~Via le mani dagli occhi.
~ Armadio.
Nora prende il secondo tarocco, voltandolo e lo posa sul
tavolino.
-Allora? Che carta è?- chiedi tu ancora con le braccia
alzate.
-Tarocco,
Sirius, che tarocco è?- Nora ti
guarda stringendo pericolosamente gli occhi, mentre tu abbassi le mani. -L’ Armadio- continua
dopo una pausa.
-Che cosa nascondi nell’armadio Felpato?- domanda con un sorriso divertito James. -Un vestitino
rosa, forse?- conclude prendendoti in giro.
Nora sogghigna e tu la guardi un po’ scocciato dicendo:
-Si Ramoso, ma lo metto solo nelle occasioni speciali- Volti lo sguardo verso di lui sbattendo le
ciglia -solo quando esco con te- Tutti ridono di gusto.
L’armadio raffigurato sul tarocco è alto, rettangolare e
massiccio, di legno scuro, e si posa su due appoggi a S. Le ante sono finemente
decorate: gli intagli si snodano tra curve, cerchi e morbide linee, muovendosi
piano. Nella toppa c’è una chiave, da cui pende dondolando una nappa rosa
antico.
-Essendo l’armadio chiuso- afferma Nora indicando la
chiave -l’Armadio rappresenta colui che tiene dentro, colui che imprigiona-
-Come la mia famiglia- intervieni tu.
-Esatto: questa è una chiara metafora della famiglia
Black: tu ti sentivi in gabbia, non condividevi i loro valori e le loro idee,
ti imprigionavano-
-Ma Sirius adesso se n’è andato- interviene Remus. Tutti lo
fissano con un’espressione interrogativa,
a parte Nora, che, sorpresa e lusingata, sorridendo dice: -Hai studiato
Lunastorta, eh- Sorride anche lui, poi rivolgendosi a tutti gli altri la
ragazza continua: -Il secondo tarocco estratto ha la caratteristica di essere
una costante durante la vita dell’interessato, dalla nascita alla morte, lungo
tutta la sua esistenza: questa sorta di prigione sarà quindi una condizione
ricorrente - conclude guardandoti.
-Quin… - inizi tu, ma Nora ti interrompe -Questo non lo
so: ad esempio potresti contrarre una malattia sconosciuta e dover restare segregato
in casa- I suoi occhi si illuminano e le sue labbra si incurvano di nuovo in un
mezzo sorriso -oppure potresti impazzire e quindi dovresti essere rinchiuso- Il
suo sorriso si allarga -o ancora se non smetti di chiamare carte questi tarocchi potresti essere costretto a scappare e
restare rintanato da qualche parte per sfuggire alla mia ira- Mentre il sorriso
ormai le prende tutto il viso si propaga un riso generale.
-Molto divertente- affermi tu sarcastico.
-Oppure potrebbe andare in prigione- ipotizza James. Tu
gli scocchi un’occhiata cattiva.
-Un’ipotesi a cui non avevo pensato, in effetti- soffia
Nora tra le risate.
-Speriamo proprio di no- borbotta Peter con
un’espressione seria sul volto.
-Non preoccuparti Codaliscia è solo James che vuole fare lo spiritoso- rispondi tu.
-Oh oh, attento, ti ha chiamato James- lo avverte Lily.
-Dai Felpato, hai perso il senso dell’umorismo?- ti
domanda James.
-Non c’è proprio niente da scherzare sul fatto di finire
ad Akzaban- sentenzi tu greve.
-Allora diciamo che potresti capitare in un matrimonio
combinato, che dici? Oppure potresti, non so, morire dentro un armadio vero e
proprio o qualcosa di simile. Così va meglio?- scherza Nora, poi prende in mano
la terza carta: -Pronto?- ti chiede.
Tu ti copri ancora gli occhi con le mani.
NdA:
Eccovi qui il secondo capitolo!
L’Armadio rappresenta in questo caso quella sorta di
prigione che accompagna Sirius lungo tutta la sua vita: la sua famiglia,
Akzaban, il fatto di dover rimanere nascosto anche dopo essere fuggito e,
infine, il fatto di morire dietro il Velo, che ho interpretato come un’altra
specie di prigione.
La frase di Lily si ricollega al fatto che ho supposto
che Sirius chiamasse James per nome solo quando fosse arrabbiato o irritato con
lui (e quindi che nel caso contrario lo chiamasse sempre Felpato)
Per quanto riguarda i tarocchi, ho immaginato che essendo
magici cambiassero (già comunque si muovono - ho pensato in modo simile alle
foto magiche) nel senso che in questo caso l’armadio era chiuso, ma per altri
poteva essere aperto, e anche nel caso del calderone magari con altre persone
la pozione al suo interno potesse fuoriuscire, o scoppiettare e via così; i
tarocchi quindi si adattano al soggetto, si personalizzano.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere
che ne pensate, mi raccomando che ci tengo, che siano critiche, consigli
qualsiasi cosa non esitate!
Un ringraziamento per le letture e le recensioni dello
scorso capitolo (morgana85 e Guinevere_90 vi
adoro!) e per aver inserito la storia tra le seguite.
Un bacione grande,