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Autore: MaryElizabethVictoria    12/05/2011    1 recensioni
Una vecchia fotografia viene ritrovata a Grimmauld Place. Contiene i ricordi dell'ultimo anno a Hogwarts dei Malandrini, dei loro primi amori,della dubbia frequentazione di tre ragazze Serpeverde, come è cominciata la guerra magica e chi vi ha preso parte. Se 'i ricordi sono l'unico paradiso dal quale non si può essere cacciati' per qualcuno è semplicemente è sprofondare all'Inferno.
(Assolutamente un esperimento, vorrei sapere se è degna di essere continuata^^ Buona lettura!MEV)
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Lavinia quel giorno aveva preparato dei deliziosi muffin per lei e Peter, peccato che li avessero malauguratamente lasciati a raffreddare in cucina dove ora non potevano più raggiungerli senza incappare nella furia dei loro coinquilini. La cucina in quel momento era zona off limits a causa del feroce litigio che si stava consumando al suo interno. Neanche il primo che avveniva di quei tempi.

-Pensi che si salveranno?- domandò Peter piuttosto interessato.

-Non saprei, Remus ha notevolmente migliorato i suoi sortilegi scudo ...ma d'altra parte il Sectumsempra di Amy...

-No, io parlavo dei muffin.

-Ah- Lavinia ci rifletté su, per un momento poi concluse amaramente- spero che questa volta non arrivino a tirarsi i piatti o dovremo accontentarci della pancetta per colazione.

 

-Cosa vuol dire 'starò via per qualche tempo,non so quando tornerò' ?!?- si sentì una voce tuonare anche attraverso la porta chiusa- Neanche una settimana fa avevi detto che sarebbe stata l'ultima volta ... me lo avevi promesso Remus!

-Lo so!Credimi, non partirei di nuovo se non fosse importante per l'Ordine ... ma adesso il branco si fida di me, non dovrò ricominciare tutto da capo e l'Ordine ha bisogno di qualcuno che li tenga informati dall'interno...

-Non se ne parla: non ti lascerò tornare da quei ... mostri! Ma non te lo ricordi come in che condizioni sei tornato l'ultima volta? Dì pure a Silente che si trovi qualche altro lupo mannaro per fargli da spia.

-Non è stato Silente a chiedermelo, non ce n'era bisogno ... dopo tutto quello che ha fatto per me mi sembra il minimo che possa fare e non sarà nemmeno sufficiente a ripagarlo.


Si sentì il rumore di qualcosa che veniva lanciato con forza a terra e del vetro che andava in frantumi.

-Speriamo che non fossero i muffin...- sospirò Peter.

-Shh!!Non sento cosa stanno dicendo- lo riprese Lavinia che ormai stava origliando senza alcun ritegno.

 

-Reparo...

-Bravo!Ma che eroe! E a me non ci pensi? Cosa dovrei fare qui da sola ad aspettarti e a non sapere se...

-Mi fa piacere constatare che come al solito non riesci a pensare a nessun altro che a te stessa e ai tuoi problemi ... anche quando c'è una guerra in corso.

-Ma perchè devi essere proprio tu a combatterla in prima persona? Potresti dare una mano anche da qui, senza correre... inutili rischi.

-Adesso se non ti dispiace devo proprio andare ... da quei 'mostri' come li hai chiamati tu.

-No, aspetta... Remus, lo sai che non intendevo ...

 

Poi si udì la porta sbattere.

Amalya rimase di pessimo umore tutta la giornata e tutti i membri dell'ordine se ne accorsero. D'altra parte non era difficile immaginare il motivo del suo malumore, però era anche vero che erano tempi difficili per tutti. Ognuno aveva delle preoccupazioni per i parenti, i compagni e gli amici che combattevano in prima linea una guerra che diventava di giorno in giorno più disperata. Amy cercò di distrarsi mettendosi a sistemare la casa dove abitava ormai da un anno e che Lavinia e Peter avevano messo a disposizione dell'Ordine come quartier generale. Lo fece senza usare la magia perchè aveva bisogno di distrarsi ... la vita dopo la scuola era molto diversa da come l'aveva immaginata.

Solo verso l'ora di cena ricevette la prima bella sorpresa della giornata, o meglio fu comunque una sorpresa vedere Darcy avvolta in un pesante mantello sgattaiolare nel soggiorno del quartier generale. Sembrava molto stanca e provata, ma in compenso portava notizie fresche che sarebbero state sicuramente d'aiuto agli altri.

-Non sai che fatica ho fatto ad arrivare fin qui senza che mi vedessero ...ho girato mezza Diagon Alley prima di smaterializzarmi! Allora, qui state tutti bene? Remus è tornato giusto?

-Bè, noi si, tutto bene- mentì Amalya - Ma tu piuttosto, come è andato il ... matrimonio?- accennò lievemente al giornale che aveva conservato con la fotografia degli sposi.

-Sai, piuttosto noioso, pieno di gente che non conoscevo- Darcy ne parlava con scarso interesse come se non fosse stata lei a sposarsi non meno di due giorni fa.

Da un angolo delle fotografia Amalya poteva vedere il sorrisetto quasi di sfida di Bellatrix Lestrange, la testimone della sposa. Darcy sembrò riflettere per qualche momento prima di chiudere con uno scatto il giornale e aggiungere sospirando.

 - Ah però è successa una cosa stranissima davanti alla chiesa: c'era un enorme cane nero... lo so che sembra pazzesco ma sembrava proprio che stesse guardando me... - Darcy sembrava molto convinta a riguardo- solo che i suoi occhi sembravano così umani e tristi...e d'un tratto mi sono senta triste anch'io, solo che non sapevo perchè.Che sciocca!Probabilmente è stata solo la tensione, infatti subito dopo mi ha preso un terribile mal di testa...

-Molto probabile- convenne Amalya, tenendo saggiamente per sè le sue vere opinioni.

Se la sarebbe anche cavata ad intrattenere l'amica per qualche minuto con una finta allegria non fosse che proprio in quel momento un'altra visitatrice del tutto inaspettata si presentò al quartier generale dell'Ordine della Fenice.

- Marlene ... che bella sorpresa !- Amalya scattò in avanti per intercettarla prima che si trovasse faccia a faccia con Darcy - Non eri di turno stanotte?

-Lo ero- confermò la ragazza, deponendo il mantello dell'invisibilità prestatole da Malocchio- ... ma poi Sirius è venuto a darmi il cambio, che tesoro, poi più tardi mi passa a prendere qui e andiamo dai miei ad annunciare che ci sposiam ...- si interruppe non appena si rese conto di chi le stava davanti, dopo un breve istante di perplessità - ...oh, ciao Darcy, non sapevo ci fossi anche tu.

-Me ne stavo andando- puntualizzò la bionda più freddamente del necessario, ma prima che riuscisse a guadagnare l'uscita vide Marlene pararsi davanti a lei.

-Aspetta... ti prego resta. Sai, a quanto pare presto diventeremo cognate ...- accennò al discreto ma raffinato anello che portava la dito- ... è come se facessimo parte della stessa famiglia, perciò credo che non sia una cattiva idea cominciare a parlarci civilmente, non credi?

-Io non ho niente da dirti, se adesso vuoi scusarmi mio marito mi starà aspettando ...

-Solo un momento per favore...- Marlene non ne voleva sapere di spostarsi, era sempre stata una ragazza molto determinata-  ... Io lo so che non siamo amiche e che  a scuola nemmeno ci sopportavamo, sai tutte quelle sciocche rivalità tra Grifondoro e Serpeverde... non contano molto ora non è vero? Mi rendo conto anche che in questo momento ti sei messa in una posizione molto pericolosa per aiutarci.

-Pericolosa? Non direi proprio dal momento che a differenza di te sono un'Occlumante eccellente, non corro davvero alcun pericolo- tentò nuovamente di provocarla Darcy, senza però riuscire a scoraggiarla.

Per una ragione che non sapeva spiegarsi le dava fastidio parlare con lei, e non si trattava della 'sciocca rivalità Grifondoro-Sepeverde' per usare le sue parole. C'era qualcosa di più che al momento le sfuggiva. Come se non bastasse la testa aveva ripreso a girarle vorticosamente, come già le era successo diversi giorni prima.

Dapprima sembrava un semplice mal di testa e non ci aveva fatto caso. Poi invece di scomparire da soli come aveva sperato  gli attacchi di mal di testa si erano fatti sempre più frequenti e intensi, tanto che Regulus le aveva quasi imposto di farsi visitare da un medimago. Darcy non lo aveva mai visto tanto preoccupato come quando lei stava male. In un certo senso gli era grata per tutte le attenzioni e l'aiuto che le dava, ma allo stesso tempo non riusciva ad apprezzarlo fino in fondo. Come se al suo posto ci dovesse stare qualcun altro.

-Già...volevo solo ringraziarti per quello che stai facendo- Marlene le rivolse un sorriso così sincero da farla infuriare, sempre per quella misteriosa ragione che non comprendeva.

L'unica cosa che sapeva per certo è che in quel momento avrebbe voluto levarle quel sorrisetto zuccheroso dalla faccia ... la testa le doleva sempre di più.

-Non lo sto facendo per te Mc Kinnon!- sbottò Darcy spazientita.

-Davvero?!E allora per chi?- replicò l' auror, a sua volta seccata dall'indisponenza della sua interlocutrice, e fu quella domanda così ben posta a mandarla definitivamente in crisi.

La testa le martellava dolorosamente mentre quella risposta lottava per venire a galla. C'era una persona in particolare per cui lo stava facendo? Certamente, solo che non riusciva a ricordare chi.

-Io ... devo andare- si mise a balbettare Darcy , ma una nuova dolorosa fitta le fece perdere l'equilibrio, non finì a terra solo perchè Amalya e Marlene la sostennero insieme.

-Non sta bene.

-Grazie per aver sottolineato l'ovvio Mc Kinnon - sibilò Darcy tra le lacrime, almeno insultarla la fece stare meglio per una frazione di secondo- Devo andare ... Regulus mi aspetta... io devo ...

-Non essere sciocca, non puoi andartene in queste condizioni- disse Amalya pratica e risoluta- Marlene, mentre io la aiuto a stendersi di sopra manda un patronus al professor Silente, almeno lui saprà cosa fare.

-Certo- annuì la ragazza.

Come aveva sperato il professor Silente fu in grado di raggiungerle nell'arco di mezz'ora, Darcy stava molto male e aveva la febbre alta. Nel delirio continuava a ripetere i nomi di Regulus e di Sirius. La lasciarono sola con lui, nel frattempo al quartier generale rientrarono anche Peter e Lavinia ed entrambi furono messi al corrente dell'accaduto.

 

-Sta tanto male?- domandò Lavinia preoccupata,dando voce ai pensieri di tutti i presenti, mentre si stringeva nervosamente l'orlo del maglione.

-E' totalmente fuori pericolo- confermò l'anziano professore facendo tirare a tutti i presenti un sospiro di sollievo- in realtà quello che le è successo è piuttosto comune nei casi di rigetto di un incantesimo ... certo non metto in discussione il talento della signorina Earnshaw per gli incanti di memoria, dopotutto il primissimo che ha mai lanciato è durato per più di un anno senza controindicazioni. Tuttavia per nostra fortuna non era abbastanza potente da poter perdurare.

-Vuol dire che Darcy adesso ricorda tutto? Tutto tutto? Come è stato possibile?- Amalya era come impietrita.

-Naturalmente siamo nel campo delle ipotesi ... - le rispose lui gentilmente- ma talvolta uno shock, un'emozione potente e spontanea è in grado di interferire con la magia con risultati che non possiamo prevedere.

-In altre parole dobbiamo aspettare che si svegli per saperlo... giusto?- concluse Peter, cingendo le spalle di Lavinia.

Prima che il professore potesse rispondere una seta persona li interruppe, e probabilmente la meno indicata ad ascoltare un resoconto dell'accaduto. Ma d'altra parte  Sirius Black sembrava posseder il raro dono di trovarsi sempre dove non doveva essere e al momento sbagliato.

-Ehilà gente, cos'è tutto questo trambusto?- li salutò allegramente deponendo il mantello-  Date una festa e io non sono invitato?- ma nel vedere le loro facce serie e contrite anche sul suo volto si dipinse presto qualcosa di simile all'angoscia.

In quei tempi mal sicuri non si poteva mai sapere a chi sarebbe toccato cadere sul campo.

-Qualcuno per caso è ...

-No!Stiamo tutti bene- Marlene gli corse incontro per rassicurarlo- O meglio ... Darcy è stata male poco fa, ma il professor Silente ha già sistemato tutto.

- Darcy... è qui?! E' tornata ...- le parole quasi gli morirono in gola, come se lui stesso non sapesse se credere o meno di averle pronunciate.

-E con lei la sua memoria- precisò Amalya- è meglio che tu te ne vada Sirius, non sarebbe opportuno che ti veda come prima cosa dopo aver riacquistato tutti i suoi ricordi.

-In realtà- intervenne Silente- credo che il signor Black potrebbe esserci di grande aiuto qui, se solo volesse concederci qualche ora del suo tempo.

Sirius sembrava piuttosto combattuto se accettare o no quella richiesta improvvisa, la sua simulata disinvoltura non poteva ingannare i suoi più stetti amici. Era  come se ondate di emozioni contrastanti stessero lottando dentro di lui per venire fuori. Non sapeva davvero che fare.

-Sicuro ma ... Marls, la cena con la tua famiglia?- rivolse uno sguardo incerto verso la sua fidanzata che invece gli sorrise accondiscendente.

-Non importa, la cena sarà per un'altra volta. Adesso devi restare ed aiutarla a stare meglio, lo capisco ... però ci vediamo più tardi, ti amo- gli diede un leggero bacio a fior di labbra prima di lasciarli.

-D'accordo ... sono pronto- disse infine rivolto a Silente.

 

Pochi istanti dopo, in un'atmosfera surreale, Sirius si costrinse a varcare quella soglia. Non immaginava che vederla così da vicino dopo tanto tempo gli avrebbe fatto quell'effetto: come se non fosse passato un giorno dal loro ultimo incontro. Lei però era cambiata, era molto più pallida e magra di come la ricordasse e aveva tagliato i capelli corti all'altezza delle spalle. Quei capelli che una volta aveva tinto di verde.

-Quanto tempo ... - esordì senza riuscire a nascondere una buona dose di sarcasmo- ... permettimi di essere l'ultimo a farti le congratulazioni, signora Black.

-Oh, questa te la potevi risparmiare- mormorò Darcy, sembrava ancora scossa ma si fece coraggio per affrontarlo- sei ... l'ultima persona che mi aspettavo di vedere.

-Silente ha detto che potrebbe esserti d'aiuto per rimetterti... sai, un chiarimento-  si affrettò a spiegarle, come per mettere in chiaro preventivamente che l'idea non era stata affatto sua- ... ricordare insieme i vecchi tempi giusto per essere sicuri che tutto sia al suo posto.

-Perfetto- sbuffò Darcy - dimmi qualcosa che ancora non so.

-Ad esempio che non sono arrabbiato con te- Sirius non potè fare a meno di notare quanto la ragazza fosse rimasta stupita da quella rivelazione e quanto cercasse di nasconderlo per mantenere una parvenza di contegno.

-Dovresti- ribattè lei voltandosi dall'altra parte- Anzi dovresti proprio odiarmi: ne hai tutte le ragioni.

-Lo so. E' stato così all'inizio, ma poi ... diciamo che mi hanno fatto cambiare idea- Sirius si portò dalla parte opposta della stanza in modo da poterla guardare in viso- Dopotutto sai che sono un inguaribile incostante.

-E immagino che ... Marlene - pronunciò il nome con enorme sforzo- abbia avuto un ruolo importante per farti cambiare idea.

-Non è stato per quello. E comunque l'ho incontrata in un periodo in cui ... - si interruppe all'improvviso-Ehi un momento ...non vale! Mi hai lasciato tu!Non devo darti spiegazioni!

-Più che giusto- convenne lei sorridendo suo malgrado- adesso devo dirti io una cosa che non sai ... che sono felice per voi. E' una a posto ... e saprà tenerti d'occhio, probabilmente meglio di come avrei fatto io.

-Questo non lo credo ... anche tu sei una discreta rompiscatole, se ti ci metti.

-Ma sentitelo!- Darcy per la prima volta da tempo aveva un'espressione che assomigliava vagamente a un sorriso- Adesso raggiungiamo gli altri così avranno l'occasione di dividere questo fardello con te!

 

Eppure quel breve momento di serenità durò ben poco. Quando raggiunsero il salotto capirono subito che qualcosa non andava: tutti i presenti dell'ordine si erano riuniti lì, al centro della stanza il patronus di Malocchio Moody si stava dissolvendo in un guizzo argentato. Aveva portato loro notizie e  a giudicare dalle facce che giravano non dovevano essere buone.

-Cosa è successo? Sanno già di me?- domandò subito Darcy allarmata.

- No. Il fatto è che Marlene è ... - Lavinia non terminò la frase perchè scoppiò in lacrime.

-Pensavamo che quella casa fosse sicura ...- stava dicendo Peter  - ... e non potevamo sapere che avrebbero attaccato questa notte.

-Che cosa è successo?- ripetè Sirius questa volta in tono decisamente autoritario.

-Non c'è un modo facile per dirlo- Amalya aveva preso in mano la situazione come al solito affermando con fermezza- Lei e tutta la sua famiglia ... li hanno completamente spazzati via.

-Non è possibile ... dovevo essere con lei...

-Questo è assurdo! Solo quelli dell'Orine sapevano dove abitava la famiglia Mc Kinnon!- protestò Darcy.

-E' così ... loro erano al sicuro! Come hanno fatto a trovarli?- piagnucolò Lavinia.

-Questo può voler dire solo una cosa signori... che c'è un traditore tra noi- concluse Amalya in tono sepolcrale.

 

 

 

 

 

 

 

  
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