e i colori - disse in tono troppo da perfettina - lei è Katie - disse annoiato Jade indicandola


con un dito, la ragazza cominciò a sbuffare e colpirlo sulla testa con l'ombrellino - io sono Kanaria, non te lo


scordare numero quattro - poi si rivolse di nuovo a me - io sono la seconda ad essermi unita a lui, e posso


dirti mia cara Shinku che il nostro maestro ha fatto un ottimo lavoro, guardate come mi sta bene il giallo -


disse facendo una giravolta per farsi ammirare.


erano molto simpatici al contrario di souigintou che non si faceva vedere mai. con il tempo appresi che lei,


era per così dire il capo del gruppo e che il nostro compito era trovare altri vampiri di classe A come noi

sparsi per il paese.



la mia prima missione fu a New york dove trovammo una bambina ancora piu piccola di me.


si chiamava nina e il suo potere era quello di controllare le liane degli alberi - Shinku, questa è la tua prima


cattura, non farci pentire - disse secca e fredda sougintou, la guardai male prima di saltare davanti alla


bambina - sei tu nina? - le domandai, era spaventata, le se leggeva in faccia e in vano chiamava la sua


mamma e il suo papa che erano tenuti fermi dalle radici di Jane - devi venire con noi - dissi senza troppi


preamboli. in quel tempo che avevo trascorso con loro ero cresciuta in fetta dimenticandomi ben presto


dei miei genitori e diventando un letale assassino, scoprì in seguito che ogni vampiro che uccidevo ne

assorbivo il potere e diventava un tutt'uno con il mio potere principale - mamma - diceva piangendo,


shinku, non farti impietosire - disse Souigintou da dietro le mie spalle - perdonami - dissi a bassa voce e a


denti stretti per non farmi sentire da souigintou e poi la colpi facendola svenire con il raggio assorbito da

Jun.


Nina si accasciò a terra mentre i suoi genitori urlavano disperati, questo aprì qualcosa nella mia memoria


- Jade, uccidili - ordinò senza la minima tracia di dispiacere - cosa? - provò a replicare ma vene zittito da


una sua occhiataccia e insieme a Kanaria se ne andò lasciando a noi la triste sorte di quei due.


,ci avvicinammo a quei due che ci guardavano con paura mista ad odio - che cosa ne facciamo di loro? -


domandò Jade puntando la coppia ancora legata, dispiaciuta abbassai lo sguardo dando la sentenza,


Rozen ci aveva detto di non lasciare testimoni



   
 
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